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Autore: Sasi02    27/04/2020    11 recensioni
[Storia interattiva - Iscrizioni Chiuse]
Katniss Everdeen è la vincitrice dei 74°Hunger Games, ma la sua vittoria non sembra voluta dalla ragazza stessa.
Ora che è ritornata sana e salva al distretto 12, dovrà rimpiazzare per la prima volta Haymitch, insegnando ai futuri tributi del distretto 12 come sopravvivere.
L'edizione della memoria è alle porte e 24 tributi verranno scelti dai distretti stessi, soltanto uno di loro potrà uscirne intatto, la domanda sorge spontanea: chi sarà?
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 1 - parte uno


Hubert Diatin,  Distretto 1

Il grande giorno è finalmente arrivato, posso sentire l'odore del successo dalle fasi finali dell'arena fino a qui, nella mia stupenda residenza.
Oggi è un giorno molto importante poiché inizieranno i 75°Hunger Games, precisamente la terza edizione della memoria, dove si differenzia da molte altre, ovviamente fa per me, devo ringraziare magari gli angeli divini che mi hanno regalato questa opportunità?
I tributi della scorsa edizione erano solamente due sciocchi: Lux la solita sgualdrina che potrebbe essere notata in ogni angolo di questo distretto di ciarlatani, mentre Marvel rappresentava l'espressione della bugia, bhe, uno come me ha buon'occhio in queste cose.
Cosa penso invece della vincitrice? Se fossimo a scuola le darei il ruolo da raccomandata, portata avanti soltanto per la storia d'amore, per giunta, finita male, tra lei e il suo ex compagno di distretto.
Meritava quello che ha subito, due ribelli di Capitol City sono inaccettabili, tutti devono rispettare le loro posizioni, così come il livello dei ranghi.
Una formica del dodici non potrà mai diventare una fenice dell'uno, non pensate anche voi?
Prendo uno specchio dorato poggiato sulla scrivania, mi mancherà apprendere nuove conoscenze, ma sono nettamente superiore, i professori del distretto sono soltanto degli incapaci se messi al paragone con il sottoscritto, un uomo alpha è sempre perfetto, in ogni cosa, e il mio nome associato ad esso è fondamentale.
"Sei bravissimo Hubert", "Siamo così fortunati ad avere il tributo più promettente del distretto 1", "questa edizione la vincerai sicuramente tu".
Stiamo scherzando? Mi sembra ovvio.
Io sono la reincarnazione dell'essere perfetto e gli Hunger Games hanno bisogno di un tributo come me, mi immagino già lì, al bagno di sangue e sterminare tutti i tributi che mi capitano a tiro, cominciando da coloro che non hanno fede nelle mie capacità.
Solo al pensiero mi sfugge una risatina, il mio sorriso è perfetto e se lo specchio potesse iniziare a parlare sicuramente arrossirebbe dalla vergogna, bhe, sarebbe un oggetto fin troppo fortunato.
I miei capelli biondo platino sono acconciati benissimo per questo evento, io stesso mi sarei vestito in maniera impeccabile se non fosse che, per quest'anno, hanno provvisto tutti i ragazzi dell'uniforme dei tributi. "Uniforme", è praticamente una felpa nera con il numero del distretto stampato sulle spalle e sulla schiena, ovviamente, per quanto riguarda me, ho il numero uno.
Invece a coprirci le gambe abbiamo dei semplici pantaloni lunghi, ma sembrano in qualche modo impermeabili, forse l'arena di quest'anno sarà basata su un'isola? Male male male. I tributi del 4 partirebbero avvantaggiati ed io non voglio, seppure potranno essere degli alleati da prendere in considerazione, così come i tributi del 2, magari ci sarà qualcuno perfetto quanto me? Un Re o una Regina da affiancare al mio trono.
Per carità, avrebbe soltanto l'onore di servirmi lui stesso e fargli vedere che io sono il vero imperatore.
-Cosa vuoi tu?- La mia espressione diventa un lieve disgusto alla presenza della mia sguat- ehm, umile servitrice.
Chi le ha detto di entrare nella mia stanza senza permesso? Quando qualcuno è in bagno a casa tua non bussi? O sei una di quelle pervertite che amano vedere i corpi nudi delle altre persone? Sei una vergogna.
La balia si inchina e mi getta un espressione da chi sa che non può nulla contro il suo interlocutore, ma comunque è vero, non sei niente mia cara.
-Volevo solo informargli che tra mezz'ora inizierà la mietitura.- Si ferma d'un tratto, come se avesse dimenticato il modo di comunicare con una persona.
Questi esseri così vulnerabili sono soltanto un intralcio.
-C'è qualcos'altro?- Le domando fingendo un tono leggermente gentile, alla fin fine lei porta rispetto per me, mi duole ricambiare, seppure non sia salva dal sottoscritto. Non è salvo nessuno.
-Mi scusi signor Hubert, ma il vostro amico è qui fuori da un bel po'. Gli abbiamo riferito di attendere al termine della vostra preparazione, ma è rimasto davanti alla porta per tutto il tempo. Sono un po' inquietata.- A quella rivelazione non posso che poggiare il palmo della mia mano sul mio bellissimo volto: quell'idiota di Pyrite non conosce ancora le buone educazioni o cosa?! Ma perché mi lamento, un cane randagio rimarrà sempre un animale selvatico e privo del senso della ragione.
Congedo velocemente la mia servitrice, la quale ritorna alle sue faccende domestiche, mentre io decido finalmente di uscire dalla mia stanza e incontrare quell'incosciente.
Di solito non mi piace la folla che procrea al distretto 1, ovviamente tutti vogliono festeggiare, ma per me non sono altro che lamentele di un infante capriccioso, odiosi, se fosse per me manderei tutti quei bambocci alla rovina.
Appena esco mi ritrovo il faccino allegro del mio "caro amico", almeno così crede, chi li capisce.
-Buongiorno Hubert, sei pronto per la mietitura?- Razza di demente, chi ti ha dato il permesso di parlarmi in quel modo? Credo di lasciar intravedere il mio fastidio, ma rimedio dopo quasi mezzo secondo, anche se lo avesse notato stupido com'è non se ne sarà neanche accorto.
-Certo, sono onorato di rappresentare il distretto quest'anno.- Ribatto accompagnato dalla mia calma apparente.
E' praticamente l'unica cosa che mi importa in questo momento, selezionarmi ai giochi della fame e vincerli a qualunque costo, in più sono il ragazzo più promettente di tutto il distretto, tutti avranno votato per me, in caso contrario sarò sempre io l'estratto, le mie abili conoscenze mi hanno promesso un biglietto con il mio nome oltre all'oro e alloggio.
Gli unici che meritano rispetto da me sono soltanto gli ex vincitori degli Hunger Games, guerrieri valorosi che hanno dimostrato di essere degni di reincarnare anch'essi la perfezione, ma non mi basta...
