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Autore: en86    10/08/2009    6 recensioni
In questo sito ci sono molti appassionati di manga eppure ho trovato poche fanfiction che tentano di unire il mondo di Harry e i manga. Ho provato a rimediare prendendo a prestito alcuni particolari da uno dei manga più amati di questi tempi: Naruto. Solo spunti non personaggi.. e una spruzzata di mitologia fantasy presa da varie fonti....ambientata a partire dal quinto anno con un Harry cupo e più mago oscuro che eroico grifone Dal cap 3:“Le arti oscure sono solo armi, è come le si usa ciò che importa”. Il giovane Harry e il suo viaggio iniziatico alla scoperta dei segreti più oscuri della magia. Spero di avervi intrigato e siate clementi è la mia prima storia... e sia che vi piaccia, sia che non vi piaccia...vi prego sprecate un istante della vostra vita per un piccolo commentino!
Genere: Dark, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter e l'Essenza della Magia'
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18 nuovi maestri                                                                                           

CAP 18 – Nuovi Maestri per Antichi Poteri  

§§      Serpentese

“”       Pensieri

-         Dialoghi

Qualche giorno dopo, Hogwarts in preda allo stupore apprese la stupefacente, e per molte ragazze luttuosa, notizia: Harry Potter era fidanzato con Daphne Greengras!
Correvano già le voci più assurde...
Si diceva che Harry, Draco e Daphne svessero un perverso rapporto a tre o che Draco fosse un guardone che si eccitava mentre Harry e la sua promessa sposa si davano da fare...
Draco raggelava chiunque gli facesse domande sull’argomento e ignorava le voci incontrollate che imperversavano per la scuola, Daphne non rispondeva semplicemente a nessuna domanda come aveva sempre fatto, Harry invece rispondeva evasivo seppur cortese anche se faticava sempre più a controllare la rabbia che non poteva più sfogare sulle ‘compagne del momento’.
Li si vedeva sempre più spesso tutti e tre insieme, in giro per i cortili della scuola o nei corridoi.
Questo gli alienò definitivamente l’amicizia dei Grifoni e dei pochi che gli credevano, Ron e Hermione avevano chiesto spiegazioni solo una volta ma lui aveva solo risposto
-    Non sono cattivi! Non preoccupatevi...
Ma la gelosia in entrambi, specialmente in Hermione aveva dissolto ogni residuo di fiducia in Harry.

Intanto si avvicinava la penultima settimana di Dicembre ed Harry aveva terminato tutti gli schemi runici e aritmantici quindi era finalmente pronto per il rito!
Così quel sabato mattina arrancò nella neve verso la foresta proibita, Draco, Daphne e Ron erano a Hogesmeade mentre Hermione era con Ginny in biblioteca.
Harry s’inoltrò nella foresta eccitato e al tempo stesso spaventato, non sapeva esattamente cosa sarebbe successo, ma sapeva di doverlo fare, non aveva altra scelta, era come se qualcosa dentro di lui, quello stesso qualcosa che lo ricolmava di rabbia, lo spingesse a cercare sempre più potere, così proseguì risoluto pregando la Magia di condurlo per mano lungo il sentiero contorto del suo destino.
Arrivò ad una radura deserta nella foresta rintracciata in precedenza, senza incontrare nessuno, sistemò su una pietra piatta il rosario, il coltello, il coprifronte-bracciale e l’orecchino.
Poi dispose in circolo una decina di rotoli con rune d’evocazione e li attivò.
Al posto dei rotoli sorsero una decina di monoliti su cui erano scolpiti vari gruppi runici, poi tracciò un complicato circolo del potere per terra e si posizionò al suo centro, lo attivò con la bacchetta e la gettò sulla pietra.
Il circolo s’illuminò e Harry cominciò a cantare un complesso canto celtico che aveva imparato a memoria componendo al tempo stesso con le mani una serie di sigilli shinobi.
Le rune sui monoliti cominciarono a brillare sempre più intensamente emettendo un suono acuto come di bicchieri di cristallo entrati in risonanza, contemporaneamente il cielo cominciò a scurirsi, tuoni e lampi scoccarono fra il cielo e la terra e la furia cosmica si scatenò.
Harry continuò imperterrito il rito cercando di non pensare alla paura montante, finchè un fulmine colpì un monolito e cominciò a trasmettersi da monolito a monolito fin quando tutti i monoliti vennero avvolti dalla luce dei lampi, poi dal circolo al suolo partì un lampo verde accecante che lo avvolse, a Harry si mozzò il respiro e poi fu l’inferno......
Fu come se la pelle gli si sciogliesse e così i muscoli e le ossa, il sangue gli bolliva nelle vene, la magia lo avvolgeva e lo percorreva in tutto il corpo così forte che non riusciva a contenerla e si sentiva sul punto di esplodere.
Tentò di urlare ma non ci riuscì, quando il dolore l’ebbe portato ai limiti della follia si accorse appena che i vestiti gli si stavano disgregando addosso lasciandolo nudo e che l’Horcrux al suo collo si agitava come se fosse vivo, in un attimo di lucidità nel delirio pensò che era stato davvero idiota a dimenticare di togliersi di dosso l’oggetto più pericoloso, lo afferrò con tutte le sue forze con entrambe le mani e lo sentì sciogliersi fra le sue dita a quel punto sentì la testa spaccarglisi in due e svenne.

