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Autore: la_pazza_di_fantasy    28/05/2020    0 recensioni
Gwen è una normale ragazza che non vede l'ora di poter andare al college per studiare le stelle da lei tanto amate.
Però l'arrivo di tre ragazzi nella sua scuola le sconvolgerà totalmente la vita e la farà dubitare del suo migliore amico di una vita.
Per Gwen inizierà così la lotta contro il Chaos che vuole distruggere le stelle.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-perché non hai ancora chiesto?- furono le parole di Valentine che fecero aprire di scatto gli occhi verdi di Gwen per osservare quelli azzurri del ragazzo che le aveva appena lasciato le mani. Stavano provando a creare un legame da qualche ora e i due non avevano quasi per niente parlato.
-chiesto cosa?- chiese la ragazza confusa.
-di mia madre- rispose lui incrociando le gambe e andando indietro col busto sul letto reggendosi con braccia.
-perché sono cose che riguardano te e io non devo impicciarmi- ribatté Gwen sincera. Aveva davvero tanta voglia di scoprire la verità, ma non le sembrava il caso chiedere al ragazzo. Sarebbe sembrata troppo invadente.
-è la moglie del capo dei Chaos. Il loro piano era quello di prendere uno Zodiaco dalla loro parte e per questo mia madre si è finta innamorata di mio padre, Zodiaco del toro, per sperare di avere un figlio da lui che fosse uno Zodiaco. Quando sono nato nessuno sospettava niente e mia madre sarebbe riuscita nel suo intento se solo mio padre non avesse trovato involontariamente le lettere che lei si scambiava con il suo vero marito. Zhoto e gli altri Zodiaci sono riusciti ad intervenire in tempo e impedirle di portarmi dalla loro parte. Mia madre è scappata senza di me, ma ha sempre tentato di riportarmi dalla loro parte- disse Valentine mentre Gwen lo ascoltava attentamente.
-i miei primi amici sono stati Giulius e Tasha. Solo grazie a loro sono riuscito a farmi accettare dagli altri. E anche per questo mi hanno difeso in quel modo contro di te-
-ne avevano tutto il diritto. Non dovevo dirti quelle cose- disse Gwen sospirando.
-eri arrabbiata con me, ci sta. Ora mettiamoci una pietra sopra e cerchiamo di andare d’accordo- Valentine allungò un braccio verso Gwen tendendo per bene la mano. La castana gli sorrise e strinse la mano del ragazzo felice di quella svolta.
-adesso che si fa?- chiese Gwen guardandosi intorno. Ormai riusciva a guardare quasi perfettamente tutto quello che aveva intorno. Il buio persisteva, ma era meglio dei primi minuti.
-sono abbastanza stanco dormiamo- disse Valentine buttandosi definitivamente all’indietro tenendo ancora le gambe incrociate.
-abbiamo solo un letto- fece notare Gwen leggermente in imbarazzo.
-ovviamente ci stringiamo. Non ho nessuna intenzione di dormire per terra- rispose lui tenendo gli occhi chiusi e non notando minimamente il rossore che andava a formarsi sulle guance di Gwen. La ragazza non aveva mai dormito con un ragazzo e nemmeno con Darren, che era stato suo migliore amico per anni, lo aveva fatto (e adesso ne era davvero felice). Era davvero imbarazzata dalla cosa. Non credeva di riuscire a farlo, molto probabilmente avrebbe preso una coperta e si sarebbe messa a dormire a terra.
La castana si alzò dal letto e Valentine, una volta sentito il materasso alzarsi per via dell’assenza del peso di Gwen, si sdraiò meglio sul letto lasciando comunque un po’ di spazio alla ragazza. Gwen gli fu grata, ma ignorò lo spazio e prese la coperta che stava poggiata vicino a letto e la stese sul pavimento per poi sdraiarcisi sopra.
Valentine aprì gli occhi quando si accorse che la ragazza non si era ancora sdraiata al suo fianco e si guardò intorno per cercarla e in un primo momento non la vide nemmeno iniziando a preoccuparsi, poi abbasando lo sguardo si accorse che la ragazza si era sdraiata a terra con l’unica coperta presente.
-che ci fai li?- chiese confuso il ragazzo.
-dormo ovviamente- rispose la ragazza restando sempre con gli occhi chiusi.
-ma abbiamo un letto- le fece notare il biondo.
-lo so, ma voglio dormire qui- continuò a parlare la ragazza.
-come mai credo che tu non voglia dormire nel letto insieme a me?- Valentine assottigliò gli occhi.
-se anche fosse ormai sono qui e non mi alzo più- disse Gwen dicendosi che non avrebbe minimamente ceduto.
-mica ti imbarazza dormire con un ragazzo?- chiese ridendo il biondo.
-come ho detto prima se anche fosse non cambio idea- continuò la ragazza. Valentine la osservò attentamene per poi ridacchiare prima di alzarsi molto lentamente cercando di non far sentire alla ragazza il suo movimento e le si avvicinò. E Gwen non si accorse di ciò che stava facendo Valentine fino a quando non si ritrovò tra le braccia del ragazzo che la sollevò da terra e la mise sul letto facendola gridare per lo spavento.
Valentine continuò a ridacchiare mentre guardava la faccia sconvolta e spaventata di Gwen mentre prendeva la coperta da terra e stendersi a sua volta nel letto affianco alla ragazza.
Gwen cercò di scavalcarlo per tornare a terra, ma il ragazzo la bloccò mettendole un braccio intorno alla vita non prima di aver messo sopra entrambi la coperta. Li faceva molto freddo, e ciò iniziava a sentirsi, quindi non c’era minimamente bisogno di dormire separatamente e senza coperta.
-stavo benissimo a terra e togli quel braccio- disse Gwen con tutto il suo coraggio e sperando che Valentine non si fosse accorto del suo rossore. Non era mai stata toccata in quel modo da un ragazzo. Nemmeno da Darren.
-fa freddo, così ci riscaldiamo di più- fu la semplice risposta di Valentine che aveva già chiuso i suoi occhi azzurri.
Gwen sbuffò e si arrese a dormire in quel letto, si sarebbe comunque appiccicata il più possibile al muro per evitare di stare troppo a contatto con il biondo. Fu in quel momento che Valentine aprì di scatto gli occhi azzurri e si avvicinò alla ragazza dopo aver messo la coperta in modo che coprisse entrambi.
-dobbiamo dormire per essere in forza quando arriveranno gli altri. Dormire a terra ti farà solo male alla schiena- le sussurrò il ragazzo guardandola fissa negli occhi.
-questo però non mi aiuta- disse la ragazza con ancora le gote rosse.
-basta non pensarci riccia-
 

 
   
 
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