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Autore: EleAB98    16/05/2020    6 recensioni
(SERIE 1*) Hollywood U è una delle università più prestigiose della California.
Jane McMiller, ragazza ambiziosa dotata di grande talento, ha un sogno: diventare un'affermata regista. C'è solamente un ostacolo che s’interpone tra lei e il suo sogno. Thomas Hunt, infatti, il professore più in gamba dell'università, non le darà certo vita facile.
E come se non bastasse, la giovane ragazza si ritroverà, ancora una volta, a scegliere tra l'amore e la carriera.
Due mondi apparentemente inconciliabili, uniti da un filo sottile. Due mondi destinati a scontrarsi con la forza più misteriosa e allo stesso tempo più potente. La forza dell'amore.
Di un amore proibito che li sconvolgerà totalmente...
NOTA: Sono presenti delle citazioni tratte dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alunna e Il Professore'
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Non era del tutto convinto che raccontarle la verità in quel preciso momento di mancata intimità fisica fosse giusto ma, dato che si sentiva finalmente pronto a farlo, non voleva più tirarsi indietro come soleva fare fino a poco tempo fa. Sentiva dentro di sé l'impellente bisogno di buttar fuori quello che era stato e che, per sua somma fortuna, non sarebbe mai più tornato. Non che il regista volesse suscitare compassione agli occhi della studentessa: voleva semplicemente essere del tutto onesto con lei, prima di compiere un passo che avrebbe sancito una volta per tutte il suo profondo interesse verso di lei, sempre ammesso che la ragazza volesse ancora restare al suo fianco a seguito della sua rivelazione.

“Ben tredici anni fa,” proruppe il regista “mi innamorai perdutamente di una ragazza. A quei tempi avevo soltanto vent’anni e mi buttai a capofitto in quella relazione che credevo sarebbe stata per tutta la vita. Io e lei lavoravamo insieme e purtroppo non riuscimmo a reprimere quel forte sentimento che investì entrambi, malgrado fosse sbagliato abbandonarvisi.”

“Thomas, dimmi soltanto una cosa... da quando amare qualcuno è sbagliato?”

L’uomo sorrise tra sé, accarezzandole per un istante la guancia.

“Sai, Jane... quando ero più giovane la pensavo esattamente come te... credevo che amare non fosse un delitto, bensì un privilegio, una benedizione da custodire e da vivere con grande intensità, in tutte le sue sfaccettature. Ma quando si è colleghi di lavoro non è semplice conciliare la vita privata con quella professionale. E ti assicuro che l’ho appurato almeno un paio volte… e in entrambe le volte, è stato un vero e proprio disastro.”

“Capito. Sai, ho quasi paura a dirtelo, ma... per certi versi, questa situazione che mi stai raccontando mi ricorda un po’ noi due, non trovi?” rispose la ragazza, scrutando a fondo i suoi occhi color nocciola. “Certo, non siamo colleghi di lavoro, ma...”

“Ma in un certo senso lo siamo stati, non ricordi? Io e te siamo stati sul set e abbiamo lavorato insieme al nostro meraviglioso film, anche se adesso siamo rientrati a tutti gli effetti nei nostri scomodi ruoli... ma non è questo il punto. Io e quella ragazza ci siamo amati alla luce del sole e ci siamo persino guadagnati un piccolo articolo sul giornale che parlava del nostro coinvolgimento sentimentale. Al tempo non mi importava che la gente potesse mormorare della mia relazione con lei.”

“E che cosa è accaduto poi?”

Hunt rimase in silenzio per qualche secondo.

“È successo che lei mi ha tradito.”

Jane spalancò gli occhi.

“Dici sul serio?”

“Sì... l’ho scoperta mentre baciava un altro. Lo so, tu dirai che in fondo un bacio è un nonnulla rispetto a un tradimento fisico. Ma chi mi assicurava che lei non fosse andata oltre con quel tizio? Non ho mai potuto dimenticare quella scena e penso che non ci riuscirò mai. Tuttora l’ho dinanzi agli occhi ed è semplicemente devastante.”

