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Autore: Eevaa    31/05/2020    11 recensioni
Ciò che ti lascio è un indirizzo. Solo questo.
12 Saint Patrick's street
Watford, Hertfordshire, GB.

Chiedi di Amélie Durant, ma non fare MAI il mio nome.
È una supplica, la mia.
Draco L. Malfoy
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Disclaimer: Questa storia non è scritta a scopo di lucro. 
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte del loro universo sono di proprietà di J.K.Rowling.
Le seguenti immagini non mi appartengono e sono utilizzate a puro scopo illustrativo
Nessun copyright si intende violato.
Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se creditata e anche con link all'originale su EFP.

 


 
AMÉLIE
 


Parte III
 

6 novembre 1998

Potter,
alla fine ce l'hai fatta a salvarmi la vita un'altra volta!
Fortunatamente non ero abbastanza cosciente da accorgermene, altrimenti sarei morto davvero, seppellito nella mia indegnità.
Quante Carte Eroe hai sprecato per partecipare al blitz?
Sono lieto di sapere che mia madre stia bene. Ti devo... ringraziare.
Quelle lettere che hai recuperato, beh, bruciale. Non ero molto in me.
Ma, visto che la cosa ti preoccupa tanto e ancora non capisco il perché, ora sto meglio. Mi sto ancora riprendendo in realtà, ma sto molto meglio di prima.
Sono passate diverse settimane dall'ultima volta che siamo riusciti a scambiarci notizie su Amélie. Vorrei tanto sapere come procedono le cose al Centro. Posso chiederti di aggiornarmi?

Draco Malfoy
 


 

7 novembre 1998

Draco,
non hai idea di quanto mi abbia sollevato ricevere tue notizie.
Temevo fossi rimasto completamente rincretinito dai Dissennatori ma, a giudicare dal tuo acido modo di scrivermi, sei tornato in te. E ne sono felice. Continui a ripetermi che non capisci il perché io mi interessi tanto.
Non è ovvio, santissimo Merlino?
Non è ovvio che oramai non siamo più nemici?
Forse è il caso che te lo dica direttamente: mi importa di te.
Vederti in quello stato mi ha fatto più male di quel che mi aspettassi. Ok, prendi un bel respiro e scrivimi pure che sono un inguaribile sentimentale. Ma, sai, non me ne importa niente di quanto io possa sembrarti inopportuno. Ho passato la vita a essere considerato inopportuno.
Mi importa di te, mi importa sapere che stai bene e non ho più intenzione di trovarmi di nuovo nella situazione di salvarti la vita.
Sono stato meno spesso al Centro durante il mese di ottobre. Ero tanto, troppo impegnato a risolvere questi casini, e sono riuscito ad andarci solo nei fine settimana o in qualche tarda serata.
Ma, da quando sono tornato dal blitz, ci sono stato tutti i giorni.
È incredibile come Amélie cresca in fretta. Oramai ha quasi quindici mesi (ho scoperto che gli educatori quantificano l'età dei bambini in mesi, come si fa con il vino) e sarà solo questione di tempo prima che inizi a camminare sulle proprie gambe. Si regge in piedi da sola.
Sta iniziando a dire le sue prime paroline. Ieri l'ho sentita dire "pappa" e "nanna". E poi c'è la sua parola preferita: NO.
Oh, com'è testarda! Testarda e caparbia. Ti somiglia ogni giorno che passa sempre di più, se possibile.
Il suo gioco preferito è il cucù, oggi abbiamo giocato tanto. A volte mi sento sciocco a darle retta in questi giochi infantili, ma poi mi sento davvero soddisfatto a sentirla ridere.
A Halloween hanno fatto una festicciola al Centro, mi hanno mostrato delle foto in cui era vestita da zucca. Sembrava carinissima ma, da quel che ho saputo, lei non ha gradito molto e ha sciolto il costume dopo un quarto d'ora. Sì, sciolto! Non chiedermi come. Se lo stanno chiedendo ancora tutti.
Le piace la musica, si perde nell'ascoltarla e sembra in pace con se stessa. Ultimamente, quando ha bisogno di fare un sonnellino, mi offro volontario per farla addormentare. Cassie dice che con me si rilassa molto, ed è inspiegabile.
Le canto "Twinkle twinkle little star" (una ninna nanna Babbana, non conosco ninne nanne da maghi) e provo a cullarla. Mi sento impacciato ma lei si addormenta sempre. Quando dorme sembra un angelo. Mi domando spesso cosa sogni!
Le do sempre un bacio in fronte da parte tua, spero non ti dispiaccia.

