Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    26/05/2020    0 recensioni
Anno 3000
I robot hanno avuto il sopravvento sulla vita degli esseri umani.
Le miliardi di persone che abitavano il Pianeta Terra sono state quasi tutte uccise.
Tranne una piccola parte che vengono schiavizzati dai robot per scopi di guerre o per battaglie d’intelligenza.
Chris, un giovane ragazzo di venti anni, ha perso i suoi genitori a causa di una guerra inutile e senza senso.
Ma dopo aver radunato un gruppo di esseri umani ancora in vita, cercheranno di combattere allo stremo delle forze un nemico molto più grande di loro e vivere in un futuro prossimo dove la tecnologia non esisterà più e gli esseri umani potranno vivere il resto dei loro giorni in totale armonia.
«Chris, non riusciremo mai a sopravvivere…»
«È qui che ti sbagli, Destiny.»
«Che cosa pensi di fare contro le macchine della morte?»
«Distruggerle con la loro stessa furbizia.»
«Chris, loro non hanno sentimenti» fece Ellie.
«Ed è per questo che vinceremo… Noi della Classe Z trionferemo su questo futuro e riconquisteremo la nostra libertà.»
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Siamo completamente in mezzo al deserto senza una meta precisa» fece Liza con i nervi a fior di pelle.
«Almeno siamo lontani da quelli macchine assassine» rispose Chris con tono pacato.
«Se volevi farci morire di sete e di fame, avresti potuto farci rimanere in prigione.»
L’amicizia che contraddistingueva Liza e Chris erano ai minimi termini.
«Sai cosa ti dico? Sei libera di tornare indietro, se vuoi. Ma io non mi arrendo. Fonderò un gruppo con o senza di te e libereremo la razza umana dall’oppressione delle macchine e della tecnologia.»
«Il tuo sogno è irrealizzabile, Chris. E tu lo sai meglio di me.»
«E tu che diavolo ne vuoi sapere?!»
«Adesso basta. Tutti e due» fece Destiny separando i due litiganti «Litigare ci porterà dritti alla distruzione.»
«Non è colpa mia…»
«Se siamo qui, è perché ti stiamo seguendo.»
«Allora non mi hai sentito…»
«Smettetela ho detto!... Liza, tu conosci Chris meglio di me… Davvero non possiamo fidarci?»
«Dopo che ha fatto uccidere così malamente Francis, mi risulta molto difficile.»
«Lui era cambiato, Liza! Era diventato come uno di loro!»
«Ne eri veramente certo?»
«È molto difficile che io mi sbagli…»
Nel mentre i quattro ragazzi stavano discutendo tra di loro, un’orda di macchina si stava avvicinando sempre di più a loro.
«Dobbiamo nasconderci!» fece Ellie attirando la loro attenzione.
Vicino a loro non c’era nessun tipo di nascondiglio.
Per evitare di essere visti, dovettero nascondersi dietro le dune.
< Secondo voi dove staranno andando? > domandò Destiny.
< Se non ricordo male, non molto lontano da qui c’è il loro quartier generale. >
< Sapranno della nostra fuga? >
< Con molta probabilità, loro sanno già che noi siamo fuggiti > spiegò Chris < Si staranno riorganizzando per catturarci e torturarci senza pietà. >
< Non voglio nemmeno pensarci… >
< Dobbiamo oltrepassare al più presto questa zona desertica per raggiungere gli altri esseri umani nascosti a nord. >
< Perché raggiungere gli altri? >
< Te l’ho spiegato prima, Liza. Perché non riesci a capire? >
< Ne ho abbastanza delle tue false speranze, Chris. >
< False speranze o no, è l’unico modo per contrastare la loro oppressione e distruggerli con le nostre forze. >
< Tutto questo è puramente surreale. >
< Ascoltami bene… Te lo dirò un’altra volta: se non vuoi rimanere con me, sei libera di andartene dove vuoi. >
< Giuro che se non la smettete di litigare, vi strozzo con le mie mani > fece Destiny con sguardo furente.
< Chris, secondo te quanto può mancare per lasciare il deserto? >
< Non so dirtelo con precisione, Ellie. Ma sicuramente siamo ancora lontani dal loro rifugio. >
< Se non ho visto male, questa zona è pattugliata a vista dalle macchine. >
< E’ vero… Ma non possiamo rimanere nascosti e fermi nel solito punto per chissà quanto tempo. Dobbiamo rischiare. >
< Il rischio è proprio il tuo mestiere… >
< Destiny, se in tutta la mia vita non avessi rischiato, non sarei qui con voi in questo momento. >
< Già. E non ci troveremo in pericolo di venire paralizzati o uccisi da quei rottami. >
< Di quello che vuoi, Liza. Ormai con te ci ho perso le speranze. >
Appena il gruppo di macchine cessò di passare nel deserto, i quattro ragazzi si incamminarono verso nord.
