Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MissOphelia    30/05/2020    0 recensioni
[AN HARRY POTTER SPIN-OFF]
Tutto cambia, niente muore.
«Di fronte al vero amore dobbiamo essere nudi, cioč sinceri ed autentici, pronti a donarci interamente, affinchč riesca ad emergere la parte migliore di noi.» fece una breve pausa, avvicinandosi ad Helen e fissandola dritta negli occhi.
«Al tempo stesso la decisione di abbandonarci all'Amore richiede sempre una scelta da parte nostra, la scelta di non cedere alla paura, ma seguire ció che il nostro cuore realmente desidera. Dunque, solo attraverso una scelta coraggiosa, giunge la possibilitą dell'Unione».
Genere: Fantasy, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Due giorni erano trascorsi da quando Jacob e suo padre erano partiti.

Sperava non avessero avuto problemi, non sapeva nulla di loro, non le era arrivato nessun gufo e, nonostante comprendesse la segretezza della missione affidata al fratello, era ugualmente preoccupata.

Quella mattina era scesa in salotto prima del solito, desiderava aiutare la signora Weasley a preparare la colazione.

La trovó intenta, come sempre, negli incantesimi domestici e, con sorpresa, notó che stava confezionando quello che sembrava un pranzo a sacco; sul tavolo c'erano alcuni tramezzini e una miriade di altri cibi, avvolti accuratamente.

«Buongiorno Molly» le disse avvicinandosi.

«Buongiorno tesoro, hai dormito bene?» chiese lei, sistemando un altro fagotto in uno zaino posto sul tavolo.

«Si» rispose. «Andate da qualche parte?» domandó, cercando di rendersi utile in qualche modo.

«Andiamo tutti al mare oggi, mia cara. A Sidmouth Sea Front!» esclamó, infine, entusiasta.

Sidmouth era una localitą balneare che si trovava a meno di un'ora dal loro villaggio, Ottery St. Catchpole.

Spesso, in estate, quando erano pił piccoli, il padre ci portava lei, suo fratello e, a volte, si univano a loro i componenti della famiglia Weasley.

Risultava piuttosto strano per lei andarci ora, dopo cosģ tanto tempo, senza la sua famiglia.

«Molly ma io non ho portato un costume...» inizió lei, ma fu subito interrotta da un gesto della mano della signora Weasley.

«Rimedieremo, cara.» ribattč la rossa.

E in effetti, risolsero il problema in men che non si fosse detto. Mamma Weasley aveva alcuni costumi di quando, come amava dire lei, era una giovane strega, spensierata e molto piś carina, i quali, dopo una bella sistemata, sembravano andarle a pennello.

Ne scelse uno molto semplice, bianco, che le fasciava l'intero addome, lasciando scoperta la schiena.

«Mi ricordi tua madre.» le disse, ammirandola. «Sei bella quanto lei, piccola mia.» 

Helen aveva visto delle foto della madre da giovane ed era davvero una ragazza stupenda, d'altronde, essere paragonata a lei, le riempiva il cuore di gioia.

Chiunque la descriveva come una donna affascinante, intraprendente ed estremamente dolce, ribadendo, ogni volta, quanto le somigliasse, anche se Helen, sebbene la cosa la rendesse felice, non ne era del tutto sicura.

Non si sentiva affascinante, forse intraprendente, ma sicuramente non dolce...

 

Partirono abbastanza presto, come stabilito dal signor Weasley, il quale, sempre piś esperto del mondo dei Non Maghi, disse che giungere a destinazione troppo tardi non avrebbe per nulla giovato, perchč, come recitava un detto Babbano:"Chi tardi arriva, male alloggia."

Nonostante non fosse altrettanto competente in materia, non ci mise molto a comprendere cosa volesse dire quella frase, che si riveló anche piuttosto veritiera.

Infatti, l'arrivare ad un orario decente, permise loro di usufruire di una collocazione ottimale, vicinissima alla riva e pure abbastanza appartata.

I maschi di casa Weasley, non appena sistemate le loro cose sulla sabbia, si diressero correndo in direzione del mare, lanciando le loro magliette per aria, accompagnati dalle intimazioni, per nulla considerate, della signora Weasley, che ordinava di raccogliere immediatamente gli indumenti.

Percy invece fu molto pił cauto rispetto a loro.

Helen si tolse i vestiti, restando in costume. Cercava di non dare troppo nell'occhio, si sentiva leggermente in imbarazzo. Era in momenti come quello, che avrebbe desiderato la compagnia della sua migliore amica.

Si mise a sedere accanto a Ginny e Molly, su un telo che quest'ultima aveva apposto sulla sabbia, prendendo il libro che aveva deciso di portare con se' e che, poco prima, aveva appoggiato accanto alla piccola Weasley.

Stava leggendo le gesta di uno dei cavalieri vissuti nell'epoca di Merlino: Lancillotto. 

