Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: JennyPotter99    19/04/2020    0 recensioni
SEQUEL DI "IL PRIGIONIERO DI AZKABAN"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non c’erano state conseguenze per la liberazione di Sirius Black: c’era soltanto stato un Cornelius Caramel sempre più infuriato con il prigioniero.
Quando si parlava di lui, alla radio, il Ministro aveva sempre da ridire, chiamandolo feccia e la peggior specie di mago che potesse esistere.
Nonostante ciò, Harry e Jenny sapevano di non esser più soli.
Harry aveva trovato in Sirius l’unica famiglia che gli era rimasta dopo Jenny.
Sua sorella, invece, aveva scoperto di ammirare qualcuno: Remus Lupin e sperò che un giorno lo avrebbe rivisto.
Nell’estate prima dell’inizio del quarto anno, i fratelli Potter avevano raggiunto la casa degli Weasley.
Arthur voleva portare tutta la sua famiglia a fare una gita speciale, prima che partissero per Hogwarts.
Però, si sarebbero dovuti svegliare all’alba, cosa che non andava tanto a genio né  ad Harry né tantomeno a Ron.
Hermione e Jenny andarono nella loro stanza per svegliargli.
La ragazza trovò suo fratello nel bel mezzo di un incubo: si contorceva nel letto e sudava.
-Harry?- esclamò, scuotendolo.
Lui sgranò gli occhi, col fiatone.
-Tutto bene?- gli domandò.
-Sì, brutto sogno.- rispose lui, alzandosi lentamente.
-Ronald, svegliati!- gridò Hermione, facendo sobbalzare Ron. -Forza, tua madre ha detto che è pronta la colazione!-
Una volta vestiti e presi gli zaini, Harry, Jenny, Hermione, Ron, Ginny e i gemelli seguirono Arthur nel bosco che circondava la loro casa.
-Papà, ma dov’è che andiamo?- chiese Ron, sbadigliando.
-Buio totale, tenete il passo.- disse l’altro.
Proprio mentre si stava avventurando nella vegetazione, incrociarono un uomo con un grosso zaino, un berretto da golf e l’aria entusiasta. -Arthur, era ora ragazzo mio!-
-Scusa Amos, alcuni di noi hanno fatto fatica ad alzarsi.- commentò Arthur, riferendosi ovviamente ai due migliori amici. -Lui è Amos Diggory, ragazzi.-
Proprio in quell’istante, da un ramo dell’albero, saltò giù un ragazzo: era più grande di qualche anno, con una liscia chioma castana e una mascella quadrata.
-E questo giovanotto deve essere Cedric.-
-E’ carino.- mormorò Hermione a Jenny.
-Sì, niente male.- rispose lei, avvicinandosi per stringere la mano al suo compagno.- Ciao, mi ricordo di te, il cercatore di Tassorosso.-
-Esatto, molto piacere.- disse lui, facendole il bacia mano.
Jenny rimase molto sorpresa, ma si poteva vantare di essere ufficialmente impegnata.
Quando il sole sorse definitivamente, il gruppo arrivò in cima ad una collina.
Proprio sopra di essa, c’era una scarpa.
-Eccoci qui, siamo arrivati!- annunciò Arthur. -Bene, adesso aggrappatevi tutti!-
-Perché tutti intorno a quello stivale vecchio e lurido?- domandò Harry, stranito dalla cosa.
-Non è solo uno stivale vecchio e lurido.-
-E’ una passaporta.-
Dissero insieme i gemelli Weasley.
I fratelli Potter non sapevano cosa fosse, sapevano solo che tutti si stavano tenendo allo stivale e lo fecero anche loro.
Improvvisamente, si vibrarono in volo e il passaggio intorno a loro cambiò.
Si erano spostati di luogo in luogo grazie alla magia che racchiudeva quell’oggetto.
-Mollate ragazzi!- gridò Arthur.
Harry, Ron, Hermione e Jenny tolsero la presa e finirono con la schiena dritta sul terreno.
Per essere la prima volta che la usavano, non era andata poi così male.
