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Autore: BlackHawk    07/04/2020    1 recensioni
Drake scoppiò a ridere. Una risata amara che in realtà nascondeva una grande disperazione e sofferenza.
Quando si accorse che Kailey stava per rientrare nel locale, si ritrovò a pronunciare le parole che era riuscito a dire ad alta voce solo una volta da quando aveva parlato con suo fratello. –È morta.-
- Drake mi dispiace, non volevo….-iniziò a dire Kailey, ma lui la interruppe bruscamente.
-Ieri, ma l’ho scoperto stamattina.-
Non immaginava che ne avrebbe mai parlato con qualcuno, ma con lei non era riuscito a trattenersi.
-Drake, mi dispiace.- ripeté Kailey, mostrandosi sinceramente dispiaciuta.
-Era incasinata.- si ritrovò a dire. –Però non era colpa sua. Mio padre la picchiava e quando lui se ne è andato, lei ha cominciato a drogarsi. Non riusciva a smettere.-
-Non è facile.- osservò Kailey, dopo essersi schiarita la voce.
-Davvero non ricordi nulla?- le chiese, cambiando completamente argomento.
-Per ora ricordo molto poco, Drake.- rispose. -Però…-
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Kailey lanciò un’occhiata al borsone aperto sul suo letto e si chiese se per caso si fosse dimenticata qualcosa.
L’idea di trascorrere il fine settimana a casa di Dave non la entusiasmava poi così tanto, però non voleva neppure rimanere da sola nel suo appartamento con la paura costante che qualcuno potesse entrare da un momento all’altro, perciò quella mattina non aveva protestato minimamente quando lui l’aveva portata a casa per prendere tutto ciò che le sarebbe potuto servire in quei giorni.
Dave le aveva detto che lunedì sarebbe passato qualcuno a cambiare la serratura della porta e a quel punto tutto sarebbe tornato alla normalità o almeno era quello che sperava lei.
Non riusciva a smettere di pensare, infatti, al modo in cui lo sconosciuto la sera prima l’aveva minacciata con quel coltello. Cosa sarebbe successo se non fosse passata quella moto e lei non fosse riuscita a scappare?
Si costrinse a scacciare quei pensieri dalla testa e poi prese un respiro profondo, richiudendo infine il borsone che di solito usava solo per viaggiare.
-Pronta?- le chiese una voce maschile alle sue spalle, richiamando la sua attenzione.
Si voltò verso suo fratello e poi annuì, ispezionando rapidamente la camera.
-Credo di aver preso tutto.- gli disse, guardandolo negli occhi.
Dave entrò nella sua stanza e poi afferrò il borsone. –Andiamo, allora.-
Kailey seguì suo fratello in salone e poi prese il mazzo di chiavi di riserva che gli aveva dato per precauzione molto tempo prima.
Infilò leggermente la chiave nella toppa come le aveva suggerito la polizia in modo che nessuno potesse entrare da fuori e poi uscirono entrambi dall’appartamento.
Quando salì nella macchina di suo fratello non riuscì a fare a meno di abbandonare la testa contro il sedile.
La sera prima non era riuscita a chiudere occhio e in quel momento si sentiva esausta.
-Ho fatto bloccare carta di credito e bancomat e ho parlato con la compagnia assicurativa per il furto della macchina.- la informò Dave, mettendo in moto.
Kailey gli lanciò un’occhiata e poi sospirò, pensando a tutto ciò che avrebbe dovuto fare per risolvere i numerosi problemi che le aveva causato la rapina.
-Grazie…-mormorò, guardando distrattamente fuori dal finestrino.
-Te la senti di andare a pranzo da mamma e papà?-
-Sì, ma non diremo niente della rapina.-
-Non credi che dovrebbero sapere quello che ti è successo?-
-Glielo dirò un altro giorno, Dave. Non voglio rovinare il pranzo a nessuno.-
Dave fece per parlare, ma alla fine si limitò ad annuire, concentrandosi poi sulla strada.
-Mamma mi ha chiesto di invitare Tessa a pranzo un sabato di questi…- disse a suo fratello, sforzandosi di pensare ad altro.
