Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: denna    11/05/2020    1 recensioni
Una giornata apparentemente normale dei maghi della gilda n°1 di fiore si trasformerà in un’avventura mozzafiato tanto pericolosa quanto inaspettata.Il loro destino si intreccerà con un gruppo di misteriosi stranieri in kimono nero. Due ragazzi con caratteri molto diversi, accomunati da un assurdo colore di capelli, saranno costretti a far squadra. Tra gilde oscure, dei della morte, draghi e fragole umane, riusciranno i nostri eroi a fidarsi gli uni degli altri e salvare il loro mondo e non solo?
Consigliato a chi non è bastata la saga di Edolas. ;)
Prima fan fiction, senza pretese, volta solo a regalarvi una piacevole (spero) lettura.
[Fairy Tail X Bleach]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 16
Insomnia
 
Ichigo continuava a girarsi nel letto, cercando di prender sonno. Rimase a pancia in su, contemplando il pregiato tessuto del baldacchino. Non poteva sicuramente dare la colpa dell’insonnia alla sua sistemazione. La verità era che non faceva altro che ripensare agli avvenimenti di quella giornata, a come si fosse lasciato scappare i maghi. E la verga. Doveva ammettere però che Ishida aveva ragione: se li avesse raggiunti probabilmente non sarebbe riuscito ad affrontarli da solo. Aveva tentato di non rimuginarci troppo sopra (aveva perfino partecipato a quella letale battaglia con i cuscini per distrarsi), ma le notizie del Master non avevano fatto altro che accrescere il senso di colpa. Ed ora, senza nessuno che potesse distrarlo e incapace di addormentarsi, la sua mente tornò alla conversazione con Makarov, indugiando particolarmente sulle parole che il vecchietto, avendo notato con rammarico l’ombra sul viso dei suoi figlioli e dei nuovi arrivati, aveva detto prima di congedarli.
«Ascoltatemi bene: nessuno, nemmeno il mago più potente, può vincere senza l’aiuto dei suoi compagni. Da adesso dovrete contare gli uni sugli altri, solo così potrete farcela. Qualsiasi cosa accada, non lasciate che niente e nessuno vi separi. Restate uniti.»
Il sostituto shinigami strinse gli occhi. Un lampo, seguito immediatamente da un tuono, annunciò l’arrivo di un acquazzone. La pioggia iniziò a picchettare sui vetri delle finestre.
Si lasciò sfuggire un verso esasperato, vedendo sfumare definitivamente la possibilità di addormentarsi. Decise di alzarsi ed andare a fare uno spuntino, in attesa che il temporale finisse.
Notò che la luce della cucina era accesa. Quindi non era l’unico che non riusciva a dormire, constatò, intravedendo una figura muoversi verso la credenza.
Il misterioso individuo sobbalzò sentendolo entrare.
«Oh! Sei tu, Kurosaki-kun!»
«Inoue?» Esclamò il ragazzo, tentando di non apparire eccessivamente sorpreso. Lei era l’ultima persona che si sarebbe aspettato di trovare sveglia: se la immaginava a dormire beata al piano di sopra, insieme a Rukia, Lucy ed Erza.
 Ichigo si rese conto che era la prima volta dall’inizio della giornata che si trovava da solo con lei. Ed era la prima volta che si trovava da solo con lei da quella sera…
Sentì come se qualcuno avesse posato un macigno invisibile sul suo petto. Ma aveva notato che anche Inoue sembrava in difficoltà.
«Perché sei ancora sveglia?» riuscì finalmente a dire, rompendo il silenzio opprimente che era calato tra loro.
«Non riuscivo a dormire, quindi, ho pensato che uno spuntino avrebbe potuto aiutarmi. Di solito funziona!» rispose Orihime, che appariva più sollevata.
«Sembra che abbiamo avuto la stessa idea.» commentò Ichigo, mentre sentiva il peso sul petto alleggerirsi. «Cosa stai preparando?» domandò, osservando curioso gli ingredienti ammucchiati sul tavolo.
« Cioccolata, toast alla banana, cannella, burro d’arachidi, sottaceti e marmellata di mirtilli.» gli illustrò allegra la fullbringer «Ne vuoi uno anche tu?»
Ichigo deglutì, mentre sentiva lo stomaco contrarsi dolorosamente, come terrorizzato dall’eventualità che il suo proprietario potesse dargli in pasto una cosa simile.
«No, grazie, ma accetto volentieri la cioccolata.»
«Va bene.» disse la ragazza, con un’alzata di spalle.
Rimasero così per un po’. Ichigo sorseggiava la bevanda calda, mentre Orihime alternava ad ogni sorso un boccone della sua prelibatezza. Il sostituto shinigami guardava assorto l’interno della tazza, ma ogni tanto lanciava qualche occhiata titubante alla ragazza accanto a lui, che non durava più di un istante, poiché temeva che lei potesse accorgersene. Conscio di non poter andare avanti così, Ichigo prese coraggio e parlò.
