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Autore: cussolettapink    12/04/2020    2 recensioni
Hailey si trovava sull’Hogwarts Express quando le arrivò per la prima volta una sensazione allo stomaco, sensazione che interpretò come ansia per l’ultimo anno, quello dei M.A.G.O.
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“Muller, sapevo che ti avrei trovato qui, sei davvero monotona” una voce distrasse la ragazza dai suoi pensieri.
“Malik, quale piacere. Rovinarmi la giornata non ti basta? Ora anche la digestione?” commentò la grifona, girandosi per affrontare la serpe.
“Sai che la mia gioia più grande è darti fastidio, di che cosa ti stupisci dopo tutti questi anni?” fece retorico lui “ma non temere, quest’anno ho trovato un modo davvero originale per farlo”.
“Sarebbe?” chiese la ragazza, incrociando le braccia al petto e fissando malamente il moro.
“Basterà ricattarti, visto che ora conosco il tuo segreto”.
La castana si pietrificò all'istante, aveva immediatamente capito di cosa parlasse il ragazzo che le stava di fronte.
“Non è possibile che te l’abbia detto” commentò solo, rimasta sconvolta dalla notizia. LUI, non lo avrebbe mai fatto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 3 – Reject

Era appena terminato il secondo allenamento dei Grifondoro e Hailey si era diretta insieme a Ginny a fare una doccia ristoratrice. Durante il primo incontro erano stati selezionati i nuovi componenti della squadra e confermati i ruoli avuti fino all’anno prima:

Harry Styles era il cercatore, l’unico incaricato di trovare il boccino d’oro e porre fine alla partita.

Ron Weasley era stato confermato nuovamente come portiere.

Hailey, Ginny Weasley e un nuovo ragazzo erano i cacciatori, incaricati di mandare la Pluffa negli anelli della squadra avversaria e Louis e Niall erano invece i battitori, incaricati di proteggere i cacciatori e il cercatore dai bolidi.

Delle urla provenienti dallo spogliatoio maschile distrassero le due ragazze, che una volta terminata la doccia si erano fermate a parlare mentre si rivestivano.

“MALEDETTE SERPI!” La voce del loro capitano le portò a correre fuori, trovandosi davanti i cinque ragazzi appartenenti alla squadra completamente colorati di viola, capelli compresi.

Indecise tra lo scoppiare a ridere o infuriarsi per lo scherzo fatto ai propri compagni, entrambe rimasero in silenzio mentre ascoltavano tutti gli epiteti poco gentili che i ragazzi stavano mandando ai Serpeverde.

“Almeno hanno avuto la decenza di non entrare in uno spogliatoio femminile” commentò la rossa, apprestandosi a salutare tutti.

“Hailey, eccoti qui, ti stavo aspettando per andare in biblioteca” quel dolcissimo Tassorosso, nonché migliore amico della castana, aveva atteso pazientemente che la ragazza finisse gli allenamenti per poter andare insieme.

Hailey si domandò più volte come nel corso degli anni non fosse caduta nel fascino del ragazzo, praticamente perfetto sotto ogni punto di vista.

Si rispose da sola quando lui la strinse a se, facendogli sentire una protezione fraterna che non aveva mai avuto, essendo figlia unica.

“Andiamo Liam, la tua dolce Hermione ci starà aspettando” pizzicandogli un fianco, la ragazza si divertì a mettere in imbarazzo il povero tasso che al solo sentir pronunciare quel nome arrossì.

Avevano quasi imboccato il corridoio della biblioteca quando entrambi si sentirono sollevare di colpo da una forza misteriosa.

“Ma cosa diamine succede?!?” gridò la castana, tentando di afferrare la sua bacchetta per sferrare un contro-incantesimo ma finendo solamente per farla cadere a terra.

“Liam! Prendi la bacchetta e tiraci giù!”

“Vorrei, ma non posso! L’ho lasciata in dormitorio sapendo che tanto dovevamo solamente studiare un’oretta” si scusò il castano, accorgendosi piano che stava finendo non solo sospeso in aria, ma anche a testa in giù.

