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Autore: Feder122    13/04/2020    1 recensioni
Dopo la sconfitta della nuova Organizzazione XIII, Riku e Topolino scoprono un nuovo mondo che sta venendo attaccato dagli Heartless. Per sventare questa nuova minaccia, i due avranno bisogno dell'aiuto di vecchi e nuovi amici.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Re Topolino, Riku
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Riku fece atterrare la gummiship sulla riva delle isole del destino. Il primo a scendere fu Qrow, che passò dalla sua forma di volatile a quella umana.
“Sapete, quando Ozpin mi ha dato questo potere, non credevo che l'avrei mai dovuto usare per occupare meno spazio in una navicella.”
Riku scese a sua volta e rispose: “Beh, era l'unico modo per fare un viaggio solo.”
I membri del team RWBY uscirono dall'abitacolo della gummiship, con Yang che teneva Maria sulle spalle. Soltanto Oscar e Topolino rimasero a bordo.
“Noi andremo a incontrare Yen Sid. Ci vediamo tra poco ragazzi.”
Il gruppo guardò la navicella decollare e sparire nel cielo. Abbassarono tutti lo sguardo solo quando udirono la voce di una ragazza.
“Riku, bentornato. Chi sono i tuoi amici?”
“Oh, ciao Naminé. Te li presento: loro sono Ruby, Weiss, Blake, Yang, Qrow e Maria. Mi stanno dando una mano con quella missione di cui ti avevo parlato questa mattina.”
“Piacere di conoscervi.”
“Kairi non è ancora tornata?”
“No. Tu hai notizie di lei?”
“A quanto pare ha incontrato alcuni amici di queste ragazze e adesso è con loro. Ma perché ha scelto di andarsene a zonzo per i mondi proprio adesso?”
“Perché? Cosa sta succedendo?”
“Oh, ecco...non...lascia perdere...nulla di veramente preoccupante, solo qualche scocciatore che fa casino in altri mondi, tranquilla.”
“Dal tuo tono, non mi sembra che...”
“Stai tranquilla, il ragazzone è solo stanco, la giornata è stata stressante.” La interruppe Yang sorridendo.
“Oh...perdonatemi." Naminé abbassò la testa "Non era mia attenzione essere inopportuna.”
“Ma figurati! E poi, Riku ha ragione: ti posso assicurare che Kairi è in una botte di ferro insieme ai nostri amici.”
“Che sollievo. Venite con me, vi accompagno a casa nostra.”
Naminé si volto ed iniziò a camminare, seguita da tutti gli altri.
“Ti ringrazio, Yang.” Sussurrò Riku. “Io sono negato con le parole e spesso finisco per farla preoccupare.”
“Quando vuoi.”
Naminé condusse il gruppo fino ad un molo dove erano ormeggiate delle zattere.
“Dovremo navigare un pochino per arrivare a casa nostra. Spero che nessuno soffra il mal di mare, eheh.” Disse Riku cercando di fare una battuta, ma fallendo poiché il suo tono era stato privo di qualsiasi tipo di vitalità. Egli rimase poi silenzioso come una tomba mentre scioglieva i nodi che legavano le zattere al molo e anche durante tutto il tragitto. Sulla sua zattera salirono Maria, Qrow e Naminé, mentre il team RWBY li seguì su un'altra imbarcazione. Il ragazzo dai capelli argentei continuò a remare con le labbra sigillate e lo sguardo spento.
“Certo che Riku è proprio un tipo strano.”
“Weiss, non è carino!”
“Ruby, guardalo! Fino a mezz'ora fa era il ragazzo più spavaldo del mondo!”
“Io lo capisco.”
“Blake, lo conosciamo da un giorno, come fai a...”
“Lo so, però...ha perso da poco una persona a cui teneva ed una sua amica potrebbe essere in pericolo. Poi quella Naminé...sembra così indifesa, sono sicuro che Riku farebbe di tutto per proteggerla. E inoltre...ha detto di aver servito Malefica in passato. Sono sicura che il senso di colpa ancora lo tormenti.”
“Già, comincio a vedere delle somiglianze tra voi due.” Commentò Yang.

 