Era una lettura appassionante, ricca di avventura, amore e magia.

Aprģ il manoscritto all'ultima pagina letta, che aveva indicato inserendo un fiore essiccato come segnalibro.

Credeva che quella fosse la parte pił bella della storia in cui si narrava dell'amore tra il giovane e la bellissima regina Ginevra.

 

Helen era cosģ immersa nella lettura da non accorgersi del fatto che qualcuno dei Weasley si fosse appena seduto accanto a lei.

«Che leggi?»

Quella voce la fece quasi sobbalzare, inducendola a tornare da Camelot al mondo reale.

Si voltó e notó Charlie, con la pelle ancora intrisa di salsedine, i mossi capelli gocciolanti.

Non capiva cosa le avesse impedito di rispondere immediatamente; se fosse stata colpa del sole che si riflettava sulla pelle chiara e lentigginosa, se dei capelli tirati indietro in quel modo, se del suo petto nudo, ma Helen non riuscģ a non restare, per un attimo, incantata a fissarlo.

Si riprese, rivolgendo poi lo sguardo verso l'orizzonte.

«Storie di Camelot.» rispose, fingendo disinteresse.

Non poteva fargli capire quanto pendesse dalle sue labbra, aveva pur sempre un certo orgoglio da difendere e non incrociare il suo sguardo, le sembró un buon modo per cominciare.

«Merlino?» domandó lui, girando la testa in direzione del mare, proprio come lei.

«Non solo, ci sono le storie di re Artł e dei cavalieri della tavola rotonda.» inizió lei, riaprendo il libro dove aveva interrotto «Ora sto leggendo di Lancillotto e Ginevra.» 

«E chi sono?»

I loro sguardi si incontrarono di nuovo, c'era interesse in quello di Charlie. Desiderava davvero sapere, come se avesse voluto entrare, farsi un giro, in qualche modo, nel suo mondo.

Helen glielo lasció fare, le pareva una cosa pił che giusta, infondo lei aveva provato a fare la medesima cosa con lui.

«Sei sicuro di volerlo sapere davvero?» lo stuzzicó «O lo fai solo per educazione?» 

Il ragazzo sorrise e lei fece lo stesso.

«Sono curioso, ti ascolto.» 

Lo vide poggiare il peso del corpo all'indietro, poggiandosi sui gomiti.

«Lancillotto era il pił valoroso e fidato cavaliere del re.» inizió Helen, tenendo ancora gli occhi fissi davanti a lei. 

«Ginevra, invece, regina, moglie e donna per cui l'impavido uomo perse la testa, innamorandosene perdutamente.» 

Per una frazione di secondo incroció lo sguardo di lui, ritornando subito al punto precedente.

«Lui la salvó eroicamente da Melegant, nemico del regno, e dal quel momento i due si innamorarono follemente, tanto da non riuscire a stare lontani l'uno dall'altra, cercando svariati modi per vedersi e amarsi segretamente.»

Fece una pausa.

«Peró...» intervenne il giovane Weasley, con tono riflessivo «E che cosa accadde? Si sposarono?»

Helen sospiró malinconicamente, accennando un piccolo sorriso. Poi si voltó a guardarlo, notanto quanto lui volesse realmente sapere quale fosse il finale di quella storia.

Se ne compiacque, era...bello stare con lui, parlargli in quel modo, quasi a volergli insegnare.

«Magari... I due non furono abbastanza prudenti.» continuó lei.

«Re Artł scoprģ il tradimento della regina e condannņ a morte Ginevra. Lancillotto riuscģ a scappare e volendo liberare l'amata, attaccó Camelot, che fu distrutta, mentre re Artł rimase ucciso. Tuttavia, alla scoperta della morte di Ginevra, Lancillotto, fu colto da tale sconforto da rifugiarsi nella vita spirituale.» concluse, voltandosi di nuovo in direzione del ragazzo, il quale continuava a studiarla con lo sguardo.

«Perdere l'amore deve essere stato devastante per lui.» costató Charlie. Prese tra le mani il libro e cominció a sfogliarlo. Il suo tocco era leggero persino su quelle pagine.

«Lo credo anch'io.» ribattč infine lei.

Il silenzio si insinuó tra loro, un silenzio frastornante e non solo per le tante parole che avrebbero voluto dirsi, ma perchč poco dopo Fred e George piombarono su Helen, afferrandola di peso e trascinandola in acqua.

«Ora valuteremo le tue doti acquatiche.» esclamņ George tenendola ferma su una spalla.

«George lasciami andare!»

Stava sferrando pugni sulla spalla del ragazzo, ma non sembró fare un granchč effetto.

«Agli ordini, fanciulla!»

Effettivamente George lasció la presa, ma solo per lanciarla in acqua, senza grosso preavviso.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MissOphelia