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Autore: MissOphelia    29/05/2020    0 recensioni
[AN HARRY POTTER SPIN-OFF]
Tutto cambia, niente muore.
«Di fronte al vero amore dobbiamo essere nudi, cioè sinceri ed autentici, pronti a donarci interamente, affinchè riesca ad emergere la parte migliore di noi.» fece una breve pausa, avvicinandosi ad Helen e fissandola dritta negli occhi.
«Al tempo stesso la decisione di abbandonarci all'Amore richiede sempre una scelta da parte nostra, la scelta di non cedere alla paura, ma seguire ció che il nostro cuore realmente desidera. Dunque, solo attraverso una scelta coraggiosa, giunge la possibilità dell'Unione».
Genere: Fantasy, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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I Weasley l'avevano pregata di esibirsi in una piccola performance canora e, nonostante fosse incredibilmente imbarazzata, decise di accettare; era il minimo che potesse fare.
Il signor Arthur aveva trasfigurato una sedia in un pianoforte, quando lei aveva fatto notare l'assenza di quello strumento, con il quale era solita accompagnarsi.
Tutte le teste fulve si disposero davanti a lei, con occhi puntati nella sua direzione, in particolare quelli di Charlie, notò, sembravano più penetranti del solito, come se non avesse voluto farsi sfuggire nemmeno un minimo dettaglio di ogni suo movimento, di ogni sua parola, di lei.
Mentre pensava a quale canzone scegliere, si sedette dietro lo strumento, posizionando le mani suoi tasti e schiarendosi, poco dopo, la voce.
I primi accordi risuonarono nell'aria. Nessuno proferiva parola, neanche i gemelli, che solitamente avevano qualcosa da puntualizzare. Erano tutti in attesa della sua voce.

I gotta take a little time, a little time to think things over.
I better read between the lines, in case I need it when I'm older.

Chiuse gli occhi, lasciando che la musica la conducesse per mano.

Now this mountain I must climb, feels like the world upon my shoulders.
Through the clouds I see love shine, it keeps me warm as life grows colder.

Sentiva ogni parola entrarle nel petto, come se ogni nota fosse in sincrono con il suo cuore, con ogni battito.

In my life there's been heartache and pain.
I don't know if I can face it again
Can't stop now, I've traveled so far, to change this lonely life.

Queste frasi le facevano tornare in mente tutto il dolore che aveva provato, risvegliando quei sentimenti che albergavano nel profondo del proprio animo.
Sentí una piccola lacrima scivolare dalle palpebre ancora abbassate, non riuscí a trattenerla.
Cantare, per lei, era esprimere ciò che normalmente non era in grado di fare.

I want to know what love is, I want you to show me.

Aprí gli occhi e la prima persona che cercò con lo sguardo fu Charlie.

I want to feel what love is, I know you can show me.

Lui la guardava attentamente.
Lo sentiva vicino, come se avesse posato una mano sul suo cuore.
Lo leggeva dalle sue iridi.

I'm gonna take a little time, a little time to look around me.
I've got nowhere left to hide, it looks like love has finally found me.

Sembrava che un filo invisibile, fatto di note ed accordi, li stesse collegando.
Un filo, che man mano diveniva sempre più corto, lei lo percepiva.

In my life there's been heartache and pain.
I don't know if I can face it again.
Can't stop now, I've traveled so far, to change this lonely life.

Non era imbarazzata, sostenere il suo sguardo non l'agitava, non ora.

I want to know what love is, I want you to show me.
I want to feel what love is, I know you can show me.
I want to know what love is, I want you to show me
I know you can show me.

Le pareva che lui stesse osservando minuziosamente ogni suo gesto: i modi con cui lei proferiva ogni singola sillaba, ogni pausa.
Ogni immagine che si formava nella sua mente, pareva crearsi anche in quella di Charlie.
Forse era magia.

Let's talk about love, I want to know what love is.
The love that you feel inside, I want you to show me.
And I'm feeling so much love, I want to feel what love is.
No, you just can't hide, I know you can show me.

In quel momento non le importava se gli altri si fossero accorti del loro continuare a fissarsi.
In parte avrebbe voluto che lui fosse in grado di comprendere tutto ciò che avrebbe dovuto.

I want to know what love is, I know you can show me.
I want to feel it too, I want to feel what love is.
I want to feel it too, and I know and I know, I know you can show me.

Gli sorrise e lui ricambiò.
Aveva capito.

Show me love is real, I want to know what love is.

