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Autore: Wall_Hellsong    24/04/2020    6 recensioni
George Weasley e una giovane Serpeverde di nome Claire Ritcher passano anni ad incontrarsi e ri-incontrarsi quasi per caso. Lui, un mago solare e burlone appartenente ad una famiglia numerosa. Lei, una giovane strega sola, proveniente dal mondo babbano nel quale si sente estremamente fuori posto. Con il tempo si ritroveranno giorno dopo giorno ad affrontare i propri vuoti, difficili da colmare. Dopo la perdita dell'amato fratello gemello Fred, George non sarà più lo stesso ma sarà l'amore complicato di Claire a rendere il suo mondo meno buio e tempestoso.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley
Note: Lime, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Senza più poter aspettare



Your sugar, yes please
Won't you come and put it down on me?
I'm right here, 'cause I need little love and sympathy
(Maroon 5)

 
 
QUARTO ANNO – CAPODANNO A CASA WEASLEY 


Fermarsi a fissare il vuoto non fu certo un'idea brillante.
Claire dopo aver sceso i gradini per arrivare al piano di sotto, si fermò qualche istante a fissare la finestra che affacciava sul salone di casa Weasley.
Dopo quello che era successo poco fa in bagno, avrebbe dovuto ricomporsi e fare chiarezza con George. “Ma chiarezza di cosa?” pensò la strega. L'aveva vista nuda e con questo? Pure lei lo aveva visto nella medesima condizione. Erano pari. Per un istante Claire pensò di andare a parlare con lui, per dirgli che era tutto a posto, nonostante fosse stato lui a entrare in bagno senza nemmeno bussare. Qualcosa però, Claire avrebbe dovuto pur dire.
Rimase ferma a pensare quali parole avrebbe potuto usare con George ma ad un tratto Fred Weasley le passò dietro, lasciandole una rumorosa pacca dietro il collo, che la fece sobbalzare. “Ma-porca-di-quella-tua-miseriaccia!” scandì profondamente le parole, non appena si rese conto che il ragazzo lo avesse fatto di proposito per farla spaventare.
Fred ridacchiò e si diresse in cucina, così Claire lo seguì.
Quando Claire varcò la soglia della cucina cercò di non dare nell'occhio e assunse una finta espressione spensierata.
“Buongiorno!” esclamò la ragazza.
“Oh, buongiorno a te, Claire cara!” replicò Molly Weasley seguita dal marito e da Ron. Ginny sorrise all'amica cercando di non farsi scappare da ridere. Dopotutto le sue risate avrebbero tradito lei e il fratello.
Claire prese una sedia e subito notò George, che con sguardo perso stava fissando silenziosamente la sua tazza di latte.
A Claire aumentò il battito e sperò che la sua faccia da poker compisse bene il suo scopo. Ron e Ginny si guardarono e per poco non si fecero scappare una pernacchia, per soffocare una risata.
Claire diede un calcio a Ginny sotto al tavolo.
“Ginny, eccheccazzo...” bisbigliò Claire a denti stretti, per evitare al minimo il movimento delle labbra.
La strega dai capelli rossi si portò alla bocca un cucchiaio di latte e cereali, cercando di coprire qualsiasi minima espressione di scherno.
George fece ballare le ginocchia, impossibilitato a restare calmo, tirando poi sul il capo. Pensò che Claire fosse decisamente troppo tranquilla; stava sicuramente cercando di nascondere il proprio imbarazzo di fronte a lui e alla sua famiglia. Dopotutto sarebbe stata troppo orgogliosa ad ammettere una qualsiasi forma di vergogna. George doveva assolutamente farle crollare quel muro e lo prese come una sfida; prese coraggio e di impulso, alzando la brocca di latte le fece: “Latte?”
Claire evitò attentamente di guardarlo negli occhi e rispose: “Volentieri, grazie!” lasciandosi versare da lui il latte nella tazza.
“Ma ti pare” replicò il George.
Per dieci minuti buoni i due rimasero in silenzio, una con lo sguardo rivolto sulla tavola, l'altro con gli occhi puntati sulla ragazza, studiando un modo su come poterla stuzzicare.
Ad un tratto la signora Weasley esclamò: “Claire, George?” la ragazza sentendo pronunciare i loro nomi assieme fece un piccolo scatto, sbattendo ambedue le ginocchia contro la pancia del tavolo.
“Ci pensate voi alla crostata, giusto? Fra non molto arriveranno anche Charlie e Bill! Deve essere tutto pronto per il pranzo!” affermò Molly, mentre i ragazzi si alzavano da tavola. George si avvicinò alla madre per aiutarla a prendere una teglia, posta sul ripiano più alto della cucina e lei sfiorandogli una ciocca di capelli gli chiese con aria premurosa: “Tesoro hai già fatto la doccia?”
“Oh si! Esperienza al quanto piacevole!” rispose lui con espressione quasi compiaciuta. Fred e Ron si guardarono per poi scoppiare a ridere.
Claire fulminò George con uno sguardo e lui fece fatica a trattenersi dal sorridere maliziosamente.