io sarò sempre sopra chiunque e sono disposto ad usare anche i miei soliti mezzi sporchi per riuscirci.
Guardo infatti un volantino fisso su un muro a cui sono tanto legato, quel ragazzo era uno dei più promettenti del distretto, chissà chi è stato a farlo fuori... bhe, non ha importanza, perché adesso sono io colui che guiderà questo vascello alla vittoria.
Per tutto questo tempo mi metto in marcia verso la mietitura, ignorando qualsiasi cosa sparasse Pyrite dalla sua bocca insolente, gli concedo al massimo qualche risposta di due/tre parole. Dovrebbe essermi grato soltanto a respirare la mia stessa aria.
Quando arriviamo mi filo subito nella postazione dei diciottenni, gli altri ragazzi sono tutti convinti di essere i nuovi Gloss, ma fatemi un piacere.
Tutti avidi come sono cercano soltanto l'ammirazione, per loro la vittoria non è un premio, ma dimostrare di essere i migliori.
Perché dimostrarlo quando già sai di esserlo? Ho vissuto per diciotto anni in questo distretto e ho assistito a moltissime edizioni degli Hunger Games, alla fine tutti i favoriti volontari si sono rivelati soltanto questo tipo di persone.
Mentre aspettiamo tutti lo scadere del tempo, cerco di scambiare qualche discorso riguardo ai giochi con qualche "possibile" tributo e, infatti, la maggior'parte conferma soltanto i miei precedenti dubbi.
I miei genitori comunque sono stati così amorevoli da non presentarsi neanche alla mietitura, davvero, ottimi, meritano il premio dell'anno. Preferiscono i loro stupidi negozi di lusso anziché all'essere perfetto che hanno dato alla luce, bhe, la perfezione nasce dopo ulteriori esempi difettosi. Non nego che avrei fatto lo stesso al loro posto.
Quando le trombe iniziano a rieccheggiare nell'aria, ci voltiamo tutti verso il palco: cominciano a salire Gloss e Cashmere, quindi saranno loro i nostri mentori, bhe, non avevo dubbi, tutti ormai vogliono essere come i due famigerati fratelli, ma aggiungo che, al contrario della mia persona, le loro uccisioni erano tutte volgari e inguardabili: almeno io dedicherò un po' di raffinatezza ai fortunati che assaggeranno la mia lama.
Subito dopo di loro due, appare la capitolina di turno, quest'anno è ancora la stessa dello scorso, Cressidra. Mi ricordo ancora quanto fosse una cagnolina nei confronti dei due tributi, ripetendo di essere l'orgoglio del distretto.
Hai fallito la scorsa edizione, ma quest'anno hai un vincitore assicurato nella tua lista, ti consiglio di aggiornarla.
Goffamente si avvicina al microfono e comincia con il suo solito spiegone: per quest'edizione degli Hunger Games verranno scelti due tributi direttamente dai distretti, ma aggiunge che, diversamente dalla prima edizione della memoria, ci dovremo aspettare un plottwist.
Non so quanto possa interessarmi, ma fin quando ci sono io possono fare ciò che vogliono per quanto riguarda l'arena.
-Sono in ansia... e se...- Mentre quella sciocca continua di parlare, accanto a me lancio un'occhiata verso il mio cagnolino che comincia a fissare sognante il palco. -E se fossi io il tributo di quest'anno?- Il suo commento riesce a farmi sfuggire una lieve risatina, gli do poi una pacca sulla spalla, non smettendo di sghignazzare: il tuo compito qui è quello della comparsa.
Non gli do nessuna risposta, lui continua ad essere speranzoso, lo leggo nei suoi occhi, i suoi gesti, la sicurezza che ha sul volto.
Sposto nuovamente lo sguardo verso il palco e, dopo un po', finalmente iniziano le estrazioni.
-Spero siate tutti eccitati quanto me!- La capitolina squittisce quando il bestiame risponde al suo starnazzamento; ovviamente il bestiame sono questi poco di buono che mi circondano.
Si avvicina velocemente alla boccia delle ragazze, wow, è un fulmine anche coi tacchi.
Guardo in direzione della postazione femminile, cercando di intravedere in anticipo la fortunata di quest'edizione, magari sarà una preda semplice e facile da abbindolare, un po' come il tipetto al mio fianco.
-Chanel Diaming! Dove sei mia cara?- Un coro di "sì" esplode tra le ragazze ed anche da una piccola folla dei ragazzi, credo di conoscerla.
E' la più popolare della scuola, frequenta il mio stesso istituto e centro di allenamento, come me lei è la più promettente tra le ragazze del distretto, è molto amata dalle ragazze, ma soprattutto dai ragazzi, alcune voci dicono che si è comprata ad un pacificatore per entrare in quest'edizione. Non mi interessa e non voglio sapere se siano bufale o meno.
Chanel cammina verso il palco con aria spavalda e fiera, lanciando delle occhiataccie nella nostra sezione: prima di salire lancia un bacio in nostra direzione.
Abbiamo finito? Le gambe potrai aprirle dopo che finirà tutto questo.
-Adesso conosceremo il tributo maschile che rappresenterà il nostro onorevole distretto!- Esordisce nuovamente il pagliaccio, ma questa volta non posso far altro che sistemarmi per bene, non voglio apparire in modo sgradevole, ci sono le videocamere e da ora in poi saremo sotto i riflettori di tutta Panem, lascerò che la gente impazzisca per il loro nuovo Dio.
La mano pallida della capitolina affonda dentro la boccia di vetro, estraendone fuori il bigliettino e ritornare al centro del palco, con le labbra a pochi centimetri dal microfono.
Il cuore mi batte velocemente, sento davvero di essere al settimo cielo in questo momento, dimostrerò a tutti come bisogna vivere in questa vita contorta da ostacoli e pericoli. Che non tutti i buoni sono sempre i vincitori.
-Hubert Diatin! Fatti avanti dolcezza!- Non mi importa della sua mancanza di rispetto, adesso queste mucche che assomigliano a quelle del dieci mi stanno acclamando, do un ultimo sguardo a Pyrite: anche lui sta applaudendo come un forsennato e noto la stessa felicità che poco prima si concentrava sui suoi occhi, bravo, hai capito che il tuo posto rimane sotto ai miei piedi.
Mi incammino quasi con aria gelida verso il palco, scostando cortesemente la capitolina.
-Grazie, vi ringrazio tutti. Prometto di trionfare per il distretto e mostreremo agli altri che nessuno avrà un potere alto quanto il nostro.- Fingo l'ennesimo discorsetto da favorito per ricevere un acclamazione generale, ovviamente il mio sguardo non perde di vista quella bella videocamera che svolazza per la nostra area.
Mi distanzio poi elegantemente dal microfono, lasciando spazio alla mia compagna di distretto.
Non ascolto il suo discorso: ho già vinto.


