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Autore: TheLegendary    20/05/2020    1 recensioni
Nella Valle della Fine Naruto e Sasuke stavano per far scontrare i loro attacchi più potenti.
Rasengan a Nove Code contro il Chidori Nero.
Ma qualcosa era andato storto.
E fu così che Naruto si ritrovò ad affrontare un viaggio molto particolare.
Riuscirà a tornare indietro?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Buio.

 

Questo era ciò che vedeva Naruto in quel momento.

 

Un buio infinito, come in un limbo.

 

Vabbè, se tieni gli occhi chiusi è normale vedere così.

Naruto aprì lentamente gli occhi, colpito dalla luce solare inaspettata.

Si ricordò improvvisamente della battaglia con il suo amico.

<< SASUKEEEEE!!! >> urlò il ragazzo, alzandosi di scatto e guardandosi intorno, ma vide che qualcosa non andava.

 Questa non era la Valle della Fine.

Dove doveva esserci una cascata gigante con ai lati le statue dei fondatori di Konoha, adesso c’erano edifici dall’aspetto particolare per lui.

Come se fosse in un’altra epoca.

Si potevano sentire le eco dei passi e delle voci di tantissime altre persone nelle vicinanze, la città doveva essere abbastanza grande.

Si trovava in un vicolo abbastanza buio e nascosto, ma il suo urlo deve essersi ben sentito, perché poteva vedere un uomo correre verso di lui.

<< Sei tu quello che ha urlato? Pensavo che fossi in pericolo! >> gli disse lo sconosciuto davanti a lui, dopo essersi fermato a riprendere fiato. << Perché sei vestito in quel modo? Sembri un cosplayer. >> gli chiese confuso l’uomo.

Naruto intanto stava osservando per bene la persona davanti a se.

Era pelato, dall’aspetto non poteva avere più di trent’anni, e aveva dei vestiti che lui non aveva mai visto prima. Sulle spalle portava un pacco non grosso ma nemmeno piccolo. Doveva essere un corriere.

<< Beh, scusami se mi sono trovato svenuto in un vicolo in una città sconosciuta. >> disse il biondo, per poi urlargli contro. << E POI QUESTI SONO I MIEI VESTITI NORMALI! POI COSA PARLI TU, CHE I TUOI VESTITI SEMBRANO ESSERE DI SECONDA MANO!!?? >>.

<< Piano, non urlare così forte! >> si lamentò l’uomo.

<< Io sono Cole MacGrath, comunque. Se vogliamo capire qualcosa sulla tua situazione, sarà meglio che andiamo. >> disse Cole, ma prima di fare anche un solo passo un’esplosione si espanse dalla scatola che Cole portava, prendendosela tutta in faccia. Nemmeno Naruto però ne fu risparmiato.

 

 

 

 

 

 

Forse dovrebbe smetterla di svenire, sta succedendo troppe volte.

Naruto si rialzò aprendo gli occhi, ma non metteva bene a fuoco perché era disorientato.

Quando ci riuscì, decise che avrebbe preferito non averlo fatto.

 

 

Tutto attorno a lui era distrutto.

 

Tutto quello che c’era nel raggio di 400 metri era distrutto. Gli edifici rimasti in piedi erano gravemente danneggiati, alcuni sembrava che bastasse una piccola spinta da un bambino affinché cadessero.

Di gente non ce n’era nemmeno l’ombra, non c’era nulla che dicesse che in quella zona ci fossero state persone.

Notò di stare su una piattaforma circolare formata dalla strada del vicolo che non era molto grande, con il corpo di Cole steso a pancia in giù.

 

<< COLE!! >> urlò il ragazzo, accorrendo in aiuto dell’uomo steso a terra, girandolo a pancia in su e scuotendolo nel tentativo di svegliarlo.

Ci mise un pò, ma riuscì a fargli aprire gli occhi.

<< Che cosa è successo, Naruto? >> chiese in modo strascicato Cole, ma quando vide la distruzione attorno a lui si bloccò.