Fatti sentire,
Harry

 


 

10 novembre 1998

Potter,
non chiedermi di capacitarmi per davvero del fatto che uno come te possa avere a cuore uno come me. Un ex Mangiamorte, uno dei cattivi, un codardo per eccellenza.
Eppure mi sembra di capire che io debba rassegnarmi a questo fatto. Del resto tu sei sempre stato poco incline alle convenzioni sociali imposte, e hai una spiccata tendenza a cacciarti nelle situazioni più impensabili.
Che dirti? Tutto questo mi fa sentire meno uno scarto della società. Al contrario di quello che ho sempre tentato di farti credere, penso che la tua opinione conti qualcosa persino per me.
La situazione qui nella Reggia dei Detenuti è un po' migliorata da quando ci sono gli Auror a presidiare gli ingressi. I Dissennatori stanno più alla larga e sto persino riuscendo a fare un pasto come si deve, una volta al giorno. Pane e zuppa di vattelappesca.
Oh, forse lo saprai già, ma il mio compagno di cella è morto poche ore prima del blitz e, dati i recenti e innumerevoli decessi, il problema del sovraffollamento si è attenuato. Il lato positivo è che ho una cella tutta per me, ma immagino che le famiglie di persone come Clay (che non era qui per condanne gravi, eppure ci ha lasciato le penne) stiano sporgendo denuncia al Ministero.
Le intenzioni di Shacklebolt erano quelle di migliorare le nostre condizioni e invece ha ottenuto risultati opposti. Un clamoroso buco nell'acqua! Uno scandalo simile non era proprio quello che ci voleva alla fine di una Guerra, vero? Qui le notizie arrivano in differita e spesso censurate, mi farebbe piacere ricevere informazioni veritiere.
Mi domando inoltre se riuscirò davvero ad arrivare vivo al primo giugno, quando scoccherà il mio anno di pena.
Potter, Potter... salvarmi la vita è diventato il tuo sport preferito, ammettilo. Ironia a parte, a proposito di sport, starai mica pensando di lasciar perdere il Quidditch!? Odio doverlo ammettere, ma eri davvero un fenomeno come Cercatore. Almeno quanto me.
... ma a chi voglio darla a bere? Ho già da tempo raggiunto la consapevolezza che tu sia migliore di me in troppe cose (eleganza e Pozioni a parte). Forse l'ho sempre saputo e, devo confessartelo, la mia ammirazione nei tuoi confronti l'ho sempre sotterrata tra folti strati di invidia, a sua volta mascherata da una bella coltre di sfacciataggine.
Come ci si sente, Potter, dopo una confessione del genere da parte mia? Andrai in giro a gongolarti per i prossimi venticinquemila anni?
A quanto pare riesci bene anche a fare da tutore a mia figlia. In fondo non ti ho chiesto io di badare a lei e recarti tutti i giorni per curarla – la mia richiesta di aiuto riguardava più la sua salvaguardia su dove potesse andare a finire – eppure, come emerge dai tuoi racconti, sembra che tu ti sia affezionato molto a lei, e lei a te.
Forse sono anche geloso che tu le piaccia così tanto. Ma in fin dei conti sono anche contento che Amélie abbia qualcuno che riesca a prendersi così cura di lei. Qualcuno che le voglia bene, nonostante si trovi in un cavolo di orfanotrofio.
Ho riflettuto tanto in questi giorni, ma meglio che la smetta di tediarti. Per ora.

