Eccomi con il secondo
capitolo... ve l’avevo detto, vero, che sarebbe andata avanti un po’a rilento?
Spero vi faccia comunque piacere leggere i miei raccontini!!!
Ma prima di buttarci nella
seconda flash, ecco i grazie a chi ha commentato
Lyan: Oh te, ci ritroviamo anche qui! xD
Sei la mia commentatrice preferita dopo le cognate, sìsì xD
Passando alle cose serie... io adoro questa coppia proprio perché sono così
diversi...e uno affascinante e posato come Remus accostato ad un uragano come
Tonks... beh, sono semplicemente esplosivi!!!
Lupinuccia: Eccoti il
seguito! Spero sia altrettanto bello!
FunnyPink: eh sì, effettivamente sono più che d’accordo anche io!
Debby93: Proprio presto magari
no, ma continuo, tranquilla!
Hermionegranger: idem come sopra, non a ritmo serrato ma continuo! Ecco
qui per te la nuova shottina!
Temperance
2 -
Ridere così forte che ti fanno male le mascelle
Al solito, come ogni momento in cui non aveva nulla da fare, Remus Lupin stava concedendosi la compagnia di un buon libro mezzo sprofondato in una delle scomodissime poltrone del quartier generale dell’Ordine, quando Ninfadora rientrò dal suo giro di perlustrazione.
O, meglio, quando dal trambusto improvviso che si fece sentire in salotto, capì che Ninfadora doveva essere rientrata.
Una volta soltanto era stato ad un concerto rock babbano... e aveva pensato che non potesse esistere al mondo nulla di più rumoroso di quella roba assolutamente snervante che osavano chiamare musica.
Poi aveva conosciuto Ninfadora e si era reso conto di essersi sbagliato di grosso.
Con quella calma che tanto gli era congeniale, si alzò dal divanetto ed uscì dal salottino, trovandosi davanti una Tonks lunga e tirata sul pavimento, i capelli scarlatti dalla rabbia e il viso di un rosso quasi identico, gambe e braccia scomposte in una posa decisamente poco naturale, il portaombrelli a forma di gamba di troll infilato a un piede e, particolare più esilarante di tutti, Arnold, la puffola pigmea di Ginny Weasley, accoccolata sulla testa con un’espressione profondamente soddisfatta.
“Buonasera, Ninfadora.” La salutò, avvicinandosi e raccogliendo Arnold in una mano, mentre lei cercava di disincastrare il piede dal grottesco portaombrelli.
“Non. Chiamarmi. In. Quel. Modo. Remus.” Sillabò, tirando come una forsennata l’affare che non aveva la minima intenzione di lasciarla libera.
Posatosi la puffola sulla spalla, Remus mosse elegantemente la bacchetta a mezz’aria e il portaombrelli si aprì in due come un uovo di Pasqua, donando di nuovo la libertà alla gamba della ragazza.
Un ‘reparo’ e due minuti dopo, Tonks era di nuovo in piedi e stava ringraziando Remus con aria piuttosto scocciata ed imbarazzata allo stesso tempo, ma lui era già scomparso dietro la porta del salotto e stava letteralmente rotolando dal ridere sul divanetto malconcio.
A volte era davvero, davvero difficile essere il posato, composto e gentile Remus Lupin.