Killian Verdian, Distretto 3

Strappo l'ennesima lettera poco piacevole e la getto in un cestino pubblico del distretto, sedendomi poi successivamente sulla panchina accanto e mettermi le mani in tasca, incavolato nero, nascondendo la mia vera preoccupazione.
Quando la finiranno di rompere il cazzo a me e la mia famiglia? Non gli sono bastate le scuse? La motivazione? Proprio per nulla, una persona viscida rimarrà così fino al giorno della sua morte.
Che palle, questa vita è una vera rottura di coglioni.
Tenti di compiere un azione sbagliata per il bene delle persone, ma la tua coscienza ti suggerisce che quello è soltanto il modo sbagliato; allora appena tutto va a gonfie vele e quindi decidi di ritrarre le tue cattive azioni e darci un taglio, questa volta non va bene agli altri e non rispettano le tue decisioni, mandando anche lettere di morte a casa tua. Avrei preferito cento volte baciare la vacca del distretto.
Il messaggio di oggi era diverso, ma ugualmente spaventoso. "Sarai liberato da ogni tuo peccato, i tuoi saldi in conto sono stati risolti". Cosa significa? Non sono un mago o un esper, per cosa hanno inteso?
Nessuno sa delle mie precedenti azioni da villano, quindi escludo fortemente che sia una lettera falsa, non l'ho detto a nessuno, nè ai miei genitori e neanche a Marjory, non voglio che si mettano nei casini per colpa mia, ci sono già fin troppi rischi e persone in ballo, tutto questo per una vita più semplice.
Sono così concentrato nei miei pensieri che la vicina di casa mi ha salutato senza che lo notassi, ma adesso è troppo tardi per contraccambiare, è già andata via, ma non sembra essersi offesa, chissà quanto sia preoccupata anche lei, suo figlio ha diciassette anni, in più so che ha chiesto dei doni in cambio dell'aumento del suo nome alle mietiture, spero che il distretto non lo punisca soltanto per questo, io lo capisco, riesco a comprenderlo perfettamente, in più è anche un mio vecchio amico d'infanzia, ma adesso ho tagliato ogni rapporto con lui.
Punto i miei occhi rossi verso il terreno, muovendo poi una gamba e col piede alzare un po' di polvere, giusto perché mi va.
Non sono per nulla preoccupato, sicuramente quest'anno il figlio del sindaco sarà proposto come tributo del distretto 3, perché? E' ovvio, quel maniaco ha cercato di far esplodere un intero edificio, sicuramente partirebbero con un pazzo ai giochi, di solito la gente impazzisce dopo che ci entra, ma mai quando sta per essere estratto.
Per quanto riguarda le ragazze non so proprio cosa pensare, non ci sono soggetti degni di meritare gli Hunger Games, contrariamente ai ragazzi, qui le ragazze sono molto più calme. Ovviamente parlo per esperienza, non sono una persona molto estroversa, non mi reputo socievole, sono sempre il solito ragazzo che si siede al banco in fondo per non ricevere ulteriori attenzioni, non fraintendetemi, non perché non ne voglia, ma non nutro un interesse specifico nell'iniziare un'amicizia, per quanto riguarda credo che ci siano persone migliori di me.
Pensandoci sorrido inconsciamente, fortunatamente ci sono persone che mi supportano con tutto il cuore: guardo il mio bracciale arcobalenato regalatomi dalla mia migliore amica, Marjory. Tengo tantissimo a lei come mi sta a cuore questo bracciale, lei c'è sempre stata per me ed io farò lo stesso.
Un'ombra sembra coprire la mia visuale, alzo d'istinto la testa e per un momento credevo di essere morto, sapete, quando avete degli affari in sospeso anche una passeggiata diventa rischiosa, ma invece mi ritrovo Marjory stessa.
Lei sorride buffamente e si siede accanto a me.
L'uniforme da tributo non le sta bene, non glielo auguro, merita di rimanere qui e vivere una vita felice, chissà cosa ha intenzione di progettare per il futuro.
-Stai pensando a me?- Mi domanda con una certa curiosità, annuisco alla sua domanda seppure non sia del tutto veritiera, ma comunque devo ammettere che riesce a distrarre le altre persone dai propri pensieri. Oppure sono soltanto io che le degno di attenzioni.
-Secondo te chi ci lascerà oggi? Io non accetto questi giochi, perché le nostre famiglie devono soffrire? La cosa che mi infastidisce è che siamo la merce di Capitol! O almeno, l'anno scorso l'hanno detto a Katniss direttamente in faccia a tutta Panem. Sono frustrata.- Ed eccola lì che parte, sono d'accordo con lei e molte volte abbiamo parlato di quest'ingiustizia, ma se i distretti in passato si sarebbero fatti i cavoli loro a quest'ora non starei temendo per la mia vita, per il mio futuro, per la mia futura moglie e i miei futuri bambini.
-E' ingiusto, lo so, ma personalmente fin quando qualcuno a cui tengo non verrà estratto continuerò a seguire queste regole sadiche.- Appare per un momento un sorriso amaro sul volto della mia amica, ma ci mette poco a riprendersi e pensare che questo sia un pensiero davvero romantico, in un certo senso.
Non so cosa possa trovarci di romantico, ma va bene lo stesso, alla fine è soltanto la verità, se osiamo ribellarci alle regole faremo la fine dei ribelli. E, sinceramente, meglio essere schiavi e lasciati in pace anziché morire per mano di un pacificatore.
-Comunque...- Marjory si alza e sistema la propria uniforme, invitandomi con una mano ad alzarmi. -Dobbiamo andare o faremo tardi.- Termina, sospiro un po' affranto, ma comunque accetto di prendergli la mano ed alzarmi a mia volta, ma appena riesco a posizionarmi accanto a lei un omone grosso mi spintona leggermente, facendomi scontrare contro la mia stessa amica.
Sto per sbraitargli addosso, ma soltanto dalle lunghe spalle lo riconosco: è uno dei tipi che non mi lasciano in pace, cosa vuole adesso?
Lo vedo voltarsi di poco e sorridere in modo inquietante, continuando la sua passeggiata: istintivamente fermo Marjory che, molto probabilmente, voleva fargli una ramanzina.
-Killian?- Mi guarda negli occhi e, per un momento, sembra cominciare a fissare i miei capelli, un bel rosso acceso.
Poggia la sua mano verso il mio capo e lascia cadere una fogliolina verde, da quando era lì, esattamente?
Strizzo gli occhi e prendo per mano la mia amica, recandomi velocemente verso la mietitura: per ora è meglio non farci vedere assieme, soprattutto in loro presenza.
Arrivati, saluto Marjory, la quale si reca verso la sua postazione mentre io mi raggruppo insieme agli altri diciassettenni.
Tutti parlano tra loro, mentre io sono l'unico che se ne sta immobile. Forse, per queste opportunità, era meglio avere un amico, l'ansia di essere estratti è imparagonabile, ma non ho nessun problema, sicuramente il figlio del sindaco farà una brutta fine, se lo merita.
La capitolina e accompagnatrice del tre si fa strada tra i vari mentori, vedo che spinge malamente Beetee, povero, dovresti dargli un senso di riconoscimento e, soprattutto, rispetto, lui è sopravvissuto ad un'arena piena di insidie. Tu in cosa sei sopravvissuta, alla prima ceretta?
Ignoro tutto il discorso che viene ripetuto ogni anno, i miei occhi sono soltanto concentrati su Marjory, anche lei sembra ignorare il discorso della capitolina, anzi, la vedo ridacchiare con alcune amiche. Sono felice che riesca ad essere spensierata in un momento del genere, ma non capisco proprio come faccia.
-Bene, siamo pronti a scoprire il nome della sciacquetta che rappresenterà questo distretto di feci.- Cosa ho appena sentito? La capitolina ha davvero detto questo? Sgarbata e maleducata, spero ci sia il suo nome sopra.
Con nonchalance si avvicina alla boccia delle ragazze.
Ti prego fa sì che non sia Marjory, non lo merita.
-Il tributo che rappresenterà la morta del distretto 3 è... Odette Walker.- La capitolina sbadiglia successivamente, è praticamente annoiata da tutto ciò.
Non conosco la suddetta ragazza, ma la vedo abbastanza serena, posso però scorgere dietro di me una donna che sta iniziando a piangere. Magari è sua madre, ma allora non capisco perché Odette sia così calma, insomma, stai per andare a morire.
Ma comunque sono felice, Marjory non è stata estratta e sicuramente il ragazzo del distretto 3 sarà quell'idiota di Paul.
Punto nuovamente la mia direzione visiva su di lei, anche Marjory è abbattuta dall'elezione della ragazza. Forse era una sua amica o la conosceva? E' abbastanza socievole nella nostra scuola.
-Il tributo morente maschile è Killian Verdian.- Per un momento perdo un battito e sento le vene raggelerare. Sono davvero io? Ha detto davvero il mio nome? Cosa ho fatto per meritarmi questo?
Subito dopo sento le urla di mia madre, che se non fosse per mio padre che la sta trattenendo, seppure lui sia visibilmente scioccato quanto lei, sarebbe già sotto terra.
Deglutisco rumorosamente e avanzo di qualche passo, dall'altra parte scorgo Marjory pietrificata, sta tremando.
Non so proprio cosa dire, entrambi non ipotizzavamo questo finale.
Salgo sul palco accanto alla mia compagna di distretto e qualcosa attira la mia attenzione: proprio ad un paio di chilometri lontano dai miei genitori, gli uomini con cui ho avuto a che fare iniziano a ridersela di brutto. Non posso lasciare il distretto, devo tornare o tutte le persone che amo saranno in pericolo.
Come tabù, prendo per mano la mia compagna di distretto ed alziamo le mani, l'inno parte e una carica di rabbia comincia a crescere sempre più forte dentro di me.
Tornerò e non assicurerò di salvare qualche vittima.