“Ragazza hai delle belle gambe, dovresti scoprirle un po’ di più” un ragazzo, accerchiato da altri tre, si avvicinò ai due ragazzi che ora si trovavano sospesi a mezz’aria e sotto sopra.

Lo sguardo di tutti era rivolto verso la gonna della ragazza, che a fatica stava cercando di tenersi attaccata alle gambe per non farla scivolare e scoprire tutta la sua parte inferiore.

“Siete dei vermi, non delle serpi! Questo va ben oltre i soliti scherzi! Cosa pensate di fare?!?” nonostante sembrasse solo rabbia quella che animava la ragazza, la verità era che internamente si stava sentendo umiliata e denigrata come non mai.

Vide avvicinarsi un’altra coppia di ragazzi che indossavano la divisa di Serpeverde e per un attimo temette che a distanza di pochi minuti l’intera casata si sarebbe riunita sotto di loro per umiliarli.

Quando riconobbe le due figure che si stavano avvicinando, volle quasi sotterrarsi o volare fino al piano superiore.

Draco e Zayn erano ormai a pochi passi dal gruppo e praticamente sotto di loro e nessuno dei due accennò a dire anche solo una parola, nonostante un solo loro gesto avrebbe fermato i giochi.

“Perché mai Draco dovrebbe aiutarmi? Non ci parlavamo da quasi un anno prima del nostro incontro l’altra sera… e Malik? Posso solo sperare che almeno se ne vadano e non continuino a godersi lo spettacolo” pensò tristemente la mora, cominciando a sentire gli occhi leggermente lucidi.

Un’altra cosa che la stava infastidendo era la brutta sensazione che si prova quando si sta troppo tempo a testa in giù, portandola ad avere i primi accenni di mal di testa.

“Da quanto tempo stanno così?” chiese Draco, lanciando una fugace occhiata alla cugina.

“Da qualche minuto Malfoy, sei arrivato giusto in tempo per lo spettacolo”

“Come se potessero interessarmi un Tasso e una Grifona” commentò lui, portando le mani in tasca e continuando a camminare per il corridoio.

Al biondo non era sfuggito però quella breve occhiata che la cugina le aveva mandato, di pura disperazione e una palese richiesta di aiuto.

“Comunque, Madama Pince stava venendo verso questa direzione, quindi vedete di non farci perdere punti inutilmente” concluse, prima di voltare la testa e proseguire a camminare.

“Grazie!” commentò la serpe che stava ancora tenendo sospesi i due ragazzi, facendoli scendere neanche troppo delicatamente dopo pochi secondi.

“Tu brutto-“ la ragazza appena scesa a terra aveva preso la bacchetta, che ora impugnava contro il ragazzo.

“Sei a conoscenza del fatto che hai appena appeso a testa in giù un prefetto e un Caposcuola? Cinquanta punti in meno a Serpeverde per aver mosso atti di bullismo all’interno dell’istituto. Ora vattene prima che inizi a ricordare le schifose parole che mi hai rivolto e decida di toglierne altri cinquanta!” la voce gelida ma severa e ferma portò il ragazzo a sbiancare, non essendosi accorto fino a quel momento di cosa aveva fatto.

Una volta che i ragazzi si furono allontanati Hailey tornò vicino a Liam, che era stato in silenzio per tutto il tempo. Il castano si reggeva forte la testa e continuava a aprire e chiudere gli occhi.

“Liam! Ti senti male? Vuoi che ti porti in infermeria?”

“Tranquilla Hailey, va già molto meglio. Mi dispiace essere stato così inutile” tenendosi ancora la fronte, il ragazzo si alzò e sorrise debolmente all’amica. “Vado nel dormitorio a riposare prima di cena, non preoccuparti” dando un veloce abbraccio alla ragazza, Liam si voltò diretto verso la casa dei Tassorosso.

  
Quella sera in sala Grande tutto sembrava essere tornato alla normalità. La ragazza stava chiacchierando con Hermione e Niall quando vide i due amici ammutolirsi e fissare una figura alle sue spalle.

Girandosi, riconobbe come prima cosa la divisa Corvonero che il ragazzo in questione indossava. Per seconda, che la persona in quel momento davanti a lei era Hugh Stone, il prefetto con cui aveva fatto la ronda di guardia la sera prima.

