Epilogo
-Regina’s side-
Henry si era messo in testa di viaggiare attraverso i mondi
alternativi, per cercare i personaggi delle fiabe, che avevano bisogno del loro
lieto fine. Accidentalmente però quando io, Emma e Killian ci eravamo precipitati
da lui per aiutarlo, cosa poteva succedere? Un nuovo sortilegio, altri ricordi
e una cosa assurda che se ancora oggi lo ricordo ad Emma, vorrebbe avermi
impedito di raggiungere Henry. Primo perché in quella nuova realtà, io e
Capitan Mascara eravamo una coppia affiatata, Emma era una barista da
strapazzo, che gestiva un locale assieme a Zelena. Quando eravamo tornati alla
vera, alla nostra realtà, per fortuna ero ancora incinta e i ricordi erano
pochissimi e per una volta, non ci importò granché della cosa. Solo il ricordo
di condividere il letto con il Capitan Uncino e i suoi baci troppo sdolcinati,
mi facevano venire la nausea. Emma sarebbe andata a picchiarlo ogni dieci
minuti, per quello, come se fosse colpa del poverino. La cosa mi faceva capire
quanto Emma fosse gelosa di me, e la cosa mi lusingava parecchio.
“Sono così nervosa” – dissi e stranamente era una sensazione che mai
avevo provato. Come quando avevo sentito la piccola per la prima volta nella
mia pancia.
“Sorellina, respira” – mi guardò Zelena.
“E se il vestito non mi entra?” – dissi facendo avanti e dietro nella
stanza.
“Zelena ha ragione, respira” -disse Snow guardandola, le veniva da
ridere era chiaro.
“Useremo un trucchetto magico, su” – disse ancora Zelena.
“E se Henry non arrivasse in tempo?” – chiesi ancora.
“Oddio mi arrendo” – disse Zelena alzando le braccia – “Vado a chiamare
la bionda” – disse.
“No Emma no” – dissi guardandola – “Non può vedermi così, guarda come
sono, ingrassata e” – Snow mi venne davanti e mi prese le braccia.
“Ti assicuro che ad Emma piaci tantissimo così e ti sposa per lei” –
disse mettendole le mani sul pancione – “Non per i tuoi tailleur firmati o il
tuo fisico smagliante” – sorrise – “Ti calmi se ti dico come sta Emma? Magari
ti fa sorridere? Non sa ancora che abito mettersi” – rise – “Killian e David
sono lì con lei da 30 minuti”
“Perché il pirata è con la mia futura moglie? – dissi di nuovo in
agitazione.
“Rilassati, anche Robin è qui fuori che aspetta per portarti
all’altare ehm?” – disse Zelena – “E poi quella sposata con il pirata eri tu,
te lo vorrei ricordare”
“No, non me lo ricordare” – dissi.
Emma aveva insistito tanto che fossi io ad andare verso l’altare
mentre lei mi attendeva lì. Il nervosismo non era scemato, Henry non c’era
ancora e io non volevo sposarmi senza nostro figlio.
“Non posso non ce la faccio” – disse tirando indietro il braccio di
Robin.
“Regina” – mi riprese la mano – “Ci sono io qui, ed Emma ti aspetta”
– sorrise – “Sei bellissima” – disse.
“Grazie Robin” – dissi commossa.
“Hood avevo detto di non farla piangere” – disse Zelena alle nostre
spalle.
“Non piango” – mi allargai in un sorriso. Percorsi con al mio fianco,
un uomo molto importante per me, la navata che mi separava da Emma. Aveva
optato per un completo con pantalone bianco, era bellissima, non dovevo
piangere.
“Sei bellissima” – mi disse Emma, quando Robin lasciò la mia mano nelle
sua. Regina non piangere continuavo a ripetermi. Ormai il vescovo era pronto
per iniziare la cerimonia, e sentimmo lo scardinare delle porte, mi voltai con
Emma, e vedemmo un uomo con una bambina e una principessa alle sue spalle.
“Scusate siamo in ritardo” – disse con un sorriso.
“Henry eri tu” – pronunciò Emma come se non sapesse già che
quell’uomo fosse nostro figlio.
“Scusate vi ho battute” – disse ridendosela e sistemandosi nelle
prime file.
“Come?” – chiesi io fissandolo e vuoi per la sorpresa o perché la mia
gravidanza era agli sgoccioli, mi sentì umida- “Emma abbiamo un problema” –
dissi voltandomi verso di lei.
