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Autore: Sia_    07/05/2020    6 recensioni
"Fred e George ci hanno offerto di provare il loro nuovo prodotto una mezz’oretta fa e abbiamo accettato tutti, però ci sembrava brutto lasciarti fuori dai giochi." dice Harry, confondendo le sue parole in un rumoroso sbadiglio.
"E cosa farebbe esattamente questa caramella?"
"Non lo sappiamo." si affretta a dire Ginny, innocentemente.
"Mi state dicendo che voi tre, coscientemente, avete ingerito un loro prodotto senza controllare cosa fosse o cosa facesse?" chiede a questo, tremendamente preoccupata, "Voi siete pazzi."
"Hermione, siamo grati del fatto che ritieni le nostre invenzioni prive di pericolo." commenta ironicamente George, passandosi una mano tra i capelli.
"Ma per provare che è tutto completamente sicuro… " Fred apre la bocca, facendo cadere velocemente una caramella in bocca e, tanto velocemente, la manda giù verso lo stomaco, "Abbiamo deciso di prenderla anche noi."
La sicurezza dei movimenti di Fred la stupisce e una piccola vocina nella parte più recondita del suo cervello comincia a dirle che forse, ma solamente forse, non è una cosa così… pericolosa.
La vista di Fred viene oscurata dalla mano di George, che le offre la stessa caramella di prima con un sorriso a trentadue denti, "Cosa ne dici allora?"
Oh, al diavolo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Angelina/George, Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fred/Hermione ❤'
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Oh, al diavolo - Capitolo diciotto
 

È un pomeriggio d’estate, il sole è alto nel cielo e scalda i prati intorno alla Tana.

È in quel pomeriggio d’estate che Fred, sceso a prendere un bicchiere d’acqua in cucina, viene distratto dal suono cristallino di una risata. Entra nella sua testa e giura, mentre la mano tocca il vetro freddo, di non aver mai sentito un suono più bello. Il punto è che, essendo il re degli scherzi, di risate ne ha sentite a centinaia nella vita, ma questa è talmente limpida che gli provoca un brivido lungo la schiena. 

Con la mano libera, scosta la tenda dalla finestra e con gli occhi la cerca, quella risata. Lo sguardo corre lontano, alle colline, al cielo, agli uccelli che volano e poi si abbassa verso Hermione, Hermione che insegue Grattastinchi per il prato e ride. Hermione con dei pantaloncini, una maglietta qualunque e una voglia di vivere che rinvigorisce ogni cellula del corpo di Fred. La osserva, mentre la giovane si blocca di colpo e prende fiato, spostando la ciocca di capelli che ha sul volto dietro l’orecchio. Il sole le colpisce il viso ed il cuore del gemello fa un balzo, mentre Hermione riprendere a ridere, perché Grattastinchi si è sdraiato a terra, chiedendo di essere accarezzato per bene. 

“Sei andato al pozzo a prendere da bere?” chiede George, spuntando in cucina. Fred si affretta a chiudere la tenda con le mani e riempie il bicchiere, prima di portarselo alle labbra. Ha un sorriso diverso dal solito, il gemello se ne accorge facilmente, è come se si fosse reso conto di un nuovo mondo. 

“Gustosissima acqua di fonte.” gli risponde Fred, dandogli due pacche sulla spalla, prima di uscire dalla cucina e salire le scale a due a due. 

George lo guarda con sospetto, avvicinandosi poi alla finestra, osservando la figura di Hermione fuori nel prato della Tana che accarezza Grattastinchi sulla testa. Rimane lì una decina di secondi, un ghigno gli si dipinge sul volto malandrino, capendo più di quanto ci sia da capire. 

 

 

Sugli spalti della Coppa del Mondo, Fred si posiziona dietro ad Hermione, appoggiando le mani vicino a quelle di lei, incatenandola nelle sue braccia. La schiena della giovane si accosta al petto del gemello, le loro dita si sfiorano sul corrimano a cui sono appoggiati. 

George imita lo stesso movimento con Ginny, per questo non sembra strano, nemmeno quando Hermione si gira per dirgli una cosa e alza gli occhi su di lui, nemmeno quando Fred si avvicina al suo orecchio e le sussurra qualcosa di indecente sulla forma delle mutande che gli irlandesi indossano sotto la divisa da giocatori, nemmeno quando Hermione ride a pieni polmoni, portando una mano sopra la bocca. 

