Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: JessicaBuriola    06/05/2020    1 recensioni
Draco Lucius Malfoy ha riabilitato il nome della propria famiglia ed ora è uno dei funzionari più rispettati del Ministero della Magia e proprio per questo gli è stata affidata una missione che sicuramente gli farà ottenere il posto come capo dell’Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale. Ventisette anni, brillante ed ambizioso, in procinto di sposarsi, tiene ben salde le redini della propria vita.
Sofia De Benedetti ha un doloroso passato alle spalle, che preferisce di gran lunga tenere chiuso in un cassetto. Pochissimi amici, un fidanzato assente e lontano. Ventidue anni, studentessa universitaria in procinto di laurearsi, un vortice di confusione e apparente spavalderia, travolgente, insolita.
Due mondi agli antipodi che finiscono inevitabilmente per scontrarsi in una delle città più affascinanti e controverse del mondo: Venezia.
A volte, nonostante tutti i nostri piani definiti nei minimi dettagli, il destino ha in mente altri progetti per noi.
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sabato 11 aprile, ore 22:32

Su idea e supervisione di Narcissa, avevano organizzato una festa al Manor, per il suo ritorno a casa e per la promozione di Draco. Questo l'aveva messa ulteriormente in crisi, perché andava ad accendere il suo desiderio di poter far parte di quella realtà, inutilmente.

Draco stava conversando con alcuni ospiti, amici di famiglia, e le ritornò alla mente la sua festa di laurea, quando si era resa conto che non riusciva più a resistere a quel filo che inesorabilmente la tirava verso di lui. Quella sera si era ingenuamente chiesta cosa potesse esserci di così pericoloso nel lasciarsi andare: era incredibile come la sua vita fosse stata totalmente stravolta da quel punto in poi.
Si sentiva una Sofia completamente diversa rispetto a quella che era stata solo pochi mesi prima.

"Cosa ci fa la regina della festa in un angolo tutta sola? Vieni subito con me al centro della pista per ballare!" Blaise la prese per un fianco, sorridente e su di giri come solo lui era capace di essere, ignorando completamente ogni sua protesta.

Draco come sempre si ritrovò a guardare Sofia, incapace di non pensare a quanto fosse bella, in un modo che andava al di là della sola bellezza fisica, una bellezza rara, quella dell'anima, che aveva dato luce alla sua vita. Blaise non smetteva di farla girare, esibendosi in pose assurde che la facevano ridere. Adorava vederla ridere, si accendeva e le si illuminavano gli occhi, quegli occhi che ultimamente erano sempre coperti da un velo di malinconia. Pensò che forse le mancava casa: si sarebbe preso qualche giorno dal lavoro per riaccompagnarla a Venezia, così avrebbe potuto rivedere anche la madre. Una piccola vacanza, solo per loro.

La musica era cambiata, rallentando. "Che ne dice di cambiare cavaliere signorina?" La voce di Theodore.

"Sei venuto a soffiarmi la ragazza Nott?" Blaise alzò un sopracciglio divertito. "Tempo perso, ma sei fortunato perché sto morendo di sete, quindi decido volontariamente di affidartela. Vedi di trattarla bene..."

"Non ci sono dubbi sul fatto che la tratterò meglio di te. E ora smamma." Sentenziò Theodore ridendo.

"Questa me la paghi. Signorina, mi voglia scusare." E così dicendo si allontanò dalla pista, non prima di aver fatto un inchino a Sofia, facendola nuovamente ridere.

Theodore le prese una mano e andò a posare l'altra sul suo fianco, con delicatezza, avvicinandola appena, senza essere inopportuno, muovendosi a tempo di musica.

"Finalmente ti vedo ridere. Certo non posso darti torto, chi non reagirebbe così con quel folle di Zabini."

Sofia gli sorrise. "Fortuna che c'è lui. E che ci sei tu. È pieno di gente che non conosco. Credo Narcissa volesse "presentarmi in società" e farmi conoscere vari amici di famiglia, ma mi sento abbastanza un pesce fuor d'acqua se devo dirla tutta. Non lo so..." Tornò a rabbuiarsi.

"Ehi ehi, non volevo mica farti intristire! Se vuoi li faccio andar via tutti, così rimaniamo pochi ma buoni e ce la spassiamo come a Capodanno... Aspetta..." L'uomo fece per schiarirsi la voce, come per dare un annuncio.

Sofia gli tirò un leggero schiaffetto su una spalla. "Ma cosa fai, sei pazzo?" La face ridere.

"Cosa deve inventarsi uno per farti ridere, incredibile..." Le sorrise.

Sofia ricambiò il sorriso, ma durò poco. La ragazza ritornò quasi subito pensierosa.

"Sofi che succede? A me lo puoi dire..." Theodore la guardò preoccupato.

Sofia si mangiucchiò il labbro, indecisa su cosa dirgli. Chi meglio del migliore amico di Draco poteva aiutarla a capire?

"Quanto è importante tutto questo per Draco? Il lavoro, la carriera, la società magica, insomma tutto questo..."

"Perché me lo chiedi?" Theodore la guardò serio.

"Rispondimi Theodore. Per favore…"

Silenzio. Theodore continuava a fissarla diritto negli occhi.

"Vuoi sapere se rinuncerebbe a questo per te? Credo di sì. Io lo farei..."

Silenzio. A Sofia ci volle un attimo per realizzare quanto le aveva detto.