Quando tutti si allontanarono per lasciare la cucina libera ai due, Claire si avvicinò a George, si mise in punta di piedi e raggiunto il suo orecchio, visibilmente a disagio gli sibilò: “Esperienza al quanto piacevole??? Che hai nel cervello? I bruchi??George si portò una mano sulle labbra ridendo. Lo sapeva che prima o poi sarebbe riuscito a smontarle quella faccia da poker.
“Lo trovi pure divertente?” Claire iniziò a gesticolare concitatamente.
“Non vedo cosa ci sia di male in quello che ho detto! Dopotutto la doccia mica l'abbiamo fatta assieme!” replicò George con aria divertita.
Claire si dovette mordere la lingua per non rispondergli.
“Perché, avresti voluto?” continuò lui ammiccante.
Claire a quel punto lo picchiò con un guanto da cucina, ma questo non fece altro che incrementare le risate del mago.
“Per Dio, George! Mi sei venuto addosso, tutto nudo!” scandì bene le ultime due parole. “Tecnicamente sei stata tu a venirmi addosso, tutta bagnata” replicò lui, prendendo in prestito la stessa intonazione della ragazza.
“Piccola serpe, rilassati! Abbiamo una torta da preparare!” Esclamò George posandole sotto il naso una busta di farina.
Claire alzò gli occhi al cielo, ma poi si tirò su le maniche della camicetta verde a quadri, pronta per mettersi all'opera.
Nei minuti successivi Claire si rese conto che George fosse un ottimo cuoco.
Quando lei iniziò a impastare la farina con i palmi, George inserì le sue mani nell'impasto, sfiorandole di tanto in tanto le dita, cosa che fece sussultare la ragazza ogni volta. “Devi essere più delicata con l'impasto!” suggerì George. “Così pare che tu voglia riempirlo di botte, non addensarlo!” concluse.
Mhmpf. Secchione.” fece lei cercando di rimanere concentrata.
Diversi minuti dopo, la crostata era pronta per essere infornata e George si pulì le mani infarinate sul grembiule a stampe floreali.
“Ti dona!” fece Claire indicandogli il grembiule.
“Fai la spiritosa?” elargì il ragazzo con voce ammiccante.
“Io?”
“Sì, tu!”
“Quando mai!”
George sorrise malizioso.
“Te la faccio passare io la voglia di ridere!” le disse il ragazzo, prendendo con una mano una manciata di farina rimasta nel tegame, per poi spalmargliela sulla faccia. Claire, ritrovandosi il volto totalmente imbiancato, fece un clamoroso verso di stupore spalancando la bocca. “TU!” esclamò la strega puntando un dito sul petto di George.
George incrociò le braccia sorridendole con aria di sfida, così, senza pensarci due volte, Claire si riempì anch'essa la mano di farina per poi riaprirla sulla testa di George, versandogli tutto il contenuto sulla chioma.
Non appena Claire realizzò che i capelli arancioni del ragazzo fossero diventati bianchi dalla farina, scoppiò a ridere clamorosamente.
George d'impulso allargò le braccia in segno di stupore. Poi facendo un piccolo sorriso birichino in direzione della ragazza, si allungò verso di lei spalmandole dappertutto la farina che le era rimasta sulla faccia.
Se sotto tutto quel bianco si fosse intravisto il vero colorito della ragazza, George si sarebbe reso conto che le sue gote fossero diventate rosse paonazze, ma si limitò a osservarla con un sorriso stampato sul viso.
“TU!” ripeté la strega con tono giocoso e al contempo stupefatto: “Tu sei proprio-” Claire non riuscì nemmeno a finire la frase, che George con uno scatto, si lanciò verso di lei. Le prese il volto tra le mani; i pollici sulle guance e le altre dita dietro le orecchie, sull'attaccatura del collo. George si spinse ulteriormente contro di lei, posando le proprie labbra morbide su quelle della strega, come se da quel bacio ne dipendesse un bisogno vitale.
Claire, non appena si rese conto della bocca del mago incollata alla sua, sgranò gli occhi e fece un piccolo verso di stupore, soffocato dalle labbra di George, che freneticamente avevano iniziato a schioccare sopra le sue.
Claire ne percepì il calore, la sofficità e il sapore, così chiuse gli occhi e gli si aggrappò goffamente al collo ricambiando il bacio, che diventò sempre più ritmato e passionale. George le sfiorò con la punta della lingua il labbro inferiore per avere il consenso ad approfondire il bacio. Non fece nemmeno in tempo a provarci che Claire ricambiò voracemente la sua iniziativa.
George, inebriato da quella reazione, senza staccare le proprie labbra da quelle di Claire, spostò le mani dal suo viso, alla sua vita e invertì le loro posizioni, facendo sì che la schiena di Claire sbattesse contro il frigorifero.
I due ansimarono e anche abbastanza rumorosamente, continuando a baciarsi.
George spostò le proprie labbra da quelle di Claire solo per lasciarle una lunga serie di baci sul collo, fino a che quelle stesse labbra le raggiungessero la clavicola. George per approfondire quella scia di baci, le sbottonò due bottoni della camicetta fino a sentirla respirare affannosamente sotto alle sue labbra.
