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Autore: JennyPotter99    01/05/2020    0 recensioni
SEQUEL "IL CALICE DI FUOCO"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente, Arthur accompagnò Harry e Jenny all’udienza al Ministero.
Attraversarono Londra tramite la metro: mezzo che il mago trovava alquanto curioso, essendo affascinato da mondo babbano.
Giunsero in una vietta poco affollata, dove c’era soltanto una cabina telefonica.
-Non ho mai utilizzato l’ingresso per visitatori.-
Entrarono tutti e tre in quello spazio stretto e Arthur inserì una moneta.
Di scatto, la cabina scese sotto terra, come un ascensore.
Si ritrovarono in una grande piazza: il pavimento era di tegole nere lucide e c’era qualsiasi tipo di creatura.
All’angolo, un uomo vendeva copie della Gazzetta del Profeta dove si accusava Silente di essere perfino pazzo e pericoloso.
Chi lavorava al Ministero, usava altri mezzi per arrivarci, tra cui anche la metropolvere, utilizzata al secondo anno dai fratelli Potter per raggiungere Diagon Alley.
Al centro della piazza, oltre ad un enorme foto di Caramel, c’era un’ampia fontana con statue d’oro.
Fatto qualche metro, presero un ascensore che andava in tutte le direzioni, in compagnia di Kinglsey e altri impiegati.
Infine, raggiunsero il loro piano.
L’ufficio Misteri.
Nell’attraversare il lungo corridoio che portava all’aula, i tre incrociarono il Ministro della magia che confabulava con Lucius Malfoy.
Purtroppo, anche egli lavoratore al ministero.
Jenny gli lanciò un’occhiataccia e poi si fermarono alla porta della stanza.
-Ricordate, durante l’udienza parlate solo quando siete interpellati e state calmi.- gli disse Arthur. -Non avete fatto niente di sbagliato. Come dicono i babbani: la verità salterà fuori!-
Ad Arthur non fu consentito entrare e i fratelli Potter si ritrovarono nella stessa aula del ricordo con Barty Crouch Junior, soltanto che Harry era l’imputato.
Stava al centro, seduto su una poltrona e circondato per metà dai signori e le signore del consiglio, mentre Cornelius sedeva su un piano più alto e Jenny su una delle tribune dietro il fratello.
-Udienza disciplinare del 12 agosto, per violazione della magia minorile. Imputato: Harry James Potter.- esordì il ministro.
-Testimone per la difesa!- intervenne Silente, apparendo all’improvviso.- Albus Percival Wulfric Bryan Silente.-
Jenny sorrise ampiamente sia per il nome buffo, sia per il fatto che avrebbe protetto suo fratello.
-Le accuse?- chiese egli.
-Le accuse sono le seguenti: egli ha consapevolmente e in piena conoscenza delle regole, prodotto un Incanto Patronus alla presenza di un babbano.- rispose Cornelius. -Lei nega di aver prodotto suddetto Patronus?-
-No, ma…-
-Era consapevole che le è proibito usare la magia fuori dalla scuola fino al compimento di 17 anni?-
-Sì, ma l’ho fatto a causa dei Dissennatori!-
Dopo aver fatto questa affermazione, intorno a lui si creò brusio.
-Astuto, veramente astuto.- commentò il ministro. -II babbani non possono vedere i Dissennatori vero? Decisamente opportuno.-
-Non sto mentendo, erano in due e se non avessi fatto niente…-
Caramel lo interruppe per l’ennesima volta e a Jenny iniziò a dare fastidio.- Sono spiacente di interrompere quella che sarebbe stata sicuramente una storia avvincente. Ma siccome lei non possiede nessun testimone che potrebbe provare tale avvenimento…-
Questa volta fu Silente ad interromperlo.- Mi perdoni Ministro, ma si dà il caso, che possiamo.-
In aula si presentò la signora Figg, la loro vicina di casa e fedele a Silente.
Non sembrava molto convinta di quello che stava facendo, come se si sentisse in soggezione.
