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Autore: elesti    29/04/2020    8 recensioni
Una Parigi illumimata.
Il noto e famoso modello parigino Adrien Agreste.
La stagista di suo padre,la franco-cinese Marinette Dupain-Cheng.
I due kwami della creazione e distruzione ,impazienti di rivedersi,con il loro straziante sentimento che provano da secoli.
Scoperte rivoluzionarie di lui,decisioni importanti di lei.
Confessioni,amore,urla,rabbia,confusione,baccano,musica ad alto volume,bevande dal gusto ormai indistinguibile e una bottiglia vuota.
Una fabbrica di pensieri e idee in continua lavorazione.
Quale posto è meglio se non all'interno di un locale di Parigi,durante una festa di riconciliazione di una vecchia classe del liceo,per poter contenere tutto questo?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stava ancora aspettando un suo segnale o una risposta, qualcosa che gli facesse capire che poteva continuare baciarla.

Si che aveva detto che non avrebbe accettato un rifiuto, ma ripensando a quello successo fino'ora,tutto era possibile. Quindi alla fine il timore rimaneva in tutto e per tutto.

Ma eccolo qui,anche se poteva essere un riflesso dovuto alla luce o alla sua immaginazione,aveva visto ancora una volta gli occhi di Marinette mutare. Vide un luccichio mai visto prima, simile a quello nel locale quando stava per baciarla. E,sia per la scarsa pazienza ,sia per la felicità che gli trasmetteva quel singolo e unico luccichio,lo interpretò come la risposta che stava attendendo impazientemente.

Quindi, fu senza indugio,che tocco con le sue labbra con quelle di lei con impeto, chiudendo di conseguenza gli occhi. E le sue labbra erano come la prima volta: carnose,morbide,calde. Sembravano fatte apposta per lui. Create perche cosi potessero essere incastrate con le proprie per completarle,come un puzzle. E aspettò che lei ricambiasse prima di andare oltre,cosa che non aspetto molto. Marinette stava ricambiando. Di nuovo. Senti le mani di lei poggiarsi sulle sue spalle e Adrien continuo a baciarla,assecondando i movimenti di lei. Le lascio il viso,e porto le mani ai fianchi di lei,spingendola leggermente verso di se,cosi da azzerare tutte le distanze possibili e immaginabili tra di loro. Pure per averla più vicina. Inclino leggermente la testa,e cerco di approfondire ,sempre con delicatezza o di quel che ne restava, il bacio. E la senti sospirare,continuare ancora a contraccambiare. Ciò porto al stingere maggiormente la presa sui suoi fianchi,tanto che li circondò con un braccio,mentre la mano libera si muoveva sulla sua schiena verso l'altro. Spinse ancor di più le labbra contro le sue,prima di doversi separare.

Appunto personale di Adrien: ricordarsi di respirare prima di baciare Marinette,se non si vuole morire di soffocamento.

Si sentiva come se stesse per andare a fuoco,come le sue guance,mentre sentiva il resto del corpo in fermento. Come quello di lei che avvertiva tremare leggermente. E noto,non appena apri gli occhi e poggiato la fronte contro la sua,che pure le guance di Marinette erano di un rosso incadescente. Lo avvertiva pure nel calore dei sospiri di lei sulle proprie labbra. E non appena anche lei aveva aperto gli occhi,come calamite,il biondo aveva incollato i propri su quelli della mora. Non aveva alcuna intenzione di guardare altro per il resto della vita,e la cosa sembrava reciproca. Stettero così,immobili a fissarsi negli occhi. C'era solo silenzio intorno a loro. Il solo rumore che avvertivano,erano i propri respiri che pian piano si stavano regolarizzando.

Poi scattarono entrambi,l'uno verso l'altro.

