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Autore: cussolettapink    03/05/2020    3 recensioni
Hailey si trovava sull’Hogwarts Express quando le arrivò per la prima volta una sensazione allo stomaco, sensazione che interpretò come ansia per l’ultimo anno, quello dei M.A.G.O.
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“Muller, sapevo che ti avrei trovato qui, sei davvero monotona” una voce distrasse la ragazza dai suoi pensieri.
“Malik, quale piacere. Rovinarmi la giornata non ti basta? Ora anche la digestione?” commentò la grifona, girandosi per affrontare la serpe.
“Sai che la mia gioia più grande è darti fastidio, di che cosa ti stupisci dopo tutti questi anni?” fece retorico lui “ma non temere, quest’anno ho trovato un modo davvero originale per farlo”.
“Sarebbe?” chiese la ragazza, incrociando le braccia al petto e fissando malamente il moro.
“Basterà ricattarti, visto che ora conosco il tuo segreto”.
La castana si pietrificò all'istante, aveva immediatamente capito di cosa parlasse il ragazzo che le stava di fronte.
“Non è possibile che te l’abbia detto” commentò solo, rimasta sconvolta dalla notizia. LUI, non lo avrebbe mai fatto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 5 – A sad Day


Quella grigia mattinata sembrava adattarsi benissimo all’umore della Grifona.

Gli intorpidimenti per la partita del giorno prima erano – per fortuna – completamente guariti, rimaneva però qualcosa che la turbava profondamente.

Erano appena finite due ore interminabili di Storia della Magia con le Serpi, cosa che aveva peggiorato ulteriormente l’umore della castana.

L’attendeva un’ora di Pozioni con i Corvi, che dall’accaduto con Stone la guardavano quasi peggio di quanto facevano le serpi.

“Ma io dico, si può essere tanto infantili?” commentò Hermione, affiancandola durante la preparazione della pozione.

“Non me ne parlare, sembra che io abbia fatto un torto a tutta la casata. E dire che dovrebbero essere loro quelli intelligenti! Ho semplicemente rifiutato un invito a uscire, non è certo colpa mia se mi è stato fatto davanti a tutta la sala grande e ora è lo zimbello di tutta la scuola”.

“Ma sentila! Ti senti chissà chi?” commentò una ragazza Corvonero, che in quel momento si trovava dietro le due ragazze per prendere anche lei una cosa dall’armadio delle dispense.

“Non mi sento nessuno, ho solo espresso la situazione come è accaduta. Il tuo compagno è stato indelicato e per nulla galante, non vedo come avrei dovuto accettare il suo invito dopo quella pseudo dichiarazione!”

Si difese la ragazza, sentendosi in inferiorità numerica visto che la Corvonero era affiancata da altre due ragazze della stessa casata.

“Tornate subito a posto o sarò costretto a togliere venti punti a entrambe le case, muovetevi” la severità e autorità di Piton erano indiscutibili, motivo per cui tutti tornarono ai propri posti.

Le ore passarono lente e inesorabili. Avrebbe volentieri fatto a meno del giro di ronda quella sera ma era stato il turno di Niall il giorno prima e non aveva il coraggio di chiedergli un cambio. Maledisse la McGranitt per quei turni, era stata terribile: c’erano Prefetti o Caposcuola che ancora non ne avevano fatto uno e lei era già al suo secondo, con la stessa casa con cui aveva fatto il primo.

Ringraziò il cielo che non si trattasse nuovamente di Stone, sperava le capitassero meno turni possibili con il Corvo dopo il modo in cui si erano lasciati in Sala Grande ormai giorni prima.

Decise di non pensarci e si incamminò verso il punto di ritrovo, per organizzare i vari giri.

Senza rendersene conto, chiese di controllare l’ala del castello in cui c’erano le aule in disuso.

Si disse mentalmente che il motivo era sperare di beccare nuovamente Malik fuori orario, in modo da potergli togliere altri punti.
 

Quasi come se lui se lo aspettasse, si fece trovare comodamente seduto su quella che un tempo era la cattedra del professore di quell’aula.

“Malik! Possibile che tu non sia mai nel tuo dormitorio? Sarò costretta a togliere dei punti a Serpeverde questa volta!”