Il suono cristallino che il gemello tanto ama ritorna più volte quella sera, lo incatena sempre di più, è un baratro senza fondo. Più lo sente, più vorrebbe sentirlo. Ma non è bello solo il suono, anche il sorriso di Hermione è bello, il volto è bello, lei è bella. 

 

 

Le mani di Fred si toccano, mentre stringe il corpo di Hermione tra le braccia in Sala Comune. Alle tre di notte, dopo il Ballo del Ceppo, Fred Weasley ha finalmente trovato il coraggio di chiedere ad Hermione Granger di ballare con lui. Non importa della musica, non importa della luce, non importa che lei abbia deciso di disfare l’acconciatura, non importa che la cravatta di lui sia leggermente allentata. 

"Profumi." sussurra Hermione, appoggiando il volto al suo petto che, con il movimento, la sta cullando come una ninna nanna. Mai avrebbe pensato di essere così a suo agio nelle braccia di qualcuno, ma quelle di Fred sono ferme e sicure.

Il gemello sorride e ringrazia Merlino che lei non l'abbia notato: quel complimento, per quanto sciocco esso sia, lo colpisce proprio in fondo al petto, lo riempie di una felicità sconosciuta. Il cuore comincia a battere più velocemente del solito e lui non sa proprio come reagire al cambiamento: che cos’è? Fissa il fuoco nel camino per un attimo, stringendo le dita dietro la schiena della giovane. Si accorge che sta bene, che è quasi come se se fosse chiuso un cerchio, con lei lì con lui. Appoggia la guancia al suo capo, cominciando ad immaginare: se fosse sempre così? 

Con Hermione è sorprendentemente semplice ridere, scherzare, persino parlare: è una valvola di sfogo, è un posto sicuro in cui rifugiarsi, sta diventando una piccola quotidianità. Sbatte gli occhi, improvvisamente colpito da un pensiero fugace: è innamorato? Per qualche secondo non dice niente: le mani di Hermione si stringono sulle spalle di Fred con dolcezza, mentre sul volto del gemello si dipinge un sorriso colpevole. È tutta la sera che desidera ballare con lei anche solo un minuto e, adesso che sono lì, sa che ne è valsa la pena.

“Granger, mi hai appena pestato un piede.” la informa a voce bassa, impaurito di correre troppo, di pensare troppo. Lui ed Hermione? Loro sono… Eppure è come se toccasse il cielo con un dito quando sono insieme. 

“Non essere sciocco, io non ho pestato proprio niente.” 

“Se non sei stata tu, non ho idea di cosa sia stato.” sottolinea, intingendo di malizia la sua espressione, osservando divertito la reazione di Hermione che, a piedi scalzi in Sala Comune, si siede precipitosamente sullo schienale del divano. I loro corpi si staccano, ma i loro battiti non smettono di suonare in sincronia. 

“Weasley, giuro che se te lo sei inventato io ti… "

Non fa in tempo a finire la frase, che Fred la solleva tra le braccia, tocca con le dita la soffice stoffa del vestito pervinca che indossa, e la appoggia sana e salva sul primo scalino della rampa che porta al dormitorio delle ragazze, “Buonanotte, Granger.” le sussurra, lasciandola andare piano, sfiorando il suo corpo ancora per qualche secondo, prima di imboccare l’entrata di quello dei maschi. 

“Buonanotte… ”

 

 

Quando Hermione finisce di bere la sua tazza di tè, Fred le fa cenno di seguirla fino all’ultimo piano. Molly, l’unica altra persona presente in cucina con loro a quell’ora, alza un sopracciglio incuriosita, ma non fa in tempo a chiedere nulla, perché i due spariscono velocemente su per le scale di Grimmauld Place. Salutano Fierobecco con un breve inchino ed entrano in una piccola stanza che funge da sgabuzzino. 

"Spero che tu mi abbia portato qui per una buona ragione." dice, pensando con dolcezza alla montagna di libri che l’aspettano in camera e alla lettera di Viktor sul comodino. 

"Non faccio mai niente per niente." Fred si siede con calma a terra, Hermione rimane in piedi a guardarlo, incrociando le braccia al petto, in attesa di una risposta, "Ho paura che oggi George si sia alzato con la voglia di tirare qualche scherzetto qua e là per la casa, ti offro una via di fuga ad una nuova tinta di capelli, anche se il rosso donerebbe tanto anche a te."

"E tu che ci guadagni?" chiede, riluttante. Ignora il commento del gemello, imponendo a sé stessa di non arrossire davanti a lui, che non può dargliela vinta. 