Avevano subito riunito le loro labbra,più voraci e smaniose di prima. Lui aveva mantenuto la stessa posizione,rafforzando la stretta. Lei aveva allungato le mani,infilandole dentro il colletto della camicia di Adrien fino a circondargli il collo dolcemente. E anche lei cominciava a spingerlo verso di lui,facendolo chinare in avanti e inarcare la propria schiena verso di lei. Adrien ogni tanto alternava i baci a dei leggeri morsi al labbro inferiore di Marinette. Morsi che mutavano dal tirare al succhiare il labbro,prima di tornare a baciarla. Anche se distratto Adrien sentiva una mano di Marinette salire su,fin sopra la nuca ed infilarsi tra i propri capelli e tirarli leggermente. Poi,pian piano, Adrien aveva cominciato a farla indietreggiare,calpestando i panni che erano caduti prima a Marinette,fino all'arrivare al muro,dove la stava spingendo contro sempre di più,intensificando sempre di più il bacio e il contatto tra le parti piu morbide di lei contro le sue piu dure . Tolse le braccia da dietro la schiena di lei,facendole tornare ai fianchi,per poi farli salire fino all'arrivare sotto ai seni,per poi farle riscendere fino a dove piu in basso potevano arrivare. E il continuo muoversi delle mani di lui , aveva fatto alzare la maglietta che Marinette indossava e cosi scoprendone la pelle, e non appena all'ennesimo su e giu continuo delle mani di Adrien,al tocco della pelle nivea ,liscia,fresca e ancora un po umida,si erano immobilizzate li,aumentando il leggero tremolio per l'emozione,che sembrava non abbandonarlo mai. E al contatto tra pelle contro pelle,senti un sussulto di Marinette,che non si fermo,ma bensi lo strattono più a se,cominciando con una mano a tirargli la camicia mezza bagnata,abbastanza da poter farla sbottonare lo stretto necessario per far passare all'interno di essa le proprie mani. E questa volta fu il turno del biondo di sussultare al contatto della mano di lei freschissima,contro il proprio petto che sentiva andare a fuoco oltre che bombardato dall'interno per via dei battiti del proprio cuore. Cosa che lei avvertì,non appena posizionò la mano sopra la fonte dei rimbombi. E fu di nuovo il turno di lei per sussultare per il come battesse cosi violentemente.

<< E'per quello che mi stai facendo provare adesso...e sarà così per sempre...sempre e solo per te... >> gli disse sussurrando il biondo ,dopo essersi spostato col viso verso l'orecchio di lei. << Dovrebbe fare male un un battito del genere continuo, ma a me non porta dolore,tutt'altro...pure perche sei tu a farlo reagire così Marinette...sempre e comunque. >> continuò << ed inoltre..per provare ancora una volta il quanto tu sia perfetta...vogliamo parlare del come le tue labbra,My Lady,si aderiscano e uniscano perfettamente alle mie?? >> ed ecco anche una ulteriore prova che il biondo fosse Chat Noir.

E di sicuro stava per dire altro,perche si sa quanto possa essere lunga la lingua del gatto più famoso di Parigi. Ma fu interrotto dallo strattone che diede Marinette tramite la stretta che aveva ancora sui capelli del biondo,facendo ritornare il loro visi uno davanti all'altro.

<< Non riesci mai a tenere la lingua a freno vero...? >> gli sentì dire ,e cio provoco delle nuove fitte in mezzo alle gambe di lui << Smetti di parlare e baciami Adrien...! >>

Come poteva,il suo gattino preferito,non esaudire la richiesta e supplica della sua principessa??

In men che non si dica rifiondo le labbra su quelle di lei,trattenendosi dall'esultare non appena le senti schiudersi. Era strano il come,sebbene non avessero per nulla esperienza,sapessero bene o male come muoversi e reagire ai movimenti dell'altro. Fatto sta che Adrien non perse l'occasione per rendere quei baci ancora più profondi di quanto gia erano,cominciando ad inserire tra le labbra la propria lingua, che entrò subito in contatto con quella di lei,cominciando quasi una mini lotta o danza sul dominio,dove prevalse il micio. E pian piano cominciò ad esplorare con le mani. Avevano ripreso di fare il loro su e giu su Marinette,a differenza che questa volta,nel risalire si erano infilate sotto la maglietta,mentre nella discesa man mano che passava il tempo,entravano sempre di più dentro i pantaloni. E senti la propria bocca vibrare:un gemito. La sua principessa stava gemendo contro le sue labbra, lo stava facendo ancora e ancora man mano che continuavano. E si intensificarono quando una delle mani cominciò a dare attenzione al petto di lei,partendo con delle leggere carezze da sopra il reggiseno,che stavano diventando dei veri e propri massaggi,e quando ne ebbe abbastanza introfulo e mani al di sotto la coppa entrando di nuovo in contatto con la sua pelle. E comincio a tastare la morbidita del seno, i capezzoli divenuti turgidi. I movimenti delle mani venivano accompagnati dal continuo alzarsi e abbassarsi che il petto di lei faceva mentre riprendeva aria.