-E tu che le hai detto?-
-Che ci avrei pensato su. Sostiene che eri innamorato di lei fin da quando eri piccolo e che era convita che prima o poi vi sareste messi insieme…-
Dave le lanciò un’occhiata e poi tornò a guardare dritto davanti a sé.
-Aveva ragione a quanto pare.- insisté Kailey, chiedendosi perché suo fratello non le avesse mai detto nulla sulla sua cotta per Tessa.
-Già…- mormorò Dave, fermandosi ad un semaforo.
-So che l’altro giorno sono stata dura nei vostri confronti, ma devi metterti nei miei panni, Dave. Non mi aspettavo di trovarti a casa della mia migliore amica e mai e poi mai avrei immaginato che vi stesse frequentando a mia insaputa.-
-Avresti reagito diversamente se te lo avessimo detto subito?- le chiese suo fratello, inarcando un sopracciglio.
Kailey sospirò e poi gli disse:-Probabilmente no.-
-Appunto.-
-La ami davvero?-
Dave accennò un sorriso e poi annuì con convinzione. –Sì, moltissimo.-
Kailey non riuscì a trattenere un sorriso quando vide gli occhi di suo fratello brillare di felicità per un attimo.
Si chiese come avesse anche solo potuto pensare di intromettersi tra lui e Tessa. Non poteva chiedere loro di stare lontani solo perché aveva paura di perdere la sua migliore amica qualora la loro relazione fosse finita male.
-Chi era davvero il tipo di ieri, Kailey?- le chiese Dave, distogliendola dai suoi pensieri.
Kailey arrossì involontariamente e poi disse: -Un amico…-
-A giudicare dal modo in cui ti guardava non sembrava proprio…- replicò David, perplesso.
-Drake è…è solo un amico…- farfugliò, mentendo sia al fratello che a se stessa.
-Tessa mi ha parlato di lui.-
Kailey si voltò di scatto verso il fratello. –Cosa?-
-Mi ha detto che avevi conosciuto un tipo instabile e che era preoccupata per te….-
-Non aveva il diritto di parlare con te di queste cose!- esclamò Kailey, irritata.
Che diavolo era saltato in mente alla sua migliore amica?
-Non mi ha raccontato praticamente nulla, K….-
-Che ti ha detto esattamente allora?-
David esitò per un momento e poi disse:- Dice che quel Drake è un tipo che perde le staffe facilmente e che non le piace per nientee.-
-Non è così!- esclamò Kailey, sentendosi in dovere di difendere il ragazzo per cui chiaramente cominciava a provare qualcosa.
-Tessa dice che ti ha insultato pesantemente e che ha dato uno spintone a un suo amico davanti a voi...-
-Quella sera non era…non era in sé, ma ti posso assicurare che non è affatto un tipo violento.-
-Come vi siete conosciuti esattamente?- le chiese Dave, lanciandole un’occhiata.
Kailey prese un respiro profondo prima di dire:-Non sono affari tuoi.-
-Non fraintendermi, K. Non ho nulla contro quel ragazzo e gli sono grato per quello che ha fatto per te ieri sera, ma conosco Tessa e so che non si…-
-Tessa non conosce Drake.- disse Kailey, interrompendo bruscamente suo fratello. –In ogni caso non c’è proprio nulla di cui preoccuparsi. Fine della discussione.-
-Se lo dici tu…-
Rimasero in silenzio fino a quando Dave non disse che sarebbero andati direttamente a casa dei genitori perché non avevano tempo per andare a posare il borsone a casa sua.
Kailey si limitò ad annuire e poi si ritrovò a pensare al modo in cui Drake l’aveva stretta a sé la sera prima.
Possibile che anche lui provasse qualcosa nei suoi confronti?
Non riuscì a fare a meno di chiedersi se il loro rapporto non fosse cambiato nell’istante esatto in cui aveva deciso di passare la notte con lui.
-Mi dispiace, K.- si scusò suo fratello, schiarendosi la voce. –Non volevo metterti pressione o altro…-
Kailey lanciò un’occhiata fuori dal finestrino e si rese conto che il palazzo signorile in fondo alla via era quello in cui abitavano i genitori.
-Non fa niente…- mormorò, rendendosi conto che forse aveva reagito male anche lei alle parole di suo fratello.