Il sole stava picchiano sempre più forte.
< Questi raggi solari ci prosciugheranno tutte le energie > si lamentò Ellie < Dobbiamo trovare subito una sorgente d’acqua. >
< Non ce ne sono nelle vicinanze. >
< Che cosa? Vuol dire che moriremo di sete?! >
< Smettila di parlare e procedi > fece Chris brontolando Liza.
< Basta. Non ce la faccio più > mormorò Destiny stramazzando a terra senza forze.
< Destiny, devi resistere. Per il bene di tutti no i> disse Chris cercando di fargli riprendere i sensi.
< Andate avanti senza di me… >
< Non ci pensare nemmeno! > sbraitò Liza < Non farai la stessa fine di Francis. >
< Ormai sono diventata un peso. Non riesco a muovere un solo passo… A meno che voi non abbiate un po’ d’acqua con voi. >
Ma nessuno dei tre disponeva di ciò.
< Se non riesci nemmeno a muoverti, ti porterò in spalla. >
Chris, con tutte le energie che disponeva, prese il braccio di Destiny per sorreggerla.
< Smettila, Chris. Sono troppo pesante. >
< Non m’interessa. Non ti lascerò morire in questo modo. >
Nel mentre i quattro ragazzi continuavano a camminare nel deserto, si avvicinarono ad un palazzo imponente.
< Quello deve essere il quartier generale > disse Chris < Dobbiamo allontanarci subito da qui prima che ci vedano. >
Ma i quattro fuggitivi non riuscirono ad andare lontano.
Migliaia e migliaia di macchina si stavano avvicinando a loro con l’intento di catturarli.
< Sono troppo veloci! Non riusciremo a seminarli! > gridò disperata Ellie.
In quel momento, credevano di non avere nessuna speranza.
Ma non poterono immaginare che quelle macchina erano comandate da un gruppo di ribelli.
< Chi siete voi? > domandò un uomo con il viso coperto.
< Siamo dei poveri esseri umani che stanno camminando per ore e ore in questo deserto > spiegò Chris con voce flebile.
< Da dove venite? >
< Siamo fuggite dal carcere di massima sicurezza. Dobbiamo raggiungere il rifugio fuori dal deserto. >
L’uomo misterioso sembrava non credere alle parole di Chris.
< Voi sareste i famosi quattro ragazzi che sono riusciti ad evadere da quel posto? >
< Sì… Ma adesso rischiamo di morire di sete e di fame. Se voi vorreste aiutarci, noi… >
Ma Chris non riuscì a continuare.
Come anche le tre ragazze, era rimasto senza energie, svenendo sotto gli occhi dell’uomo misterioso.
 
 
Quando riaprì gli occhi, Chris non riusciva a capire dove si potesse trovare.
Dinanzi a lui, riusciva a vedere una grotta enorme illuminata da alcuni flebili fuochi.
< Finalmente ti sei svegliato > fece una voce nelle vicinanze.
< Come… >
< Il mio nome è Greg. Benvenuto nel rifugio. >
Chris non riusciva a credere alle sue orecchie.
Miracolosamente, era stato trasportato fino a destinazione.
< Dove… dove sono le altre? >
< Vuoi dire quelle splendide ragazze? In questo momento non ne ho la più pallida idea, però si sono risvegliate molto prima di te e si stanno piano piano adattando a questo posto. >
< Da quanto tempo è che sto dormendo? >
< Ad occhio e croce direi due giorni. >
< Cosa? >
< Eri proprio uno straccio. Ma grazie alle nostre cure e ai nostri farmici, ti sei ripreso totalmente. >
< Due giorni… Ho dormito due giorni. >
< Oltre alla stanchezza, anche i farmaci hanno fatto sì di farti dormire così tanto. >
< Devo alzarmi immediatamente… >
< Per andare dove? Sei ancora molto debole! >
< Non m’interessa. Io… >
Ma Chris era ancora senza forze.
Non riusciva nemmeno a reggersi in piedi.
< Fermati, non ti muovere. Chiamerò il nostro capo e gli dirò che ti sei svegliato. Aspettami qua. >
Ma Chris non voleva sentire ragioni.
«Devo vedere le mie ragazze… Devo sapere se stanno bene… Ah!»
Più si agitava e più Chris si sentiva sempre più debole.
«Accidenti!»
«Greg ti aveva avvertito, Chris.»
Un uomo dietro di lui con gli occhiali scuri ed il volto coperto lo fissava con sguardo truce.
«E tu chi saresti?»