Sheena Deitis, Distretto 4

Le onde del mare sono così tranquille oggi che mi viene voglia di avvicinarmi e accarezzarle come un padrone soddisfatto del proprio docile animale, ma non sembra il momento.
Forse, per la prima volta, mi sento diversa da molte altre persone in questo distretto, amo concordare e avere punti in comune con le altre persone, ma questa volta assomiglio alla ragazza asociale che non vuole per nessun motivo al mondo uscire dalla propria stanza, anche solo per pranzare e cenare. Ecco, mi sento esattamente così alla vista degli Hunger Games, dei giochi che rendono e trasformano le persone in bestie selvaggie.
I miei genitori, per primi, stanno sperando fino all'ultimo granello di sabbia che io sia la fortunata partecipante del distretto quattro: sarebbe un onore, in parte, ma comunque sono dei giochi disposti in un modo assolutamente sbagliato.
In parte dovrei ringraziarli, visto che ormai mi fa piacere allenarmi assieme ad altri ragazzi della mia età, ma un conto è un allenamento, dove i rischi si limitano ad una ferita o ad una storta, ma un altro conto è affrontare l'arena e uccidere per vincere, dimostrare di essere migliori di altri, una battaglia tra distretti per soddisfare Capitol City.
Proprio non riesco a comprendere la situazione, forse sarò strana io, ma molte volte ho pensato di essere nata nel paese sbagliato, forse addirittura nell'universo: immagino una me normalissima, che vive in una città qualunque senza vivere nessun pericolo, magari anche lì una bella casa con vista l'oceano, le mie amate acque, mi mancheranno più di tutte in caso dovrei essere l'estratta.
Sfortunatamente qui chi è bravo viene ricompensato con la morte, apprezzo di essere una favorita e in un certo senso potrei anche vantarmene, ma tra sei favoriti soltanto uno potrebbe spuntarla, anzi, dopo l'ultima edizione non sono da sottovalutare gli altri distretti.
Katniss Everdeen ha completamente ragione, ma è inutile ribellarsi in un mondo dove il giudizio di una persona, messa a confronto con il grande presidente Snow, risulta soltanto un graffietto di poco conto.
Mi volto per l'ultima volta salutando mentalmente l'oceano che tanto sogno di rivedere, è ancora più bello al tramonto, ma quando succede accade qualcosa, e non parlo di quelle scene fighe e memorabili dove i miei capelli castani sono accarezzati dal vento, non sono in un film, questa è la realtà e tutti dovrebbero scendere dalle nuvole, a mio parere, prima che essa possa scomparire.
Davanti a me si palesa Gerald Tryans, è un ragazzo praticamente amato da tutti e tutte: alto, robusto, spalle larghe, capelli castani, corti, e occhi marroni, ogni sua espressione ha sempre un qualcosa che attira gli altri, è praticamente uno dei più belli del distretto.
Non lo conosco al cento per cento, alcune mie amiche mi hanno parlato di lui e di come altre si siano dichiarate, ma sfortunatamente non hanno mai ricevuto risposta, si dice che gli piaccia mantenere in sospeso gli accordi con le sue "fan".
Tutto questo lo trovo alquanto ridicolo, insomma, se non ti piace qualcuno andare dritti al punto e basta, non c'è bisogno della facciata del "ragazzo amato da tutti". Di solito quei stereotipi sono anche fasulli.
Comunque sia, non sono molto in vena di giudicare e forse mi servirebbe in questo momento qualcuno con cui parlare, alla fin fine non conosco la sua, di visione...
-Come mai qui tutta sola?- Mi domanda lui, la sua voce diventa leggermente più profonda del solito. Seriamente? Ci sta provando, forse?
-Stavo giusto per raggiungere la mietitura, tra poco scopriremo gli eletti...- Rispondo sinceramente, lo vedo superarmi e poggiare i suoi gomiti su una delle rocce.
-Il mare è davvero bello, vero?- Lo seguo con lo sguardo e riconosco in quella visione me stessa, proprio come un attimo fa. Lo avrà capito?
-Sì, è un vero peccato che soltanto noi del distretto 4 possediamo una tale meraviglia.- Ammetto, anche se non dovrei impietosirmi per gli altri, perdono davvero una grande occasione.
Lui contraccambia con un semplice "già", girandosi poi dalla mia parte e porgermi la mano.
-Non ci siamo mai presentati, io sono...-
-Gerald, lo so. Io sono Sheena.- Lo interrompo prima che potesse proferire altro, ormai è famoso tra i giovani, possiamo considerarlo come una celebrità in miniatura.
Lui rimane stupito dalle mie parole, l'ho centrato in pieno, ancora una volta mi sono dimostrata ottima.
In tutto ciò gli stringo la mano ricambiando la stretta proposta, ritraendola però successivamente, non voglio che pensino ad altro, non mi piace l'idea di scappare con una folla di ragazze armate di tridente.
-Accipicchia, la mia fama mi precede.- Lo fisso dall'alto in basso, mentre lui porta una mano sulla propria fronte.
Questa volta sono io a rispondere con un semplicissimo "già".
-Cosa c'è? Ci siamo scambiati i ruoli? Allora dovrei correre subito a comprare una parrucca castana e delle lenti a contatto azzurre!- Mentre parla sposta la sua testa da una direzione all'altra e, in un certo senso, strappa in me una piccola risatina.
Sa davvero come intrattenere qualcuno, questo ragazzo, in arena sarebbe perfetto come esca, ma non gli auguro un pugnale o una freccia piantata sulla testa.
-Sei molto più carina quando sorridi.- Continua, mentre sento un po' di calore sul mio volto: non sto arrossendo, giusto? E' impossibile che questo tizio possa far cadere tutti ai suoi piedi come vuole, non voglio fare la loro stessa fine, sono indipendente, io.
-Non ho un giudizio sui casanova, ma comunque credo che questa frase sia stata ripetuta più e più volte.- Gli rispondo incalzandolo nuovamente, ormai sono abituata a capire quando una persona usufruisce fin troppo di una parola, soprattutto azzardando così tanto.
-Sì, ma alla fine dico solo quello che penso. E se dico che sei carina è perché lo penso davvero.- Sento nuovamente le guance diventare rosse, sposto velocemente la testa di lato, chiudendo gli occhi: questa volta mi ha veramente infastidita, chi si crede di essere?
Lui comincia a ridere, forse perché sembro ridicola? Ma insomma, sono imbarazzata, ed ero anche per i cavoli miei, perché è arrivato qui a distruggere il mio territorio.
-Ci vediamo.- Lo liquido velocemente superandolo come una scheggia, mi sono resa conto di aver corso quando arrivo velocemente alla mietitura.
Cavolo, sono in ritardo: mi sistemo velocemente nella mia postazione, salutando qualche amica, posso vedere dietro di me ad una certa distanza che anche Gerald si unisce al proprio gruppo di ragazzi.
Una persona impeccabile non dovrebbe ritardare, mio caro.
-Adesso estrarremo la fortunata del distretto 4!- La capitolina, Frida, è abbastanza simpatica per i miei standard, l'anno scorso si è anche offerta di passare una settimana intera al distretto dopo i giochi. Ha ripetuto molte volte che non si sarebbe aspettata tributi così poco promettenti, al pensiero sospiro silenziosamente: ormai è dura soddisfare gli altri al giorno d'oggi.
Un punto a sfavore è la sua distrazione, vedo che punta sempre lo sguardo su Finnick, il mentore di quest'anno.
Insomma, è fidanzato e prossimamente si sposerà, non mi sembra il caso...
-Sheena Deitis! Fatti avanti cara!- Sheena Deitis? Ma sono io.
Non mi aspettavo minimamente di essere stata selezionata, speravo in ragazze più promettenti o magari in qualche pazza, ma sfortunatamente la ruota gira e questa volta la freccia è ferma su di me.
Cerco di riprendere autocontrollo: schiena dritta e sguardo sicuro, sono pronta.
Avanzo verso il palco, mentre un mare di "congratulazioni" arriva dalle voci festose del popolo.
Perché siete così sadici alla fine?
-Wow, quest'anno avremo una vera e propria sirena. Sei bellissima mia cara.- La capitolina mi fissa da cima a fondo, mi sta squadrando per caso? Invidiosa del mio corpo naturale? Chissà cosa le passa per la mente, alla fine ci sono capitoline bellissime, se non si rovinassero così tanto con questi indumenti e questo trucco eccessivo ne uscirebbero davvero carine.
-Bene, adesso eleggeremo il ragazzo che proteggerà a spada tratta la nostra ragazza!- Non sono un'incapace, per chi mi ha presa?
Frida si avvicina alla boccia dei ragazzi e, ovviamente, lancia un ultimo sguardo a Finnick prima di svelare il nome.
-Il tributo maschile del distretto 4 è Gerald Tyrans!- Le coincidenze della vita, non potevo chiedere compagno perfetto.
Gerald arriva velocemente sul palco, noto con stupore che ottiene più tifo di me e qualche ragazza sta anche piangendo, non so se per l'emozione oppure perché l'unica sana di mente che ha appena capito, forse troppo tardi, che la sua cottarella stia per andare a morire.
Lui, senza alcun preavviso, mi prende la mano e ci stampa su un dolce bacio: ottiene un urlo frenetico da parte di tutti e lo stupore della capitolina.
In un primo momento non so come reagire, ma appena i miei occhi inquadrano la videocamera svolazzare qua e là assumo un sorriso degno da principessina innamorata.
Adesso ci sono dentro e devo fare qualsiasi cosa per attrarre gli sponsor da me, preparatevi, questa volta la ragazza del 4 non si farà sottomettere così facilmente.


