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Autore: AkaNagashima    28/04/2020    1 recensioni
Attenzione: Spoiler terza stagione episodio Chat Blanc!!
« Char Noir.. non c'è più nessuno che possa farmi del male, adesso. Papillon è stato sconfitto. »
« Chat Blanc. »
« C-Cosa? »
« Chat Noir non c'è più, Milady. Adesso sono Chat Blanc. »
Dicendo questo fece tintinnare il campanello toccandolo con le dita e sorridendole.
[ . . . ]
E se Chat Noir, dopo essere stato akumatizzato, invece di distruggere Parigi decidesse di restare con la sua Milady nella versione del gatto bianco? Un nuovo 'e se..' riguardante la terza stagione di Miraculous.
(Il titolo viene dalla versione maschile della canzone 'The Queen of mean' di Sarah Jeffery)
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Tikki
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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INTRODUZIONE:


Adrien si specchiò dopo aver indossato quel cappello confezionato a mano. Emozionato come mai credeva di poter essere, scoprire che la sua Ladybug fosse Marinette, la sua migliore amica, lo aveva sconvolto e reso euforico nello stesso momento. Il regalo parlava da sè, un capello nero, con due striscie colorate sopra - gli stessi colori della maglia che indossava sempre - e due cuori argentati cuciti sopra.
Due cuori.
Non era mai stato un genio, Plagg lo ripeteva costantemente, ma persino un cieco avrebbe capito cosa significassero quei cuori. Che Marinette avesse deciso di portarglielo indossando le vesti di Ladybug significava soltanto una cosa: era timida.
Questa consapevolezza scioglieva di pura dolcezza il cuore del giovane modello, che non aveva motivo di aspettare ancora. Doveva raggiungere la ragazza e dirle che aveva finalmente capito cosa provasse per lei. Che Plagg lo guardasse scuotendo costantemente il capo, o che tentasse di fargli credere di aver preso un abbaglio, era poco importante. Ormai aveva deciso, perchè aspettare ulteriormente?

Trovò la ragazza insieme al resto del proprio gruppo che veniva abbracciata con allegria, probabilmente perchè aveva detto loro che finalmente era riuscita a dargli quel regalo così prezioso. Furono loro, per prime, ad accorgersi della sua presenza e a spingere immediatamente la ragazza verso di lui.

« Marinette. »

« S-Sì? »

« Volevo dirti che finalmente ho capito di essermi innamorato di te. »

Il sorriso della ragazza aveva solo aumentato quella consapevolezza ed il bacio che ne susseguì fu solo un ulteriore conferma. Ma si sa, le fiabe non esistono nella realtà..
Lui e Marinette cominciarono a mostrare il loro amore a tutto il mondo, senza paure. Avrebbero dovuto provarne, forse, ma come adolescenti erano convinti di non averne motivo alcuno. Ma si erano dimenticati di una persona: Gabriel Agreste.
Il padre del biondo non era decisamente d'accordo con questa novità da parte del figlio. Non solo, voleva sfruttare le debolezze della ragazzina per poter creare la creatura perfetta con le proprie akuma. Ma di questo, il giovane, non poteva certamente saperlo..

Ritrovandosi la fidanzata davanti al cancello di casa propria, sotto ad un ombrello aperto a causa della pioggia, cominciò a farsi delle domande. Era preoccupato, in verità, perchè Marinette non aveva mai nascosto lo sguardo da lui, sempre limpido e cristallino, sempre così dolce nei suoi confronti come i macarons che preparava appositamente per lui.

« Marinette, qualcosa non va? »

« Sono venuta per dirti che.. dobbiamo lasciarci, Adrien. » cominciò la ragazza ed anche il cuore del giovane cominciò ad accelerare. « Non siamo fatti per stare insieme. »

« Ma cosa stai dicendo? Noi ci amiamo! »

« No, io non ti amo più. »

No, qualcosa non quadrava per niente. La ragazza si stava già allontanando dal cancello, andandosene a passo svelto, come a voler scappare, mentre il ragazzo desiderava solo rincorrerla ma era bloccato dalla propria guardia del corpo.
Non poteva finire così, non poteva!
Guardò il Gorilla pregandolo, con le lacrime, di lasciarlo passare per raggiungere l'amata. Riuscito a convincerlo corse verso di lei, che si era fermata sulle scale della metropolitana. Quando si accorse che un'akuma le si stava avvicinando svolazzando convinta, gli venne spontaneo fare un'ulteriore pazzia.
Mentre correva verso di lei, col cuore in gola, decise di trasformarsi in Chat Noir ed usare il cataclisma per salvarla.

« Stavi per essere akumatizzata, non avrei mai potuto lasciare che accadesse, Milady. »

« Mi hai chiamata.. Milady? » domandò, perplessa. « Com'è possibile, non dovremmo conoscere le nostre vere identità. »

Ma adesso non era importante, non agli occhi del biondo, che poteva nuovamente stringere la sua amata tra le proprie braccia.


[ . . . ]


Non avrebbe mai pensato che potesse accadere una cosa del genere. Non a loro due. Non al loro amore. Finalmente avevano scovato il nascondiglio di Papillon ed erano pronti a batterlo con ogni mezzo. Del perchè si trovasse sotto Villa Agreste era un mistero su cui non volevano momentaneamente soffermarsi.

« Lo sto facendo per me, per noi, Adrien. »

« C-Come fai a sapere il mio nome? »

Dietro al supercattivo vi era una specie di sarcofago con il vetro, così da mostrare all'interno chi vi riposava. Emilie Agreste si trovava addormentata placidamente, con quel sorriso dolce che la contraddistingueva ed i capelli biondi che le incorniciavano il viso.
Chat Noir si rese conto che la persona veramente da battere era sempre stato suo padre Gabriel, e con un impeto di rabbia preparò un cataclisma con cui colpire il genitore. Ma l'uomo sapeva che Adrien non avrebbe mai avuto davvero il coraggio di colpirlo, perchè era un vigliacco.

« PERCHE'!? »

Ma la risposta non arrivò mai, bensì un colpo secco dato col bastone altrui lo fece scaraventare fuori dalla tenuta, e successivamente contro la Torre Eiffel, seguito da una Ladybug disperata e preoccupata per il suo collega.
Ci fu questo scambio di battute dolorose tra padre e figlio, e mentre uno diceva ogni cosa per infierire, l'altro tentava di allontanarsi e tapparsi le orecchie, con la disperazione dipinta sul volto. E poi quella maledetta akuma.
Chat Noir, così come Adrien, smise di esistere.
  
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