-Prego, descriva l’aggressione. Che aspetto avevano?-
-Beh, uno era molto grasso e l’altro molto magro.-
Jenny roteò gli occhi: dopotutto era solo un’anziana.
-Non i ragazzi, i Dissennatori.- puntualizzò Caramel.
-Oh, giusto, giusto. Grossi, con il mantello. Poi, tutto è diventato freddo, come se tutta la felicità fosse sparita dal mondo.- continuò la donna.
-Suvvia, i Dissennatori non se ne vanno in giro in un sobborgo babbano e per caso incrociano un mago!-
-Penso che nessuno di noi crea che i Dissennatori fossero lì per caso, Ministro.- intervenne Albus.
Una donna dalla giuria si schiarì la voce: una signora con dei boccoli accuratamente fatti e l’ombretto rosa.- Forse posso averla fraintesa, professore. I Dissennatori sono sotto il controllo del Ministero della magia. Tuttavia, mi è sembrato di capire che lei stesse insinuando che il Ministero ha ordinato di attaccare questo ragazzo.-
-Sarebbe perturbante da pensare, signora sotto segretario e sono sicuro che il ministro vorrà fare delle accurate indagini sul perché i Dissennatori fossero a piede libero. Sta di fatto, c’è qualcuno che potrebbe celarsi dietro gli attacchi. - le rispose Silente, avvicinandosi all’uomo.- Cornelius, ti imploro di sentire ragione: la prova che l’Oscuro Signore è tornato è incontrovertibile!-
Cornelius strinse i denti e si fece paonazzo.- Lui non è tornato!- bofonchiò.
Jenny avrebbe tanto voluto alzarsi e fargli vedere le cicatrici che aveva sul braccio.
Nel frattempo, Silente sospirò.- Per la faccenda di Harry Potter, la legge è chiara: la magia può essere usata davanti ad un babbano solo in caso di vita o di morte.-
-Le leggi posso cambiare, Silente.-
-Ma certo! E’ ordinario indire una tale udienza solo per magia minorile?- domandò Silente, aprendo le braccia in segno di impazienza.
-Che cosa vuol dire?- sussurrò Harry a sua sorella.
Jenny aveva intuito tutto.- Non sei qui per essere giudicato, Harry. Vogliono solo infangarci ancora di più.-
-Chi a favore di una condanna?- domandò il Ministro, alzando la mano insieme ad una ventina dei 50 sotto segretari.- Chi contrari?-
La maggioranza alzò la mano per l’innocenza di Harry.
-Assolto da tutte le accuse.- dichiarò il Ministro, battendo il martelletto.
Grazie a Silente, Harry era salvo, ma non ne voleva sapere di fermarsi per i ringraziamenti.
***
Il mattino dopo, Moody e Kinglsey, accompagnarono i ragazzi verso l’espresso per Hogwarts.
Mentre attraversarono la stazione, i due fratelli notarono un cane nero camminargli a fianco.
-Felpato!- esclamò Moody, rimanendo discreto. -Manderai a monte l’operazione!-
Harry e Jenny lo seguirono nel magazzino delle pulizie e lui tornò umano.
Non poteva farsi vedere in giro, era ancora un ricercato.
-Sei pazzo? Se qualcuno ti vedesse!- esclamò Jenny, controllando che fuori non ci fosse nessuno.
-Beh, cos’è la vita senza qualche rischio?- commentò lui, estraendo qualcosa dalla sua pelliccia nera.- E poi, dovevo darvi questa.-
Si trattava di una foto di tanto tempo prima: c’erano Silente, la famiglia Potter, i Paciock, Moody e i Malandrini al completo.
-L’ordine della fenice originale.-
Jenny notò subito, accanto alla mamma, una persona che non si sarebbe aspettata di vedere.- Ma quella è Narcissa Malfoy!-
-Già, Narcissa Black, prima di diventare Narcissa Malfoy. Venne accusata di cospirare contro Voldemort e decise di abbandonare.- spiegò Sirius.
-Siete tutti così giovani.- aggiunse Harry.
-Beh, ora tocca a voi.-
 
   
 
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