Draco Malfoy
 


 

12 novembre 1998

Carissimo impostore,
chi sei tu e cosa ne hai fatto del mio rivale Draco Malfoy?!
Scherzi a parte, ogni volta che ricevo da te questo tipo di confessioni mi sento uno stupido.
Se solo avessi saputo guardare oltre le apparenze e la maschera da ragazzino viziato e arrogante, ci avrei visto quello che sto vedendo ora.
Draco Malfoy in tutte le sue sfaccettature. Draco Malfoy e ciò che più di sorprendente ha da mostrare.
La sincerità che ci metti tra le righe e le aspre parole mi lascia senza fiato. Visto che siamo in vena di confessioni - e che oramai non abbiamo proprio nulla da perdere - devo proprio dirtelo: comincio a pensare di aver bisogno più spesso di questo Draco Malfoy.
In soldoni, non smettere di tediarmi con le tue lettere e con quello che hai da dire. E, questa puoi prenderla come una minaccia, non smetterò di tormentarti con le mie missive. Tanto non mi pare che tu abbia qualcosa di meglio da fare là dentro. Indelicato? Sto imparando dal maestro.
Come hai ben ipotizzato, la situazione al Ministero è compromessa. Le intenzioni di Shacklebolt erano nobili, ma credo che abbia preso sottogamba i Dissennatori. Gli Auror stanno elaborando un nuovo piano, la prossima volta sarà meglio strutturato.
Per quanto riguarda il Quidditch, beh, non ho un gran tempo per dedicarmici (e, tornando in tema di confessioni, penso che tu fossi l'avversario più interessante contro il quale io abbia mai giocato).
Dovrei studiare per i M.A.G.O, ma il Ministero sembra fregarsene che io non abbia requisiti formali necessari per svolgere il praticantato di Auror: mi danno un gran da fare nonostante – teoricamente - non potrei. Le missioni mi tengono spesso impegnato e voglio utilizzare il mio tempo libero per recarmi al Centro.
Noto con piacere che hai capito il mio punto di vista: non mi sento obbligato ad andarci. So bene che non me l'hai chiesto tu. Io ci voglio andare in quel Centro. Sento il bisogno di andare a trovare i bambini e trascorrere del tempo con Amélie.
Mi sembra di rendermi molto più utile in quel modo, piuttosto che rimanere chiuso in casa a studiare Pozioni. E lo trovo anche meno noioso.
C'è solo un minuscolo fatto del quale vorrei parlarti: Hermione non è esattamente la persona che si lascia abbindolare e, da brava testarda Grifondoro, stamattina ha chiesto di potermi accompagnare al Centro. In realtà non me l'ha chiesto, mi ha più o meno obbligato. Penso che volesse capire il perché io "perdessi" così tanto tempo là dentro.
Che dire? L'interrogatorio è durato quasi tre ore. È appena andata via di qua. Ho cercato di mantenere quanto più possibile segretezza, tuttavia ho dovuto dare parecchie spiegazioni a una Hermione Granger leggermente impazzita.
Appena ha puntato gli occhi su Amélie sembra avere capito al volo ogni cosa.
Citando le testuali parole, sussurrate dentro al mio orecchio dopo avermi preso per il colletto e trascinato lontano dagli altri: "Harry Potter, ora tu mi spieghi per filo e per segno perché quella bambina è il dolce ritratto in scala 1:16 di Draco Malfoy".
Giusto per confermarti nuovamente la somiglianza che incorre tra te e Amélie.
Voglio tranquillizzarti però del fatto che Hermione terrà la bocca cucita su tutto. Persino con Ron e, fidati, per la maretta che incorre tra me e Ron in questo periodo, lei si guarderà bene di dargli altri motivi per rompermi le scatole.
Mi fido di Hermione e lei ha piena fiducia in me.
Ha persino mostrato preoccupazione nei tuoi confronti, dati i recenti avvenimenti di Azkaban.
A tal proposito, stai mangiando? Come ti senti? Vederti così scavato in volto, durante il blitz, mi ha messo parecchia inquietudine.