L'atmosfera si alleggerì con il passare dei minuti. Il gruppo arrivò a casa di Riku, Oscar e Topolino tornarono e il ragazzo dai capelli argentei invitò a tutti a mettersi comodi in attesa della cena, per poi sparire in cucina.
Da quando il treno era deragliato, il gruppo di Ruby non era più riuscito a godersi un momento di spensieratezza come quello. Naminé raccontò ai suoi ospiti alcune delle passate avventure di Sora, Riku e Kairi, per poi ascoltare le storie di Ruby e degli altri. Yang sfidò Qrow a braccio di ferro, proponendogli di scommettere il poco alcol che l'uomo aveva con sé. Per tutta la durata della sfida, che venne vinta da Yang, Ruby fece il tifo per entrambi. Oscar raccontò ciò che Yen Sid aveva deciso riguardo al loro addestramento e tutti ne furono contenti.
“Quindi, niente più segreti?” Chiese Ruby guardando Oscar, ma rivolgendosi ovviamente ad Ozpin.
“Ha la mia parola, signorina Rose.”
“Un momento, preside Ozpin?! Quando ha preso il controllo?”
“Ahahahah, Ruby, ero io. Com'era la mia imitazione?”
“Terribile. Ma tanto basta per fregare Ruby.”
“Wow, così fredda e spietata che Winter sarebbe fiera di te.” Commentò Qrow.
“Lo pensi davvero?!” Esclamò Weiss con uno sguardo e una voce simili a quelli di una bambina eccitata per aver ricevuto un complimento.
“Come non detto...devi ancora farne di strada prima di diventare come lei.”
Weiss sbuffò, provocando una risata generale, che venne interrotta da Riku, il quale entrò nella stanza con un enorme scodella piena di pasta in una mano e dieci scodelle nell'altra.
“Signore e signori, buon appetito.”
Inizialmente, Riku sembrava nuovamente allegro, ma la sua espressione tornò malinconica quando Naminé gli fece la domanda che lui sperava con tutto il cuore di non sentire. “Quindi...domani partirete nuovamente?”
“Sì...come ti ho detto, non sta succedendo nulla di particolarmente grave, ma preferiamo agire subito.”
“Sì, lo capisco...” Disse Naminé con un filo di voce e lo sguardo rivolto verso il terreno.
Yang sussurrò all'orecchio di Riku: “Ehi, non ammutolirti adesso, dille che ci metterai poco.”
“Uh? Ah, non preoccuparti, ce la sbrigheremo in fretta!”
Riku non parlò in modo molto convincente ed il silenzio calò sulla tavola. Fu Blake a romperlo:
“Ah, comunque...sai che sei proprio bravo a cucinare?”
“Beh, in realtà sono un principiante se comparato a Naminé.”
“Oh, non è per niente vero.” Rispose la ragazza sorridendo e arrossendo leggermente. “Sora...lui si che era davvero bravo.”
“Già, lui era capace di fare veramente tutto...” Disse Riku sospirando e alzando lo sguardo verso il soffitto.
Dopo che tutti ebbero finito di mangiare, Riku si alzò e portò tutti i piatti e le posate in cucina. Appena il ragazzo iniziò a lavare le stoviglie, Qrow entrò in cucina e lo interruppe.
“Lascia fare a me.”
“No, siete miei ospiti. Non sareste neanche in questo guaio se...”
“I guai sono il mio pane quotidiano, uno in più non è certo un problema. E poi, perché sarebbe colpa tua? Perché non sei riuscito ad eliminare Malefica? Non mi pare molto sensato come ragionamento.”
“Hai ragione. La verità è che...sono sempre stato il tipo che ama fare tutto da solo, quindi mi sembra di avervi trascinato nei miei problemi.”
“Riku, vai a divertirti con gli altri ragazzi della tua età e soprattutto con quella ragazzina bionda. Sono certo che essere un guardiano della luce o come vi fate chiamare voi ti porti via un sacco di tempo che potresti passare con lei. Anche io ho amato una ragazza quando ero giovane e guardandovi rivedo me e lei. Anche se i miei sentimenti per Summer erano a senso unico...e lei non rimaneva a casa ad aspettarmi...e difatti fu lei a partire senza dirmi niente, lasciandomi indietro...insomma, forse non avevamo esattamente lo stesso tipo di rapporto che avete tu e Naminé, ma il punto è...che anche io ho passato talmente tanto tempo nell'oscurità da pensare di non essere destinato a raggiungere la luce, ma non avevo capito che bisogna sempre godere del bene che la vita ci offre, perché le cose possono peggiorare in un istante. Da quando l'ho persa, anche se abbiamo passato tanti bei momenti insieme, ogni volta che penso a lei non riesco a non pensare anche a quanto altro tempo avrei potuto passare in sua compagnia.”
“Wow, non credevo che fosse così facile comprendere i miei pensieri...”
“Beh, come ti ho detto, mi ricordi un po' il me di venti anni fa. Adesso fila e lascia a me i piatti, prima che cambi idea.”
“Ti ringrazio, Qrow.” E dicendo queste parole, Riku uscì dalla cucina e raggiunse gli altri, accorgendosi che Ruby e Maria non c'erano più.