Eden Conrad, Distretto 6

-Questa divisa ti sta veramente male, se non mi uccideranno gli Hunger Games sicuramente sarai tu a farlo.- Mi giro nella direzione di Alistair, sta giudicando personalmente le divise del distretto sei, classificando uno ad uno me, Roho e Yasmine, apprezzo che non lo dica con il suo apparente tono da snob saccente, ma sono sicuro che se lo facesse non è la stessa persona per come appare, lui è uno degli esempi di "scavare" fino alla fine per scoprire la vera natura di una persona.
-Stai zitto, non che tu sia migliore di noi.- Roho ribatte silenziosamente, forse si sarà sentito offeso? Chissà, è lo scrigno segreto del nostro quartetto, ogni sua reazione lo rende estremamente carino agli occhi degli altri, ma non vuol dire che sia da sottovalutare, anzi.
In realtà nutro un grande fastidio per le prime parole di Alistair: perché pensa che qualcuno di noi dovrà partecipare agli Hunger Games? Siamo tutti ragazzi per bene, al massimo avremo combinato i nostri pasticci futili da adolescenti, ma c'è gente messa sicuramente peggio, oppure sacrificheranno i soliti figli appartenenti a famiglie ricche, soltanto perché hanno ciò che il distretto non ha: una grande quantità di soldi e soprattutto non temono la fame e la sete, quindi, di conseguenza, la morte.
Proprio ieri un vecchietto ci ha lasciati, fortunatamente hanno acconsentito ad un funerale prima che i giochi potessero partire, delle voci dicono che quell'anziano signore sia proprio il nonno del tributo maschile dell'anno scorso, spero riposino in pace entrambi, magari si saranno incontrati in Paradiso.
-Andiamo Roho, Alistair non era serio. Giusto Eden?- Yasmine riesce a distrarmi e torno subito con i piedi per terra, annuendo velocemente alle sue parole.
Di solito è Roho stesso che ci tiene uniti, forse sarà turbato per i giochi, fin troppo serio anche in questo caso seppure lo apprezzi tantissimo, è normale, è preoccupato per noi e se qualcuno del gruppo dovrà partecipare ai giochi sarà sicuramente un duro colpo, ma non soltanto per noi, anche le nostre famiglie ne risentiranno.
-Alistair non voleva offendermi in alcun modo, anzi, ha ragione: questo completo è una merda.- Non posso che dargli ragioni, non apprezzo i gusti dei capitolini e peccano anche nella più banale delle semplicità.
Alla mia confessione noto che Alistair sorride compiaciuto, mentre Roho abbassa nuovamente il capo, in un secondo ci avviciniamo tutti e tre a lui.
-Noi saremo uniti per sempre, nulla ci separerà.- Inizia Yasmine, riuscendo ad ottenere l'attenzione di Roho, il quale punta adesso la direzione verso Alistair.
-Esatto, poi dovrò essere presente e perseguitarvi, sai che noia una vita senza di me e i miei giudizi fondamentali.- Aggiunge lui, scatenando una risata generale, nonostante appari come una specie di antipatico in realtà è molto simpatico, devo molto ai miei amici.
Prendo successivamente la mano di Roho, la quale viene afferrata anche dagli altri due, ci guardiamo tutti per un istante.
Credo che adesso tocchi a me, bhe, ognuno la sua parte.
-Sei pronto a criticare Capitol nuovamente? O prendere in giro i ragazzi favoriti?- Non lo facciamo con cattiveria, ma prendere tutto col divertimento è l'unica opzione che potrebbe rilassare e divertire un vero spettatore, anche se non approvo questa scelta, ma io non sono nessuno per cambiare le redini della situazione, altrimenti lo avrei già fatto moltissimi anni fa.
Roho scuote il capo strizzando gli occhi, alzandosi e assumere una delle sue pose formali ed educate, da bravo ragazzo quale lui è.
-Basta con questa depressione, dobbiamo recarci alla mietitura.- Consiglia e noi tre non possiamo non concordare, non perché non vorremmo, anzi, eviteremo molto volentieri un evento di questa portata, ma comunque cerchiamo di essere positivi, o almeno, l'ira e la rabbia non sono mai la scelta giusta, per esperienza posso capirlo benissimo.
-Già. I miei genitori mi aspettano lì, tua madre verrà, Eden?- Yasmine si avvicina alla porta di legno per aprirla successivamente, nel frattempo le annuisco semplicemente.
E' buffo il fatto che rimanga con la mia solita espressione indecifrabile, di solito il mio aspetto non mostra ciò che provo realmente, seppure qualche volta ci sia una grossa eccezione, ad esempio come le risate di poco fa, seppur lievi.
Già. In giorni come questi non puoi far altro che riderci su.
Appena usciamo dall'abitazione di Roho, lui ci ha chiesto di prepararci a casa sua, notiamo subito un piccolo trambusto: una ragazza è appena scappata via, mentre in lontananza posso notare altre due ragazze.
Una è alta, molto alta, bionda, mentre l'altra riesco a riconoscerla dalla sua inconfondibile coda di cavallo castana.
Io e il mio gruppo ci avviciniamo a Sophie, la quale sta appena rassicurando molto probabilmente una sua amica piangente, non ricordo precisamente il suo nome.
-Cosa è successo qui?- Roho guarda in direzione della bionda, non sembra cessare di voler piangere e staccarsi dalle braccia di Sophie, la castana stessa non ci mette molto a rispondere.
-Una stronzetta ha appena augurato a Charlotte di essere l'eletta di quest'anno. E' davvero una vipera, insomma, quella lì, Sarah.- Non ho moltissimi amici a scuola, ma sembra di star iniziando a conoscere varie persone adesso, sono legato solamente al mio gruppo e infatti credo di essere l'unico di non capire di cosa stiano parlando.
-Ah, quella lì. E' disgustosa, ma da una che tratta come uno straccio la sua gemella non mi aspetto altro.- Alistair si intromette ed aggiunge un commento acido rivolto alla ragazza di poco fa, quindi ha una sorella gemella, bene, un'altra persona che non conosco e che sinceramente non mi interessava sapere neanche l'esistenza. Da oggi saranno ragazza A e ragazza B.
Sophie è fuoribonda, vorrebbe sicuramente ritornare da quella tizia ma non può, l'unica cosa che detesto di lei è che facilmente cade nell'ira, lascia che la rabbia possa prendere il sopravvento su di lei e questa cosa mi fa imbestialire, seppure in questo momento sembra stia cercando di calmarsi.
Ripeto, nessuno merita un emozione come la rabbia espandersi su tutto il proprio colpo, la ragione va a farsi benedire e ogni cosa che poi dici non è del tutto veritiera, insomma, c'è un rischio di perdere e ferire accidentalmente le persone a cui tieni.
-Sei davvero una brava amica, Sophie, ma credo che adesso dovremmo lasciar stare queste dinamiche e recarci alla mietitura. Sono sicuro che affronterai più tardi Sarah.- Roho riesce facilmente a convincere Sophie, la bionda, che finalmente riesco ad apprendere il suo nome, ovvero Charlotte, distacca il capo dal petto dell'amica e discosta qualche lacrima.
E' davvero fragile se riesce a piangere per un'accusa da parte di una bulletta, poverina.
Quando arriviamo noi ragazzi ci separiamo dalle ragazze: Io, Roho e Alistair ci avviciniamo alla postazione dei diciassettenni, mentre Yasmine, Sophie e Charlotte fanno lo stesso, infatti riesco a notarle da qui, soprattutto la bionda che, da come vedo, risulta seriamente come una delle più alte del distretto.
Oltre la presenza di loro tre, riesco a scorgere la figura di Sarah poco più avanti, accanto a lei inizialmente pensavo ad un clone, ma successivamente la collego alla famosa sorella gemella. Quindi è più piccola di noi? Dall'altezza non sembrava, insomma, cosa succede? Da quando le ragazze sono alte? Proprio non capisco e non vorrei farmi un'idea, in questo momento non ne ho neanche voglia.
La capitolina del distretto 6 è accompagnata da una delle ex vincitrici del distretto 6, Esmeralda Baston, è rimasta ancora la bella guerriera come la descriveva il Distretto.
Ricordo che vinse i suoi giochi rimanendo sé stessa, con una manciata di alleati, sfortunatamente rimase sola fino al festino, ma riuscì a cavarsela benissimo. Alla fine dovette scontrarsi contro la favorita del Distretto 1, Nadya mi sembra si chiamasse, entrambe erano praticamente diventate le protagoniste di quella edizione, ma sfortunatamente un errore fu fatale per la bella favorita, per Esmeralda ovviamente era un opportunità per sopravvivere, o continuarlo a farlo, insomma, non me ne intendo di donne spavalde ed eroiche che amano uccidersi tra loro.
Cynthia, il nome della capitolina, comincia a raccontare la storia della rana e del bue, ripetendo che noi saremo per sempre la rana, mentre Capitol ha la parte del bue.
Bhe, ce li vedo i capitolini in mezzo ad una fattoria.
Non so perché la capitolina ogni anno racconta una storiella per paragonare e discriminare i distretti, facendo risaltare la sua bellissima città, mi disgusta nel profondo, ma non ho ovviamente nessuna reazione se non la mia solita espressione che lascia una grandissima indifferenza.
Comunque, quando il discorso registrato del presidente Snow giunge al termine, le ragazze iniziano a sussultare poiché Cynthia si sta muovendo verso la loro boccia.
-Sophie Clarson! Dove sei?- Dopo l'annuncio di quel nome posso nuovamente sentire in lontananza i singhiozzi di Charlotte.
Sì, proprio la Sophie di poco fa che stava rassicurando la sua amica è stata appena scelta per quest'edizione, quali abilità potrebbe avere? Perché l'hanno scelta? Forse perché si sveglia all'alba e ama allenare il suo fisico per tenersi in forma, è solidale e accecata dalla vittoria, ma andrà davvero bene?
Posso solo immaginare quanto stia godendo Sarah in questo momento, mi sento come uno spettatore, non ho mai avuto un ruolo principale nella mia vita. Credo. Bho, non sono un regista.
Sophie è riluttante, ma comunque riesce a raggiungere il palco, povera, credo sia la prima volta che la vedo quasi sconfitta, ma non in senso competitivo.
-Bene, adesso eleggeremo il tributo maschile!- Senza indugi Cynthia continua il suo teatrino, le dita le cui unghie sono colorate di un vigoroso verde acciuffano il biglietto, e, tornando dal tributo femminile di questa edizione, comincia a pronunciare il nome.
-Eden Conrad!- Canzona il mio nome come se fosse il testo di una lunga playlist.
Sento Roho e Alistair stringere entrambi la mia mano, proprio qualche ora fa parlavamo di ridere sui capitolini e sui favoriti, invece mi sa che da ridere ci sarà ben poco.
Abbozzo ad un sorriso forzato, non mi piace, ma non voglio che saranno tristi anche se questa via è inevitabile.
-R-Ridete guardandomi mentre mancherò ogni bersaglio, va bene?- Cazzo, sto tentennando, come posso aiutare i miei amici se in questo momento mi serve aiuto?
I pacificatori mi accompagnano verso il palco ed è un attimo: sono accanto a Sophie ed entrambi ci guardiamo come due stupidi.
Perché tra tutti siamo stati scelti proprio noi?


