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Autore: la_pazza_di_fantasy    11/05/2020    0 recensioni
Gwen è una normale ragazza che non vede l'ora di poter andare al college per studiare le stelle da lei tanto amate.
Però l'arrivo di tre ragazzi nella sua scuola le sconvolgerà totalmente la vita e la farà dubitare del suo migliore amico di una vita.
Per Gwen inizierà così la lotta contro il Chaos che vuole distruggere le stelle.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gwen era stata trascinata da Valentine fino a un’abitazione, presumibilmente quella del ragazzo, e dopo il biondo le aveva legato le mani e poi l’aveva fatta sedere su una sedia e mettendole del nastro adesivo sulla bocca in modo che non potesse parlare.
La ragazza era completamente terrorizzata e non sapeva cosa fare. Aveva provato a chiedere aiuto alle persone per la strada, ma era sembrato come se non si fossero minimamente accorte che Valentine la stava trascinando di forza.
Valentine prese un’altra sedia e ci si sedette sopra guardandola attentamente.
-appena arrivano gli altri ti dobbiamo fare un po’ di domande- disse il ragazzo con il luccichio della rabbia impresso negli occhi. Gwen sono capiva perché il ragazzo sembrasse così arrabbiato e soprattutto perché l’aveva rapita. Era più che sicura di non essere lei la causa della sua rabbia.
Non dovettero aspettare molto infatti dopo solo due minuti entrarono nell’abitazione gli altri due amici di Valentine che la ragazza guardò spaventata.
-perché lei è qui?- chiese Giulius alternando lo sguardo dal suo migliore amico alla ragazza legata.
-è la nostra occasione Giul! Era da sola e ne ho approfittato- disse il biondo sorridendo agli altri due.
-si, ma ti avevo detto di aspettare prima di fare azioni avventate. Dovevamo esserne sicuri- continuò il castano mentre Gwen non stava capendo niente.
-puzza di Chaos! Più sicuri di così non si può!- disse Valentine alzandosi di scatto dalla sedia per poi avvicinarsi alla ragazza. -dicci cosa avete in mente e sarà tutto più facile- disse poi togliendole con uno scatto il nastro adesivo dalle labbra mentre a Gwen venivano le lacrime agli occhi per il dolore.
-non so di cosa stai parlando. Perché mi hai rapita?- chiese la ragazza dopo un po’.
-non fare la finta tonta sappiamo cosa sei! E le domande le faccio io!- disse con rabbia Valentine mentre sia Giulius che Tasha sospiravano mentre si sedevano sul divano li vicino osservando la scena.
-cosa ci fate sulla Terra?- chiese dopo un po’ Valentine.
-non so di cosa tu stia parlando, davvero!- disse Gwen cercando con lo sguardo gli altri due ragazzi sperando in un aiuto da parte loro.
-si come no! Ti dice qualcosa questo?- chiese io biondo alzandosi la manica sinistra e rivelando all’interno dell’avambraccio un tatuaggio che raffigurava una M in corsivo con una specie di pesce stilizzato accanto. Sembrava molto il segno che di solito usavano i giornali di gossip che aveva Erika per indicare il segno zodiacale della vergine.
-cosa dovrebbe significare?- chiese la ragazza non capendo dove il ragazzo volesse arrivare.
-suvvia non fare la stupida, sei un Chaos e lo sappiamo. Siamo tre Zodiaci contro di te, non hai speranze! Dicci cosa state facendo qui!- disse Valentine abbassandosi la manica della maglia mentre si stava spazientendo sempre di più.
-cosa sono i Chaos e cosa sono gli Zodiaci?- chiese Gwen mentre le sembrava sempre tutto più strano. Le sembrava quasi un sogno, o meglio un incubo.
-questa è divertente- disse Valentine alzando gli occhi al cielo.
-Val può darsi che non lo sappia veramente- disse Tasha osservando attentamente la ragazza che sembrava davvero sincera.
-oh ma dai Tasha puzza di Chaos!- disse Valentine allargando le braccia esasperato.
-ma non vuol dire che lei ne faccia parte- disse Tasha mentre Gwen sorrideva felice che la ragazza la stesse aiutando.
-stai dalla sua parte?- chiese Valentine assottigliando gli occhi.
-la stai accusando ingiustamente e l’hai spaventata- disse Tasha incrociando le braccia al petto.
-non la sto accusando ingiustamente!- disse Valentine alzando la voce.
-okay basta!- disse Giulius alzandosi e avvicinandosi ai due ragazzi che avevano voglia di ammazzarsi.
-che cosa dici tu? Da che parte stai?- chiese Valentine incrociando anche lui le braccia al petto.
-da nessuna delle due. Ormai il danno è fatto quindi l’unica cosa che possiamo fare è portarla a Galaxy e farla parlare con Zhoto.- disse il castano facendo sgranare gli occhi a Tasha.
-ma sei pazzo! E se non c’entra niente con tutto questo?- chiese la ragazza.
-ormai è già dentro per colpa di Valentine- disse Giulius.
-e credi che li parlerà?- chiese Valentine dubbioso.
-si, e se non lo farà useremo la fonte- disse Giulius.
Gwen li osservava cercando di capire se tutto quello era solo frutto della sua immaginazione oppure era reale.
-si, forse la tua idea non è niente male- disse Tasha arrendendosi.
-okay facciamo così- disse Valentine  per poi avvicinare il suo volto a quello di Gwen. -tranquilla riusciremo a cavarti le parole di bocca che tu voglia o no- le disse sorridendole sadico.
-non ho niente da nascondere- disse la ragazza sicura di se. Non sapeva cosa fosse la fonte, ma di certo non poteva farle del male se lei era innocente.
-lo vedremo signorina, il tuo puzzo di Chaos lo sento forte e chiaro- disse Valentine guardandola male.
-Val basta, non abbiamo tempo da perdere- disse Giulius iniziando a vagare per la stanza e cercando di riempire gli zaini sparsi per la camera. -dobbiamo andare via prima che gli altri Chaos si accorgano della sua assenza- disse il castano.
Gwen osservò attentamente i ragazzi mentre sistemavano tutto quello che si dovevano portare appresso. Qualche volta aveva anche provato a slegarsi i polsi, senza successo però. Per sua fortuna i ragazzi non se ne erano accorti, o meglio se ne era accorta solo la mora ma aveva fatto finta di niente. Se se ne fosse accorto Valentine di sicuro le avrebbe gridato contro o peggio.
I ragazzi finirono quasi subito di prepararsi e Gwen fu presa letteralmente di peso da Valentine. La riccia provò a protestare tirandogli dei pugni sulla spalla, per quanto era possibile con le mani legate, per farla scendere, senza successo. Provò anche a tirare qualche calcio, ma il ragazzo le bloccò le gambe con l’altro braccio libero.
-siamo pronti- disse Giulius. Gwen vide il ragazzo fare qualcosa che non capì e subito fu investita da una luce bianca. Sperava vivamente fosse tutto un sogno.
 

 
   
 
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