Fred alza gli occhi e sorride. È un sorriso così bello, così largo, così, che il cuore di Hermione salta, non una volta, ma mille nello stesso secondo. Qualcosa dentro di lei scatta di colpo, come se sentisse per la prima volta il sangue circolare nelle sue vene, come se il mondo di colpo si colorasse. 

Allora, come attratta da quelle labbra incurvate, si siede a terra davanti a lui, "Mi sarei portata un libro, a saperlo prima." confessa, stringendosi nelle spalle. 

"No, non credo che lo avresti portato."

Lo guarda con un’espressione confusa sul volto, "E come fai a dirlo? Solo Merlino sa quanto dovremmo stare qui."

"Non te l’avrei permesso." sussurra Fred ghignando, "Ti sei accorta che, da quando siamo qui, non fai altro che studiare?" la ragazza ci pensa un attimo e si rende conto che il gemello ha ragione, per questo lo guarda intensamente, sorpresa. 

"Quindi mi farai morire di noia: io e te chiusi in uno sgabuzzino per ore." un timido sorriso le compare sul volto, "Davvero divertente." 

Fred scuote il capo, avvicinandosi, "Granger, mi sembrano cose abbastanza divertenti." alza una mano, contando ad ogni parola, "Io, te e uno sgabuzzino."

Hermione arrossisce appena sulle guance, rendendosi conto della situazione, "Forse preferisco la nuova tinta di capelli, non sei stato tu a dirmi che il rosso potrebbe donarmi?"

"Ti starebbe tremendamente bene." Fred le sorride, ma prima di poter continuare a parlare un raggio di sole entra dalla finestra e gli illumina il volto. Chiude un occhio, accecato. Per questo non si accorge che Hermione gli si è avvicinata di qualche centimetro, allungando la mano.

Il dito della ragazza gli solletica il viso, seguendo la curva della guancia, per poi salire verso il naso, "Ho sempre desiderato farlo." confessa con un sorriso timido. 

Sempre è una parola potente, o almeno questo Fred pensa, mentre l’indice di Hermione passa vicino al suo occhio e poi scende verso l’angolo della bocca. Un brivido gli accende il corpo, perché lei sta seguendo tutto il perimetro delle sue labbra. 

"Grazie alle lentiggini, il tuo viso è come un cielo stellato." si affretta a spiegare, senza riuscire a staccare la mano: la pelle del gemello è straordinariamente morbida, "Sto creando una mappa delle tue costellazioni."

Non è imbarazzante per nessuno dei due: Fred non approfitta del momento per fare battutine, le guance di Hermione sono tornate al loro colore naturale. Rimangono uniti, stretti in questo contatto così flebile. Abbandona con riluttanza le labbra e scende verso il lato del collo, raccogliendo le ultime stelle. Il gemello fatica a parlare, sentendosi studiato dagli occhi nocciola di Hermione, da uno sguardo penetrante: non è mai stato così nudo, non letteralmente, davanti ad un’altra persona. 

"Ciao." sussurra con un sorriso, appena lei lo fissa in pieno volto, dopo un tempo che è sembrato infinito. 

"Ciao." il dito di Hermione, ancora fuso alla pelle del gemello, si stacca improvvisamente, quando la porta dello sgabuzzino si apre di scatto. Fred non riesce a distogliere lo sguardo dalla ragazza, dalla sua mano: è come aver perso un pezzo di sé stesso. 

"Hermione." Ginny la richiama, "George. Giù. Ron traumatizzato, Harry svenuto, i tuoi libri." dice come un robot, scandendo le parole con affanno, a causa del fiatone.

"I miei libri?" Fred viene presto dimenticato, anche se la sensazione che prova al dito è ancora viva. Si alza di scatto, appoggiando una mano sulla spalla del gemello per superarlo e uscire in fretta dallo sgabuzzino. Poi torna, "Grazie." è un sussurro, Ginny non lo sente, Fred lo legge sulle labbra. 

 

 

"Stai sbagliando pronuncia." ripete Hermione per l’ottava volta, girando la pagina del libro di Numerologia e Grammatica e intingendo di nuovo la penna nel calamaio. Fred alza gli occhi su di lei, lasciando la bacchetta a mezz’aria, senza riuscire a trovare le parole. 

"E anche la posizione." infierisce, facendo comparire un mezzo sorriso sulle labbra. 