“Muller, devo davvero ricordarti che conosco il tuo segreto? Sei così debole di memoria?” domandò lui, poggiando i piedi sulla cattedra, chiaro segno di quanto gli importasse essere stato sorpreso dalla Grifona.

“Questa è una mancanza di rispetto verso il ruolo che ricopro! Se quando siamo nei corridoi vuoi rompermi sei libero di farlo ma ora sto facendo la ronda di guardia come prefetto e se becco uno studente fuori dalla classe, sono costretta ad ammonirlo!”

“E sentiamo, lo faresti anche se beccassi uno dei tuoi amichetti rossi e oro?”

“Certamente, bisogna essere onesti” rispose subito lei, non capendo dove il moro volesse andare a parare.

“E sentiamo, che ne penserebbe Silente se gli andassi a raccontare che proprio ieri, quando non eri un austero prefetto, sei stata coperta dal tuo compagno? Horan potrebbe venir rimosso dal suo incarico se si venisse a conoscenza del fatto che ha certe preferenze nei confronti dei suoi compagni. Posso perdere cinquanta punti, lui può perdere il posto”.

“Non essere meschino Malik! Ti è stato comodo che Niall ieri ci difendesse! E comunque, ti ricordo che sei un prefetto anche tu! Tu che dovresti dare il buon esempio sei stato beccato innumerevoli volte fuori dalla tua sala comune da diverse persone, non pensi che lo perderesti anche tu il tuo ruolo di prefetto?”

“Sicuramente, però a me non importa niente anzi, se mi si risparmiasse questa rogna delle ronde sarei anche più contento. Il tuo caro irlandesino invece ha bisogno dei crediti come prefetto giusto? Fossi in lui mi concentrerei meno sul Quiddich e più su Pozioni, qualche giorno fa ho sentito il pessimo voto che ha preso con Piton e anche oggi a Storia della Magia è stato abbastanza penoso”. Il ghigno che il moro aveva in viso, quello di chi sapeva di avere il coltello dalla parte del manico, non accennava a diminuire.

“Malik sei davvero un… un… ahh non so neanche più perché perdo tempo con te! Venti punti in meno a Serpeverde!” declamò la ragazza, vedendo il sorriso dal volto del moro sparire.

“Davvero non ti importa niente del fatto che io possa rovinarti? Il fatto che Draco sia tuo cugino potrebbe farti fare piazza pulita intorno, i Grifoni probabilmente ti caccerebbero anche dalla squadra”.

“Non sono così cretini o infimi come voi serpi! Sono miei amici!” rispose lei, sapendo quanto però nelle parole del moro ci fosse un fondo di verità.

Quell’anno la rivalità tra case aveva raggiunto dei livelli altissimi, ora anche Grifoni e Corvi non si potevano vedere.

“Da quanto ho visto sull’arazzo al Malfoy Manor, è tuo padre a essere imparentato con i Malfoy, non ti ha insegnato un po’ di spirito di sopravvivenza?”

In quel momento fu come se mille lame avessero colpito nel medesimo istante il cuore di Hailey, che strinse forte la presa sulla bacchetta.

“Se mio padre fosse ancora vivo, sono sicura me lo avrebbe insegnato. A quanto pare non sai proprio niente su di me, quindi evita di sparare sentenze. Ora vattene prima che tolga altri dieci punti a Serpeverde”.

Girando i tacchi, la ragazza uscì più veloce che poté da quell’aula, diventata ad un tratto troppo stretta per tutte le emozioni che l’avevano investita.

Ricordare il padre, proprio in quel giorno particolare, l’aveva fatta sprofondare in un turbinio di tristezza infinita.

La ronda continuò senza intoppi, aveva incrociato un paio di volte il suo ‘collega’ Corvo e ora stava finendo di ispezionare l’ultimo corridoio – quello vicino alla torre di Astronomia e uno dei più isolati di tutta la scuola – quando sentì una mano afferrarle il polso con cui teneva la bacchetta, facendogliela cadere a terra.

“Ma che succed- Stone! Cosa diamine ci fai tu qui?!?” quasi urlò lei, un po’ spaventata dall’esser stata afferrata e un po’ turbata da quell’interruzione così brusca.

“Hailey Muller, io ti amo! Non rifiutarmi!” lo strano odore che circondava il Corvo la fece scattare.

“Stone, ti sei preso mica una pozione d’amore? Cosa stai combinando? Lasciami immediatamente”. Cercò di parlare lentamente, senza farlo agitare.

