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Autore: AkaNagashima    26/04/2020    1 recensioni
« TIKKI SPOTS ON! »
« PLAGG, CLAWS IN! »
Marinette ed Adrien sono i nuovi Ladybug e Chat Noir.
Ma cosa succederebbe se, dietro ai loro Miraculous, ci fosse un passato difficile dovuto ai vecchi supereroi?
Una lotta tra due ex colleghi che continua con le generazioni successive, un Miraculous rimasto nelle mani sbagliate ed una ragazzina che farebbe di tutto per salvare la propria madre dal coma.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Sabine Cheng
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Parigi 1996

Sabine Cheng era di origini cinesi. Suo padre era emigrato dalla Cina una volta cresciuto, insieme alla moglie, traferendosi così in Francia. La giovane era nata e cresciuta a Parigi, conoscendo però ogni leggenda delle proprie origini ed imparando le arti marziali dal padre, per questo da Ladybug era così brava col corpo a corpo. Come ogni persona propensa a questa disciplina, era cresciuta con la classica calma e saggezza di chi combatte, prodigandosi sempre per il bene altrui. Questo aveva visto in lei il Maestro Fu scegliendola come la prossima Ladybug, avendo anche già in mente di lasciare la Miracle Box a lei stessa una volta pronta, ma era ancora presto. Aveva sempre avuto una passione per la pasticceria francese, e quando conobbe Tom Dupain – che proveniva da una famiglia di fornai – non potè che esserne felice. Era un uomo gentile, seppur veramente alto a differenza sua, che mostrava sempre un sorriso timido e cordiale, anche se parlava decisamente poco proprio a causa della sua timidezza. Ma questa è un’altra storia.
Passava così le proprie giornate, saltando dalla scuola al combattimento, con in mezzo le ore di studio sui libri scolastici. Sabine era sempre stata una ragazza attenta e volenterosa, non diceva mai di no, ed una combattente eccezionale. Voleva solo il meglio per gli altri, senza mai pensare a sé, ed il suo pensiero era sempre stato sul bene della popolazione parigina, quella che doveva proteggere insieme a Chat Noir come eroina.

Ladybug sconfigge il male, sempre.


Parigi 2017.

Non avrebbe dovuto, ma continuava a pensarci. Quegli occhi verdi, così intensi, quel fisico asciutto, quell’espressione seria, di una persona che vuole capire, ma al tempo stesso provava paura. Ne aveva anche lei, perché si sentiva così piccola al confronto di una missione così complicata. Doveva avere la sua età, forse qualche anno di più, e per un attimo gli balenò alla mente che fosse qualcuno che conosceva.. ma chi poteva essere? Pensierosa come non mai, dopo aver salutato sua madre, se ne andò a scuola. Tikki sempre nella propria borsetta, perché non poteva separarsi dal Kwami della coccinella, non adesso che era la nuova Ladybug, anche se ancora non aveva avuto il piacere di trasformarsi.
Nonostante le difficoltà scolastiche, a Marinette piaceva andare a scuola. Il suo gruppo di amicizie era composto da Alya, Nino ed Adrien. Voleva bene a tutti loro, ovviamente Alya era la sua migliore amica, mentre Adrien.. un amico d’infanzia che apprezzava molto. Un modello talentuoso ed un ragazzo gentile, sempre col sorriso. Conosceva la famiglia Agreste da anni, fin da quando era piccola, perché Sabine e Gabriel si conoscevano da molto ed erano amici di conseguenza.
Sospirò, avrebbe dovuto smettere di pensarci, ma non ci riusciva. Doveva trovare una tecnica adatta, un modo per convincerlo senza attaccare, perché per prima cosa non voleva far del male a qualcuno, a meno che non fosse strettamente necessario, ma al tempo stesso si trovava costretta a farlo.

« Marinette! » si sentì chiamare alle spalle, facendola sobbalzare. « Sei ancora addormentata, per caso? »

La ragazza sorrise nel voltarsi indietro e trovando Alya, sorridente come sempre, la sua figura la tirava su. Nemmeno con lei avrebbe potuto aprirsi del tutto, anche se sapeva che lei avrebbe mantenuto quel segreto, infatti spesso si tratteneva dal rivelare troppo.

« Buongiorno. » salutò infine. « Stavo.. ecco.. solo pensando. »

« Tua madre, vero? » domandò, mentre la sua espressione cambiava da felice a triste.

La sua migliore amica sapeva che Sabine Cheng era in coma da mesi, ma ovviamente la giovane non aveva spiegato la storia dei Miraculous, perché questi dovevano restare segreti. Si era inventata che fosse caduta dalle scale, picchiando la testa, ed un trauma cranico aveva portato a questo, facendola addormentare. Era ovviamente intubata e le sue condizioni erano costantemente monitorate in casa Dupain-Cheng.

« Già.. non è cambiato molto, ma vorrei che si svegliasse. »

Strinse nervosamente il pugno, tutta la sua buona volontà nel cercare di parlare civilmente con Chat Noir si dissolse, diventando solo voglia di fargli del male e così prendere l’anello con la forza. Ma no, Ladybug non lavorava così, lei sconfiggeva il male e non ne creava di conseguenza.
Ancora pensava ad un nuovo piano di attacco, ma l’unica cosa che vedeva davanti a sé era una difficoltà fuori dalla sua portata e.. due grossi occhi verdi che la guardavano intensamente. Basta pensarci, Marinette!
Prese un profondo respiro, tentando di tornare serena almeno gli occhi altrui, ed insieme entrarono nell’edificio.