Claire per l'estasi tirò indietro il capo sbattendolo però contro l'anta del frigorifero. Il colpo risuonò nella stanza e Claire gemette per la botta.
George tirò su il capo e sorridendo divertito assieme a lei, le posò una mano sulla nuca, proprio dove ella aveva battuto la testa.
George tornò a baciarla, posandole sul viso il palmo dell'altra mano. Quel bacio lo avevano rimandato da troppo tempo; non potevano più aspettare.
Claire si aggrappò con foga alla camicia del ragazzo per poi passargli le mani lungo le braccia, insinuandosi sotto le maniche risvoltate, all'altezza degli avambracci. A George quell'iniziativa piacque talmente tanto che si spinse ulteriormente contro la ragazza, per percepire maggiormente il contatto fisico tra di loro. Risero sotto le loro labbra, si baciarono e si ribaciarono ancora.
Ringraziando il cielo si trovavano in cucina, altrimenti in un'altra stanza non si sarebbero solamente limitati ad un paio di baci più spinti.
Ad un tratto, da dietro le loro spalle provenne un rumore: “Buongiorno a tutti!” esclamò Bill Weasley entrando in cucina, aspettandosi ovviamente di trovare la famiglia riunita. E invece no; nel vedere suo fratello George avvinghiato ad una ragazza e per giunta pieno di farina, il giovane uomo ne rimase sorpreso e addirittura quasi scioccato.
Non appena George e Claire si accorsero della presenza di Bill si staccarono rapidamente l'uno dall'altra. Il primo si portò una mano sulle labbra ancora umide dal bacio e la ragazza si strinse le due estremità sbottonate della camicetta con una mano.
“Oh.” fece Bill.
George alzò le spalle come per dirgli “che ci vuoi fare” poi gli andò in contro per salutarlo, come se niente fosse.
Claire avrebbe voluto sprofondare.
Alle spalle dei due fratelli giunse anche Charlie Weasley, che non appena vide solo uno dei gemelli, pensò fosse insolito; dopotutto Fred e George non si lasciavano un istante da soli.
Claire strinse forte le proprie labbra tra di loro e iniziò a spolverarsi via dalla faccia tutta quella farina.
“Tu devi essere Claire Ritcher, presumo!” asserì Charlie molto meno in imbarazzo del fratello, così la strega si avvicinò e strinse la mano a tutti e due i fratelli di George. “Oh miei cari, siete già arrivati!” esclamò Molly Weasley seguita da tutti gli altri membri della famiglia. Tutti loro si scambiarono baci e abbracci, solo in un secondo momento si resero conto delle condizioni di George e Claire. “E voi due come mai siete cosparsi di farina?” domandò Ron visivamente confuso.
“Facevamo una torta!” esclamò Claire in tutta fretta.
“Ma la farina l'avete messa nell'impasto o sulla vostra faccia?” fece Ginny divertita.
“Io ve l'avevo detto di essere un disastro in cucina!” concluse Claire alzando un sopracciglio e facendo spallucce.
Fred guardò l'espressione compiaciuta del fratello e subito capì, al che George rispose al suo sguardo con un mezzo occhiolino.
“Suvvia ragazzi, andate a darvi una sistemata che fra poco si pranza!” esclamò Arthur Weasley distrattamente. “Ti accompagno!” disse Ginny all'amica, mentre George si scrollò via un po' alla meglio la farina sul gemello, provocando un po' di scompiglio generale.
Una volta giunte in camera da letto Ginny afferrò Claire per un polso e le fece: “Sbaglio o tra di voi è appena successo qualcosa?”
Claire fece l'indifferente poco prima di sbottonarsi la camicia per cambiarsela.
“E quei lievi segni rosati sul collo e sul petto?” continuò Ginny.
Claire era talmente chiara e pallida di carnagione, che anche la minima pressione di un bacio sulla sua pelle ne avrebbe cambiato il colorito.
Claire si portò il mento sulla base del petto studiandosi attentamente.
“Ok, va bene.” si arrese.
Ok va bene cosa?” le fece Ginny.
“Ma non avevi detto di non voler sapere niente nel caso io e tuo fratello avessimo...” “PER L'AMOR DEL CIELO!” la interruppe Ginny portandosi una mano sugli occhi divertita. “Ti sei fatta mio fratello!” fece ironica.
“Tecnicamente ci siamo solo baciati.” gesticolò Claire come se nulla fosse.
Ginny rise stropicciandosi la faccia.
“Temo che Charlie e Bill ci abbiano beccati in flagrante. Anzi, togli il temo...” continuò la strega dai lunghi capelli castani, ancora mezzi infarinati.
“Avrei pagato per vedere l'espressione di Bill!” fece Ginny porgendo a Claire la bacchetta. Non c'era tempo per cambiarsi. Con un incantesimo avrebbe risolto il problema farina più rapidamente. Claire afferrò la sua bacchetta curva in legno di ippocastano, la agitò distrattamente e tornò pulita come nuova.
Le ragazze si diedero un'occhiata divertita velocemente, per poi scendere giù a tavola.