-Non parliamone più, che ne dici?-
Kailey annuì impercettibilmente e poi indicò al fratello un posto libero in cui parcheggiare la macchina.
-Promettimi che non dirai niente a mamma e papà di quello che è successo ieri…- disse a Dave mentre si avviavano verso l’ingresso del palazzo.
-Non credo sia una buona idea, K…-
Kailey aspettò che i genitori aprissero il portone prima di dire:-Ho solo bisogno di un giorno per riprendermi, domani racconterò tutto.-
-E va bene…- cedette suo fratello a malincuore.
Kailey accennò un sorriso e poi suonò il campanello. Pochi secondi dopo una donna sulla sessantina con grandi occhi castani apparve sulla soglia di casa e li accolse con un gran sorriso.
-Ehi ragazzi.- li salutò la madre, abbracciando prima lei e poi David. –Entrate che tra poco si mangia.-
Kailey si scambiò un’occhiata con suo fratello e poi scoppiarono entrambi a ridere.
-Non avrai cucinato per un esercito come al solito vero?- chiese Dave, scuotendo la testa divertito.
-No, no…- disse la madre, sforzandosi chiaramente di non ridere.
-Vostra madre ha cucinato per due eserciti…- disse una voce alla loro sinistra.
Kailey vide suo padre comparire all’ingresso e poi guardare la moglie con affetto.
-Dana, tesoro, perché non usi la bilancia come fanno tutte le donne di questo pianeta per porzionare le cose invece di fare ad occhio?- la prese in giro il marito, baciandola dolcemente sulla guancia.
-Non userò mai uno di quegli affari, Robert! Mia madre non ne ha mai usata una in vita sua e io non inizierò a farlo proprio adesso.- protestò Dana, scuotendo la testa con decisione.
Robert scoppiò a ridere e poi alzò gli occhi al cielo.
-Quello che avanza se lo porteranno a casa i ragazzi…adesso mettetevi a tavola che è quasi pronto.- li sollecitò Dana, avviandosi verso la cucina.
-Sì, signore.- risposero tutti in coro.
Kailey sentì sua madre borbottare qualcosa e non riuscì a fare a meno di sorridere.
-Avete sentito il sergente, no? Andiamo in salone.- disse Robert, ridacchiando.
Kailey passò in bagno per lavarsi le mani e poi si sedette vicino al padre.
-Come stai papà?-
-Non c’è male, tesoro.- rispose suo padre, accennando un sorriso. -Io e tua madre stiamo prendendo in seria considerazione l’idea di andare in vacanza uno di questi giorni…-
-Credo sia un’ottima idea. In fondo io e David possiamo anche fare a meno di voi per un po’...- scherzò Kailey, facendo ridere suo padre.
-Ne sono certo, Kailey, ma non sono sicuro che vostra madre riesca a stare più di un giorno senza preoccuparsi per voi due.-
-Stai parlando male di me, caro?- chiese Dana, portando a tavola le sue famose lasagne.
-Stavo dicendo a Kailey che volevamo partire….-
-Non essere sciocco, Robert. Abbiamo così tante cose da fare in questo periodo…-
-Per esempio?- si intromise David, ridacchiando.
-Beh…- Dana lanciò un’occhiata ai presenti e poi iniziò a tagliare le lasagne. –I ragazzi hanno bisogno di noi…-
-Non abbiamo bisogno proprio di niente!- esclamò Kailey, ridendo. –Fatevi una bella vacanza e smettetela di pensare a noi.-
-Ma tesoro…-
-Abbiamo ventisei anni, ce la possiamo cavare anche da soli.-
Dana alzò gli occhi al cielo e poi si sedette dopo aver passato a ognuno la propria porzione di lasagna. -Adesso basta parlare di vacanze…-
-Sono d’accordo…- annuì David, lanciando un’occhiata al suo piatto. –Sto morendo di fame.-
-Mangiate che altrimenti si freddano.-li invitò Dana, aprendo una bottiglia di vino.
-Kailey, come va con il lavoro?- gli chiese suo padre dopo qualche minuto.