Harry
 


 

14 novembre 199

Caro ingenuo Harry Potter,
mi domandavo fino a che punto saresti riuscito a mantenere nascosto questo segreto a quella ficcanaso della Granger. Sono sorprendentemente tranquillo a riguardo, almeno la ragazza ha più sensibilità di quell'Erumpent di Weasley. Ancora arrabbiato per la fine della tua storia con Lenticchia? Scusa se te lo dico, ma la tua ex ragazza era solita succhiare così tanti cazzi nei bagni della scuola che non credo farà fatica a trovare qualcun altro. Indelicato?
La mia educazione nobile non mi ha mai permesso di essere volgare e scurrile ma, beh, il mio titolo nobiliare è stato revocato. Gran vantaggio: ora posso dire la parola cazzo quante volte voglio. Cazzo cazzo cazzo cazzo.
Chissà se apprezzerai anche questa versione fricchettona di Draco Malfoy...
A volte mi domando se, quando e se uscirò di qui, riusciremo davvero a guardarci in faccia dopo tutte queste confessioni imbarazzanti.
E così la mia somiglianza con Amélie non era solo frutto della tua fervida immaginazione e tendenza a vedere la mia faccia ovunque (come al sesto anno)!
La versione dolce di Draco Malfoy... dolce. Mi domando proprio da chi l'abbia presa la dolcezza, dato che sua madre era l'impersonificazione del menefreghismo e io... beh, mi conosci. Sono più acido di un limone acerbo. Forse perché non sono mai stato coccolato così tanto come lei. Viziato, sì. Ma coccolato mai.
Ciò che spero per mia figlia è qualcosa di molto diverso da ciò che ho vissuto io. Magari meno soldi, ma più amore e sani principi che non portino a nessuna cazzo di guerra.
Oramai per me non c'è speranza, avrò sempre del marcio dentro. Ma lei è pura, fortunatamente non ha vissuto abbastanza a lungo con i Mangiamorte da poterne essere "contaminata".
Quindi sì, Potter. Fa' in modo che Amélie continui a essere amata e coccolata. Lei non deve crescere come me e con gente come me.

Draco Malfoy
 


 

18 novembre 1998

Draco.
Scommetto che dentro di te, da qualche parte, ci sia dolcezza. Oltre alla bontà che stai dimostrando. Lo leggo tra le righe. Ti domandi se mai riusciremo a guardarci in faccia... è quel che mi domando anche io. Perché so che, se tu decidessi di guardarmi negli occhi, non riusciresti a nascondermi quel che di bello sto scoprendo in te. Non sono un bravo Legilimens e tu sei un bravo Occlumante, ma è una cosa che so e basta. Me lo sento e il mio istinto non sbaglia.
Forse è perché sono ubriaco fradicio. Ops, questo non avrei dovuto scriverlo!
Ti ho risposto con qualche giorno di ritardo perché la mia vita è troppo frenetica e troppo piena di eventi obbligati dei quali non me ne frega niente.
Sono appena tornato dall'inaugurazione di una nuova fabbrica di calderoni. Ma che se ne fanno, questi tizi, di avere l'Eroe come sponsor?! Vendono calderoni, Godric maledetto!
Oh, fatto sta che la serata è stata una noia mortale e un completo disastro, ho ricordi fin troppo vaghi del momento inaugurale. Sono certo di aver passato metà della serata a scappare da un ragazzo di nome Julian, dopo aver flirtato con lui all'aperitivo.
Chissà come, quando mi sono accorto che il biondino sarebbe venuto volentieri a casa con me, me la sono data letteralmente a gambe nascondendomi tra la folla. Non mi è più sembrata una grande idea quella di portarlo qui. Sono un caso perso nelle relazioni tanto quanto alle avventure.
A tal proposito, non sono sicuro che mi vada a genio del modo in cui hai descritto la mia ex fidanzata. Forse perché sotto sotto hai ragione. Ma del resto ora sono affari suoi! Non fa più parte della mia vita e può succhiare tutti i cazzi che vuole. E anche io, se per questo!
Peccato che sembra che io non abbia voglia di farlo, al momento. Aspetterò quello giusto da succhiare e quello giusto non è quello di Julian.
Ti sto davvero scrivendo di fellatio? No, decisamente non riusciremo a guardarci in faccia, Malfoy.
Sto per vomitare l'anima e quelle orrende tartine al salmone, ma non posso fare a meno di pensare a come tu stia. Ti giuro che le cose non sono collegate. La nausea e i miei pensieri rivolti a te, intendo.
Almeno il vino era buono.