Il tono di Thomas si era tinto di una leggera tristezza che colpì non poco la ragazza.

“Quella ragazza... era per caso quell’attrice raffigurata in quel segnalibro che tenevi dentro il libro di Jane Austen?”

L’uomo deglutì a fatica.

“Sì, era proprio lei...” rispose lui, tutto d’un fiato. “Yvonne Bloom... l’attrice di punta che lavorò insieme a me per il mio primo film... Storia di una lacrima.”

A quella dichiarazione, seguì una domanda ancora più penetrante.


“E... la ami ancora?”

In quel preciso momento, Thomas scostò gli occhi dalla studentessa. La sua voce tremante gli suggeriva quanto temesse una sua risposta affermativa.

“Thomas, guardami. Ti prego. Se ami ancora quella donna, penso di avere il diritto di saperlo” lo implorò lei, ricacciando le lacrime.

Il regista si voltò di nuovo verso di lei e rimase in silenzio. Non aveva mai avuto il coraggio di rispondere davvero a quella scomoda domanda che più e più volte aveva rivolto a se stesso.

Che questa volta fosse in grado di rispondervi?

“Jane... tu devi assolutamente sapere che, prima di incontrare te, conservavo ancora tutti i ricordi che mi legavano a quella donna. Poi, man mano che ti ho conosciuta, ho capito che non serviva a nulla rimembrare il passato, per cui ho bruciato tutte quelle fotografie che mi tenevano ancora legato a lei e che per anni mi hanno imprigionato all’interno di una specie di bolla che non mi ha permesso di guardare al di là del muro... di credere che per me esistesse ancora una possibilità di gettarmi tra le braccia dell’amore. Ma non sono mai riuscito a farlo, almeno fino a quando...”

“Fino a quando?” domandò lei, col fiato sospeso.

“Fino a quando non ti ho baciata per la prima volta. In quel momento ho capito che, in un modo o nell’altro, dovevo vederti, sentirti e cercarti. Ho capito che, pur essendo sbagliato quello che avevo ‘combinato’, non potevo del tutto lasciarti e benché non ti avessi dimostrato quanto tenessi a te, volevo almeno godere dell’opportunità di averti vicina.”

“Allora è per questo che mi hai chiesto di lavorare con te?”

“In realtà no. O meglio, vi è una ragione ancor più importante per cui te l’ho chiesto... ma non voglio parlarne ora. Quello che voglio dirti è che finora nessuna donna era mai riuscita a donarmi la prospettiva di chiudere una volta per sempre con il passato.”

Jane sorrise, ma poco dopo il suo sguardo si tinse nuovamente di una grande preoccupazione.

“Non hai ancora risposto alla mia domanda, però. Sei ancora innamorato di Yvonne?”

“No” rispose il regista, questa volta senza esitazione di sorta. “Ho finalmente capito di non esserlo più da quando tu sei entrata nella mia vita. La verità è che non riuscivo ad accettare quel tradimento, benché al tempo non avessi perdonato Yvonne e le avessi detto che non l’amavo più. Eppure, per tanti anni mi sono tormentato cercando di scoprire se l’avessi lasciata per puro orgoglio ferito, per risentimento... oppure perché avevo davvero smesso di amarla. Ma adesso conosco la risposta a quella domanda che mi ha inseguito per tanti anni. Jane... il titolo del nostro film non è casuale... dopo la mia relazione con Yvonne, mi ero ripromesso di ricominciare a vivere la mia vita, per cui avevo redatto un nuovo soggetto cinematografico. Ma poi, sopraffatto da quel dolore, ho accantonato quel progetto. Per questo all'inizio ero così restio nel riprendere a lavorare sulla mia vecchia sceneggiatura. Non volevo che il presente si mescolasse di nuovo al mio doloroso passato. Ma grazie a te, penso proprio di essere riuscito a voltare pagina.”

L’uomo le prese la mano.