Quando si svegliò, sentì subito la magia dentro di lui agitarsi furiosa e desiderosa di uscirgli fuori da tutte le parti, così Harry fece in fretta un gesto con l’indice e il medio davanti al volto e disse
-    Sigillo!
Il rosario sulla pietra si divise in una pioggia di palline luminose che gli si disposero attorno al collo e ritornarono a formare la collana.
Con sollievo sentì subito la pressione della magia affievolirsi e appena la testa gli si schiarì si guardò intorno...
I monoliti erano fusi nella parte superiore e tutti i suoi abiti e stivali erano a brandelli tutt’attorno, e lui era nudo e dolorante.
“Mi bruciano le mani...”
Si guardò i palmi e con sorpresa assoluta vi vide incise due rune assolutamente sconosciute e nere come l’inchiostro.
Si accorse che anche il volto, l’addome e la schiena gli bruciavano intensamente, guardò in basso e vide una terza e una quarta runa, più grandi di quelle sulle mani incise rispettivamente all’altezza del cuore e dell’ addome.
“Tutto ciò non era scritto da nessuna parte...ma che diavolo....”
Harry barcollando riuscì a mettersi in piedi e a raggiungere la roccia su cui aveva posato la bacchetta, evocò due specchi ad altezza uomo e si guardò, in volto aveva altre tre rune piccole, una in fronte e una su ciascuna guancia, inoltre le sue spalle e in parte i suoi bicipiti erano decorati con strisce nere che sembravano proseguire sulla schiena, usando entrambi gli specchi vide sulla sua schiena uno stranissimo uccello dal disegno stilizzato e tribale a strisce nere con una grossa runa al centro e le ali che continuavano sulle spalle e sulle braccia, alla base, come le piume di una coda, altre strisce continuavano verso le cosce.
Harry non aveva la più pallida idea di cosa diamine fossero tutti quei segni, ma accorgendosi di essere ancora nudo eseguì un ‘reparo’ e i brandelli di vestiti gli si riformarono addosso, quando però lanciò un’ultima occhiata nello specchio, prima di farlo evanescere vide con stupore che la cicatrice era diventata di un fortissimo colore rosso sanguigno....ed era attraversata da un’altra cicatrice, del tutto simile, però di color verde venefico che la incrociava perpendicolarmente a formare una croce.
Harry intuì all’istante che il potente flusso magico non aveva distrutto l’Horcrux....ma l’aveva trasferito dentro di lui........
“Un alto prezzo per il potere....speriamo almeno che ne sia valsa la pena....forse è questo il mio destino...assorbire tutti gli Horcrux e poi morire assieme al mio nemico...no..non devo pensare a queste cose...”
Stancamente Harry fece evanescere gli specchi e i monoliti mezzo-fusi sotto un cielo tornato azzurro chiedendosi se qualcuno si fosse spaventato per l’improvvisa tempesta magica.