Si voltò un attimo verso il tavolo Corvonero e si accorse che metà di loro li stavano fissando.

“Stone, posso esserti utile?” chiese, girandosi con il busto per fissare il Corvo.

“Muller, ieri volevo chiederti una cosa, una cosa che intendo chiederti adesso!” alzando leggermente la voce, il ragazzo aveva attirato l’attenzione anche di metà tavolo rosso e oro e anche quello dei tassi, che si trovava alla loro destra. Solo le serpi a quel punto mancavano all’appello per rendere quella conversazione studiata da tutta la sala Grande.

Non fece in tempo a pensarlo, che anche qualche divisa argento e verde cominciò a voltarsi, un po’ perché il vociare della sala era diminuito e un po’ perché la corporatura di Stone, insieme ai colori nero e blu che stonavano con tutto l’oro e il rosso che aveva intorno, attiravano immediatamente l’attenzione.

Tornando a concentrarsi sull’oggetto dell’attenzione di tutti, Hailey attese che riprendesse a parlare.

“Chiedimi allora” cercò di incoraggiarlo lei, più che altro per togliersi tutti quei fastidiosi occhi di dosso.

“La prossima settimana ci sarà un’uscita a Hogsmade e vorrei che tu ci venissi con me! Anzi, vorrei che tu facessi tutto con me perché mi interessi e voglio essere il tuo ragazzo!”.

Il silenzio che seguì quella frase fu così tombale che perfino il tavolo dei professori si azzittì, seguendo attentamente quell’improvviso intrattenimento.

Hailey era rimasta completamente pietrificata, non sapendo cosa poter rispondere a una domanda del genere. Conosceva a mala pena il ragazzo, per puro miracolo sapeva il suo nome.

“Stone io… non ti conosco neanche si può dire! Come faccio a piacerti se neanche tu mi conosci?”

“Beh, quello non importa, sei bella e mi piaci!” parlò lui, facendo finalmente capire alla mora che sicuramente non era il suo carattere a interessare al Corvo.

“Beh, se la metti così allora devo darti un rifiuto secco.” Parlò lentamente, cercando di far capire al Corvo che non ci sarebbero state speranze “Neanche a dire che ti interesso davvero, come fai a basarti solo sull’estetica? Le persone come te non mi interessano, mi dispiace”.

“Come ti permetti?” sbottò il ragazzo, perdendo ogni singola traccia di imbarazzo – o finto imbarazzo – e guardando duramente la castana.

“Mi permetto eccome, puoi allontanarti adesso? Stavo parlando con i miei amici prima che ci interrompessi” una risata sguaiata da parte del tavolo dei Grifondoro e dei Tassorosso portò il ragazzo ad allontanarsi di corsa. Le serpi sorridevano maligne, in modo molto più controllato delle prime due citate. Il tavolo completamente silenzioso era invece quello dei Corvonero, che la fissavano con odio.

“Ecco, non bastava avere le Serpi contro per puro istinto di rivalità, ora avrò anche i corvi!” si lamentò lei, cercando comprensione nei suoi amici.


 
“Muller, fai strage di cuori eh? Anche se non riesco a spiegarmi come sia possibile” Zayn le si era avvicinato una volta usciti entrambi dalla sala Grande.

“Malik, oggi sono davvero di cattivo umore, non cominciare anche tu che oggi ne ho le scatole piene di tutti!”

“Aggressiva eh” fece lui alzando le mani in alto, come a simulare un gesto di resa “va bene, ti lascerò stare per oggi ma non prenderci l’abitudine. Comunque complimenti, hai davvero delle belle gambe” concluse sorridendo, ricordando quando aveva visto la Grifona appesa a testa in giù.

“Vai a quel paese Malik!” rispose urlando, separandosi dalla Serpe e allontanandosi.

 
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Angolo autrice:
Buona Pasqua a tutte!
Dopo qualche giorno di inattività, eccomi qui con un nuovo capitolo! Ce ne sono ancora altri già pronti, quindi a breve aggiornerò!
Vi sta piacendo come sta procedendo la storia?
saluti,
Liz

 
   
 
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