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Autore: Mr Slytherin    08/04/2020    0 recensioni
Durante Harry Potter e la maledizione dell'erede Draco Malfoy è cambiato in molto, partendo dal legame con il figlio. Ma non sono finiti qua i cambiamenti, Draco tornerà a Hogwarts ma non come studente. Dopo la morte di sua moglie troverà di nuovo l'amore? Scopriamolo insieme!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il giorno seguente Draco si sveglia con di nuovo il mistero della lettera del Ministro. Non aveva fatto nulla di male, ma il pensiero di avere un colloquio stabilito con il Ministro della Magia lo faceva stare in pensiero.

Dopo aver indossato i suoi vestiti scende di sotto a far colazione sedendosi al tavolo dove erano già accomodati i suoi genitori.

“Buongiorno Draco” disse il padre che stava sorseggiando il suo the.

“Ciao tesoro, i due giovanotti sono ancora a letto” disse la madre che aveva già finito colazione ed era alle prese con le lettura di una lettera.

“Buongiorno! Sinceramente ho ancora il pensiero in testa della lettera del Ministro” disse Draco mentre Tuc versava del latte nella sua tazza e poggiava di fronte a lui delle fette biscottate alla marmellata.

La madre alza lo sguardo dalla lettera e guarda suo figlio “non hai fatto nulla di male. Sicuramente domani lo scoprirai ma faresti bene a distrarti oggi. Perchè non prendi Scorpius e Albus? Potete andare a Diagon Alley”

Draco stava mangiando la sua fetta biscottata “I nostri figli sono amici ma non ho molto da dire quando i Potter vengono a riprenderlo, non abbiamo il loro permesso per andare a Diagon Alley. Piuttosto potremo invitare Daphne, Scorpius in queste vacanze non l’ha vista molto”.

Lucius si alza per andare a prendere alla finestra il quotidiano appena arrivato “Molto nobile da parte tua, del resto sei un Malfoy. Che ne dici di invitare anche la famiglia Parkinson? Potrei approfittare del momento per parlare di affari con il mio vecchio socio”.

Per Draco tutto aveva un limite, finita la colazione esce dalla sala da pranzo e raggiunge il padre nel salotto dove si era seduto per leggere la Gazzetta del Profeta “Senti, io non so a che gioco stai giocando, ma non mi pare il caso di invitare i Parkinson, sai che tra me e Pansy non è finita bene e spero che non sia un piano per cercare di farci mettere insieme”.

Lucius era immerso nel giornale a leggere le notizie quando lo chiude e lo posa sul tavolino guardando il figlio “Forse dimentichi che i Parkinson fanno parte delle Sacre Ventotto come la nostra famiglia. Abbiamo un affare da portare avanti, non intendo di certo organizzarti un matrimonio”.

Draco era ancora su di giri e decide di sedersi di fronte al padre dove il giorno prima avevano fatto all’incirca lo stesso discorso “Capisco padre che puoi soffrire a vedermi solo, ma non è che forzandomi a trovarmi una donna fai il mio bene. Se sarò pronto e troverò quella giusta ci penserò. Detto ciò il capofamiglia sei tu, se li vuoi invitare fai pure”

Finito il discorso Draco esce in giardino e sfoderando la sua bacchetta manda un Patronus a Daphne per invitarla a passare il pomeriggio da loro.

 

Essendo una bella giornata avevano preparato delle sedie in giardino e l’elfo stava preparando un rinfresco, Harry Potter era venuto a prendere suo figlio dopo pranzo ma non si erano detti nulla oltre i saluti. Daphne era arrivata già da 10 minuti con un maglione nuovo per Scorpius e dopo un pop ecco la famiglia Parkison al cancello.

Era Lucius ad occuparsi di dare il benvenuto, andò ad aprire il cancello e li salutò all’ingresso, quando arrivarono dagli altri erano sorridenti.

“Buon pomeriggio a tutti” dissero insieme i signori Parkinson.

Pansy era silenziosa, senza dire nulla prende posto vicino a Draco e in un sussurro che solo lui potesse sentire “Ciao Draco, ti va se facciamo due parole?”

Draco si alza dalla sedia e annuisce verso la ragazza incamminandosi per il giardino “Ciao Pansy”
“So che le cose tra noi sono cambiate, una volta eravamo molto amici, poi c’è stata quella storia tra noi…” iniziò a dire Pansy.

“Dove vuoi arrivare?” disse Draco fermandosi in mezzo al giardino.

“Ora siamo adulti Draco, sono qui con i miei genitori perchè sto per prendere il posto di mio padre nelle decisioni di famiglia, tra cui l’affare che sta organizzando con la tua famiglia. Sicuramente saprai tutto” disse Pansy fermandosi anche lei.

“In realtà no, ho scoperto solo stamattina che sono in affari. Puoi dirmi qualcosa tu?” chiese Draco.

“Sinceramente i dettagli esatti non li so, ma stanno cercando di organizzare il trasferimento dei Mangiamorte in più carceri magici” disse Pansy.

Draco cadde dal pero, non si sarebbe mai aspettato una cosa simile “Come mai ciò?”

“Gli eventi di inizio anno fanno capire che l’ombra di Voldemort è ancora su di noi. Tuo padre è preoccupato quanto il mio, siete scampati ad Azkaban e Lucius ha paura di essere un possibile bersaglio di ex Mangiamorte. Hai visto cosa ha fatto quella Delphi a tuo figlio. Vuole proteggere la tua famiglia” disse Pansy.

“Non mi aspettavo un gesto simile da mio padre, cercherò un momento buono e gliene parlerò. Ma non capisco in questa storia cosa c’entri la tua famiglia” disse Draco guardandola.

“Mio padre è in affari quanto la famiglia Blaise, ma in questo ha deciso di non immischiarsi per evitare grane. Io invece lo voglio aiutarti, voglio cercare di riparare le cose tra di noi” Pansy lo stava guardando quasi con le lacrime.

Draco si incammina nuovamente verso gli altri “Non sentirti obbligata, se ti metti in affari con mio padre non vuol dire che siamo amici. Ma detto ciò se ci aiuti ti ringrazio, potrebbe essere un passo verso un nuovo inizio di amicizia”.
Draco e Pansy tornano nuovamente dagli altri e passano il pomeriggio in compagnia.

 

Arrivata l’ora dei saluti questa volta era Draco ad accompagnare gli ospiti al cancello dell’ingresso di Villa Malfoy. Saluta prima i Parkinson e rimane da solo con Daphne.
“Grazie per aver passato un pomeriggio con noi” sorrise Draco mentre la guardava.

“Siete la mia famiglia no?” disse Daphne salutando il cognato e con un pop si smaterializza.

 

Draco tornato in camera si mette a letto e solo ora ricorda l’appuntamento del giorno seguente. Aveva passato un pomeriggio in compagnia, fatto una scoperta interessante e il giorno dopo avrebbe risolto il mistero dell’appuntamento con il Ministro.

 
   
 
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