Fu costretto però a interrompere il contatto sia delle mani che delle labbra,visto che Marinette stava cercando di liberarsi della camicia ma non riuscendo a sbottonarla completamente. Concordando con la sua scelta, l'aiuto con il sbottonare tutti i bottoni rimanenti più quello dove si era fermata. E senti un sospiro di soddisfazione da parte di lei quando pote finalmente togliergli la camicia e ammirarlo come se gia non fosse a conoscenza di come era il suo corpo. Adrien non perse l'occasione cosi di togliere la maglia di lei ,che non appena quest'ultima intui le sue intenzioni, alzò le braccia per facilitargli il compito. Cosi fu il turno di Adrien di ammirarla, in completa meraviglia nel vederla in quel modo solo per lui. Direziono poi le mani verso gli spallini del reggiseno, che non appena i polpastrelli entrarono in contatto,alzo lo sguardo dal suo corpo verso il suo viso per chiederle ancora una volta sileziosamente il permesso per poterlo togliere. E come risposta, Marinette prese tra le proprie mani quelle di lui, e le porto dietro la propria schiena fino al farle arrivare ai gancetti dell'indumento. Poi le guido affinche lo sganciasse e lascio le sue mani ,che subito andarono a spingere delicatamente gli spallini giu per la spalla, per poi pian piano sfilargli completamente il reggiseno, che finì insieme alla maglietta e alla camicia, esponendo il suo petto a lui.

Dopo aver impresso nella propria mente le forme perfette attualmente visibili, Adrien si riavvicinò lentamente a lei,avvolgendole con un braccio i fianchi,mentre Marinette posizionò le proprie mani verso il ventre piatto e formato di lui fino al trascinarle in l'alto, verso le spalle fino a poggiarci sopra le braccia. Il tutto senza mai distogliere lo sguardo dal viso dall'altro. Adrien portò la mano ancora libera sulla guancia di lei,cominciandola ad accarezzare dolcemente,mentre riavvicinava il proprio viso a quello di lei e riprendere finalmente a baciarla. Si separo ancora una volta dalle labbra di Marinette,senza smettere di baciare il suo corpo. Passo a baciarle il mento,la guancia libera,lo zigomo,poi scese dal viso,dando attenzioni al collo esile alternando i baci a leggeri morsi,poi all'incavo tra collo e spalla, passo alla clavicola dove inizio a dare dei baci piu lunghi risucchiando l'aria,nel tentativo di lasciarle un suo marchio. E piu che scendeva,baciava,mordeva sul corpo di lei,piu la sentiva sospirare e gemere,cosa che più andava avanti piu voleva sentirne altri. Sopratutto per il fatto che era a causa sua. E dopo essere sceso a baciare l'incavo tra i seni, passo a dare attenzione ad uno, mentre la mano andò a sovrapporsi come un guanto sul seno rimasto libero e riprendendo i movimenti che faceva prima. Comincio a stuzzicarle il capezzolo con la mano,mentre con le labbra ancora stava esaminando per bene il seno preso in ostaggio,per poi iniziare anche con la bocca a dare attenzioni al capezzolo. E sempre più indugiava e stuzzicava,piu i sospiri di lei aumentavano,più lui impazziva a sentirli.

Non potendo piu aspettare oltre,si abbasso leggermente per poterla prendere per le cosce e tirarla su e lei quasi instintivamente incrocio le gambe intorno alla vita di lui aggrappandosi con le braccia intorno al suo collo. Subito dopo essersi assicurato che non cadesse, si diresse verso la porta della camera da letto, e dopo non poca fatica per aprirla pur di non lasciarla , riuscirono ad entrare.