Mentre lasciava la radura dopo aver recuperato le sue cose si ritrovò d’improvviso davanti a un unicorno emerso dal nulla....
Harry lo fissò stupito, gli unicorni non si avvicinavano volontariamente ad alcun umano, tantomeno ai maschi...
Ma l’unicorno si avvicinò ancora e lo fissò negli occhi a lungo, poi avvicinò piano il muso e gli diede un buffetto sulla guancia per poi mettersi di traverso e inginocchiarsi.
Harry lo guardò ancor più sbalordito...la testa gli girava e cominciava a chiedersi se non fosse diventato matto...
-    Vuoi che ti salga in groppa?
Non aveva mai sentito di nessuno che avesse cavalcato un unicorno...Ma l’animale nitrì affermativamente....così cautamente scavalcò la groppa e si sedette.
L’animale si alzò piano e cominciò a trotterellare per la foresta con un Harry stordito e barcollante in groppa, il ragazzo era un pò preoccupato ma gli unicorni erano creature benevole così si lasciò condurre...
Dopo una mezz’oretta di trotto giunsero ad una radura al centro della foresta, Harry contemplò incredulo l’ incredibile numero di creature lì radunate come per aspettarlo, in prima fila i centauri che lo guardavano seri come al solito, tutt’intorno unicorni e Thestral, e dietro gli alberi, nelle ombre si intuiva la presenza di Troll e acromantule e altre creature....in un angolo un groviglio di serpenti.
L’unicorno lo condusse davanti a un centauro vecchissimo con una lunga barba candida, Harry smontò e si guardò intorno spaesato, un centauro più giovane si avvicinò e accarezzò piano il muso dell’unicorno
-    Grazie tempesta
Disse e quello nitrì e diede un buffetto con il muso sulla spalla del ragazzo per poi tornare verso i suoi simili.
Harry riconobbe il giovane centauro
-    Fiorenzo!
-    Giovane Potter...ho sempre saputo che eri speciale....ti presento il più anziano di tutti i nostri capiclan: Balerion
Disse indicando il vecchissimo centauro, Harry non sapeva come comportarsi e a dire il vero non sapeva nemmeno perchè era li, così si avvicinò a Balerion e gli fece un goffo inchino offrendogli la mano
-    Piacere di conoscerla
La creatura non gli strinse la mano e non disse nulla ma continuò a guardarlo con espressione fosca e vagamente inquietante, infine disse con voce profonda
-    Sei arrivato finalmente
-    Cosa?
Fece Harry spaesato, il centauro gli sfiorò con il dito la runa sulla fronte e quelle sulle guance
-    Sai cosa sono queste?
-    No..tu lo sai? Me lo puoi dire? – disse immediatamente Harry
-    Ne hai altre?
-    Si...
-    Puoi mostrarmele?
Harry pensò che doveva assolutamente sapere, così si spogliò e fece un giro su se stesso con le mani aperte e i palmi protesi in avanti.
I centauri lo guardavano sorpresi.....un’ espressione che Harry pensava non potesse comparire sulle loro facce....
-    Queste – disse Balerion riferendosi alle rune – sono le Porte della Magia
-    Le porte del Chakra? – chiese immediatamente Harry ricordando l’espressione che non aveva capito sul libro degli shinobi trovato in biblioteca
-    Non conosco questo termine ma questi simboli significano che hai aperto le Porte della tua Anima e l’hai messa in comunicazione con gli elementi
Poi gli indicò la runa in fronte
-    Questa è la Porta del Fuoco
Poi gli indicò la guancia destra e quella sinistra e disse rispettivamente
-    Queste sono le Porte dell’Acqua e della Terra
Poi gli prese la mano destra e quella sinistra
-    Queste sono le Porte del Vento e dei Fulmini
Infine gli indicò il cuore e l’addome
-    E queste sono le Porte della Luce e delle Tenebre
Gli girò intorno con espressione perplessa (altra espressione che Harry non credeva si potesse formare sul viso di un centauro)e gli passò una mano sulla schiena
-    Questa...non la riconosco...quindi dev’essere il simbolo del patto che la tua razza strinse secoli fa con la madre..
-    La madre?
-    La magia...la natura...la madre...
-    Capisco.... – disse Harry senza capire, poi si ricordò qual’era l’ottavo Chakra – sarà la Porta della Vita suppongo..
-    Si, credo che voi la chiamiate così...
-    Ma...il patto? Di quale patto parlavi prima?
-    Siediti giovane mago e saprai