Il gemello scuote il capo, "Cosa sto sbagliando?" si rilassa, quando Hermione lo guarda ed è palesemente divertita dalla situazione. Quella mattina, per la prima volta, si è alzata dal letto e ha cominciato a pensare che “Oh, al diavolo”. Oh, al diavolo due biscotti la mattina non fanno niente di male, oh, al diavolo non è poi davvero così importante mettersi a studiare la mattina presto durante le vacanze estive, oh, al diavolo lei con Fred si diverte un mondo. Lei con Fred non si annoia mai. Lei con Fred scopre nuove costellazioni. Lei con Fred e basta.  

Si avvicina, piegandosi sul tavolo per leggere meglio l’incantesimo che il gemello sta provando da una ventina di minuti. Fred si sposta di lato, lasciandole lo spazio necessario per osservare il libro, ma non lo guarda con lei. Il suo sguardo cade sul suo viso, che sta ancora ridacchiando. Si è accorto che la guarda, la sta guardando da così tanto tempo che non se lo ricorda nemmeno.  E a lui piace guardarla. In effetti, a lui Hermione piace e basta. 

"Il movimento è verso l’alto, non verso il basso." torna a parlare la giovane, girandosi verso Fred che, a debita distanza, sta ghignando, "E l’accento è sulla seconda “o”, non sulla terza."

"È l'ottava volta che mi dici che il movimento è verso l’alto e non verso il basso e non ha ancora funzionato."

"Questo perché sei una frana." commenta, sedendosi di nuovo al suo posto, con il preciso intento di continuare l’esercizio di Artimanzia

Fred ha tutta un’altra idea ed è lui che si alza questa volta, avvicinandosi con un sorriso beffardo, piegandosi alla sua altezza, "Fammi vedere." le sussurra.

Oh, al diavolo. Hermione arrossisce sulle guance, prendendo la bacchetta del gemello tra le mani, posizionandosi a qualche centimetro di distanza da lui, per fargli vedere, ma Fred è più veloce. La raggiunge da dietro, passandole un braccio intorno al ventre e l’altro corre verso la mano che tiene la bacchetta tra le dita. Hermione non dice niente, mentre sente la pelle di Fred contro la sua. Vorrebbe lasciarsi cadere meglio tra quelle braccia, sentire meglio il contatto con il petto di lui, ma impone alla sua mente di focalizzarsi sul movimento, piuttosto che sul fiato del ragazzo sul suo collo. 

"Convercòloris." sussurra Fred, appena lei muove la mano. L’incantesimo si infrange sulla mela con la quale si stava esercitando da una ventina di minuti. Da rossa che era, diventa improvvisamente marrone. 

Il gemello sorride, stringendo Hermione tra le sue braccia per poi mettersi davanti a lei, con un sorriso a trentadue denti, "Ce l’ho fatta!"

La ragazza alza gli occhi al cielo, "Ce l’hai fatta." 

"Finalmente potrò farti tornare i capelli del tuo colore, anche se il rosso, mi sembra di avertelo già detto, ti dona davvero." Hermione ha una illuminazione: sta provando quell’incantesimo perché vuole aiutarla? Il cuore, ancora una volta, si scioglie nel suo petto, mentre Fred alza un sopracciglio, aspettando una risposta. 

"Credo che attenderò la fine dell’effetto della pozione."

"Granger, non ti fidi di me? Il più grande… "

Hermione ride e il gemello smette di parlare di colpo. Si allontana dal ragazzo, chiudendo il suo libro di Aritmanzia, "Ti è riuscito un incantesimo su cento, non puoi davvero pretendere che io… "

Ma questa volta è Fred che non la lascia finire di parlare, addocchiando George uscire dalla cucina, "Sei una guastafeste." le dice, stroppicciandole i capelli con un vigoroso gesto della mano, per poi seguire il gemello al piano di sopra. 

Il guaio, Hermione se ne rende conto quando sente sbattere la porta della camera dei ragazzi, è che, a furia di passare il tempo con Fred, si sarebbe fidata anche troppo. 

 
Ciao! 
Ho amato scrivere questo capitolo, in cui si viene a diretto contatto con i setimenti di Fred, che piano piano comincia ad innamorarsi. Oh, al diavolo, è uno dei miei capitoli preferiti: Fred ed Hermione qui si avvicinano, diventano amici, parlano, scherzano e a me piaccio un sacco così! 
Devo fare una precisazione, l'idea di far raccogliere ad Hermione le lentiggini del gemello, per trasformarle in costellazioni purtroppo non è mia, ma ho preso spunto da una fanfiction inglese che lascio qui
Ringrazio ancora tutti coloro che seguono e commentano questa storia, mi riempite di gioia! 
A presto, 
Sia ❤
 
   
 
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