[ . . . ]




Parigi 1996

Gabriel Agreste proveniva da una famiglia benestante, puramente parigina. Cresciuto nella completa freddezza, oltre che nell’agio, era diventato altrettanto freddo e calcolatore. Aveva da sempre un’innata dote nella scherma, molto propenso ad usare la spada, portato nella disciplina aggrazziata. Non sorrideva facilmente, era sempre immerso nei libri, oppure a creare modellini sui fogli, perché il sogno del ragazzo era diventare stilista. Non esternava mai il suo sogno alla famiglia, avendo paura di essere considerato frivolo e senza veramente spina dorsale, di conseguenza solo Sabine ed Emilie conoscevano questa sua passione. Erano sue amiche, formavano un piccolo gruppo. Le due ragazze erano sempre sorridenti ed amichevoli, lui si chiudeva sempre in un guscio di silenzio, non sapendo come socializzare. Sabine Cheng portava sempre dei dolci per entrambi, le piaceva cucinare, e loro amavano la sua cucina. Aveva conosciuto Emilie durante la scuola, come compagna di classe sua e di Sabine. Da subito aveva provato interesse per la ragazza, essendo completamente diversa da lui, così solare e gentile.
Non aveva tempo per pensare a lei, in realtà, essendo diventato da poco Chat Noir e, insieme a Ladybug sconfiggevano il male. Le giornate di Gabriel Agreste erano sempre state tutte uguali prima che arrivasse il Maestro Fu a consegnargli il Miraculous e così fare la conoscenza di Plagg. La sua vita aveva preso una nuova svolta, si sentiva così libero ed utile da perdere la cognizione della realtà.
Perché Chat Noir, col suo cataclisma, sconfiggeva il male.
 

Parigi 2017

« Sono decisamente preoccupato. » borbottò Adrien, mentre si preparava per andare a scuola. « C’è davvero una nuova Ladybug, ed io non ho idea di come comportarmi. Dovrei prima parlarne con papà.. »

Plagg lo osservava, svolazzante, ed ammetteva di aver sudato freddo davanti a quella ragazza akumatizzata. Tornando indietro coi ricordi alle battaglie contro Papillon e le sue akumatizzazioni. Ricordandosi la prima volta che Gabrile lo aveva indossato, tenendolo libero di girovagare per la casa come se niente fosse, stando ovviamente attento ai genitori in giro.

« Ha detto di essere Ladybug, giusto? » domandò successivamente al Kwami. « Dici che è la stessa? La Ladybug che combattè contro mio padre? »

Plagg non rispose, scuotendo il capo, sentendosi improvvisamente in colpa. Era combattuto il piccolo Kwami, perché sapeva che se la guardiana aveva mandato una nuova Ladybug, era solo per il suo bene. Il male era stato sconfitto da tempo, anche se ci erano voluti anni per mettere al tappeto Papillon e riprendere la spilla della farfalla, quindi non c’erano più bisogno degli eroi al momento. Ma Gabriel non aveva accettato quella decisione da parte della collega ed amica, pensando fosse solo un modo per liberarsi di lui come eroe. Sabine aveva solo risposto agli attacchi del collega, non volendo attaccarlo di conseguenza, ma ebbe la peggio e..
Questi ricordi dolorosi furono interrotti dall’improvvisa uscita del ragazzo dalla propria stanza diretto al piano di sotto. L’unica persona con cui ne poteva parlare era proprio suo padre, perché come ex Chat Noir poteva avere qualche consiglio da dargli. Aveva distrutto un’akuma col cataclisma per pura fortuna, ma battersi contro un altro eroe era decisamente diverso.

« Padre. » lo chiamò, trovandolo seduto con sua madre a fare colazione. « Devo parlarti. »

L’uomo volse lo sguardo sul figlio. Chiunque si sarebbe sentito in soggezione, costantemente giudicato, ma non la famiglia Agreste, e nemmeno Sabine Cheng stessa. Non c’erano bisogno di parole, Adrien sapeva già che il padre lo stesse ascoltando.

« Ieri ho incontrato Ladybug. » sussurrò. « Non proprio direttamente. Ha usato un’altra persona per trovarmi e spiarmi, credo fosse attraverso la spilla della farfalla. »

« Che cosa ti ha detto? »

« Che l’anello fa parte della loro famiglia e verranno a riprenderselo. »

«Maledetta.. » sussurrò arrabbiato l’uomo, stringendo il pugno. « Alla fine la nuova Ladybug si è fatta vedere, eh..? Bene. »

Adrien sbattè le palpebre perplesso, come faceva a sapere che fosse la nuova e non la vecchia Ladybug? Ma suo padre era saggio, di conseguenza doveva sapere tutto, quindi smise di domandarselo immediatamente, annuendo alle sue parole.

« Devi trovarla, Adrien, o farti trovare. Devi sconfiggerla e vincere per me, per tua madre e per Plagg stesso. » annunciò perentorio, afferrando il figlio per le spalle. « Lui fa parte della famiglia Agreste, ricordatelo. »

Era spaventato, doveva ammetterlo, ma avrebbe fatto come richiesto. La battaglia dei Miraculous sarebbe continuata nelle generazioni future. Non desiderava far del male a nessuno, ma per tenere al sicuro Plagg e l’intera famiglia, il giovane era pronto a sfoderare gli artigli.
  
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