<< Lo sai vero che riesco a reggermi senza che tu mi sostenga vero? >>

<< Lo so my Lady, solo che ormai non mi stacchero piu da te per molto, moltissimo tempo. Rassegnati all'idea. >> le risposte stampandosi in faccia un sorriso malizioso.

<< Sta pur certo, Micetto, che non ho da ridire su questo >> gli soffio all'orecchio, provocando in lui nuove brividi in tutto il corpo.

Non perdendo tempo,la poggio nel letto, e lentamente le sbottono e sfilo i pantaloni fino all'inginocchiarsi davanti a lei per togliere insieme alle scarpe dal tacco chilometrico,per poi ripete il percorso inverso con lei mani sfiorandole la base del piede fino alle cosce, dove su di una ci deposito un bacio. E mentre si disfaceva dei propri pantaloni e scarpe,la vide pian piano allontanarsi da lui,mettendosi piu verso il centro del letto matrimoniale, mentre con un braccio cercava di coprirsi il petto e e con l'altro si sorreggeva,il tutto con il suo viso arrossato che lo mangiava con gli occhi,mordendosi il labbro inferiore. Gli regalo l'ennesima visione che mai si sarebbe immaginato di vedere.

Era li,davanti a lui,con solo un misero pezzo di stoffa addosso.

Era li con lui.

Era li per lui.

E non andrà da nessuna altra parte.

Chiuse la porta della camera lasciandoli al buio e sali pure lui sul letto, stando in piedi sulle ginocchia una volta raggiunta Marinette,e preso il suo viso tra le mani ricomincio a baciarla, con piu dolcezza e calma. Lentamente la fece stendere sotto di te, sorreggendosi con i gomiti sul materasso per non gravarle a dosso, senza mai smettere di baciarla. Mentre lei gli aveva riportato una mano dietro la nuca di lui e l'altra era tornata ad intrecciarsi con i capelli d'orati di lui. Poi quando i baci stavano ritornando a essere più voraci, con una mano comincio ad accarezzarle il corpo,partendo dalla guancia scendendo sempre più giu,arrivando al sfiorare il seno fino al sostare sul fianco,per poi scendere ancora piu giu fino all'arrivare a meta coscia. La comincio ad alzare e lei intuendo tutto,avvolse entrambe le gambe alla vita di lui. Facendo entrare in contatto la sua parte più morbida contro la sua più dura. Provoco ad entrambi brividi per nulla comparabili ai precedenti. Adrien si separo dalle labbra di lei per rifornire d'aria i polmoni e poggio la fronte a quella di lei, osservandola. E quando Marinette aprì gli occhi, li intercetto subito con i propri. Erano lucidi, languidi ,luminosi, al tal punto dal risplendere nella stanza buia. E aspetto un suo segnale, per sapere se potesse continuare. E quando la vide annuire leggermente col capo,si mosse. Non sapeva come poteva fare,o cosa dovesse fare. Solo lo "sentiva". E si lascio guidare dall'istinto. Comincio ad ondeggiare contro di lei,facendo scontrare sempre di più le loro parti più sensibili. Vide Marinette sotto di se cominciare a sospirare, e cercava di trattenersi mordendosi il labbro inferiore. Abbasso il capo fino a baciarle il labbro che stava torturando.

<< Non trattenerti Principessa...non con me. Rilassati e lasciati andare >> le sussurro dolcemente <> fini riempiendole il viso di piccoli e teneri baci.

 

La vide pian piano finalmente rilassarsi, e quando riprese il movimento fluido di prima,la senti gemere, senza trattenersi o altro, e si senti orgoglioso per quello. Piu il movimento si velocizzava e andava avanti,più i fianchi di lei cominciavano a seguirne il movimento. Cominciarono cosi a muoversi entrambi come se stessero danzando,sentendo a vicenda i gemiti dell'altro. Non potendo più resistere, Adrien la bacio sulle labbra,per poi scendere e sostare sul suo lobo,mordicchiandolo, aumentando i suoni di lei. Finche uno di quei suomi melodiosi,lo stupi in particolare.