“Oddio ti si sono rotte le acque” – disse ovvia.
“E tu pensi che non lo
sappia?” – la trucidai con il guardo – “Cosa c’è?” -dissi vedendo Killian
fissarmi.
“Hook, ti è andata bene! Non sarei tu a subire un supplizio ad una
delle due mani, ma prima che ti incenerisca, non fissarla” – disse Emma.
“Posso prestarti l’Uncino se vuoi” – disse muovendolo.
“Potrei farlo anche con te” – le afferrai il braccio alludendo all’incinerazione
– “Dillo che provavi il piacere di vedermi soffrire i dolori del parto”
-sibilai.
“Mai Regina, adesso respira, come ci ha insegnato Ash” – la
interruppe bruscamente.
“Portami in ospedale dannazione Swan” – digrignai i denti.
“Regina adesso devi spingere appena senti la contrazione okay?” –
disse il dottore guardandomi.
“Pensi che non lo sappia?” – dissi.
“Ehi, guardami andrà tutto bene” -sentì Emma parlarmi, ma ero in
preda al dolore, che trasmettevo alla mano di Emma, che stringeva la mia e cercai
solo di far nascere la nostra bambina – “Eccola qui” – sentì la voce di Emma e
il calore di quel corpo appena nato.
“Emma” – sorrisi con le lacrime agli occhi.
“Sta bene Regina” – disse e la vidi abbracciarci.
“Hai lasciato in sospeso il discorso, di come tu mi abbia messa
incinta Swan!” - dissi.
“Va bene che dobbiamo ancora sposarci, ma puoi chiamarmi Emma” –
sorrise – “Diciamo che” – disse mettendomi la fede all’anulare – “Le dita sono
utili a tante cose” – sorrise baciandomi.
“Emma, ci sono orecchie bianche qui” – la squadrai e presi a mia
volta l’anello – “Sei mia moglie ma ciò non significa che puoi sconvolgere la
nostra piccola” -la guardai – “Hope” – mi si riempirono gli occhi di lacrime e
sorrisi – “Va bene? Ti piace?” – la guardai.
“Sì, benvenuta Hope Swan Mills” – sorrise baciandomi e accarezzando
la testolina della piccola.
“E io ti nomino la Regina Buona di tutti i reami” – disse Snow,
ponendomi la corona sulla testa. Quando mi voltai verso Emma con la piccola tra
le braccia, ebbi un sussulto e ricacciai indietro le lacrime, per poter fare il
mio discorso. Quante cose erano successe
da quando avevo conosciuto Biancaneve…
“Tanti anni fa, ero una persona terribile, ho fatto tante cose di cui
ancora mi pento. Ma ho incontrato delle persone straordinarie” -mi voltai verso
Snow – “Le avevo sotto il naso e non le avevo mai apprezzate, che mi hanno
perdonata, fidandosi di nuovo di me” – dissi e mi voltai verso tutti loro.
C’erano Henry adulto con la piccola Lucy, Henry del mondo alternativo, Zelena,
Robin e la piccola grande Robin, Roland, il piccolo Neal – “La vita mi ha
voluto dare una seconda possibilità, un nuovo inizio, e questo lo devo a mia
moglie Emma. Tu hai sempre creduto in noi” – sorrisi scendendo e andandole
incontro, aveva la nostra bambina tra le braccia e le strinsi a me – “Sei tu il
mio lieto fine, Emma”
“Per sempre vostra Maestà” -sorrise baciandomi e poi guardammo, con le fronte poggiate una con l’altra, la nostra piccola Hope.
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Siamo arrivati alla fine di questo viaggio
e come diceva il titolo stesso, il tutto si è concluso con un lieto fine!
Dopo aver scritto 42 capitoli credo di
aver esaurito le parole, bugia!! Nulla spero abbiate gioito, sofferto e sorriso
con questa storia, e nulla ringrazio coloro che hanno recensito, perdonate se ho
abbandonato per tanto tempo l'aggiornamento.
Nulla se non ne avete mai abbastanza di
SwanQueen, seguite "Fall of pieces" e la Morrilla "Two thousand
and twenty three" Alla prossima! xoxo
Ps: in link gli abiti del matrimonio, tra
i quali Emma era indecisa, non a caso quello che sceglie, l'ha indossato Lana!
XD Regina è più tradizionalista XD