Cedric Skylers, Distretto 7

Corro velocemente in direzione del luogo in cui di solito sono abituato a rimanerci per un paio di minuti ogni mattina, spesso lo faccio prima di andare a scuola, ma dato che oggi ci saranno le mietiture riuscirò facilmente a passare inosservato, almeno per un po', dovrei raggiungere il mio gruppetto tra un po'.
Appena giungo al luogo prefissato qualcosa mi assale letteralmente, spingendomi per terra e cominciare a leccare la mia guancia.
-Ehy bello! Mi sei mancato.- Comincio a riempire di coccole uno dei tantissimi cani randagi del distretto, ce ne sono molti e spesso vengono maltrattati, coloro che lo fanno sono soltanto dei coglioni privi di umanità. Parlando di questa bestiolina, lo avevano ferito con una frusta, fortunatamente sono riuscito a rubacchiare qualcosa dall'infermeria del distretto e guarirlo, adesso è come nuovo e scorrazza come un fulmine in ogni angolo di questo distretto.
-Okay, basta leccarmi che il tuo alito non mi convince.- Bhe, è disgustoso, sa un po' di merda, ma comunque sono quasi abituato alle loro feste, quindi questo alito che potrebbe abbattere anche il più grosso dei pacificatori è una tortura a cui devo sopportare se voglio stargli vicino, almeno riesco a lavarli con dell'acqua quando non passa nessuno qui.
Poggio il zaino che ho portato con me a terra, aprendo velocemente la cerniera, ne faccio uscire fuori un piattino di plastica con delle crocchette per cagnolini di media dimensione.
Gli do una carezza sul capo e, senza fare complimenti, si fionda sul suo cibo, una colazione degna per un cane che merita di essere trattato come un maggiordomo.
-Adesso vado, bello, domani ti porto altro cibo.- Dopo aver lasciato e abbandonato il mio cane, perché dai, su, è mio, sgattaiolo fuori, raggiungendo il punto di incontro dove i miei amici mi aspettano con grande pazienza.
Cazzo, di quanto ho ritardato? Sei minuti? Dieci? Non lo so, non ho avuto il tempo necessario per organizzarmi.
Comincio a correre più velocemente che posso, ma scopro soltanto dopo che forse sono in anticipo, forse fin troppo: nessuno dei miei amici è in circolazione e nessuno dei ragazzi è ancora al loro posto, avranno cambiato l'orario? La mietitura sarà saltata? In quel caso me la godrei tantissimo.
Comincio a giocherellare con il piercing che ho sul labbro, effettivamente se qualcuno in questo momento mi vedesse spiccherei tra i ragazzi soltanto per la mia apparenza.
Avete mai visto in uno dei distretti un ragazzo con una cresta? I punk ormai sono la nuova moda del giorno, anzi, credo possano rispecchiare tantissimo anche la mia persona, ovviamente quella apparente.
Forse l'unica persona che potrebbe superarmi è Evelyn. Perché? Pensavo fosse una ragazza e invece uno del mio gruppo di amici scopre che ha un affare in mezzo alle gambe, insomma, ci rimasi male perché aveva il prototipo di una probabile ragazza che mi potrebbe attrarre, ovvero l'esatto opposto della mia persona ed Evelyn lo rappresentava appieno, ma c'è un minuscolo problema: sono etero. Forse me lo merito dopo aver rubato la merenda a molti ragazzi e aver infastidito soltanto per gusto personale quegli sfigati che credono di essere su un piedistallo, dei geni che credono di poter guardarmi dall'alto in basso solo perché hanno un voto più alto del mio.
Cazzate, un numero non valuta la tua persona, ma sfortunatamente per i professori questo vale tantissimo. Io quindi che numero sarei? Numero 5? Numero 6? Giochiamo con l'ironia della sorte e speriamo di diventare numero 7.
-Ma dove diavolo sono finiti?- Mi guardo attorno e non noto nessuna traccia dei miei amici, sembrano come volatilizzati, i ragazzi qui stanno già prendendo posto, guarda caso c'è anche Evelyn ed è nella postazione dei diciassettenni, non pensavo che fosse anche più grande di me. Insomma, la smettiamo? Basta burlarvi di me.
Una ragazzina accompagnata da sua madre riceve tutta la mia attenzione e soltanto a sapere quello che ha dovuto passare mi porta un dolore incredibile agli occhi.
Lydia Harnlod è una dodicenne del nostro distretto, minuta e carina con i capelli a caschetto biondo, fin qui tutto normale se non fosse che è diventata cieca dopo che i suoi occhi si sono infilzati in due rami di un albero, tutto questo a soli dieci anni, quindi, due anni fa.
Mia madre era anche presente durante l'accaduto, stava semplicemente facendo la spesa, mi ha raccontato che il sangue non cessava così come le urla strazianti della bimba. Nutro un lieve rispetto nei suoi confronti, mi viene quasi voglia di mostrare il lato tenero che c'è in me, avvicinarmi ed abbracciarla, perché quello che ha passato non è facile per una mocciosa.
Comunque, mentre vedo che anche Lydia, con l'aiuto di sua madre, prende posto alla mietitura, mando mentalmente a fanculo i miei amici e mi reco nella postazione dei sedicenni.
Ancor'prima della capitolina c'è Johanna Mason, una delle vincitrici del distretto 7, che fa nuovamente la sua scenata: che Capitol deve affondare, i capitolini per primi meritano di essere trapanati fino alla morte e blablabla. Zittitela, per favore.
Per quanto abbia ragione non mi sembra una furbata specificarlo in ogni mietitura, la capitolina infatti sembra imbarazzata da tutto ciò. Non ricordo neanche il suo nome, mi sa che forse si chiamasse Altaria, qualcosa del genere, insomma, nomi impossibili per persone immaginabili, sembrano tutte uscite da un cartone animato.
Come ogni anno dobbiamo tormentarci con il discorso del presidente Snow, limito a mettere le mie mani dentro le tasche e ignorare il tutto: ormai conosco le parole a memoria che potrei prendere il posto di Snow stesso.
Quando la cornacchia smette di parlare, inizia finalmente ad estrarre il tributo femminile e quando pronuncia il suo nome per poco non mi sfugge una bestemmia.
-Lydia Harnold, sei tu la fortunata!- Esclama gioiosa la capitolina, ma appena scorge che l'estratta in realtà sia una dodicenne è che in quel momento sia accompagnata dai pacificatori la cosa la scoraggia un sacco, uno di loro si avvicina al suo orecchio, forse gli hanno specificato che la bambina è cieca.
Aspetta... non dirmi che.
Grandissimi figli di puttana. Sacrificare una bambina cieca agli Hunger Games soltanto per parare il vostro di culo? Ecco perché il distretto è pieno di fecce, onestamente, non avrei mai sacrificato una bambina seppure io tenga alla mia reputazione da cattivo ragazzo. E' inconcepibile anche per uno della mia stazza.
La bambina deve seguire la capitolina che ha afferrato delicatamente la sua mano, adesso sta per estrarre il tributo maschile.
Non mi sorprendo se a questo punto un altro bambino dovrà pagare per questa mer-
-Cedric Skylers, sei il fortunato tributo del distretto 7!- Rimango letteralmente senza parole, che cazzo vuol dire?!
I pacificatori vengono a prendermi, ma io li scosto malamente.
-Non se ne parla! E' impossibile, non lo accetto!- Sbraito contro un intero distretto mentre questi mostri cominciano a prendermi con la forza, provo a dimenarmi seppure riescano a tenermi bloccato, un pacificatore punta la sua mitragliatrice contro di me, mentre Altaria attira la sua attenzione con un cenno della mano.
Posso notare nei suoi occhi l'espressione di una che sta appena vedendo una scrofa essere squartata viva, è disgustosa, mi sento usato.
-Non ci provare, i nostri tributi moriranno soltanto giunti in arena.- Annuncia lei al pacificatore, infatti noto successivamente che abbassa velocemente l'arma.
I suoi occhi freddi come il ghiaccio incrociano i miei che al confronto sono scurissimi.
-Non sembra il caso di richiedere forza fisica, possiamo discuterne pacificamente, non credi?- Di tutta risposta sputo per terra, mossa non geniale visto che uno dei pacificatori mi tramortisce.
L'ultima cosa che sento è l'inno di Panem e delle piccole mani che cercano di trarmi in salvo, fallendo miseramente.