Harry
 

18 novembre 1998 ... qualche ora dopo

Oh, merda.

Harry vogliosotterrarmi Potter
 


 

19 novembre 1998

Harry razzadipervertito Potter!
Mi hai davvero scritto ciò che ho appena letto, o finalmente nella sbobba che ci danno per pranzo hanno messo qualche pozione allucinogena?
Ti sei già sotterrato dalla vergogna o posso ancora contare sulla tua collaborazione?
A parte gli scherzi, se tanto mi dà tanto mi hai strappato la prima vera risata da quando sono qua dentro. Sul serio.
Sei consapevole che utilizzerò la tua lettera per ricattarti nei momenti più inopportuni, vero?
Povero, povero Julian. Sedotto e abbandonato dall'Eroinomane del Mondo Magico. Eroe, pardon.
Stai bene, almeno? Voglio sperare che tu sia in grado di prepararti una pozione anti-sbornia come si deve, ma ne dubito. Per Morgana, mi farei aumentare la pena almeno di un mese se questo mi consentisse di vedere la tua faccia, in questo momento.
Mi dovrò accontentare del tuo scritto. Che vale oro, per quanto mi riguarda.
"Confessioni di un ubriachissimo eroe". Rita Skeeter apprezzerebbe.
Quindi, quindi... il tuo istinto ti dice che sapresti leggere ciò che di profondo c'è in me? Che sapresti cogliere ciò che di buono e bello sto tenendo nascosto?
E se non stessi nascondendo niente? Se fossi solo un grandissimo opportunista?
Non hai ancora imparato niente, su noi Serpeverde?

Draco Malfoy
 


 