-Impegnativo come al solito, ma per ora va tutto bene…-
-Hai ancora problemi con la tua assistente?-
-Sì e no.- disse. -Ho scoperto il motivo per il quale si comportava in quel modo con me e spero di poter essere d’aiuto.-
-In che senso, tesoro?- le chiese sua mamma, chiaramente confusa.
-Suo padre sta male, ma lei e sua madre non ce la fanno a sostenere le spese mediche…-
-Oh, mi dispiace.- mormorò sua madre. -Speriamo che tutto si risolva per il meglio.-
Kailey annuì e poi prese un sorso di vino. –Quando ci sarà la mostra con le tue foto, Dave?-
-Giovedì prossimo, K. Siete tutti invitati ovviamente..-
Kailey per poco non si strozzò quando sentì sua madre dire:- David, tesoro, perché non inviti anche Tessa?-
-Perché?-
-Io e tua sorella stavamo parlando di te e lei proprio ieri. Ti ricordi che ti piaceva tanto quando eri piccolo?-
-Dana…- la rimproverò il marito, schiarendosi la voce.
-No, davvero…-
Kailey si costrinse a non sorridere e continuò invece a mangiare, chiedendosi perché sua madre ci tenesse tanto ad accasare entrambi i suoi figli.
-Stiamo insieme.- disse Dave all’improvviso, costringendola ad alzare lo sguardo dal suo piatto.
-Cosa?- chiese sua madre, confusa.
-Io e Tessa stiamo insieme.-
Kailey vide sua madre spalancare gli occhi per la sorpresa e poi sorridere. –Ma…è…è una notizia meravigliosa! Tu lo sapevi Kailey?-
-Da poco.-
-Perché allora non l’hai invitata qui?-
Prima che potesse rispondere sentì il suo telefono squillare. –Scusate un attimo.-
Si alzò e poi recuperò il telefono dalla borsa.
Notando che si trattava di un numero che non conosceva decise di andare a rispondere da un’altra parte.
Si diresse in quella che per molti anni era stata la sua camera e poi rispose. –Pronto?-
-Kailey.-
Ignorò il cuore che le batteva forte nel petto e disse semplicemente:-Drake.-
-Come stai?-
-Bene, grazie.- rispose Kailey, schiarendosi la voce.
-Dove sei adesso?-
-A casa dei miei genitori. -
Lo sentì esitare per un alcuni secondi e si chiese cosa gli stesse passando per la testa. –Hai da fare domani sera?-
Kailey si avvicinò alla finestra della sua camera e poi disse:-No…ehm…non credo che uscirò. Perché?-
Non solo era senza macchina, ma non era nemmeno dell’umore adatto per uscire con Tessa dopo quello che le aveva detto Dave.
-Mi chiedevo se ti andasse di venire con me alla festa della sorella di Chase…-
-Cosa?- chiese Kailey, credendo di aver capito male.
Sentì Drake ridere nervosamente e poi dire:- Sono un idiota…ehm…chiaramente non hai voglia di uscire dopo tutto quello che è successo ieri e io non so nemmeno per quale diavolo di motivo ti ho…-
-Mi andrebbe.- lo interruppe Kailey, rendendosi conto che aveva voglia di vedere Drake anche in quell’istante esatto.
-Oh. Davvero? Se non te la senti non fa niente, io..-
-Me la sento Drake, davvero…- insisté Kailey –Solo che non so cosa posso prendere per la sorella di Chase…_
-Non devi prendere niente. Io e i ragazzi abbiamo già provveduto.-
-Non posso presentarmi alla sua festa senza niente!- protestò Kailey, chiedendosi cosa avrebbe mai potuto comprare ad una persona che non aveva mai visto in vita sua.
Drake rise e poi disse:- Se proprio ci tieni tanto domani le prenderemo qualcosa da parte tua prima di andare…-
-Sì, va bene. Io sono senza macchina, però, quindi dovrò chiedere a….-
-Ti passo a prendere io, Kailey.- disse Drake prima che lei potesse terminare la frase.
-Posso chiedere la macchina a Dave, non è un problema…-
-Ti passo a prendere alle sei. Mandami un messaggio con il tuo indirizzo.-
Kailey non fece in tempo a dirgli che stava a casa di suo fratello che Drake aveva già riattaccato.