Abbassò gli occhi, cantó le ultime parole, suonando le note finali.
Applausi echeggiarono nell'aria. Persino Percy batteva le mani. Quando Helen si fu alzata, accennando un piccolo inchino, vide mamma Weasley asciugarsi una piccola lacrima.
«Per Godric tesoro mio, mi hai fatto emozionare.» disse poi, dirigendosi verso di lei.
La strinse forte ed Helen ricambiò l'abbraccio. Molly era stata da sempre come una madre per lei, trovarsi nelle sue braccia aveva un che di rassicurante.
«Grazie Molly.» disse, ancora incastrata in quella stretta.
«Grazie a te, piccola Helen.»
I gemelli continuarono ad applaudire e ululare per almeno altri cinque minuti.
«Bravissima Helen!» ripetevano in coro.
"I soliti esagerati" pensó lei.
Poi Helen si offrì di sparecchiare la tavola, quindi prese ad andare e venire dalla cucina, con le mani impegnate dai piatti.
Solo alcuni istanti dopo si rese conto che Charlie si trovasse alle sue spalle. Per poco non gli precipitò addosso.
«Non sapevo avessi una voce così...», non completó la frase. «Era una bella canzone, comunque»
«Una canzone babbana» specificó Helen.
Poi Charlie le si fece vicino, e la ragazza trattenne il fiato istintivamente, rendendosi conto che le stava togliendo alcuni piatti dalla mano sinistra.
«Fai attenzione, potresti farti male» disse, con tono di rimprovero, poggiando quella pila nel lavabo.
«Potrei farci l'abitudine, a questa cosa che mi aiuti a sparecchiare» gli fece notare, ironica.
«Potresti» rispose, liberando l'altra mano dai piatti che restavano.
La luce del tramonto, che filtrava dalla finestra, gli fece lampeggiare gli occhi. I toni purpurei gli tinsero i capelli di riflessi dorati. 
I polpastrelli del Weasley sfiorarono quelli di lei, nell'intento di aiutarla. Un brivido le salì fino alla nuca. Ebbe l'impressione che avesse ridotto di qualche centimetro la distanza tra loro.
Poi Ginny corse in cucina, urlando gioiosa:
«Stanotte ci saranno le stelle cadenti! Helen accompagnami a prendere delle lenzuola, ci sdraieremo all'aperto»
La sua euforia era coinvolgente. Tiró Helen per il braccio, mentre Charlie la guardava allontanarsi, sorridendo.

Il cielo quella sera aveva un qualcosa di magnifico.
Erano tutti stesi sul prato, tranne Percy, che non aveva trovato allettante quell'idea.
La signora Weasley aveva un aspetto rilassato, piuttosto insolito.
Bill indicava a Ginny alcune stelle, pronunciando i loro nomi.
«Beh Helen, se non fossimo stati bocciati in astronomia potremmo fare lo stesso» sospiró Fred, guardando George, divertito. Erano stesi accanto a lei, su un grande lenzuolo verde.
«Vi voglio bene, ragazzi» disse, senza pensarci su.
Se aveva superato gli eventi turbolenti della sua vita era stato anche grazie a loro, e alla leggerezza con cui si comportavano.
«Suvvia Helen! Non c'è bisogno di essere sentimentali» fece George, prendendola in giro.
«E poi anche noi ci vogliamo bene!» parlarono all'unisono, scompigliandole i capelli contemporaneamente.
Helen sorrise, volgendo lo sguardo al cielo.
Il buio abbracciava le campagne circostanti, ma le stelle inspiravano sicurezza. 
Sembrava che il firmamento fosse il riflesso della sua vita, quella notte. Gli astri che avevano illuminato il suo cammino le stavano accanto, e il suo pensiero arrivó anche a Jacob e suo padre; si chiese se stessero bene.
Charlie era poco distante, teneva una mano dietro la nuca, l'altra sul petto. Accanto a lui c'era Ron, perso con gli occhi nel cielo, o forse nei suoi pensieri. 
Ad un tratto, un fascio luminoso attraversó l'oscurità.
Sua madre le aveva sempre detto che le stelle cadenti fossero in grado di far avverare i desideri, ma forse non sapeva realmente cosa il suo cuore desiderasse, o cosa il futuro avesse in serbo.
Chiuse gli occhi, poi li aprì.
Volse lo sguardo a Charlie, che la stava osservando a sua volta.
 

INFO: La canzone è "I Want To Know What Love Is" di Foreigner del 1984.

   
 
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