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Autore: Ashla    11/04/2020    2 recensioni
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 02/08/2023 (sì, ogni tanto vivo)
Storia interattiva
"Il progetto Arcadia è solo una menzogna.
X.A.R.E è fuori controllo ed è una minaccia che deve essere fermata.
Per questo ho spento il supercomputer, ma non è ancora finita: non finirà mai se io sarò in circolazione.
Loro mi cercheranno, ci cercheranno.
Ho fatto molti errori nella vita ma creare X.A.R.E è stato il peggiore, ho creduto nelle favole e ora il mondo è in pericolo..."
Un supercomputer, un mondo virtuale e otto giovani guerrieri pronti a difendere la Terra...
(Storia ripubblicata)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nella prima parte di Code Arcadia...
Nel presente, subito dopo la sconfitta degli ultra evoluti, Fey trova uno strano laboratorio sotto la torre Inazuma e non può fare a meno di chiamare Arion e i suoi amici.
Il capitano della Raimon insieme a Sol, Riccardo, Gabi e Anita (sorella di Gabriel) accorrono e incontrano anche Aitor e Roxanne Beckett; il gruppo conosce una strana ragazza smemorata che verrà chiamata Kathryn da Roxanne.
Il giorno dopo, Eden Park viene a sapere tutto dal migliore amico Riccardo e il pomeriggio, con gli altri, torna nel laboratorio sotterraneo dove vengono a conoscenza dello strano mondo di Arcadia e della minaccia di X.A.R.E.
A Kathryn e Fey vengono concesse 24 ore per studiare il super computer prima di spegnerlo e X.A.R.E se ne approfitta attaccandoli con un black-out che coinvolge solo la Raimon chiudendo tutti dentro.
Eden, Roxanne e Anita fortunatamente riescono a scappare e si aggiungono a Kathryn, insieme le quattro vanno ad Arcadia e disattivano la torre che X.A.R.E può utilizzare per attaccare il mondo esterno.
Alla fine dell’attacco, Fey fa per spegnere il super computer ma si ferma a causa dello svenimento di Kathryn; la ragazza si ricorda dei genitori e di una persona dagli occhi azzurri verdastri che la chiama Ailla.
I ragazzi scoprono che Kathryn è collegata ad Arcadia e che non si può spegnere il super computer senza farle del male e che si può andare nel mondo virtuale una volta al giorno.
Michael a sospettare qualcosa per la sparizione di Eden durante il black-out.
Fey comincia a dormire male la notte e, durante il giorno, a mostrare segni di malessere.
Continuano gli attacchi, il gruppo diventa sempre più unito e comincia ad uscire insieme: durante una gita al Luna Park, X.A.R.E attacca rinchiudendo Sol e Roxanne nella cabina della ruota panoramica (potrebbe scattare qualcosa ma l’autrice è cattiva quindi no xD) dove i due cominciano a legare.
Michael sente nominare X.A.R.E e si insospettisce sempre di più, il malessere di Fey peggiora.
Durante una gita delle seconde, X.A.R.E attacca e Michael comincia a interrogare Eden per sapere la verità, la ragazza non cede ma i due cominciano a legare.
Alla fine dell’attacco Fey abbandona il gruppo e ritorna nel futuro senza dare spiegazioni, malcontento generale e, soprattutto, di Kathryn.
Passano due settimane a X.A.R.E attacca prendendo il controllo dei semafori, Gabi finisce all’ospedale, Michael dichiara di tenere ad Eden e la accompagna al laboratorio.
Mentre le ragazze (eccetto Anita che è in ospedale per avere notizie del fratello) sono su Arcadia, Arion viene attaccato da dei fili e se la cava solo per un aiuto misterioso che avvia il Ritorno al passato.
Tutti si risvegliano nelle loro case e scoprono di essere tornati all’inizio della mattinata, finalmente Anita e Riccardo (cotti da una vita) mettono insieme, Michael e Sol non ricordano dell’ultimo attacco perché non sono mai andati su Arcadia.
Fey, il misterioso aiuto, ritorna ma Kathryn non la prende affatto bene e se ne va, si scopre che il ragazzo se n’è andato per necessità in quanto il suo essere un ultra evoluto gli stava facendo male.
Nel futuro, Fey ha lavorato al ritorno al passato, un programma che permette di riavviare il giorno impedendo l’attacco e cancellando i ricordi di chi è venuto a conoscenza di X.A.R.E e di ciò che la riguarda a causa dell’attacco.
Intanto qualcuno trama nell’ombra.