Maya Nelson, Distretto 12

Mi nascondo velocemente assieme a Brian, mi tiene per mano e prima della mietitura abbiamo deciso di passare del tempo nel nostro nascondiglio segreto.
Appena notiamo l'assenza di occhi indiscreti, Brian comincia improvvisamente a prendermi in braccio e mi guarda dritto negli occhi: sono così belli, possono sembrare inespressivi agli occhi degli altri, ma credo che siano i più belli che io abbia mai visto.
Sento di star arrossendo lievemente, lo noto dal suo ghigno malizioso, è sempre stato così, ma mi piace proprio per questo, riesco a sentirmi a suo agio in sua presenza e lascio che soltanto lui può avere l'onore di toccare una dolce e stupenda ragazza come me, ovviamente carina, odio quelle belle, sono delle cornacchie, tutte vanitose, si burlano delle altre soltanto perché madre natura gli dona un espressione da carro armato e...
oh, mi sono di nuovo persa e credo che anche il mio sguardo questa volta non sia puntato su Brian: una farfalla ha appena catturato la mia attenzione, Brian infatti mi mette subito giù. Mi rendo conto solo dopo un po' che non sono più tra le sue braccia, cavolo, ho rovinato un momento che poteva essere romantico, bhe, non che mi importi, ne passeremo tant'altri e ne abbiamo passati già tantissimi!
Lo abbraccio istintivamente, sentendomi profondamente protetta, è come se fosse un cavaliere mentre io la sua dama in pericolo, ovviamente non una di quelle inutili sciacquette, io ho le mie competenze e posso benissimo salvarmi da sola!
Allora perché mi servirebbe un principe? Nono, non va bene, sarebbe una presenza ancora più inutile della classica principessa, Brian non merita questo titolo.
Wow, magari ci scriverò su una storia, avrò l'onore di creare la prima principessa indipendente e diventerò straricca, nuoterò tra i soldi e la causa della mia morte saranno le troppe monete ingerite, sia dalle narici che dalla mia bocca.
Mi sono distratta di nuovo, accipicchia...
che ci volete fare? Sono stupenda, la mia immaginazione è un mondo che nessuno può compatire, spesso temo anche per me stessa...
-Maya, stai bene?- Brian sbadiglia rumorosamente, come al solito, che carino. Annuisco prontamente, non credo sia una domanda riguardo ai giochi, sono sicura che questi sadici manderanno al macello Primrose, la sorella di quella sgualdrina.
La sua storia finita male con Peeta Mellark era davvero romantica, ma lei non mi piace proprio come persona, delle voci dicono che l'hanno vista con un certo Gale al distretto... una vera e propria cagna da combattimento, ed io odio le cagne, amo i gattini!
Mi alzò in punta di piedi cercando nuovamente le braccia di Brian, lui prima di afferrarmi mi acconcia i capelli neri che porto all'altezza delle spalle.
Diversamente da me, lui ha i capelli viola, sono insoliti, ma comunque mi affascinano, Brian non teme le elezioni perché ormai è già un adulto fatto e finito, ma comunque si preoccupa per me.
Gli ho ripetuto mille volte che non sono a rischio, ma non mi ascolta!
Gli do un bacio sulle labbra ricolmo d'amore, avvolgendo le mie esili braccia al suo collo, lo sento ricambiare seppure stia cominciando a palparmi il sedere, infatti arrossisco e mi distacco subito.
-Sei il solito depravato!- Esclamò arrossita, mentre sul volto di Brian ritorna un ghigno di approvazione.
Mi mette nuovamente giù, ci conviene tornare alla mietitura o non verremo accolti benissimo.
Come se mi avesse appena letto nel pensiero, Brian mi porge la sua mano ed io la accetto volentieri, ritornando velocemente al distretto 12.
Dopo aver superato il recinto qualcosa si piazza davanti a noi, o almeno, qualcuno: un ragazzo dai capelli rosso fiammeggiante con una collana di topi squartati ci coglie di sorpresa, cominciando a ridere come un pazzo.
E' lo psicopatico del distretto, Karma qualcosa, che nome insolito.
-Che schifo! Brian, uccidilo.- Credo di essermi calata troppo nei panni della super eroina stavolta, infatti Brian mi lancia un espressione di disapprovazione.
Guardo malissimo Karma e, diamine, che odio! Odio tutto di lui, è un mostro senza cuore, l'unica cosa figa che gli appartiene sono soltanto i suoi occhi, uno diverso dall'altro: il destro è verde, mentre il sinistro azzurro.
Karma maneggia uno dei suoi topi morti con la coda, lanciandolo poi via chissà dove.
-Aaaaah, Maya, Brian, siete pronti per questa edizione? Non vedo l'ora di assistere alle morti dei tributi. Magari li squarteranno vivi! Ah, che eccitazione.- Ma cosa fa? Tra un po' si arrappa soltanto al pensiero, pervertito, maniaco, depravato, odioso, bastardo, cattivo, infame...
-Levati dai piedi.- La voce di Brian mi distrae, pensavo di continuare la mia lista di insulti che è bella lunga, ma invece soltanto nell'ascoltarlo riprendo concentrazione, almeno stavolta.
-Oh? Spero che la tua sorellina venga estratta allora!- Come si permette? Brian rimane, come sempre, visibilmente impassibile, ma sono sicura che dentro di sé vorrebbe riempirlo di pugni.
-Oppure è la tua ragazza? Ah già, forse è incesto? Ma non era lei la puttana del distrett..- Non termina la sua frase che Brian si avvicina e lo afferra per il collo, un'altra cose che noto successivamente sono le mie stesse lacrime.
Sto piangendo.
La mia è una situazione difficile, adesso sono felice, ma comunque non mi piace essere etichettata come strana soltanto perché il mio ragazzo è il mio fratello adottivo, insomma, non abbiamo nessun legame di sangue.
Prima che Brian potesse notarlo, riesco a intravedere dei pacificatori.
-Fratellone, per favore, lascialo o ci rimetterai tu!- Gli scongiuro scuotendogli il braccio, avendo la maggiore età adesso rischierebbe di tutto, anche la galera, mentre Karma... meriterebbe soltanto di stare in un ospedale psichiatrico.
Brian molla con poca cura il rosso, lui tossisce un po': i pacificatori ci notano in tempo e scortano me e lui verso la mietitura, non ho neanche il tempo di salutare Brian che uno dei due mi afferra come una busta della spazzatura. Sono impietrita, di solito sono tutti uomini, mi dimeno infatti come una pazza, ma il pacificatore mi lascia soltanto quando arriviamo al centro del distretto.