Osservò il suo telefono per alcuni secondi prima di alzare lo sguardo e chiedersi cosa fosse appena successo.
Si sarebbe davvero presentata con Drake alla festa della sorella di un suo amico?
-Kailey!- la chiamò a gran voce la madre.
-Eccomi, arrivo!-
-Chi era tesoro?- le chiese la madre, una volta tornata in salone.
-Nessuno…- mormorò Kailey, ignorando le occhiate di suo fratello.
-Ti sei per caso trovata un ragazzo?-
Kailey alzò gli occhi al cielo e poi sbuffò sonoramente. Perché sua madre a volte era così invadente?
-No, mamma.- rispose seccata.
-Ti ricordi Greta?- le chiese poi Dana, versandosi altro vino. –Suo figlio si è trasferito nel palazzo a fianco al nostro proprio l’altro giorno…-
Kailey smise di ascoltare la madre quando si rese conto che avrebbe parlato per mezzora del figlio della sua amica nel tentativo di combinarle un appuntamento con lui.
Da quando si era lasciata con Kyle non aveva fatto altro che cercare qualcuno che prendesse il posto del suo fidanzato storico e lei non riusciva proprio a capire perché l’idea che sua figlia potesse rimanere da sola sembrava così spaventosa ai suoi occhi.
-Che ne dici, Kailey?-
Alzò gli occhi di scatto quando si rese conto che qualcuno le aveva fatto una domanda e che lei si era completamente distratta.
-Allora Kailey?- le chiese sua madre, guardandola con aria interrogativa.
-Come dici scusa?-
-Dicevo che potremmo invitarlo a cena uno di questi giorni.-
-Invitare chi?-
-Il figlio di Greta, Sam.-
Kailey sentì suo fratello sogghignare e non riuscì a fare a meno di chiedersi perché sua madre volesse sempre invitare qualcuno a pranzo o a cena.
-È un medico ed è davvero un bell’uomo. Sareste una coppia perfetta.-
-Non voglio uscire con Sam, mamma.-
-Ma se non lo hai nemmeno mai visto!-
Kailey stava per ribattere che non le importava nulla del figlio di Greta quando David disse:- Perché non la lasci in pace, mamma?-
-Io sto solo…-
-Chi vuole il dolce?- chiese suo padre, alzandosi in piedi e facendole poi l’occhiolino.
-Ti aiuto.- si offrì Kailey, seguendolo in cucina.
-Non devi dare retta a tua madre, Kailey.- le disse il padre, tirando fuori il tiramisù dal frigorifero.
Kailey sorrise e poi disse divertita:- Mi vuole rifilare sempre il figlio di qualche sua amica….-
-Non è così…- replicò il padre, sforzandosi chiaramente di non ridere. -Vuole solo che tu sia felice…-
-Già.-
-Ti stai vedendo con qualcuno in questo momento?- le chiese suo padre, spostando lo sguardo su di lei.
Kailey fece per parlare, ma poi si rese conto che non sapeva cosa dire.
Si fidava di suo padre e gli avrebbe raccontato anche di Drake se solo avesse saputo come definire il loro rapporto.
-Non esattamente…-
Suo padre inarcò un sopracciglio e poi le chiese che intendesse.
Prima che potesse dire nulla la madre comparve sulla soglia della cucina. –Che state combinando voi due?-
-Arriviamo, tesoro.- rispose Robert, prendendo il tiramisù.
-Ehi Kailey..- la fermò sua madre, mentre il padre si dirigeva in salone.
-Che c’è mamma?- le chiese, osservando i suoi occhi castani.
-Stai bene?-
Kailey annuì e poi chiese:-Perché?-
-Sei… non lo so… mi sembri distratta..-
-Sono solo molto stanca. Ho avuto una settimana difficile e…- si bloccò quando si rese che le stava per dire dell’aggressione.
-Cosa?-
-Niente, non ti preoccupare.- le disse, accennando un sorriso. - Torniamo di là.-
-Sei proprio sicura che non vuoi conoscere Sam? Non hai idea di quanto sia…-
Kailey alzò gli occhi al cielo e poi tornò in salone ridacchiando.
   
 
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