 

Relax

 
Giovedì, 22:10
 
«Allora Eden? Hai parlato con Michael dopo la partita?»
Alla domanda di Roxanne, Eden scosse la testa prima di stendersi sul letto appoggiando il tablet al cuscino per farsi vedere dalle amiche: le quattro avevano molto di cui parlare e non potendo farlo con i ragazzi intorno avevano deciso di aspettare fino a sera per poi videochiamarsi.
«Sei sicura di non volere una mano?»
«Tranquilla Anita cara, me la cavo da sola. Dimmi, piuttosto, come hai fatto a togliere il prosciutto dagli occhi di Riccardo?»
Anita arrossì lievemente mentre Roxanne e Kathryn ridacchiarono.
«Lunga storia».
«Dai Anita! Quando i tuoi nipoti ti chiederanno come hai conosciuto, anzi… come ti sei messa insieme al loro nonno cosa dirai?»
«A tempo debito ci penserò, tu Rox? Dirai ai tuoi nipoti di essere caduta tra le braccia del loro nonno?»
Toccò a Roxanne arrossire.
«Anita, a volte sei peggio di Aitor… e, già che ci sono, si può sapere che gli hai detto? Non ha fatto una singola battuta per tutto il giorno né si è avvicinato a Gabi e non mi ha neanche voluto dire il perché».
«Segreto professionale! Diciamo solo che ho capito dove colpire… Aitor, stranamente, ha un cuore».
Le quattro scoppiarono a ridere e continuarono a parlare del più e del meno.
«Sabato andiamo al Luna Park? Magari questa volta andrà meglio! E poi dobbiamo festeggiare il ritorno di Fey!»
Anita tossicchiò, Roxanne si rese conto di ciò che aveva detto e guardò la parte di schermo dove si trovava il video di Kathryn: la rossa sembrava aver trovato di sommo interesse una ciocca dei suoi capelli.
«Kath cara, sei ancora arrabbiata? Lo sai che…»
«Lo so Eden, me lo hanno detto e proprio non riesco a capire… cioè… ha fatto tutto questo per non farci preoccupare, va bene ma…»
Kathryn sospirò non riuscendo a dare ordine ai suoi pensieri: non poteva essere arrabbiata con Fey ma lo era e anche tanto.
«Tranquilla tesoro, non ti giudichiamo. Comunque sarà una bella occasione per festeggiare e stare un po’ insieme».
«Esatto! Se non ho capito male anche tu, Kath, potrai iscriverti alla Raimon!»
La rossa guardò confusa Anita, Roxanne invece annuì.
«Proprio così, avrai una nuova identità e potrai stare con noi! Chissà in quale classe andrai».
«Forse in prima o in seconda, non sai proprio quanti anni hai cara?»
Kathryn scosse la testa, aveva circa la loro età ma non ne sapeva di più.
«Ma non ti ricordi proprio niente?»
«Più o meno. Alcune cose le so, altre ho l’impressione di saperle e… non so, è difficile da spiegare…»
“E poi ci sono quei flash e quei sogni”.
Kathryn lo pensò ma non lo disse, se gli ultimi non la preoccupavano lo facevano i primi: talvolta, visitando alcuni luoghi o facendo determinate cose, sentiva voci o vedeva cose che non c’erano.
Alcune cose le aveva dette anche agli altri ma altre se le era tenuta per sé o, agli inizi, le aveva dette a Fey.
Fey…
La ragazza scosse la testa e tornò ad ascoltare le amiche che, nel frattempo, si erano messe a parlare di quanto erano felici di averla a scuola con loro.
 
«Ailla! Ailla!»
Aprì gli occhi assonnata e guardò il piccolo che, con passi incerti, le veniva incontro spaventato stringendo a sé un cane di peluche mentre fuori il temporale infuriava.
Il bambino arrivò al letto e cercò di salirci, lei lo tirò su e gli scompigliò i capelli rossi facendolo ridacchiare.
Poco dopo si stava per riaddormentare quando un uomo e una donna entrarono nella stanza, portò un dito alla bocca invitandoli a fare silenzio per poi indicare loro il piccolo che le dormiva accanto, i due adulti si guardarono e sorrisero..
«Te l’ho detto tesoro… il cacciatore era dalla sua preda. E ora possiamo riposare tranquilli, vero uragano mio?».
Una risata lieve, lei annuì stringendo a sé il piccolo.

