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Autore: Samyloca    05/05/2020    1 recensioni
Una storia di una bambina, destinata a diventare guerriera della vita , con i suoi trascorsi, che attraverso una biografia vuole condividere le sue battaglie e rivincite.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Partendo dal presupposto che una guerriera non deve avere necessariamente buona famiglia, in questo caso infatti era tutto il contrario. Apparteneva ad una famiglia, non proprio perfetta, ma si sa nessuna famiglia e perfetta. Aveva due genitori molto diversi tra di loro, che proprio per questo motivo si scontravano sempre. Discutevano anche per cavolate ma nonostante questa la piccola guerriera li adorava entrambi. Purtroppo non mostravano sempre l'affetto verso di lei, dato che erano sempre impegnato a scornarsi e pensavano solo alle loro problematiche. Con loro aveva un rapporto che andava a giorni, e purtroppo non le potevano dare molte attenzioni, o forse non volevano loro. Non erano forse pronti per crescerla. La lasciavano un po' abbandonata a se stessa, infatti lei aveva una cagnolina con cui giocava sempre per nn stare sola... Povera bestiolina, quante ne ha subite. Per fortuna che, lei capiva e cercava di stare in disparte quando accadevano ste cose. I nonni erano la parte fondamentale della famiglia perché, erano come dei secondi genitori. Aveva un rapporto bellissimo con la sua nonna paterna che la trattava come una figlia, insegnandoli valori, a essere una donnina sempre in ordine, a essere una bimba sveglia e intelligente. Aveva una malattia, soffriva di Parkinson ma era ad uno stato lieve. Con lei aveva passato le migliori giornate, facevano tante cose insieme, ma la cosa più bella e quando le raccontava i ricordi di quando era giovane, della vita che faceva, della sua famiglia, e di tutte le avventure che aveva passato prima di diventare mamma e nonna. Quando andava a trovarla, sentiva come un aria di leggerezza, dove per quelle poche ore, poteva essere serena e non pensare a tutte le preoccupazioni che aveva. Beh dicono che una bambina non ha preoccupazioni, ma non e sempre così. Quando si ha un clima teso e turbolento in casa un figlio ne risente soprattutto da piccolo. Diciamo che con la nonna entrava in un altro mondo fatto di racconti, momenti divertenti e ottima cucina, dato che la nonna le preparava sempre ottime prelibatezze. Facevano anche le vacanze insieme, dove si divertivano a giocare a carte, andare al mare e fare camminate serali speciali. Andavano sempre in una città ligure, che rimase nel cuore di questa guerriera, perché li, aveva e ha tuttora i migliori ricordi. Tutto questo purtroppo, successe prima che si ammalasse. Un giorno le dissero che la nonna era peggiorata e che la sua malattia stava degenerando. Li la bambina che oramai cresceva, capi che era ora che si prendesse cura lei della nonna, e che doveva capovolgere la situazione. Inizio a prendersi cura, cucinando, aiutandola con l'ordine della casa, accompagnandola a fare le passeggiate, dovette sopportare anche scene un po' delicate dove purtroppo, le venivano allucinazioni e la nonna andava fuori di se. A pensarci faceva anche un po' ridere la situazione perché erano alcune volte scene simpatiche, per esempio vedeva delle persone al posto degli abiti che appoggiava sulla sedia a dondolo, oppure sentiva che la chiamavano del corridoio x fare le feste nel bel mezzo della serata, quasi come in un gruppo di amici dove la musica si sentiva a tutto volume e si riserva a crepapelle, in compagnia. Purtroppo a volte vedeva anche scene un po' pericolose, a volte prendendo oggetti e lanciandoli senza capire il pericolo di fare male a qualcuno o rompere qualcosa. Fu così che la bambina dovette imparare molte cose prima del dovuto, crescendo forse troppo in fretta senza godersi a pieno il suo rapporto che aveva con lei. Purtroppo quando hai una nonna malata, che viene trascurata bisogna prendere posizione e cercare di essere il più di aiuto e il più presente possibile. Purtroppo aveva una badante ma non adempiva bene al suo lavoro quindi qualcuno doveva pur curarsi di questa povera donna, lasciata alla sua malattia. La guerriera aveva anche un ottimo rapporto con il papà della sua mamma, che per diverso tempo la ospito pure a casa sua. Fu un bene perché in quel periodo le fece da padre, le insegno molte cose, a partire dalla cura x se stessi, socializzare, avere educazione e rispetto per il prossimo. Li si accorse che bastava poco x essere felici e si accorse che le piccole cose erano più importanti delle grandi promesse, parole, dei grandi regali e di tutte quelle persone che dicevano falsità solo x comprare la sua attenzione e il suo affetto. Era pure diventata una piccola ottima giocatrice di carte, perché il nonno le aveva insegnato ottimi trucchi. Spesso facevano giri in moto e le piaceva proprio tanto poter sentire la brezza dell'aria in faccia e la libertà di poter gridare di gioia mentre andava in scooter con lui. Sono momenti che nn dimenticherà mai perché era tanta l'emozione di quei viaggi. Se solo avesse potuto guidare di più avrebbe fatto altri mille viaggi ma, purtroppo, anche al nonno li dissero che aveva una malattia alle gambe che non poteva più guidare.. E stato tutto così improvviso che lei non si rese conto subito della gravità e delle conseguenze, perché questo ictus avrebbe comportato meno giri in moto, meno passeggiate, meno occasioni per incontrarlo e passare del tempo insieme. D'altronde si sa il rapporto tra nonni e nipoti e unico e insostituibile, e solo chi li ha potuti vivere sa come sia indispensabile avere un nonno con cui condividere la vita. E come diceva lei un nonno e un genitore che ti sceglie. Da loro imparó molto, la sincerità, il rispetto, l'apprezzamento per le piccole cose, l'acccontentarsi di quello che ha, visto che c'è gente che sta peggio, il non essere viziata ma guadagnarsi le cose e, soprattutto a volere bene. Beh fondamentale x una bambina così fragile e sensibile come lei, così fondamentale che diventarono parte del suo carattere e divento uno stile di vita x lei. Tutto perché un buon insegnante, fa crescere con buoni valori il suo allievo e i suoi nonni sono stati i migliori insegnanti.. Un esempio raro e unico che lei ancora oggi segue, e trasmette a chi vuole bene.
   
 
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