<< A-Adrien... >>

Aveva sentito bene? Aveva davvero sentito Marinette fremere il suo nome? O aveva sentito male? Come poteva un semplice suono del genere scuoterlo piu di tutto quello che stava accadendo??

Ma risuccesse, lo stesso suono, stessa intensita,se non più forte, ma lo aveva rifatto. Marinette fremeva dicendo il suo nome. Adrien senti il cuore scoppiargli, non riuscendo a crederci, e senza rendersene condo aveva aumentato ancor di più i movimenti, facendole scappare altri gemiti sempre più forti,piu intensi. Aveva chiuso gli occhi, continuando a sentirla e godendosi più di prima ogni sillaba e verso che uscivano dalle labbra della sua Marinette.

Poi avvertì le mani di lei sul proprio petto, non ricordandosi quando le aveva allontanate da dove erano prima. Le avverti le sue piccole mani accarezzarlo, compiendo dei movimenti quasi circolati. Le avverti scendere,dal petto verso lo stomaco, sempre con gli stessi movimenti, finche non le senti sfiorare i ventre, che quasi trattenne il respiro al pensiero di cosa stesse per fare,facendolo rallentare di conseguenza. Poi una delle due mani si mosse, scendendo ancora, fino al raggiungere sopra i boxer la fonte della sua eccitazione. E questa volta toccò a lui gemere.

<< Marinette. >> soffio, gemendo, mentre sentiva la mano di lei accarezzarlo. Con quel suo tocco dolce e delicato che al momento lo stava facendo impazzire. Sembrava che cercasse gli lenire le sue sofferenze, ma anche aumentare la sua passione.

Dopo l'ennesimo sospiro, comincio a sentire come le mani di lei cercavano di tirar via la stoffa. In una ritrovata ,stranamente, lucidità, si senti in dovere di issarsi leggermente in su, e guardarla attentamente. Cosa fare??

Passo un secondo,che lei subito capi,annuendo. Il semplice gesto sembro far tornare da ovunque sia venuta la lucidita perduta e riprendere da dove erano rimasti.

Ogni leggero strattone che lei dava alla sua ultima barriera lui faceva lo stesso con quella di lei. Quando ne fu stufo,si tiro su a sedere ,togliendosi di fretta e furia il proprio indumento buttandolo in giro per la stanza. Mentre con l'intimo di lei si comporto in modo piu delicato,quasi rispettoso, tanto che mentre pian piano lo sfilava via,lasciava più baci che poteva dove esso passava.

Finalmente,esposto l'uno all'altra, sentendosi soddisfatto dopo l'attenta inquadratura della propria Venere sotto di lui,ritorno a sovrastarla mantenendo gli occhi puntati sui quei luminosi zaffiri.

Quando risenti le mani di lei su di lui, riprese a baciarla. E nel mentre con un braccio si sosteneva,con la mano libera da ogni dovere,si trascino verso la zona piu delicata di lei. Quando poi finalmente raggiunse la sua meta,tra le labbra la senti emettere l'ennessimo sospiro. Incoraggiato,comincio a toccare con le dita la zona a lui sconosciuta e nuova,esplorandola,tastandola,e ogni volta che la sentiva reagire al suo tocco,tornava indietro sui suoi passi per essere sicuro di aver colto il giusto passaggio per poi ripeterlo e ripeterlo ancora.

Voleva ubriacarsi di quei suoni,di quelle reazioni.

Finche non riprese le sue esplorazioni,arrivando fin dove poteva con le dita verso la sua fessura. Cominciando pure pian piano ad addentrarsi dentro di lei. Sempre delicato,sempre con rispetto. Anche con la fame e la sete di lei che stata sempre aumentando in lui.

Fino al farle emettere gli ennesimi nuovi suoni. Mai sentiti prima,cosi supplichevoli, desiderosi. Molto simili ai propri.Che desideravano andasse avanti,che non smettesse,che continuasse.

Quando stava per procedere per la prossima mossa si fermo di nuovo a guardarla,sempre per avere quella sicurezza che potesse continuare. Ottenne quasi un ringhio pe ril fatto che avesse tolto le dita di li, subito sostituito da un enorme sospiro quando Marinette senti con cosa stava per essere sostituite.