Durante il pranzo, George si sedette di fronte a Claire e tra una portata e l'altra non smise nemmeno per un istante di guardarla con aria ammiccante.
Di tanto in tanto si mordeva il labbro inferiore e Claire cercò al più possibile di rimanere impassibile, ma senza troppo successo. Continuavano a scapparle mille sorrisi in direzione del ragazzo, che a sua volta faticava a toglierle gli occhi di dosso. Fred bisbigliò una frase nell'orecchio del fratello, che subito dopo arrossì ridacchiando.
“E dicci, Claire!” si schiarì la voce Charlie “I miei fratelli mi hanno detto che te la cavi alla grande con le creature magiche!” concluse portandosi un bicchiere d'acqua alla bocca. “Diciamo che ci so fare!” rispose la strega annuendo compiaciuta. “Sai già cosa vorresti fare dopo gli studi a Hogwarts?” continuò il fratello maggiore di Fred e George.
“Indubbiamente mi piacerebbe lavorare con gli animali! Spero che Hagrid mi possa aiutare in questo!” affermò la Ritcher.
“Di primo acchito avrei detto Auror!” intervenne Bill.
Claire fece una piccola smorfia, facendosi schioccare la lingua sul palato. “Non è che faccia molto per me...” in quel momento l'attenzione era tutta su di lei.
“Me lo dicono in tanti però.” asserì la ragazza.
In molti tendevano a pensare che un domani Claire sarebbe diventata un Auror. Un po' forse per le caratteristiche della sua casa, per il suo aspetto di primo impatto autorevole, forse addirittura per i suoi lineamenti spigolosi. Esteticamente, se avesse avuto un paio d'anni in più, sarebbe apparsa perfetta per quel ruolo. Claire era molto ambiziosa ed era proprio per questo che avrebbe voluto eccellere in quello che più amava.
“Hai mai letto i libri di Newt Scamander?” le chiese Charlie.
“Non tutti ahimè!” fece una pausa “Mi manca la sua opera più famosa, che pare essere introvabile!”
Ad un tratto Molly sobbalzò lievemente dalla sedia. “La torta!” esclamò guardando in direzione di George e Claire.
Il ragazzo dai capelli rossi si alzò da tavola e raggiunse il tegame dove si trovava la crostata che avevano preparato poco prima. Lo afferrò e lo posizionò al centro della tavola. Claire vedendo la loro creazione ne rimase colpita. Non pensava che l'opera terminata apparisse così bella.
Con il capo fece un segno di stupore a George che ricambiò con un occhiolino.
“Vi è venuta proprio buona!” esclamò Ron con la bocca piena.
“Immagino vi siate divertiti durante la preparazione!” continuò Fred, facendo a momenti strozzare Claire con un pezzo di torta.
“Si George ci sa fare!” continuò Ron ironico. Di certo non voleva riferirsi alle doti culinarie del fratello.
Claire rise forzatamente e ironicamente, mostrando ai due fratelli un sorriso stampato a trentadue denti. George in tutto questo rimase fermo e compiaciuto ad addentare la sua fetta di torta. Anche se a dire il vero, avrebbe voluto gustarsi anche un'altra cosa.
Dopo pranzo la famiglia si riunì all'esterno, sul prato.
Ginny e Claire si sdraiarono su un asciugamano al sole.
Molly, Arthur e i loro due figli maggiori si sedettero a chiacchierare del più e del meno, mentre Ron, Fred e George si misero a fare due tiri a Quidditch di allenamento.
“Dai ragazze unitevi a noi!” urlò Fred da lontano.
Ginny li raggiunse ma Claire rimase lì a osservarli. “Cosa fai tu non vieni?” fece all'amica. “Naa, io vi guardo” rispose Claire con gli occhi semichiusi per il sole. “Suvvia, non farti desiderare!” fece Fred mentre George la guardò in silenzio a braccia conserte.
“Sono una pippa!” esclamò Claire.
“Naaa, non ci credo!” fece Ron.
“Oh si, lo è davvero!” constatò George.
Claire gli lanciò un'occhiata particolarmente pungente ma al contempo ironica, mentre tutti gli altri iniziarono a fare due tiri con la pluffa.