 
Venerdì mattina
 
Kathryn, ancora pensando al sogno della notte appena passata, entrò in cucina sbadigliando.
Fey e Arion, seduti al tavolo, la salutarono felici, lei ricambiò e si sedette assonata a quello che era ormai diventato il suo posto.
Arion si alzò e, presa la borsa, uscì dicendo di essere in ritardo, la ragazza prese la marmellata e cominciò a spalmarla sul panino cercando, allo stesso tempo, di non sbadigliare nuovamente.
«Altri sogni-ricordi?»
La ragazza sobbalzò facendo cadere la colazione che finì sul tavolo dalla parte della marmellata, alzò lo sguardo incrociando quello di Fey, seduto come al suo solito nel posto di fronte a quello di Kathryn.
«Ops… non volevo, scusa».
La rossa si limitò a guardarlo un secondo prima di tornare alla sua colazione, l’altro trattenne un sospiro e rimase in silenzio per un po’.
«Kath, senti…»
«Devo andare, ciao Fey».
Kathryn si alzò e uscì chiudendo la porta della cucina alle sue spalle, poi si fermò e strinse i pugni cercando di calmarsi: perché?
La ragazza sospirò e Fey fece lo stesso in cucina.
 
 
«Michael…»
Il ragazzo, scattato in piedi, si voltò a guardare Eden che ricambiò sostenendo lo sguardo stranito dell’altro.
«Ti rendi conto che sembra una pazzia? X.A.R.E? Arcadia? Torri? Tutto!»
«Sei finito in una leggenda. Hai giocato a calcio nel passato e nel futuro…»
«Esatto. Qui alla Raimon non esiste il concetto di normalità? Posso passare un anno scolastico tranquillo? Domani gli alieni?»
Eden sospirò: la rivelazione poteva andare peggio ma anche meglio...
Michael si sedette nuovamente recuperando la calma, per un po’ nessuno parlò.
«Dimmi perché ti sei immischiata in un caos del genere».
«Dovevo, non potevo rimanere con le mani in mano. Tu avresti… hai fatto lo stesso».
Michael la guardò confuso prima di ricordarsi del fatto che aveva “ripetuto” il giovedì.
«Giusto…»
«Michael, posso chiederti una cosa?»
Il ragazzo annuì, Eden fece un respiro profondo.
«Ci tieni a me?»
Michael arrossì lievemente domandandosi che cavolo avesse fatto il giorno prima.
«Io…»
La campanella suonò, i due sobbalzarono.
Adé passò correndo davanti a loro per poi tornare sui suoi passi riconoscendo l’amico.
«Michael! Muoviti, siamo in ritardo!»
Nonostante le proteste del ragazzo, Adé lo portò via lasciando Eden da sola.
I due ragazzi entrarono in classe un secondo prima del professore; solo a metà lezione Adé si rese conto di chi fosse l’interlocutrice di Michael, si tirò una manata sulla fronte: l’aveva fatta grossa.
 
iBlater- Arion ha creato il gruppo ArcadiaBoys.
Aitor: seriamente?
Arion: sì :)
Riccardo: può essere… utile, suppongo…
Arion: dai ragazzi! Credete che le ragazze non abbiano un gruppo del genere?
Gabi: ce l’hanno eccome…
Aitor: sì, codine… controlliamo il cellulare alla sorella, bravo...
Gabi: ma... non è così! Me l’ha detto lei!
Aitor: si sì… dicono tutti così…dillo che sei un fratellone protettivo che controlla cosa si scrivono tua sorella e il suo ragazzo.
Gabi: ma no, che cosa dici!?
Aitor: la verità.
Riccardo: ragazzi, mi date ansia, piantatela…please.
Fey: ora ci tocca sopportarli pure qui? Che idea geniale, Arion xD
Arion: non capisco se tu sia serio o meno.
Aitor: non capisci... che strano.
Arion: allora ha funzionato il mio piano Fey? Vi siete chiariti tu e Kath?
Fey: purtroppo no.
Aitor: i tuoi piani fanno schifo Arion. Tranquillo Fey, al Luna Park risolviamo, lascia fare a me.
Arion: Aitor l’ultima volta al Luna Park non è andato bene il tuo piano per Rox.
Sol: al Luna Park? L’ultima volta? Rox? Cosa?
Aitor: NIENTE! Arion, taci per una volta nella tua vita!
Arion: ma… T.T