“ Jane, io... provo un sentimento molto forte, per te. E non so nemmeno... se sia giusto provarlo. So soltanto che non riesco a farne a meno e che non voglio più frenare quello che sento... sarebbe una battaglia persa in partenza.”

A seguito di quel lungo discorso, la ragazza rimase letteralmente senza parole. Thomas scrutò a fondo il suo sguardo, che gli suggeriva quanto fosse rimasta sorpresa da quanto le aveva appena detto.

“Comprendo perfettamente se non provi lo stesso per me” continuò il regista, a seguito del suo silenzio. “L’ultima cosa che voglio è influenzare i tuoi sentimenti.”

Finalmente, Jane gli sorrise e gli strinse con maggior forza la mano.

“Pensi veramente che io non provi lo stesso per te, dopo tutto quello che ti ho dimostrato?”

Per un istante, l’uomo le regalò uno sguardo sin troppo enigmatico.

“Baciami, Jane.”     

“Che cosa hai detto?” ribatté la studentessa, fingendo di non aver compreso.

“Hai capito benissimo. Ho detto: baciami” ripeté il professore, in tono perentorio.
 

 
***

 
Hunt reclamava le sue labbra e Jane non riusciva ancora a credere a quanto il regista le aveva appena detto. Egli continuava a guardarla con aspettativa, desiderio e speranza. Questa volta, proprio come quando si trovavano nella sala cinema, avrebbe dovuto essere lei a prendere l’iniziativa, dimostrandogli che quanto le aveva appena rivelato non le avesse arrecato dei forti dubbi sul loro nascente rapporto. Con gran felicità, la ragazza gli si avvicinò e obbedì al suo ‘ordine’. E fu così che, quelle 'surreali' distanze che li separavano, scomparirono del tutto, lasciando finalmente il posto alla passione.
 

 
***

 
“Thomas, io...”

“Anch'io” la interruppe lui, come se le avesse letto nel pensiero. “Anch'io desidero fare l'amore con te” aggiunse ancora, nel bel mezzo di quel bacio che lo lasciò senza fiato. Adesso che si era finalmente liberato di quel suo 'scheletro nell'armadio', non c'era niente che desiderasse di più.

Jane gli sorrise e, senza ulteriori indugi, si lasciò andare all'abbraccio confortante e disperato di Thomas, che continuò a baciarla con bramosia e altrettanta decisione. Dopo essersi scambiati per qualche minuto tali effusioni, le mani di Thomas poggiarono naturalmente sulla zip del suo vestito.

A quel punto, si fermò un momento.

La guardò dritto negli occhi, quasi cercasse approvazione a quanto stava per fare. Il sorriso della giovane, accompagnato da un leggero cenno di assenso, lo indusse a sfilarle con estrema lentezza quel vestito che lo separava da quella morbida pelle contraddistinta da una giovinezza per la quale egli provò, in un primissimo momento, un misto di paura e fascino. Con una delicatezza che la fece rabbrividire per l'emozione, Thomas le accarezzò la schiena per poi risalire per le spalle e scendendo verso i seni, che sfiorò appena. In quel preciso istante, sembrava proprio che lei rappresentasse la cosa più preziosa che Hunt potesse percepire sotto le sue calde mani, che poi spostarono la propria attenzione sul suo bellissimo viso. Thomas le si avvicinò di nuovo, dandole un dolce bacio. Ma bastò letteralmente un attimo in più perché quel bacio si convertisse in un bacio ancora più passionale, colmo di quel desiderio che minuti prima avevano respinto.

Dopo qualche secondo, anche Thomas si ritrovò senza camicia. Il tocco inesperto - quanto sicuro - di Jane, provocò in lui un profondo senso di benessere. Sì: con lei e soltanto con lei, l'uomo poteva dirsi finalmente a casa. Ancora perso nei meandri di quanto stava accadendo, il regista si abbandonò per un istante alla contemplazione del suo giovane corpo, non ancora del tutto privo di indumenti intimi. La forte ammirazione che provava nei suoi confronti superava ogni immaginazione. D'altro canto, anche la ragazza si perse nella contemplazione del suo corpo perfetto, di quel petto forte ma non eccessivamente vigoroso che negli ultimi tempi era stato testimone dei suoi abbracci più significativi, ma che in quel momento Jane aveva cominciato naturalmente ma timidamente a esplorare attraverso delle dolci carezze che provocarono nell'uomo una forte eccitazione.

