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Autore: Denise9194    29/04/2020    0 recensioni
Non posso lasciarglielo fare... Non posso..
Ho amato tanto questo libro, ho amato la versione cinematografica, l'unica cosa che non riesco ad accettare è il finale. Spero che vi piaccia la mia versione.
Genere: Drammatico, Erotico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Will e io ci recammo in visita da un medico specialista. Dovevano sottoporlo a delle analisi e visite di routine. Poter formulare la diagnosi e darci la speranza di cui avevamo bisogno. -Signor Traynor, dopo accurate visite e analisi, ho studiato a lungo il suo caso. Lei è stato vittima di un incidente grave, ma gli ultimi sviluppi sulla ricerca del midollo, mi fanno ben sperare che lei possa recuperare la sua mobilità. - spiegò il medico. Il viso di Will si illuminò, tornare ad essere quello che era, lo rendeva euforico. Era ciò che desiderava di più al mondo. Gli presi la mano e per tutto la durata dell'incontro non gliela lasciai, volevo che sentisse il mio supporto. -Ci sarà un percorso lungo, doloroso e difficile da intraprendere se la sente di intraprenderlo? - domanda il medico. Gli strinsi più forte la mano, lui con pacatezza rispose. -Assolutamente si dottore, non voglio lasciare niente di intentato. - rispose prontamente Will. Un sorriso incurvó le mie labbra, questo è il mio Will. -Bene, allora le spiego alcune cose che dovrebbe sapere. Quando il midollo spinale si danneggia, l’organismo ripara la lesione con del tessuto cicatriziale. Questa cicatrice, però, non consente la riparazione delle vie nervose, quindi gli input che partono dal cervello non raggiungono più i muscoli. L’idea da cui sono partiti i ricercatori inglesi è stata quella di cercare di sciogliere il tessuto cicatriziale grazie a un enzima, chiamato condroitinasi, per favorire nuove connessioni tra neuroni. Per raggiungere questo obiettivo gli scienziati hanno pensato di inserire nelle cellule del midollo spinale di paralizzati il gene della condroitinasi, veicolandolo attraverso uno specifico vettore virale. Hanno dunque praticato delle iniezioni a livello delle lesioni spinali, poi hanno attivato il gene grazie alla somministrazione di un antibiotico. Per rendere più sicura la strategia e controllare le tempistiche di attivazione, infatti, è stato impiegato un meccanismo a interruttore molecolare, che permette di accendere e spegnere il gene. “Ciò che è entusiasmante del nostro approccio è che possiamo controllare con precisione quanto a lungo la terapia viene erogata utilizzando un interruttore genetico”. “Questo significa che possiamo concentrarci sulla quantità ottimale di tempo necessaria per il recupero. La terapia genica fornisce un modo di trattare grandi aree del midollo spinale con una sola iniezione e con l’interruttore possiamo ora disattivare il gene quando non è più necessario”. -Ci sono stati dei casi, di guarigione? - chiese William. I risultati ci sono stati Già dopo due settimane e mezzo di attivazione del gene, i ricercatori hanno potuto constatare un notevole aumento dell’attività cellulare nel midollo spinale. Dopo 8 settimane avevano riacquisito il controllo del movimento degli arti superiori e riuscivano ad afferrare autonomamente gli oggetti. - fini di spiegare il medico. -Voglio sottopormici al più presto! - chiese Will. -Bene signor Traynor, allora da domani inizia il suo percorso. Ci vediamo alle 9 del mattino, per la prima seduta. - concluse il medico. Per tutto il tempo, che abbiamo impiegato per tornare a casa non sono riuscita ad articolare nessuna parola, mi sembrava incredibile avercela fatta a trovare una soluzione. Will vedendomi troppo taciturna, decise di scuotermi dai miei pensieri. Una volta arrivati a casa. -Hey, Clarke che ti succede? Preoccupata di ciò che ti farò, quando potrò usare le mani? - mi prese in giro Will. -Stupido, no, anzi si, non vedo l'ora. Ma non pensavo a quello, ma al fatto che non vedo l'ora di vederti in piedi. - risposi con calma. -Mi auguro che quel giorno arrivi presto! -Anch'io. Lo baciai e poi rientrammo in casa, avevamo da preparare i bagagli, per il soggiorno di Will in ospedale. Io sarei rimasta con lui. Informati i Traynor delle disposizioni mediche, si congratularono con me, per la mia tenacia. Speravano che Will sarebbe tornato in piedi e alla sua vita come desiderava. NB. LA PARTE MEDICA L'HO PRESA SU INTERNET, VOLEVO UN RIFERIMENTO REALISTICO PER LA MIA STORIA, SEBBENE QUESTO METODO NON SIA STATO PROVATO ANCORA SUGLI UMANI. IO HO SCELTO DI ADATTARLO.
   
 
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