Se era riuscita a riconoscere bene la pozione, la ragazza sapeva che era un tipo molto pericoloso di filtro d’amore: la persona sotto il suo influsso non si sarebbe fermato di fronte a nulla pur di stare con la persona amata.

“Non ho preso nulla amore mio, ora baciami!” la veemenza con cui le si avvicinò la fecero barcollare, tanto che finì incastrata tra il muro e il corpo possente del Corvonero.

Nonostante non facesse parte della squadra di Quiddicth, il ragazzo aveva un corpo forte e allenato; Hailey difficilmente sarebbe riuscita a staccarselo di dosso senza l’uso della bacchetta ma purtroppo questa ancora giaceva a terra a qualche metro da loro, quindi tentò di far ragionare il ragazzo.

“Stone ascoltami bene: Sei sotto l’influsso di un filtro d’amore, qualcuno deve averti fatto uno scherzo. Sono un prefetto in ronda, tu sei uno studente fuori dal dormitorio dopo l’orario, stai rischiando tanto a rimanere qui. Torna alla torre dei Corvi e farò finta che non sia successo nulla, ok?”

“Non se ne parla! Voglio stare con te! Per sempre! Baciami!”

“Levati immediatamente! Non voglio!” cercando di allontanarsi quanto più possibile nonostante fosse ancora costretta tra le sue braccia, la ragazza cercò di divincolarsi dalla presa ferra del ragazzo che di contro continuava ad avvicinarsi sempre di più.

“Per favore… lasciami, mi stai cominciando a far male” parlò lei con un filo di voce, visto che la presa sui polsi con cui il ragazzo la stava bloccando al muro non accennava a diminuire ma anzi, si stava facendo sempre più forte.

“Pietrificus Totalus” una terza voce si unì ai due ragazzi e in un secondo Hailey non sentì più il peso del corpo del Corvonero, che ora si trovava immobile di fronte a lei.

Girando il viso, la ragazza sorprese Zayn con ancora la bacchetta estratta, che continuava a tenere sotto incantesimo Stone.

“Malik ma cosa… cosa ci fai qui?”

“Ero deciso a fartela pagare per i punti tolti, vedo che però stasera ne hai già passate abbastanza. Porto Stone in infermeria, sperando che riescano a farlo tornare idiota come sempre” praticando un incantesimo di lievitazione, il moro sollevò in aria il corpo immobile del corvo e si voltò, pronto ad andarsene. Prima di imboccare il corridoio però si fermò un attimo “Tu stai bene? Vuoi venire in infermeria anche tu?”

“N-no io sto bene però… vengo comunque con te, dobbiamo spiegare quel che è successo a Madama Chips”.

“Sei sicura di poterlo affrontare?” chiese lui, con più riguardo di quanto si sarebbe aspettata.

Non ricevendo risposte da Hailey, il moro si voltò “Muller ci penso io a lui, tu rimani qui e cerca di calmarti, non preoccuparti”. Senza aggiungere altro, si allontanò dalla torre di astronomia.

La mora rimase lì per ancora cinque minuti, prima di tornare al punto di incontro con l’altro corvo e terminare la ronda.

Una volta finito, deviò il suo tragitto per andare alle aule in disuso: sperava di poter ringraziare il moro per quanto fatto quella sera e voleva anche sapere cosa aveva raccontato per spiegare la situazione.

Sentendosi più delusa di quanto le sarebbe piaciuto ammettere, quando non trovò il moro sentì la tristezza prendere possesso del suo corpo nuovamente; a una pessima giornata ora si aggiungeva anche la preoccupazione per la sorte del ragazzo.

Si diresse nuovamente verso la torre di astronomia, sperando di trovare conforto in quello strano gatto che in così poco si era fatto spazio nel suo cuore.

“Ehi Shadow? Ci sei? Mi hai abbandonato anche tu stasera?” chiese, guardandosi intorno.

“Shadow? Chi sarebbe?” una voce a lei ben nota si fece sentire, rivelando poco dopo la persona a cui apparteneva.
 

 
__________________________________________
 
Angolo Autrice:
Eccomi qui con un altro capitolo della nostra avventura nel mondo di Harry Potter!
Che ne pensate? Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!
Saluti,
Liz
   
 
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