“Sei stupenda” dichiarò lui, sussurrandole nell'orecchio, cominciando poi a cospargere il suo corpo di una delicata scia di baci umidi cui lei rispose avvolgendo Thomas in un caldo abbraccio che permise a entrambi di aderire del tutto al corpo dell’altro; gesto che sancì una connessione ancora più profonda. Nel mentre, l'uomo continuava a farla impazzire semplicemente con quei baci dai quali traspariva tutto il suo sentimento per lei, nonché quella tipica prudenza e dolcezza che caratterizza la prima volta. Sì, per lui di certo non lo era e lei lo sapeva bene, benché il suo sguardo adorante suggerisse tutt'altro. Dopodiché, il regista si concentrò sul seno della giovane e ne tracciò i contorni, per poi tastarlo, lambirlo e baciarlo con decisione, mentre la giovane continuava a instaurare un perenne contatto con la sua schiena aggrappandovisi con forza (quasi temesse che Thomas potesse fermarsi da un momento all'altro), per poi liberarlo dei suoi pantaloni.

Nel bel mezzo di tutti quei baci che l'uomo le stava regalando, un senso di profonda beatitudine la pervase, ma non appena Thomas raggiunse il basso ventre, egli si fermò di scatto, guardandola ancora una volta. Mancando di rispondere al suo sguardo interrogativo, l'uomo si fiondò ancora una volta sulle labbra della giovane, regalandole un altro bacio appassionato che fece sparire una volta per tutte il suo dubbio concernente il possibile proposito di non procedere oltre. D'impulso, Jane invertì le loro posizioni, ritrovandosi sopra di lui.
La sorpresa di Thomas fu evidente, così come il piacere di vedere Jane acquistare maggiore confidenza con lui, accarezzando con ardore i suoi pettorali affascinanti, le sue spalle, la sua schiena e i suoi punti più sensibili con una passione e un'audacia persino superiore a quella avuta poco prima dal suo professore, per poi inondare il suo corpo di quei dolci baci che gli fecero del tutto perdere la testa. Nel suo stomaco, percepì per l'ennesima volta numerose farfalle che svolazzavano da una parte all'altra, mozzandogli quasi il respiro. Nonostante ciò, riuscì comunque a sussurrare alla sua Jane che, per la prima volta in vita sua, riusciva finalmente a sentirsi completo e che quel magnifico atto che stavano per compiere avrebbe segnato la sua vita per sempre.

La ragazza ricambiò con fervore e immensa felicità la sua dichiarazione e, per un attimo che sembrò interminabile, rimase avvinghiata al corpo di Thomas assaporandone la delicata fragranza di muschio e pino selvatico; una fragranza che traspariva dal suo dopobarba. Sembrava proprio che non ne avessero mai abbastanza: la loro brama di scambiarsi dei baci, in effetti, non li abbandonò nemmeno per un istante nel mentre che i loro corpi, non appena furono privi di qualsiasi indumento, si abbandonarono finalmente alla più romantica, passionale e completa fusione.


 


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"Note autrice": premetto che non avevo programmato che il capitolo finisse in questo modo, ma dopo il racconto di Thomas, credevo fosse giusto che i due si abbandonassero in tutto e per tutto ai propri sentimenti e la mia tastiera "ha cominciato a scrivere da sola"!!! Spero soltanto che il capitolo sia piaciuto anche se, come sempre, nutro dei seri dubbi! Ma in fin dei conti, o la va o la spacca! Alla prossima e, come sempre, vi ringrazio del vostro prezioso supporto!!!
   
 
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