E Balerion cominciò a narrare
‘ Vedi, giovane mago, ci sono cose che la tua razza ha dimenticato ma i centauri ricordano perche hanno una lunga memoria...molto tempo fa la magia dimorava solo nella natura e poteva essere manipolata solo dalle creature magiche figlie della natura, gli uomini erano creature primitive e litigiose in balìa delle forze del caos, alcune creature vi vessavano, altre erano più caritatevoli nei vostri confronti e cercavano di aiutarvi, ma per la maggior parte vi consideravamo creature inferiori.
Questo finchè non arrivarono gli uomini delle terre perdute. – le terre perdute? – Non so se il loro ricordo si sia conservato fra gli uomini e quale sia ora il nome con cui le designate, le terre perdute sorgevano nel grande mare tagliato in due da quel grande continente che la tua razza ha scoperto solo pochi secoli fa – vuoi dire l’America? – Balerion assentì con il capo ‘
Harry aveva spesso sentito in televisione le storie dei continenti perduti di cui si ipotizzava l’esistenza sotto le acque del Pacifico e dell’Atlantico, anche se Zio Vernon bollava sempre quei documentari come ‘scempiaggini’ e cambiava canale...all’improvviso ne ricordò i nomi
 ‘ – vuoi dire Atlantide e Lemuria? – non so come le chiamate ora, te l’ho detto ma noi le ricordiamo come Elenna, la terra della stella e Andor, la terra degli artigiani.
In quelle terre, gli uomini erano più benevoli e saggi degli altri loro simili, così le creature magiche strinsero amicizia con loro tanto che li presero come discepoli e insegnarono loro la magia, così quegli uomini edificarono grandi imperi e fondarono numerose colonie in ogni angolo del globo, poi però l’avidità di potere prese il sopravvento, gli artigiani di Andor costruirono nove oggetti mistici e i maghi di Elenna con riti e incantesimi sconosciuti vi rinchiusero e vi sigillarono i Nove Spiriti, i nostri Nove Dèi che ancora oggi noi veneriamo anche se alcuni li chiamano ancora i Nuovi Dèi...poi si spartirono quegli oggetti che noi chiamiamo le Forze Portanti...cinque a Elenna e quattro ad Andor, possedendo e studiando il potere dei Nove Spiriti gli umani strinsero il patto con la madre e la magia lasciò per sempre la natura e andò a dimorare tra gli uomini.
I nove Sannin cioè i guardiani delle Forze Portanti scoprirono tutti i segreti della magia e li insegnarono ai loro compatrioti, tra gli altri segreti, in particolare insegnarono loro ad aprire le porte dell’anima, un potere che deriva direttamente dai Nove.
Per questo sul tuo corpo sono comparse quelle rune che non si vedevano su questo mondo da migliaia di anni, loro furono i primi a usare la magia elementale e così chiunque oggi scopra lo stesso segreto vede apparire sul suo corpo le rune Elenniane.
Ma gli uomini non sono fatti per la pace e dopo un pò gli Andoriani accusarono gli Elenniani di essersi impossessati di uno spirito in più e fu la guerra...la guerra degli spiriti combattuta con magie potentissime distrusse entrambi i continenti e li inabissò nel mare, i pochi sopravvissuti si sparsero per il globo insegnando agli altri umani la magia nelle sue forme più elementari e portando barlumi di civiltà in quelle povere comunità, nascosero le Forze Portanti sopravvissute alla guerra e non le usarono più e non insegnarono più a nessuno il segreto delle Porte dell’Anima.
Con il passare del tempo i maghi dimenticarono le antiche storie e gli antichi insegnamenti e tornarono a cercare il potere, alcuni riuscirono a riaprire una o più porte e qualche volta una delle Forze Portanti rispuntò sullo scenario della storia, presero a disprezzare le creature magiche dimenticando quanto avevamo fatto per loro in passato ma ormai anche se gli antichi segreti erano perduti, la magia dimorava fra gli uomini e noi non ci potevamo più opporre e gli uomini presero a trattarci come animali comuni, cacciandoci e discriminandoci, usandoci per fabbricare le loro bacchette o cercando di strapparci le ultime scarse conoscenze che ancora ci rimanevano, calpestando ogni nostro diritto.
Poi secoli fa l’ultimo dei Grandi Druidi, Myrdin che tu conosci come Merlino tentò di riaprire le Otto Porte della sua Anima per scoprire gli antichi segreti, fallì e morì nel tentativo ma profetizzò a un mio antenato che un altro un giorno sarebbe venuto....Il Muad’dib! E lui avrebbe riaperto le Otto Porte come fecero gli antichi e avrebbe ripagato l’antico debito contratto dalla vostra razza con le creature magiche restituendoci il posto che ci spetta nel mondo io credo che tu sia Muad’dib.’