 
Sabato, 13:00
 
Il gruppo di Arcadia al completo entrò nel Luna Park e Arion sorrise soddisfatto guardando l’ora: erano stati bravissimi ed erano in perfetto orario, pronti a un meraviglioso pomeriggio insieme!
Aitor batté le mani per richiamare l’attenzione.
«Per evitare cose strane ci dividiamo anche ques…»
«Rox, andiamo sulla ruota panoramica? L’ultima volta non è andata proprio bene ma stavolta sarà meglio!»
Roxanne annuì felice a Sol e i due se ne andarono, Aitor li guardò e sbuffò: possibile che non potesse manco fare Cupido in santa pace? Ma non era ancora finita, no!
«Allora, come stavo dicendo prima dell’interr…»
«Noi andiamo nella casa degli specchi, l’ultima volta non ne abbiamo avuto modo».
Anita e Riccardo se ne andarono tenendosi per mano, Aitor sbuffò nuovamente poi guardò Kathryn, che parlottava con Eden, e Fey: aveva un’ultima chance.
«Quindi poss…»
«Eden ed io dobbiamo parlare, a dopo!»
Kathryn se ne andò via trascinando con sé Eden che, ben conscia del piano per fare ragionare la rossa, lanciò un’occhiata di scuse a Fey promettendosi di trovare un modo per mandarla da lui il prima possibile.
Aitor sbuffò, incrociò le braccia al petto e fece il broncio: missione decisamente fallita.
Fey sospirò, Gabi gli posò una mano sulla spalla per consolarlo.
Arion, dopo essersi guardato intorno, sorrise e tirò la mano di Fey.
«Dai, questa volta un giro sugli autoscontri lo facciamo».
I due si allontanarono, Aitor se ne accorse troppo tardi e fece per seguirli ma Gabi lo fermò.
«Tu vieni con me!»
Aitor sbuffò: non era proprio la sua giornata.
 
Dalla cabina della ruota panoramica, Roxanne guardava il panorama meravigliata: non importava quante volte ci andasse, ogni volta la vista era stupenda e c’era sempre qualcosa di nuovo da guardare.
Sol invece guardava pensoso la ragazza.
«Sol, hai visto che bello quel riflesso?»
Il ragazzo sobbalzò distolse lo sguardo mentre l’altra si girava a guardarlo per poi, come se non fosse successo nulla, girarsi verso di lei.
«Uh, sì! È proprio bello! Non mi stancherei mai di venire qui!»
Roxanne sorrise e Sol non poté fare a meno di imitarla: il paesaggio era bello, certo, ma…
La ragazza tornò a fissare il panorama e Sol a guardare lei cercando di prendere coraggio per dirle quello che voleva dirle.
«Rox?»
«Sì?»
Il ragazzo esitò quanto bastava per far arrivare la loro cabina a terra, dovettero scendere e lui perse l’occasione.
«Allora?»
«Uh… dove vuoi andare?»
 
«Attento che lì c’è un vet…»
Anita non riuscì neanche a finire la parola che Riccardo, giratosi per guardarla, si andò a schiantare contro il vetro.
«Sto bene, non l’avevo visto… di nuovo!»
Il centrocampista scoppiò a ridere imitato dalla ragazza: l’idea di andare nel labirinto dei vetri era stata geniale, da circa dieci minuti cercavano di uscirne ma senza grossi risultati e con molte botte sul naso per Riccardo.
Anita prese per mano il ragazzo e i due, tenendo il braccio libero, avanti cominciarono a camminare chiacchierando tra di loro.
La giovane Garcia era felicissima, gli ultimi giorni erano stati stupendi e stare insieme a lui, la sua cotta storica, meraviglioso.
«Siete fatti per stare insieme, sorellina. Siete solo troppo lenti a capirlo».
Riccardo, con a mano libera, toccò un vetro e ridacchiò.
«Questa volta non mi ha fregato».
Anita annuì e gli diede un bacio sulla guancia, il ragazzo ricambiò ma sulle labbra.
Qualcuno applaudì e i due si staccarono imbarazzati: dall’altra parte del vetro due bambine li guardavano entusiaste.
 