«Inoue» chiamò, voltandosi verso la ragazza.
«Si, Kurosaki-kun?»
«Riguardo ieri notte…»
Inoue arrossì instantaneamente. Ichigo prese un bel respiro e continuò, anche se era ben consapevole che il suo volto aveva assunto la stessa sfumatura porpora di quello della fullbringer.
«Ci ho pensato e…Senti…Ti andrebbe di lasciar perdere? Far finta che non sia mai successo? Dopotutto, è stato un incidente. Sai che che senza tutto quell’alcol io non avrei mai fatto… beh, quello che io…tu, cioè noi…»
«Ho capito, Kurosaki-kun.» venne in suo soccorso la fullbringer «Hai… Hai ragione. Anche io ho bevuto parecchio. Non avrei dovuto esagerare, ma ci stavamo divertendo così tanto e il sake era così buono!»
Ichigo si sentì sollevato, come mai lo era stato dal giorno in cui erano caduti in quel folle mondo.
«Quindi per te va bene?»
«Certo, Kurosaki-kun!»
Wow, è stato facile!- pensò sorpreso, ma rallegrato.
«Sono contento che ora sia tornato tutto come prima!»
«Già!» concordò Orihime sorridendo.
A Ichigo sembrò che i suoi occhi luccicassero, ma non riuscì avedere meglio, poiché la fullbringer li chiuse mentre faceva un grosso sbadiglio.
«Io torno a dormire. Buona notte, Kurosaki-kun.»
«Buona notte, Inoue.» rispose lui, sorridendo lievemente.
Anche il sostituto shinigami iniziava ad avere sonno, e qualche minuto dopo seguì l’esempio della ragazza. Mentre attraversava la suite, diretto verso il suo letto, si fermò a guardare le vetrate.
Finalmente aveva smesso di piovere.
***
Natsu rimase immobile, la schiena premuta contro il muro. Gettò uno sguardo fugace oltre la porta e si ritrasse, temendo di essere scoperto.
 Perché finiva sempre per incappare in quei due? Stavolta, almeno non erano in una situazione compromettente, pensò, tentando di consolarsi; ma sperava che non decidessero di rimanere in cucina tutta la notte. Il suo stomaco brontolò.
Finalmente, la ragazza lasciò la stanza, imitata poco dopo da Ichigo. Il drago tirò un sospiro di sollievo e andò tutto contento a svuotare il frigorifero.
Ah! Ora si che va meglio!- pensò soddisfatto, massaggiandosi l’addome.
«Natsu?»
Il drago sobbalzò e si voltò di scatto, sebbene non avesse realmente bisogno di ulteriori indizi per riconoscere chi l’aveva chiamato: quella era la sua voce, la voce che nemmeno ventiquattro ore prima lo aveva colpito come un pugnale gelato, che aveva urlato il suo nome in preda al terrore, ma anche con gioia.
«Lucy.» rispose, quasi con timore.
«Posso parlarti?» domandò senza preamboli la maga stellare. Natsu la guardò perplesso.
«Ma certo.»
Sebbene fosse curioso, e anche parecchio confuso, non chiese spiegazioni alla ragazza, ma si lasciò condurre verso il balcone. Dopo aver chiuso la porta-finestra, Lucy si girò verso Natsu.
«Brr, fa freddo!» commentò la biondina, chiudendo meglio la vestaglia. Natsu, perfettamente a suo agio con solo il pigiama, continuò ad aspettare in silenzio.
«Non so da dove cominciare.» ammise lei, spostando il peso del corpo da un piede all’altro. «Ma credo che un “mi dispiace” vada bene.»
«Come?»  disse il Dragon Slayer, spiazzato.
«Mi dispiace di averti trattato male stamattina. Ed averti ignorato per tutto il giorno.» continuò Lucy, distogliendo lo sguardo da lui.
Natsu sbattè gli occhi un paio di volte, mentre tentava di riordinare le idee. Non capiva più niente! Perché era lei a scusarsi?
«Quando mi sono svegliata, e ho trovato solo Happy, ho pensato che ti fosse accaduto qualcosa» iniziò a raccontargli.
«Poi mi sono ricordata cos’è successo tra noi.» aggiunse, arrossendo ed abbassando lo sguardo. Anche il Dragon Slayer si sentì piuttosto a disagio. Sospettando che qualsiasi cosa avesse detto sarebbe suonata sbagliata, infilò le mani in tasca e attese che la maga continuasse il discorso.  
«E mi sono precipitata in gilda, perché volevo parlarti.»