Quando Balerion concluse il racconto, un pesante silenzio calò sulla radura ed Harry si sentì incredibilmente accaldato e sotto esame con la bocca semi-spalancata dallo stupore, il primo pensiero che gli venne in mente fu
“Stupidi maghi che dimenticano....stupida Storia della Magia dove l’unica cosa che conta sono le stupide guerre degli ultimi secoli...in effetti tutta la storia che studiamo noi narra solo dei conflitti fra gli umani e le altre creature magiche...stupidi maghi!”
Il secondo pensiero fu
“Ma che si aspettano ora da me questi?? Un’altra profezia...ma la mia agenda è già eccessivamente piena...devo salvare il mondo magico...ora devo salvare anche quello animale?? E che cazzo...”
Tutto quello che riuscì a dire però fu
-    Come fai a dire che quello che dici tu sono io? Il rito che ho compiuto è un’invenzione di un mio antenato successivo a Merlino, come posso essere quel...
-    Muad’dib? Lo sei ragazzo...non importa come hai riaperto le Porte, ci sono molti modi per farlo e nessuno le ha mai aperte tutte Otto in passato ed è sopravvissuto. Tu l’hai fatto quindi hai riscoperto il segreto degli antichi. Sei Muad’dib.
-    Ma sono sopravvissuto solo grazie a questo! – e indicò il rosario sigillante
-    Non importa come hai fatto
-    Ma... ma...io....cosa vi aspettate che faccia esattamente? Che ritrovi i vostri Dèi e li liberi? Io ho una guerra da combattere lo sapete!
-    Non so cosa tu debba fare...il cammino devi sceglierlo tu...sei tu Muad’dib
Harry si sentì investito e schiacciato da un altro peso, un’ altra responsabilità...che come la prima non aveva chiesto...si vide per un attimo andare in giro a Diagon Alley distribuendo spille C.R.E.P.A. e quasi scoppiò a ridere in faccia a Balerion.
Poi però pensò che lui aveva sempre odiato la tracotanza e la Xenofobia dei maghi e ora gli si offriva l’occasione per cambiare le cose
-    So che hai una guerra da combattere ma proprio per questo potrebbe farti comodo l’alleanza delle creature magiche, inoltre se come dici, solo quella collana impedisce alla magia delle Porte di ucciderti...come pensi di poter usare quel potere? Se togli la collana rischi la morte, se la tieni non puoi sfruttare il tuo potere....ma io posso insegnarti...i Druidi furono tra le ultime comunità magiche ad avere rispetto per noi e noi conosciamo la meditazione druidica che ti aiuterà a governare quel potere...vuoi che te la insegni.....Muad’dib? Inoltre sei già in debito con noi, l’onda magica scatenata dal tuo rito e che ci ha permesso di riconoscerti è stata assorbita dagli unicorni e dai Thestral o tutti al castello se ne sarebbero accorti e qualcosa mi dice che non l’avresti gradito...combatti la tua guerra...quando avrai vinto...cambierai il mondo.
Harry si alzò barcollante e fece due passi riflettendo...si avvicinò all’unicorno che l’aveva portato li e lo accarezzò, sussurrandogli ringraziamenti per quello che lui e i suoi compagni avevano fatto.