Cedric, Amos e Arthur giunsero con un po' più di facilità, camminando in aria come fossero trapezisti di un circo.
Cedric aiutò Jenny ad alzarsi e così poté vedere dove erano atterrati.
C’era un enorme distesa di verde, con un centinaio di tende da campeggio e gente che svolazzava qua e là.
-Benvenuti alla coppa del mondo di Quidditch!-
In particolare, si sarebbe svolta l’importante partita Irlanda contro Bulgaria.
Il gruppo si divise e gli altri ragazzi seguirono Arthur fino ad una piccola tenda.
Jenny non aveva idea di come sarebbero centrati tutti, quando vi entrò però, la tenda si rivelò essere enorme quanto il piano di una casa.
Sia lei che Harry si guardarono intorno meravigliati.
-Incantesimo estensivo.- disse Hermione, sapendone a riguardo.
-Adoro la magia.- commentò Harry, sorridendo.
Quella stessa sera, si trasferirono nello stadio che si trovava a qualche metro più in là, dove si sarebbe svolta la partita.
Aveva almeno una decina di piani ed era piena di tribune, con i tifosi che avevano cappelli rossi per la Bulgaria e bandiere verdi per l’Irlanda.
La famigliola salì le scale per arrivare fino in cima.
-Accidenti papà, a che altezza siamo?- chiese Ron, mettendosi il cilindro rosso.
-Vedetela così.- intervenne Lucius Malfoy, dalla tribuna più in basso. -Se piovesse, sareste i primi a saperlo.- continuò, ridacchiando.
Vestito sempre col solito mantello dentro, la chioma pettinata e il bastone a forma di serpente.
Dietro di lui, Draco appariva decisamente come suo figlio, con completo nero elegante e i capelli biondi che svolazzavano per via del vento a quell’altezza.
-Io e mio figlio saremo nella tribuna del Ministro, per invito di Cornelius Caramel stesso.-
-Non c’è bisogno che ti vanti, papà.- sospirò Draco, roteando gli occhi.
Lucius lo guardò male e raggiunse il suo posto.
Mentre gli altri prendevano il loro, Jenny scese gli scalini per salutare Draco.
-Ehi.- le disse, sorridendo.
-Ciao, passata una buona estate?- gli chiese, rimanendo affascinata da come era vestito.
-Avrei preferito essere da tutt’altra parte, ma fortunatamente è quasi finita.- rispose lui, prendendole i fianchi.
-Mh e dove saresti voluto essere?-
-Non te lo posso dire, sei ancora piccola per sentire queste cose.- sussurrò l’altro, sfiorandole il naso col proprio. -Allora, per chi tifi? Rosso o verde?-
Jenny fece un ghigno divertito per la battuta e gli accarezzò il petto.- Mh, beh, a me piace tanto il nero.-
Draco ridacchiò e infine la baciò dolcemente sulle labbra, mentre Lucius Malfoy non la smetteva di osservarli.
-Mio padre ci sta fissando.- sospirò Draco, allontanandosi appena da lei.- Più tardi, quando si addormenta, cerco di sgattaiolare fuori e vengo da te.-
Jenny sentì un fremito ad udire quelle parole.- Ci conto.-
Si separò da lui e raggiunse gli amici ai piani alti.
Proprio in quel momento, stavano scendendo le squadre in campo.
Quando arrivarono gli irlandesi, i fuochi d’artificio formarono un simpatico gnometto verde in cielo, che si mise perfino a ballare.
Successivamente, ecco volare in campo i bulgari: il suo cercatore, fece un’acrobazia con la scopa e tutti lo acclamarono a gran voce.
-Quello chi è?- domandò Jenny, gridando per via del caos.
-Quello è Victor Krum: il più grande cercatore del mondo!- rispose Fred, agitando la bandiera verde.
-Benvenuti a tutti.- intervenne il Ministro, amplificando la sua voce con la bacchetta puntata al collo.- Sì, dico ad ognuno di voi, alla coppa del mondo di Quidditch. Che abbia inizio la partita!-
***
Ci furono grandi festeggiamenti dopo la vincita dell’Irlanda: anche dentro la tenda degli Weasley, i gemelli canticchiavano allegramente.