Doveva assolutamente parlargli. Durante tutto il tragitto, era stata tormentata dal pensiero di come avrebbe fatto a spiegare tutto al suo compagno di team senza morire per la vergogna. Come aveva potuto fare una cosa così stupida? Tutto per colpa di qualche parola di troppo che aveva avuto un effetto devastante sul suo ego reso suggestionabile dall’alcol. Aveva giurato a sé stessa che non avrebbe più accettato nessuna bevanda offerta da Cana Alberona. Tuttavia, si era sentita sollevata nello scoprire che non era stato il suo comportamento il motivo per il quale Natsu le aveva dato buca, anche se era stato Ichigo a pagare il prezzo di quell’informazione.
«Ma quando ti ho visto lì, a comportarti come se per te non fosse successo nulla.» affermò, guardando il ragazzo, che ricambiò il suo sguardo con aria colpevole. « Beh, mi sono arrabbiata.»
«Non riuscivo a capire perché ti comportassi come se ti fossi dimenticato, o come se volessi fare finta di niente. Ma poi ho capito.»
«Cosa?» fece il drago, con una nota di preoccupazione che sperò fosse sfuggita alla maga stellare.
«Cana mi ha detto la verità riguardo il liquore che ha offerto a noi e anche a Ichigo. A quanto pare, berlo insieme ad altri alcolici ne potenzia l’azione, provocando conseguenze, ehm… spiacevoli»
 
«si… ho… sentito» Fu tutto quello che Natsu si azzardò a dire, temendo di commettere errrori irreparabili.
Lucy gli rivolse un sorriso carico di affetto che lui trovò impossibile non ricambiare, quasi percependo il calore emanato da quell’espressione.
«Stavi solo cercando di aiutarmi. Ed hai pensato che comportarti così fosse la soluzione migliore.»
«Migliore?» ripetè il Dragon Slayer.
«Per evitarmi tutto… beh, questo» disse la costellazionista avvampando, indicando velocemente con un gesto sé stessa, lui e il balcone.
Aveva fatto finta di niente per non metterla in imbarazzo. Non si aspettava che Natsu fosse capace di un simile tatto; aveva frainteso la sensibilità del drago ed aveva finito per prendersela con lui.
«Ed è per questo che voglio assolutamente chiederti scusa, oltre che ringraziarti» concluse Lucy, non appena riuscì a ricomporsi.
«Quindi, ti va di dimenticare tutto?» domandò, accenando un timido sorriso.
«Ehm, si, certo.» rispose lui, sebbene fosse ancora leggermente perplesso.
«Solo… Natsu» disse Lucy.
«Si?»
Gli occhi della maga stellare si posarono di lui.
«Non ricordo benissimo tutti i dettagli di ieri sera, ma c’è stato un momento in cui mi è sembrato che volessi dirmi qualcosa di importante: avevi uno sguardo strano.»
Il drago iniziò a sudare freddo.
«Ho ragione ?»
Eccome se ne aveva. Ma, come poteva dirle la verità, adesso che tutto sembrava tornato finalmente a posto? Aver passato un giorno senza i suoi sorrisi, le sue risate, senza parlarle, era stata davvero dura. E se, una volta che le avesse detto la verità, Lucy si fosse arrabbiata di nuovo con lui?
La maga stellare si fece seria.
«Devi dirmi qualcosa, Natsu?»
 Si sarebbe sicuramente arrabbiata con lui: gli stava chiedendo di dimenticare tutto. Quante possibilità c’erano che accettasse la verità rivelatagli da Porlyusica? Lui stesso stava ancora facendo fatica. E anche dopo la serie di eventi allucinanti, non era sicuro che fosse effettivamente amore. Non lo sapeva e sicuramente non l’avrebbe saputo in tempo per rispondere.
Valeva la pena rischiare?
Il Dragon Slayer la fissò per un attimo che gli parve durare un’etenità.
«No. Nulla.»
Il volto di Lucy si distese in un’espressione di sollievo.
«Amici come prima, allora!» disse scherzosamente la maga stellare, con una strizzatina d’occhio. Anche Natsu sorrise.
I due amici si diedero il cinque.
«Ehi! Avete dimenticato me!» esclamò Happy, scendendo dalla grondaia.
«Sei rimasto ad origliare tutto questo tempo?» esclamò la maga stellare, arrabbiata.
«Aye!» replicò il micio con aria falsamente innocente.
«Aye un corno!» Lucy scosse la testa esasperata, ma non riuscì a trattenere un sorriso.
«Io allora vado, ci vediamo domani mattina.»
«Buona notte, Natsu.» disse un’ultima volta, prima di chiudersi alle spalle la porta scorrevole. Il drago la seguiì con lo sguardo fiché non sparì nel buio della suite.
«Ehi, Natsu, va tutto bene?» domandò cauto Happy.
«Si, sto bene. Ho solo un po’ freddo.»
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: denna