Mentre accarezzava Tempesta, un enorme serpentone rosso-oro si avvicinò a lui e si rizzò fino alla sua altezza fissandolo
-    §Questo ragazzino sarebbe Muad’dib? Tsk...Salazar era molto più vecchio ed esperto e ha fallito, come può questo moccioso riuscirci?§ – sibilò astioso
-    §Ehi! §– fece Harry rispondendogli in serpentese –§ guarda che ti capisco sottospecie di lombrico...ragazzino a chi?§
-    §Parli la Nobile Lingua! §– fece il rettile sorpresissimo –§ sei forse un discendente di Salazar?§
-    §In un certo senso....ma cos’è che hai detto prima su di lui? Anche Serpeverde provò ad aprire le Otto Porte?§
-    §Provò ma fallì...e impazzì...ma tu sei riuscito ragazzino e parli la Lingua! Forse sei davvero Muad’dib come dice il vecchio uomo-cavallo...§
-    §Piantala di chiamarmi ragazzino dannato lombrico! Mi chiamo Harry!§
-    §E io mi chiamo Linas e non sono un lombrico, sono un Ashwinder§
Harry lo guardò affascinato, gli Ashwinder, i serpenti di fuoco erano molto rari e molto apprezzati nelle pozioni per le loro uova, per quanto avessero un pessimo carattere e tendessero a incenerire chiunque provasse ad avvicinarli.
-    §Sono contento di conoscerti Linas, allora anche tu pensi che io sia Muad’dib?§
-    §Lo sei?§
-    §Non lo so...§
-    §Allora non lo so neanch’io! Credo che non ci resti che aspettare e chi vivrà vedrà!§
-    §Mi sei simpatico lombrico! §– disse Harry scoppiando a ridere
-    §Anche tu moccioso, vuoi venire con me dal Sommo Manda? Sono sicuro che vorrà conoscerti§
-    §Chi è il Sommo Manda?§
-    §Il capoclan del clan dei serpenti§
Harry ci pensò un pò su ma poi giunse alla conclusione che il serpente era nel giusto....benchè si sentisse stritolato dalle maglie d’acciao del destino cosmico, lui doveva comunque andare avanti....
-    E chi vivrà vedrà!
Affermò ad alta voce
-    Va bene Balerion, accetto. Aiutatemi a combattere la mia guerra e vi prometto che farò quanto è in mio potere fino al mio ultimo respiro per il bene delle creature magiche
I centauri non sorrisero....non sorridevano mai...ma fecero tutti dei rispettosi cenni con il capo
-    Ovunque andranno, le creature di questa foresta, spargeranno la voce e presto le creature magiche di tutto il mondo sapranno che Muad’dib è giunto! Prendi questo....sarà la prova della tua identità per qualunque creatura..e vieni da me quando vorrai, per imparare la meditazione druidica
Concluse il centauro consegnando a Harry un monile a pendente che sembrava un lungo cristallo bianco di forma lanceolata
-    In questo cristallo scorre la magia di Merlino...ti sarà utile come carta d’identità
Harry trasfigurò il monile in un orecchino e se l’applicò all’altro lobo, poi disse a Linas
-    §Andiamo dal tuo capo§
Il serpente gli si avvolse intorno al collo e gli disse di ‘seguire gli altri’ e così carezzando un ultima volta Tempesta ed elargendo un pacca a un Thestral, seguì un nutrito gruppo di vipere e pitoni nel folto della foresta.