E' già iniziato, appena in tempo riesco a recarmi alla fila delle diciassettenni: sono tutte più alte di me, neanche una più bassa, mi potrei confondere facilmente tra le dodicenni se avanzassi di qualche passo. Squadro dalla testa ai piedi una tettona al mio fianco, ma lei neanche mi nota molto probabilmente, ovvio, oltre all'altezza hai questo davanzale che mi copre tutta. Aaaah, sono così invidiosa, lo voglio anche io!
Ammetto di non seguire un cavolo, sono rimasta distratta per tutto il tempo a immaginare cosa mangerò oggi per pranzo, magari delle ali di pollo, sono le mie preferite, potrei andare a caccia insieme a Brian più tardi, oppure quando i pacificatori andranno via potremo finalmente uccidere Karma.
Perché oggi sono fissata con la morte? Prima pensavo alle principesse. Mh, una principessa killer, ottima per la mia storia! La chiamerò Maya!
-Maya Nelson!- Scatto in piedi e, non sapendo cosa dire, urlo un -Presente!-, ma provoco soltanto un silenzio tombale non gradito da nessuno.
Che c'è? Sono una delle poche a frequentare la scuola qui, razza di capre, sbavate dietro altri, anzi, forse non staranno neanche sbavando su di me, ma staranno guardando questa tettona. Che fastidio, guardate me, sono più carina!
La capitolina, Effie Trinket, ripete il mio nome nuovamente, e soltanto adesso mi sono ricordata in cosa mi sono cacciata.
I pacificatori, forse lo stesso di prima, mi trascina sul palco ed io gli mollo un calcio in mezzo alle gambe prima che mi metta giù, mandandolo al tappeto.
Mostro, soltanto Brian può prendermi in braccio.
Effie si avvicina alla boccia dei ragazzi, estraendo un biglietto, questa volta sono davvero curiosa! Magari uscirà fuori il nome di Brian!
Aspetta, ma è maggiorenne, giusto, che peccato. Aspetta... questa è la mietitura, quindi...
-Il ragazzo che rappresenterà il distretto 12 è Karma Nakemare!- Di male in peggio. Ehy, tu, sparami che la concludiamo.
Quel pazzo di Karma si avvicina saltellando verso il palco, regalando ad Effie una collana di topi, inutile dire che ne rimane disgustata. Ti credo, sorella.
-Dai, dammi la mano!- Esclama Karma con un sorriso a trentadue denti, successivamente anche Effie mi consiglia di fare lo stesso. Giusto, l'inno.
-No.- Rispondo semplicemente, prendendo poi il microfono dalle mani di Effie. Lei rimane per un attimo sbalordita, guarda per un momento Katniss, ma lei non sa come risponderle. Tsk, troietta.
-Mi dispiace così tanto andare agli Hunger Games, ammetto di non averlo capito neanche, quindi, considerate l'importanza di quanto me ne freghi di questi giochi. So però che quest'anno i distretti dovranno scegliere i loro tributi e, bhe, per rappresentare la ragazza avete scelto me, grazie mille...- La mia voce è dolce e candida, meritano tutte le approvazioni del mondo, persone migliori non esistono.
Sghignazzo.
-Andate a farvi fottere!- Termino il mio discorso, apparendo sgarbata e poco elegante, oh, che cattiva, ma forse sono stata fin troppo gentile.
Lancio il microfono verso Karma, lui però è talmente stupido che non l'afferra, prendendo un bel colpo in testa.
Che palle, un altro problema da risolvere, ma ehy, sono Maya Nelson e scriverò tantissimi libri, guardiamo i lati positivi!
Ci sono lati positivi?




Angolo Autore

Salve a tutti! Ho scritto la prima parte delle mietiture, la dividerò in due parti! ^^.
In questo primo capitolo assistiamo alle mietiture dei distretti 1, 3, 4, 6, 7 e 12, con i suddetti pov. E' la prima volta che uso la prima persona, ammetto di essere in ansia solo per questo (ed anche per la caratterizzazione di due personaggi, sento di averli trattati male, ma forse è soltanto l'inizio e non posso rivelare tutto al primo capitolo, non ci sarebbe soddisfazione poi :P).
Comunque, le iscrizioni sono CHIUSE, quindi significa che i tributi segnati liberi non saranno più prenotabili, ovvero: le ragazze del distretto 1, 6 e 9 e i ragazzi del 9 e 11, questo però significa che i personaggi che non hanno un compagno di distretto coi pov appariranno un po' meno agli inizi, mi dispiace, ma vorrei dare almeno a tutti lo stesso numero di POV.
Chi deve ancora mandare il tributo ha tempo una settimana da ora in poi (quindi fino al 4 Maggio), se ad allora non avrò le schede il posto tornerà libero e, quindi, i tributi saranno "carne da macello".
Segnalatemi qualsiasi errore e ditemi anche cosa ne pensate, ci ho messo un bel po' a scrivere questo capitolo, ho beccato due volte il mal di testa xD
Mi dispiace molto che alcuni tributi che non hanno avuto il pov siano stati notati poco o niente, ma è abbastanza complicato alla mietitura approfondire per bene il compagno di distretto.

Piccolo fanfact: Esmeralda Baston, mentore del distretto 6, fa parte della mia vecchia interattiva che cancellai, avrebbe vinto infatti lei quella fanfiction, Nadya del Distretto 1 è un altro personaggio partecipante a quella storia, infatti si sarebbero dovute scontrare.
Ho cambiato idea sui mentori, aggiungerò dei personaggi miei - a parte per il distretto 2, dove molto probabilmente ci sarà una OC che già conoscerete-, questo perché sarebbe come rubare un OC a qualcuno e sinceramente non mi piace come gesto.


Qui sotto sono segnati i tributi per ora presentati, in rosso ci sono i tributi che non appartengono a nessuno, attenzione: non vuol dire che essi moriranno tutti al bagno di sangue.
Ci vediamo al prossimo capitolo!


Distretto 1: Rubert Diatin (18 anni) - Chanel Diaming (17 anni)
Distretto 2: ??? - ???
Distretto 3: Killian Verdian (17 anni) - Odette Walker (15 anni)
Distretto 4: Gerald Tyrans (18 anni) - Sheena Deitis (17 anni)
Distretto 5: ??? - ???
Distretto 6: Eden Conrad (17 anni) - Sophie Clarson (17 anni)
Distretto 7: Cedric Skylers (16 anni) - Lydia Harnold (12 anni)
Distretto 8: ??? - ???
Distretto 9: Tributo Maschio - Tributo Femmina
Distretto 10: ??? - ???
Distretto 11: Tributo Maschio - ???
Distretto 12: Maya Nelson (17 anni) - Karma Nakemare (16 anni)
   
 
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