Ron però, aveva un solo idolo: Victor Krum.
-E’ più di un cercatore! E’ un artista!- esclamò, eccitato di averlo potuto vedere, quasi, da vicino.
-Secondo me ne sei innamorato.- commentò Jenny, udendo poi gli strilli acuti dei tifosi irlandesi.- Wow, gli irlandesi si stanno sfogando.-
Improvvisamente, Arthur entrò dentro la tenda con la fronte sudata e lo sguardo preoccupato.- Non sono gli irlandesi, ce ne dobbiamo andare, subito!-
Jenny non aveva capito cosa intendesse, fin che non uscì fuori: c’erano state varie esplosioni e la gente scappava via, spaventata da qualcosa.
-Restate uniti e tornare alla passaporta!- ordinò Arthur, estraendo la bacchetta.
Mentre cercavano di dirigersi allo stivale, Jenny vide chiaramente una decina di persone che si muovevano in gruppo, con un mantello nero e un cappuccio a punta.
Non si poteva dire se fossero uomini o donne, perché avevano delle maschere a forma di teschio che gli coprivano la faccia.
Soffermatosi ad osservargli, Jenny si guardò intorno e non vide più gli altri.
C’era fin troppo gente, quasi nemmeno si respirava.
Vicino a lei ci fu un esplosione che la fece sobbalzare e correre via, mentre le persone non smettevano di spintonarla.
Ad un certo punto, inciampò in un sasso e cadde, sbattendo con forza la nuca sull’asfalto.
Infine, svenne.
***
Riaprì lentamente gli occhi quando era tutto finito: era buio e gli incendi si stavano lentamente spegnendo.
Piano piano si rialzò e si stropicciò gli occhi, guardandosi intorno e non avendo idea di dove fosse.
Stringendo lo sguardo, però, vide un uomo in lontananza.
Camminava calciando tutto quello che si trovava davanti, fin che non si fermò e puntò la bacchetta in cielo.- Morsmordre!-
Grazie a quell’incantesimo, fra le nuvole apparve la figura di un teschio e dalla sua bocca ne usciva un serpente.
In quel momento si udì la voce di Ron ed Harry che la chiamavano incessantemente e così l’uomo scappò via.
Zoppicando, Jenny seguì le voci e ritrovò i suoi amici.
Con loro c’era anche Draco.
-Ti cerchiamo da una vita, ti credevamo dispersa.- commentò Ron.
-Scusate, mi sono persa e poi ho inciampato e sono caduta.- spiegò lei, abbracciando prima suo fratello e poi Draco. -Ma chi erano quelli?-
Draco aveva lo sguardo assente, come fosse rimasto spaventato e confuso.- Mangiamorte.-
Prima che potessero continuare a parlare, ecco teletrasportarsi degli uomini che presero a colpirli a suon di incantesimi.
I 5 si protessero l’un l’altro, abbassandosi per cercare di evitare le fatture.
-Fermi, quello è mio figlio!- esclamò Arthur, mettendo fine all’attacco. -Ragazzi, state bene?-
-Chi lo ha evocato?!- intervenne un uomo magrolino, con una bombetta in testa e dei baffetti grigi. -Siete stati scoperti sulla scena del reato!- continuò, puntando la bacchetta verso Draco, come se insinuasse che lui, Purosangue Serpeverde com’era, centrasse qualcosa con quella storia.
-Che vuole da me?- gli chiese, alzando il sopracciglio.
-Evocato cosa?- domandò Harry, con la cicatrice che gli bruciava.
-Quello è il Marchio Nero, Harry, il suo marchio.- spiegò Hermione.
Allora il ragazzo capì.- Voldemort: quelli erano i suoi seguaci.-
Capendo che quei ragazzi non erano un pericolo, gli altri uomini iniziarono a perlustrare il posto.
-Ah, c’era un uomo, prima.- disse Jenny.
-Un uomo Jenny, chi?- le chiese Arthur.
-Non lo so…Non l’ho visto in faccia.-
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JennyPotter99