«Non vorrei vantarmi ma sono colui che guida questa rivolta contro le macchine…»
«Cosa? Tu saresti…»
«Il mio nome in codice è Capitano 001.»
«E qual è il tuo vero nome?»
«Di questo non ti devi preoccupare… Adesso parliamo un po’ di te, Chris.»
«Non c’è niente da dire» replicò il ragazzo senza mezzi termini.
«Davvero? Eppure sei il primo ad essere fuggito nella prigione di massima sicurezza dei nostri oppressori. Sei davvero un ragazzo pieno di sorprese e tutto da scoprire.»
«Preferisco rimanere nell’incognito, grazie.»
«In un’altra occasione ti avrei cavato ogni singola confessione su di te… Ma voglio rispettare la tua richiesta… Anche perché tu e le tue ragazze mi servirebbe nella battaglia finale.»
Chris soppesò le parole dell’uomo.
«E se io non volessi accettare?»
«Perché ti dovrei credere?»
«Perchè è così come dico io…»
«Eppure sono venuto a sapere che tu, come tutti gli esseri umani ancora in vita, vorrebbe distruggere la tecnologia per sempre.»
«Distruggere mi sembra una parola non appropriata… Direi più farla stare nella posizione che merita.»
«Spiegati meglio.»
«Le macchine non possono controllarci… Siamo noi che dobbiamo controllare loro…»
«E come pensi di far ritornare la scala sociale che meritiamo tutte noi?»
«Distruggendo la mente di tutta questa pazzia.»
«Sai meglio di me che non sarà facile…»
«Ed è per questo che ho bisogno di fidati collaboratori per riuscire nel mio intento.»
«Collaboratori come quelle tre ragazze?»
«IL gruppo potrebbe allargarsi improvvisamente… E chi sposerà la mia causa e avrà tutte le doti richieste, entrerà di diritto nella Classe Z.»
«Classe Z? Che nome strano…»
«Vogliamo essere l’ultimo gruppo che darà una speranza agli esseri viventi che dovranno popolare questo pianeta.»
«Allora buona fortuna nella tua ricerca.»
«Chris! Finalmente ti sei svegliato!» fece Ellie piombando sul ragazzo.
«Già… È stata una convalescenza molto lunga.»
«L’importante è che adesso sei di nuovo in piedi.»
«Più o meno è così, Liza» replicò l’uomo con sguardo efferato.
«Spero tanto che non ricomincerete a litigare.»
«Non c’è tempo, Destiny. Dobbiamo distruggere per sempre i nostri oppressori.»
«E come credi di fare? Invadendo il Quartier Generale?»
«È l’unica maniera.»
Ma Chris non si era ancora convinto che era sempre molto debole.
«Sei completamente uno straccio. Se entri così nella tana del lupo, ti uccideranno all’istante.»
«Lo so bene, Liza. Infatti aspetterò di recuperare le forze e…»
Ma Chris non poteva aspettare oltre.
Il rifugio dove aveva trovato protezione era sotto assedio.
«Le macchine! Ci stanno attaccando!» gridò Greg.
«Prepariamoci subito. Non c’è tempo da perdere.»
 
 
Chris non poteva partecipare a quell’attacco.
Sarebbe stato un peso per se stesso e per tutti gli altri.
«Qui rimarrai al sicuro. In attesa che noi riusciamo nel contrastarli» fece il Capitano 001.
«E se dovesse andare storto qualcosa?»
«C’è un’uscita nascosta dietro questo letto. Ti ritroverai fuori di qui in mezzo al deserto… Ma ti assicuro che non ti servirà.»
«Spero per te che tu abbia ragione… Buona fortuna là fuori.»
«Non servirà. Siamo molto superiori a loro.»
Chris non riusciva a comprendere questa superiorità da parte di quell’uomo.
Lo vedeva come un inutile sbruffone che non si meritava di guidare gli ultimi esseri umani in vita.
«Solo questa battaglia lo dirà» replicò Chris prima che l’uomo uscì dalla camera nascosta di Chris.
 
 
La battaglia imperversava da ormai da ore.
L’unica recriminazione di Chris, era di non aver rivisto le tre ragazze.
“Spero che vi facciate valere, ragazze.”
Ma i suoi pensieri furono interrotti improvvisamente da un rumore provenire nelle vicinanze della sua camera nascosta.
Appena Chris vide chi si stava avvicinando, rimase completamente pietrificato.
Il suo più grande nemico era proprio vicino a lui.
«Non potrai più nasconderti, Chris.»
Una bomba esplose dinanzi alla porta della sua camera.
IL suo nascondiglio era venuto alla luce.
Si ritrovò faccia a faccio con il capo supremo delle macchine che continuavano a sottomettere gli esseri umani come lui.
«Finalmente ci incontriamo, Rovox.»
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94