Verso la metà del pomeriggio, Claire preparò il suo piccolo bagaglio e si diresse in salotto assieme agli altri. Era ora di rientrare a casa.
“Ti diamo un passaggio noi, Claire! Così sarai a casa per cena.” disse Bill mentre radunava le sue ultime cose assieme a Charlie.
Claire ringraziò e iniziò a salutare tutti, partendo dai signori Weasley fino ad arrivare a George. I due si guardarono dritti negli occhi per un paio di secondi.
Di certo avrebbero voluto baciarsi, ma di fronte ai genitori e alla famiglia del mago sarebbe stato decisamente inappropriato. Quindi George si limitò a farle un occhiolino e a stringerla poco per le spalle. “Ci vediamo presto” le sussurrò in un orecchio. Claire sorrise e poi assieme ai due fratelli maggiori si smaterializzò.



N.B. ANGOLO SCRITTRICE:
Buongiorno a tutti!
Grazie per aver letto la mia storia fino a qui e per averla recensita, dandomi le vostre opinioni e diversi consigli preziosi.
Come potete notare questo capitolo è un po' più breve rispetto agli altri, ma non preoccupatevi, già dal prossimo gli eventi si addenseranno maggiormente.
Mi scuso nel caso dovessi ritardare con la pubblicazione, ma sto passando un brutto momento della mia vita in cui sono molto presa e distratta.
Per adesso tornerò ad aggiornare una volta alla settimana, ma giuro che se mi capitasse di avere più tempo, potrei sorprendervi con un aggiornamento in più!
Ringrazio Giulia, la mia beta che si è offerta di svolgere questo ruolo per me! Mi sta dando veramente un grosso aiuto! Se stai leggendo, volevo ancora dirti GRAZIE!
Baci.

Wall Hellsong

 
  
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