-    §Senti Linas ma a che razza di serpenti appartiene il Sommo Manda?§
-    §E’ un basilisco§
Harry si gelò allarmato immediatamente
-    §Cosa?§
-    §Non preoccuparti è un basilisco antico§
-    §E’ questo in che modo dovrebbe rassicurarmi?§
-    §I basilischi più vecchi possono bloccare il loro sguardo mortale con la volontৠ– disse lui roteando gli occhi per l’ignoranza di Harry
-    §Non sono ancora tranquillissimo a dire il vero...ehm...Linas c’è bisogno che te lo dica....io ho ucciso un basilisco una volta....§
-    §Davvero?§ – fece lui ammirato – §complimenti!§
-    §Come complimenti?? Non pensi che Manda non gradirà?!§
-    §Bhè..dipende...dato che sei uno studente di Hogwarts...non è che parli del basilisco della scuola?§
-    §Si§
-    §Allora può essere anche che ti ringrazi§
Harry lo fissò perplesso ma decise di fidarsi e dopo un pò di cammino giunsero in un luogo umido e scuro...una specie di palude, dalla quale spuntava improvvisamente un mascherone di pietra nel quale Harry riconobbe subito le fattezze di Salazar.
Dalla bocca aperta veniva un forte sibilo ma anche tutt’attorno era un mare di sibili sinistri...
Harry provò una fitta di terrore all’idea di essere circondato da serpenti ma fu nulla rispetto alla paura che provò quando un gigantesco serpentone cominciò a sgusciare fuori dalla bocca di pietra.
Abbassò lo sguardo sentendosi per un attimo tornare 12 enne e sperando che Fanny venisse di nuovo in suo aiuto...
“No! Basta! E che cacchio....sono Muad’dib no?! Quindi nessuna creatura mi ucciderà! Spero....”
-    §Guardami negli occhi §
Sibilò la bestia come se già sapesse che Harry la poteva capire, lui timorosamente obbedì e cacciò un profondo sospiro di sollievo quando si accorse di non essere morto...
Dopo pochi secondi però, fu sotto attacco di una potente penetrazione legilimantica, troppo stupito che un animale possedesse tale potere, non fece in tempo ad innalzare alcuna barriera e la bestia sondò tutti i ricordi della sua vita da 0 a 15 anni in pochi minuti.
Poi lo lasciò andare...
-    §Sei forte e coraggioso ragazzo...e hai ucciso mio fratello...quindi devo ringraziarti§
-    §Tuo fratello?§ – chiese lui con un gracchiare rauco e sorpreso
-    §Si...Salazar credeva di essere Muad’dib e anch’io lo credevo, e solo perchè custodiva la Kusanagi...ma ci sbagliavamo entrambi e quando tentò l’apertura delle Porte impazzì...verso la fine dei suoi anni fu tormentato dalle sue idee razziste e io gli ritirai l’appoggio del Clan dei Serpenti ma quello stupido di mio fratello gli rimase fedele, mantenendo attivo il Patto di Sangue §
Harry lo guardò smarritissimo...
-    §Il patto di sangue.....? La Kusanagi.......?§
-    §Ma cosa v’insegnano in quella scuola al giorno d’oggi?§ – fece lui alzando gli occhi al cielo – §Salazar Serpeverde era un Asùra§
-    §Un che?§
-    §Uno sciamano dei serpenti! Conosceva l’antica magia dei serpenti, una delle poche che non furono rivelate nemmeno agli Antichi, i serpenti hanno svelato la loro magia, nel corso dei secoli, solo a coloro che parlavano la Lingua e ne erano degni...e credimi...sono stati ben pochi...§
-    §La Lingua? Il sepentese ?§
-    §Si si...come vuoi chiamarlo...la magia dei serpenti può essere mantenuta attiva solo tramite un patto di sangue con un basilisco capoclan§