«E quindi, con Michael?»
Eden prese la mira e tirò facendo cadere quasi tutti i barattoli.
«Oggi non c’era a scuola, Adé mi ha detto che aveva una riunione di famiglia e preferisco parlargli faccia a faccia».
Kathryn annuì e ne imitò le gesta, si batterono il cinque mentre il signore dietro al bancone indicava gli oggetti che potevano prendere con i punti che avevano realizzato.
«Comunque, anche tu dovresti parlare a chi sai tu, cara».
«Voldemort?»
Domandò Kathryn con finta innocenza, Eden la guardò male e la ragazza alzò le mani al cielo in segno di resa.
«So che non è facile ma…»
«Devo farlo…»
Eden annuì e accettò il serpentello di peluche.
«È stato un piacere Kath… ora capisco tante cose».
La rossa guardò confusa Simeon che cominciava a scendere dalla scala a pioli, lo chiamò e lui tornò su, sedendosi sul bordo della piattaforma.
«Cosa intendi dire?»
«Fey non ha mai parlato di nessuno come ha fatto di te».
«Ha…ha parlato di me?»
«Ogni giorno, quasi ogni ora, era fin fastidioso…»

Sovrappensiero Kathryn indicò un peluche bianco e verde acqua, Eden ridacchiò e la rossa la guardò prima lei poi il suo premio: il coniglietto sembrò ricambiare il suo sguardo con gli occhi lilla brillantinati.
Kathryn arrossì ma non lo cambiò e lo strinse a sé.
 
Roxanne scoppiò a ridere fissando il proprio riflesso nello specchio deformante.
«Ora sì che sono tappa!»
Sol la raggiunse, la sua immagine subì l’effetto dell’attrazione, ridacchiò poi fece per parlare ma la ragazza era già corsa allo specchio successivo, sorrise e la raggiunse.
«E questo? Wow! Sono un gigante!»
«Rox».
Roxanne si girò e arrossì quando lui le prese una mano.
«Rox, ti devo dire una cosa. È da un po’ che vorrei dirtelo ma… non ne ho avuto l’occasione».
La maggiore annuì senza staccare gli occhi da quelli del ragazzo cercando, allo stesso tempo, di stare concentrata: cominciava a farsi film mentali su quello che Sol voleva dirle.
«Tu… tu mi piaci Rox!»
Il cuore di Roxanne perse un battito poi accelerò e lei si sentì volare.
«Anche tu Sol».
I due si sorrisero, Roxanne si mise in punta dei piedi e si baciarono mentre lo specchio rifletteva la loro immagine rendendo quel gesto ancora più grande.
 
Qualche ora dopo il gruppo si riunì vicino all’entrata per andare a cenare.
«Ragazze? Avete svaligiato un negozio di peluche?»
Alla domanda di Aitor le quattro amiche si guardarono e scoppiarono a ridere: tutte tenevano tra le braccia un peluche.
«Lui è Pops!»
Roxanne sorrise mostrando il pappagallo di peluche che Sol aveva vinto per lei facendo goal, il ragazzo le passò un braccio sulle spalle e Aitor, notandolo, dovette trattenersi dallo sfregarsi le mani soddisfatto.
Anita accarezzò il suo Pikachu regalatole da Riccardo, Eden strinse il suo peluche.
Aitor notò il coniglio tra le braccia di Kathryn e sorrise: forse c’era ancora una possibilità.
«Ma che bel coniglietto Kath, come lo hai chiamato?»
La ragazza si girò per nascondere il peluche, Fey arrossì, Gabi rifilò una gomitata nello stomaco ad Aitor che guaì.
«Zitto Clarabella*».
Il ragazzo sbuffò e il gruppo poté finalmente avviarsi verso il ristorante dove avrebbero mangiato.
 
 
*La mucca pettegola della Disney (?)
 
Angolo autrice!
 
 
Le videochiamate sono arrivate pure qui. Sì, Kath deve rompere l’anima… menatela per l’amor del cielo! Ma anche forte!
Adé prima li shippa, poi li separa…
Io sono Arion, creo gruppi a caso (con nomi peggiori…).
E mi sto recensendo da sola il capitolo? Sembrerebbe…
 
Hello!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Siamo finalmente nella seconda parte di Code Arcadia dove scopriremo tante cose e X.A.R.E si troverà un hobby (che, purtroppo, non è il giardinaggio)… spremere le sue meningi virtuali per preparare attacchi in grande stile!
Ora si aprono le scommesse su che classe frequenteranno Fey e Kathryn e sul nome del coniglietto di peluche!
Ora devo andare, buona Pasqua!
Aiko
 
   
 
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