<< No... >> sussurrò il pelato, mettendosi in ginocchio e guardando con occhi sgranati e la bocca semiaperta tutta la distruzione avvenuta attorno a lui.

<< Dobbiamo andare, Cole. Non possiamo fare nulla qui. >> fece il biondo, prendendo per la spalla l’altro uomo e coricandolo sulla propria schiena, visto che poteva vedere come fosse troppo stanco e scioccato per muoversi per bene.

Si, anche lui era scioccato, ma questo era un luogo che non gli diceva nulla. Per Cole era la città dove viveva, se non addirittura dove era nato.

Camminarono strascicandosi tra le macerie della strada, vedendo vari cavi elettrici sporgere dal cemento, alcuni di essi spezzati e che facevano ancora scintille, con Cole che ripeteva tra se e se ‘possibile che sia stato il pacco che portavo?’ come un disco rotto.

Arrivarono ad un parcheggio colpito a metà dall’esplosione, quando decisero di fermarsi momentaneamente per riposare.

Un elicottero stava sorvolando la zona, senza dubbio cercando possibili sopravvissuti, attirando l’attenzione del Jinchurikii che non ne aveva mai visto uno.

Un fulmine si sprigionò all’improvviso da un quadro elettrico attaccato al muro e colpì entrambi, stordendoli momentaneamente ma senza, stranamente, far male a nessuno dei due.

Anzi, sembrava che avesse dato più forza ed energia ai due sopravvissuti.

Si rimisero a camminare, stavolta però Cole riusciva a reggersi in piedi e ad andare avanti da solo,anche se lentamente.

Arrivarono a un ponte che era abbastanza lontano dall’epicentro dell’esplosione da non essere proprio colpito, dove dei veicoli della polizia stavano bloccando il ponte, con dei poliziotti che stavano facendo evacuare i civili nella zona.

<< Cooole! Coooole! Sono qui!! >> un urlo riecheggiava dall’altra parte del piccolo ponte di cemento.

Naruto provò a vedere chi era che stava urlando, e riuscì a vederlo subito.

Si trattava di un uomo, gli occhiali da sole appoggiati sugli occhi, riconoscibile dalla stazza (non era rivolto come un insulto, non voleva un’incazzatura al livello di Choji se gli dici che è grasso), e i vestiti abbastanza scoloriti che indossava.

<< Zeke.... >> sussurrò il suo partner momentaneo, anche se Naruto poteva dire che aveva l’intenzione di chiamarlo ma senza riuscirci.

Due poliziotti si avvicinarono a loro prima che Naruto potesse richiamare il tizio dall’altra parte.

<< Signori, ho bisogno che mi seguiate un momento. Non siete in buona salute, dobbiamo portarvi all’ospedale >> fece il primo poliziotto, le mani già in posizione di prendere Cole in caso stesse per cadere.

<< Statemi lontano!! >> si scosse il pelato, sprigionando un fulmine bianco dal proprio corpo che andò a colpire Naruto.

<< Ehi, Cole! Stai attento! >> fece il ragazzo, ma notò subito la mano destra del compagno ricoperta da fulmini.

<< E ora che succede?! >> fece esasperato il biondo, quando fulmini blu iniziarono a venire sparati dalla mano, con alcuni che colpirono i poliziotti che si erano avvicinati, uccidendoli.

<< Naruto, dobbiamo scappare!! >> fece Cole, con altri fulmini, stavolta rossi, che sprigionavano continuamente dal suo corpo, distruggendo piano piano il ponte.

Naruto prese per il braccio l’altro e iniziò a correre verso Zeke, che aveva appena preso un furgoncino nero da dietro l’angolo.

Cole svenne a metà strada, finendo di sprigionare elettricità, così al biondo toccò trasportarlo sulle spalle fino al veicolo, riuscendo ad entrarci dentro.

Ma lo stress della situazione, unito allo sforzo fatto per trasportare Cole e la corsa distruttiva, fece perdere i sensi al ragazzo, facendolo cadere in un sonno profondo.

Non sapendo che i giorni successivi sarebbero stati molto incasinati per lui.

   
 
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