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Autore: ladypink88    30/04/2020    10 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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La stazione di Milano Cadorna il lunedì mattina sembrava il luogo dove la fretta veniva celebrata . Letteralmente orde di persone scendevano da treni molto spesso in ritardo e camminavano a passo rapido per giungere ai loro posti di lavoro per non ricevere l’ennesima strigliata dal proprio capo.
“Certo che il lunedì mattina sono sempre tutti incavolati!” mormorava tra sè  e sè scendendo dall’ennesimo treno in perenne ritardo. Guardando l’orologio si chiese se Manuel l’avesse aspettata per andare insieme all’università o se si fosse già incamminato.

Ma la figura di un ragazzo biondo e alto di fianco all’edicola con il suo immancabile Eastpack grigio le tolse immediatamente  ogni dubbio dalla mente. “Ciao Manu! Scusa per il ritardo! Aspetti da molto?” “ No puffa, tranquilla mi sono preso il frappuccino di Starbucks mentre ti aspettavo!” E mentre lo diceva ne porgeva uno anche lei. “Spero che sia ancora caldo”. Questo era uno dei motivi per cui Laura adorava letteralmente Manuel. Quella gentilezza così genuina e mai scontata di fronte ad un carattere come il suo, che talvolta diventava scorbutico per un nonnulla.

Sì,era proprio così . Manuel con quei gesti di affetto così inaspettato si era conquistato la sua parte genuina e si era poco a poco trasformato nel suo migliore amico. Afferrò il Frappuccino di Starbucks e disse “Vedi che ho occhio, me li scelgo bene gli amici! Grazie Manu! Sai che voglia di iniziare il lunedì con la lezione economia aziendale, non è proprio il mio forte, ma la devo dare!” “Eh sì puffa, ti conviene proprio darci dentro, pensa che prima te la togli meglio è!”
Per Manuel a parole era sempre tutto molto semplice. Talmente semplice che quasi ci credevi che lo fosse. Ma il realismo innato di Laura la portava sempre a pensare che non fosse proprio così. E l’atto pratico le dava ragione. Manuel era il classico figliolo un po’ scanzonato e che prendeva le cose forse un po’ troppo alla leggera. Se non superava un esame, la sua famiglia per motivarlo lo portava a mangiare l’aragosta.

E questa cosa aveva sempre disturbato non poco Laura, che aveva ben altri trascorsi. La cosa divertente è che quando Manuel lo raccontava, ne andava anche fiero e si stupiva e non capiva il perché Laura si stizzisse tanto. In realtà il reale perché non lo capiva neanche lei . Forse in fondo, un po’ lo invidiava, e poi aveva dei modi così pucciosi nei suoi confronti che proprio non riusciva ad arrabbiarsi con lui o a dirle che cosa realmente le desse fastidio.
E poi in fondo era la famiglia di Manuel, che importava a lei se quando veniva bocciato agli esami i suoi genitori lo portavano a mangiare l’aragosta nel ristorante più costoso di Milano? L’unico fatto reale che le veniva in mente è che  con i soldi del conto di quel ristorante Laura avrebbe dovuto lavorare un mese come baby sitter per pagarsi gli studi e che quindi la riteneva una spesa inopportuna e soprattutto poco efficace, dal momento che Manuel aveva spesso di queste crisi d’identità universitaria.
Ecco forse esisteva la parola giusta per definire il suo miglior amico Manuel : un tenero viziato. Era però anche capace di viziare gli altri e a Laura piaceva farsi viziare da lui. Era una sensazione che aveva provato molte poche volte nella sua vita.
“ E tu come va la preparazione dell’esame di Economia Politica? Hai intenzione di farti portare ancora a mangiare l’aragosta per motivarti a studiare?” chiese Laura in modo assai ironico “In verità non mi spiacerebbe affatto, ma è già il terzo tentativo, mi sa che non c’è aragosta che tenga, a questo giro ci devo riuscire!” Soddisfatta della risposta Laura si incamminò spedita verso l’università . “Ehy puffa hai messo il turbo?” “ Eh sì, e mi sa che conviene che lo metta anche tu,se no rischiamo di arrivare tardi!”.
Manuel sorrise e la seguì . “ Sai perfettamente che due passi tuoi corrispondono ad uno dei miei perciò posso anche non mettere il turbo!” Risero e si avviarono spensierati ciascuno alle proprie lezioni.

   
 
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