<< Sei sicura..?? >> sussurro cosi piano che si stupi che fosse riuscita a sentirlo.

<< Con te..?? Sempre. >>

Non servi altro.

Lentamente lui entro dentro di lei, e mentre cominciava ad addentrarsi sempre di piu,trascurando il come si sentisse cosi bene dentro di lei,seguiva con sguardo attento le reazioni di lei, e aspetto.

La senti irrigidirsi.

Senti le unghie di lei premere contro la sua carne.

La senti trattenere il respiro e poi ricacciare fuori l'aria .

Poi,la senti pronta.

Comincio con un piccolo movimento, tornando indietro e poi di nuovo avanti. Con tutta la delicatezza e dolcezza che poteva avere. E continuo. Sempre a questo ritmo. Finche con senti le leggere spinte essere corrisposte.

Fu veramente il come toccare il cielo,le stelle, quando i suoi movimenti venivano contraccambiati. Piu cominciavano a essere frenetici,piu cominciavano entrambi a essere rumorosi e a chiamarsi a vicenda in modo disperato.

Adrien rispondeva ad ogni richiamo di Marinette.

Marinette rispondeva ad Adrien.

In un ciclo continuo e infinito.

Come l'intensita delle spinte,aumentarono anche le intensita dei baci bramosi e bisognosi dell'altro finche non necessitavano di aria e gemere per ogni nuova sensazione.

Fu quando poi il bisogno delle spinte divenne piu animalesco,piu frettoloso,che finalmente non sentirono piu il bisogno di trattenersi .

Urlando il nome dell'altro insieme,arrivarono entrambi al loro culmine.

Si accasciarono entrambi nel materasso,sfiniti.

La stanza piombo nel silenzio,rotto solo dai loro respiri che cercavano di stabilizzarsi.

Sebbene le poche forze mancanti ,Adrien cerco di tirare a se Marinette nel modo piu delicato possibile. Lei istintivamente si rintanò nel petto di lui che aveva cominciato all'istante ad accarezzarle la schiena.

Quando Adrien riaquisi un po di respiro,prese parola.

<< Che ne dici di parlare domani...? >>

<> gli rispose sorridente la ragazza,ormai ad un passo dal raggiungere le terre di morfeo. Scatenando un piccolo risolino al biondo.

Poi fu silenzio.

Non ansioso,o imbarazzante.

Ma pacifico,bello,rilassante.

<< Oh mio dio! Marinette ti prego dimmi che prendi la pillola! >>

<< Dannazione Adrien, dormi! >>

 

Angolo di un autrice resuscitata dal nulla:
 Sinceramente,cosa sia successo non lo so.
Non pensavo avrei mai finito questa storia. Quando stavo scrivendo quest'ultimo capitolo,sembrava che tutta l'istirazione fosse svanita. Dovuto al fatto anche da quello che mi succedeva intorno,o da alcune delle molte delusioni che questa serie mi stava dando. Quindi l'avevo completamente abbandonata.
Poi ad un certo punto prima di mezza notte mi arriva una notificha su WatPad ,pensavo fosse un'autriche che pubblicava un nuovo capitolo. Invece mi ritrovo questo utente,che ha votato il primo capitolo di questa storia. 
Non so cosa mi sia preso,ma l'ho visto e
BAM
Ho finito il capitolo.E ora che sono le 2:30 sono qui a pubblicarlo. So che ci saranno gli errori lasciati dalla me del 2017. So che si notera come il mio stile dello scrivere sia cambiato. Ma sinceramente ,volevo finirlo e basta,anche se so che quelle poche persone che seguivano questa sotira sicuramente non ci saranno piu. E spero di non delidere quella persona che ha appena votato la mia storia.
Alla fine ,era questo il finale che volevo per la storia. Pensavo fosse inutile scrivere come i due si raccontavano i propri segreti,storie e via dicendo. Lo trovavo e trovo monotono. MA TANTO AMEN SONO SICURA CHE IN POCHI LEGGERANNO.
Con tutto il cuore vi dico buona lettura e buona notte.
elesti
   
 
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