La vecchietta e la sua giovane allieva erano sedute sul bordo del molo. Il sole era oramai sparito al di sotto del mare e l'unica illuminazione era offerta dalle stelle.
“So che sei stanca e che vorresti andare a divertirti con i tuoi amici, ma...”
“Lo so, gli occhi d'argento hanno la priorità.”
Maria sorrise.
“Ci metteremo poco, te lo prometto.”
“Allora...cosa devo fare per sparare laser dagli occhi? Esistono degli esercizi di meditazione, oppure...”
“Come non detto, ci vorrà più del previsto.”
Ruby arrossì per l'imbarazzo.
“Beh, l'unica spiegazione che io abbia mai ricevuto è stata: gli occhi d'argento sono una caratteristica estremamente rara. Cosa altro devo scoprire?”
“Tanto per cominciare: quando è che quel potere si attiva?”
“Beh, sono riuscita ad usarli ieri, quando volevo proteggere te ed il mio team.”
“Esatto. Gli occhi d'argento derivano dal potere di preservare la vita. Il dio della creazione amava le sue creature, per questo ha sofferto quando gli si sono rivoltate contro, ma poi ha deciso di dare loro una seconda possibilità. Stai iniziando a capire?”
“Uhhh...gli occhi d'argento sono un dono da parte del dio della creazione?”
“Vorrei che fossi più convinta quando dai le risposte giuste, ma quello che conta è che tu ci sia arrivata; con il tempo ti sbarazzerai delle insicurezze e imparerai anche a credere nelle tue capacità. Tornando alla mitologia: il dio della distruzione creò i grimm per spazzare via dalla faccia della terra le creazioni di suo fratello e quest'ultimo diede agli umani un'arma per proteggere la propria razza e tutto il creato, qualcosa che solo poche persone con un cuore puro e generoso avrebbero potuto utilizzare. Purtroppo, proprio perché il desiderio di preservare la vita deve essere autentico e superare ogni altro pensiero nella tua mente, potrai esercitarti solo sul campo di battaglia.”
“Pensi che questo potere mi permetterà di sconfiggere Salem?”
“Questo non posso saperlo. Ciò che so è che tu hai ancora le idee molto confuse su tutta questa storia.”
“Uh? Cosa intendi?”
“Probabilmente sei ancora troppo giovane per capirlo. Poniti queste domande: distruggere Salem significherebbe spazzare via il male dal mondo? Si può davvero eliminare il male dal mondo? E soprattutto, se la risposta alle prime due domande fosse sì: c'è davvero bisogno di farlo? Non pensi ci sia qualcosa di più importante e che rispecchi meglio la natura degli occhi d'argento?”
Vedendo l'espressione confusa di Ruby, Maria sorrise e disse: “Voglio che inizi a riflettere su tutto ciò che ti ho detto, ma...” e la vecchietta posò il suo sguardo su una finestra, attraverso la quale si vedevano gli amici di Ruby che si divertivano “...quella riflessione può anche iniziare domani.”
“Oh, ok. Grazie per aver condiviso con me la tua conoscenza.” Disse Ruby chinando leggermente il capo.
“Però, qualcosa non torna. Ho usato il potere degli occhi d'argento per la prima volta quando ho visto Phyrra morire. In quel momento avevo già capito che la sua vita non poteva più essere preservata e ho sentito soltanto una fortissima...sete di sangue.”
“Ruby, tu sai che la luce genera le ombre, giusto?”
“Certo....però non so cosa centri con il mio potere.”
Sigh, voi giovani siete davvero senza speranza. Pensa a quel fauno che affronterete domani: ha vissuto una realtà terribile e adesso combatte con tutte le forze per eliminarla. A volte le nostre buone intenzioni ci corrompono e portano conseguenze catastrofiche, perché il bene ed il male non sono soltanto avversari, sono anche fratelli gemelli.”
“Quindi, quella volta...l'oscurità ha preso possesso del mio cuore e ho usato il mio potere per distruggere, anche se quel potere dovrebbe essere usato per proteggere la vita?”
“Precisamente.”
“M-me ne vergogno tantissimo!”
“Non dovresti.”
“Ma...anche poco fa, dopo l'imboscata di Adam, se non fosse stato per Riku...vi avrei...”
“Ruby, secondo te perché un bambino piange dopo aver rotto un giocattolo?”
“Perché ci era affezionato.”
“Esattamente. Allo stesso modo, tu hai sofferto quando hai pensato di aver perso per sempre i tuoi amici. Certo, perdere la calma è stato un errore, ma anche una prova dell'affetto che provi per loro.”
“Quindi...questo sarebbe un altro esempio di luce che genera l'oscurità?”
“Precisamente.”
“Non permetterò mai più che accada!”
“Risposta sbagliata! Mi sto stufando di doverti spiegare tutto! Per loro natura, le emozioni non possono essere controllate da nessuno. Avere un qualche talento non ti rende una creatura perfetta o infallibile, basta guardare come mi sono ridotta per capirlo. Anche se sei un'eroina, avrai sempre bisogno di qualche amico che ti stia accanto nei momenti critici. Perciò: anche se sai che commetterai ancora tanti sbagli in futuro...”
“...Potrò sempre contare sull'appoggio dei miei amici.”
“La lezione è finita.”

   
 
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