-    §Ah! Ho capito§ – fece Harry impressionato e un pò stordito da tutte quelle informazioni – §e la Kusanagi cos’è?§
-    §Ah ah...non è facile distrarti ragazzo....ma per quello c’è ancora tempo..rispondi alla mia domanda...che ne pensi dei serpenti?§
Harry esitò
-    §Sinceramente §– lo ammonì Manda
-    §Penso che....siano delle creature nobili ma...spesso associate alla magia nera e...ah! al diavolo! Non importa quello che penso, vi rispetto comunque e se mi aiuterete ve ne sarò grato e mi adopererò perchè abbiate il rispetto che meritate!§
Manda lo guardò compiaciuto poi disse
-    §Allora...vuoi stringere il patto di sangue e diventare un Asùra?§
-    §Con piacere§
-    §Allora prendi il pugnale che hai fatto con la zanna di mio fratello...ottima idea a proposito...§
Harry tirò fuori il pugnale con cautela
-    §Feriscimi§
Harry delicatamente, incise la pelle squamosa e lasciò che la lama si coprisse di sangue, poi Manda pronunciò un incantesimo incomprensibile e la lama brillò di verde
-    §Inciditi il braccio sinistro, appena sopra il polso, poi fammi leccare la ferita e tu lecca la mia§
Harry eseguì le istruzioni poi entrambi leccarono la lama con entrambi i tipi di sangue.
Il taglio sul braccio di Harry si scurì e si richiuse e assunse la forma di una linea verticale che partiva dal polso per percorrere l’avambraccio e terminare con una biforcazione come una lingua rettiliana, poi si formarono altre tre strisce perpendicolari alla prima che avvolgevano il braccio come tre bracciali, il tutto in forma di tatuaggio di colore nero intenso.
-    §Ora Muad’dib degli Asùra sei legato ai serpenti con il patto di sangue e sei immune ad ogni loro veleno e puoi dar loro degli ordini§
-    §E Nagini?§
-    §Sei immune al suo veleno ma non puoi ordinarle nulla perchè è controllata da un Horcrux, deploro un simile uso di una nostra sorella..§
-    §Capisco...senti Manda ma tu Tom non l’hai mai incontrato?§
-    §Un mago deve venire a cercarmi per avere i miei favori§
-    §Io non ti ho cercato§
-    §Ma tu sei Muad’dib§
-    §Ah già... §
-    §Ora hai bisogno di un compagno§
-    §Un che?§
-    §Ogni Asùra ha un compagno serpente...§
Harry si guardò intorno osservando la moltitudine di serpenti di ogni colore, forma e dimensione che ingombravano il luogo
-    §Vuoi venire tu?§
Chiese infine all’ashwinder
-    §In effetti io mi annoio a stare sempre in questo buco..§
-    §Linas!§ – sibilò furioso il basilisco
-    §Perdonami Sommo Manda ma io sono fatto per l’azione!§
-    §Ne avrai quanta ne vuoi con me§ – fece Harry ridendo
-    §D’accordo§
-    §Ora§ – riprese Manda – §ti insegno il primo segreto: la magia dei bracciali animati§
Ed Harry seppur stanco morto cercò di prestare attenzione alla lezione del suo nuovo, gigantesco maestro....




Muad’dib è una citazione dal libro di fantascienza Dune di Frank Herbert

Andor e Elenna sono termini elfici Tolkeniani

Gli Asùra sono gli dèi della religione vedica

Spero che questo capitolo non sia risultato troppo confusionario perchè è molto importante per l’economia della storia e spero di non aver messo troppa carne al fuoco!

Ciao e grazie a tutti i miei lettori e recensori!

  
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