"Non credo di essere la persona più adatta per questa conversazione Sofi..." Le sorrise mestamente.

Prima che Sofia potesse dire qualsiasi cosa, arrivò Draco.

"Mi è concesso reclamare la mia ragazza o stai cercando di stregarla con il tuo fascino Nott?" Il biondo sorrise.

"Ci ha già battuti Blaise sul tempo purtroppo." Theodore riacquistò il suo solito sorriso scherzoso. "Sofi..." Le baciò delicatamente una mano, per poi allontanarsi.

Draco tirò dolcemente a sé Sofia, stringendola tra le sue braccia. La ragazza chiuse gli occhi poggiando la testa al suo petto, appesantita da un vortice di pensieri che non riusciva a frenare. Almeno così si sentiva ancora al suo posto.

"Tutto bene testolina?"

Sofia annuì. "Sì... È solo che sono un po' stanca e non conosco nessuno."

"Avevo detto a Narcissa di invitare poca gente, ma con il fatto che mi hanno promosso al lavoro, effettivamente devo fare già pratica con il mio nuovo ruolo istituzionale. Mi dispiace, non vorrei ti stessi annoiando troppo..."

Fosse solo la noia pensò Sofia, evitando però di dare voce ai propri pensieri. "Sei proprio contento di questo nuovo lavoro..."

"Decisamente. Ho lavorato molto per ottenerlo. Dopo tutto quello che è successo mi dà una certa soddisfazione, anche perché posso condividerlo con te."

Condividerlo in che modo Draco? Ancora una volta zittì i suoi pensieri e decise di rimanere semplicemente in silenzio.

Un uomo di mezza età si avvicinò chiamando Draco a gran voce, costringendoli ad interrompere il sia il ballo che la conversazione.
"Carissimo Draco! Congratulazioni!"

"Grazie Filius." Draco sorrise cordiale. "Posso presentarti Sofia? È la mia fidanzata."

"Ma certo. Piacere Sofia, ho letto di te e dei tuoi genitori su tutti i giornali, che storia terribile, mi dispiace." La guardò con un tale pietismo da infastidirla. Il fenomeno da baraccone.

"Si figuri. Piacere mio." Una risposta secca, forse troppo, che le fece guadagnare un'occhiata interrogativa da parte di Draco.

"Vorrai scusarci Sofia, ma voglio presentare Draco a dei miei colleghi per fargli un'interessante proposta. Ti dispiace se te lo rubo per un attimo?"

"Faccia pure, nessun problema."

Draco la guardò ancora, leggermente perplesso, prima di allontanarsi.

Sofia pensò che molte volte certe risposte ti arrivano in maniera del tutto inaspettata, facendoti precipitare di botto, senza paracadute.

Domenica 12 aprile, ore 03:34

Lo aveva amato con una disperazione tale da lasciarlo turbato: si era aggrappata a lui, tenendolo saldamente per le spalle, tant’è che gli sembrava quasi di sentire ancora le sue unghie conficcate nella pelle. Non aveva smesso di guardarlo negli occhi un secondo, mentre con un ritmo lento e costante si muoveva sopra di lui, con quella voglia di averlo che non era solo fisica; si era messo a sedere e l'aveva stretta a sé con più veemenza, perché gli sembrava che fosse sì lì con lui, ma che nello stesso momento stesse fuggendo lontano, chissà dove.

E quando il piacere di entrambi sembrava essere stato soddisfatto, in realtà lui aveva sentito ancor più prepotentemente la necessità di lei, stesa lì accanto, immobile, lontana: e allora le si era avvicinato, le aveva sfiorato la schiena nuda, per poi lasciarle una scia di baci, arrivando fino al collo. Questa volta l'aveva sentita cedere, completamente abbandonata a lui e si era fatto spazio in lei, per riaverla ancora.

Adesso sembrava dormire, la schiena contro il suo petto; lui continuava a stringerla a sé, ad accarezzarle la pelle morbida, a scrutarla, a respirare il suo profumo, incapace di dormire, con quel timore costante di cedere al sonno, di chiudere gli occhi e poi svegliarsi di colpo, non trovandola più lì, tra le sue braccia.

Domenica 12 aprile, ore 06:18

Ormai aveva maturato la consapevolezza di doverlo lasciar andare, senza se e senza ma.

C’era stato un momento nel quale aveva creduto che tutto sarebbe andato a finire bene, che ce l’avrebbero fatta, perché in fin dei conti avevano affrontato così tanto insieme, in così poco tempo, cos’altro poteva andare storto? Semplice: lei non apparteneva al suo mondo, non più, e lui non poteva far parte del suo. La sua vita era sempre stata così, arrivava ad un punto dove le chiedeva il conto per la felicità che le aveva concesso: prima i suoi genitori, poi Francesco, dopo era stata la volta di zia Maria, di Serranti e adesso toccava a Draco.

Lo guardò e pensare che le sue mattine, da quel momento in poi, non le avrebbero più concesso di svegliarsi e di vederlo così, mentre dormiva sereno disteso accanto a lei, le faceva mancare l’aria. Chiuse gli occhi e sentì calde lacrime rigarle le guance.

Basta Sofia, puoi sopravvivere.
Più aspetti, più sarà difficile, hai deciso no?
Vuoi che l’impietoso velo dell’infelicità si posi su tutto quello che è stato fino ad ora, rovinandolo?
Almeno fa sì che si conservino ricordi felici.
Risvegliarsi da un dolce sogno non è mai facile.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JessicaBuriola