22 novembre 1998

Draco,
penso che non bastino le mie scuse per cancellare la pessima figura che ho fatto.
Mi fa piacere, almeno, sapere di averti rallegrato la giornata. Non avrei dovuto bere in quel modo, sono un completo idiota (sì, forza, dimmi che questo lo sapevi già).
Posso benissimo sopportare questi eventi inutili, non sono certo la fine del mondo e c'è gente che sta molto peggio di me. Mi sto comportando come un bambino viziato e mi dispiace davvero tanto di averlo fatto pesare a te. A te che sei chiuso tra quattro mura e magari daresti qualsiasi cosa per mangiare delle schifose tartine al salmone, piuttosto che quella robaccia che ti danno.
Ti chiedo scusa. Ci ho messo qualche giorno per rielaborare e trovare le parole giuste da scriverti – e soprattutto ci ho messo almeno un giorno intero per riprendermi dalla sbornia.
Possiamo cancellare la parte in cui parlo di cazzi, per favore? Mi ricordo ciò che ho scritto e vorrei sprofondare.
Ma, da quel che ricordo, sembra che una cosa sensata io l'abbia detta, in mezzo ad una marea di cazzate: smettila, per favore, di sostenere che non c'è del buono in te. Me lo stai dimostrando da mesi e, anche se ci fosse un minimo di opportunismo in ciò che stai facendo, non è rivolto a te. Ma ad Amélie.
Hai messo da parte il tuo orgoglio, vanità e ogni cosa solo per far star bene tua figlia, una figlia che hai visto solo una volta in vita tua. Lei è riuscita a tirare fuori questa parte di te solo stringendoti un dito.
Non ostinarti a tenere addosso quella maschera di arroganza, non con me almeno. So chi sei.
Poi, se all'intero Mondo Magico vuoi dimostrare di essere un freddo e acido calcolatore, fa' pure. Ma non ingannerai certo me.
Ieri è successo qualcosa di strano. Erano cinque giorni che non mi recavo al Centro, esattamente dal pomeriggio prima della serata "bizzarra".
Ho ricevuto una lettera dall'educatrice di riferimento di Amélie, Cassie, che mi intimava a passare il prima possibile, magari anche in serata. Mi sono preoccupato da morire, non te lo nascondo.
Quando mi sono materializzato al Centro avevo il cuore in gola, ma per fortuna non è accaduto nulla di grave.
Ciò che mi ha lasciato sconvolto, però, è quello che mi hanno riferito gli operatori: Amélie ha trascorso le precedenti notti in bianco, svegliandosi ogni due ore e piangendo come una disperata. Non riuscivano ad addormentarla in nessun modo e questo l'ha resa particolarmente scontrosa anche di giorno, oltre che inappetente.
Hanno ipotizzato che, siccome la settimana precedente mi sono recato al Centro tutti i giorni, lei soffrisse per la mia mancanza.
Non potevo credere davvero a qualcosa di simile. Non finché non mi è saltata in braccio e si è addormentata tranquilla e serena dopo la consueta ninna nanna. Stamattina sono tornato lì. Mi hanno detto che ha dormito beata tutta la notte.
Sono rimasti spiazzati anche loro, specialmente Cassie e la signora Terrence.
Forse sto sbagliando qualcosa. Forse non è davvero bene che lei si affezioni così a me, dato che sarà destinata a una nuova famiglia.
Però mi sono reso conto di aver sentito anche io la sua mancanza e mi sto rendendo conto che mi ci sono affezionato più del dovuto.
Domani avrò un incontro con lo psicologo del Centro. Vorrei chiedergli un consiglio a riguardo. Non vorrei agire nel modo sbagliato, specialmente nei riguardi di Amélie.
Ti prego, non odiarmi.

Harry
 


 

1 dicembre 1998

Potter.
Ho ricevuto la tua lettera ieri. Ci sono stati diversi problemi con i gufi e le celle si stanno nuovamente riempiendo di nuove catture degli Auror.
Non odiarmi, mi hai scritto. Non ti ho mai odiato davvero in vita mia e non ho intenzione di iniziare a farlo ora.
A dire il vero non so nemmeno cosa pensare. Tu e Amélie vi siete affezionati l'uno all'altra, mi sembrava già chiaro da parecchio tempo, ma non mi sono mai soffermato troppo a pensare alle conseguenze.
Sai qual è il fatto? È che io sono il padre biologico di Amélie... ma penso di non avere alcun diritto di darti ordini o consigli su come gestire la sua vita o la tua. Io voglio solo che lei stia bene. In che modo, beh, questo non lo so. Ho chiesto a te questo "favore", ho chiesto a te di prenderti cura di dove andrà a finire perché ero certo che fossi l'unico disposto ad aiutarmi e l'unico del quale avrei potuto fidarmi.
Mi fido ancora. Quindi, Potter, come posso odiarti? Non ho mai pensato che tu avessi un manuale scritto su come avere a che fare con dei lattanti, né le capacità per farlo. Hai diciotto anni, per Salazar! E nemmeno io sono esperto di psicologia infantile. Quindi cosa posso dirti?
Fai quello che ti senti di fare, parla con lo strizzacervelli. Sono sicuro che saprai fare la cosa giusta, come tuo solito. Odio dovertelo dire, per la precisione.
Non ti nascondo che ho provato rabbia leggendo le tue parole, rabbia e invidia. Ma ho imparato a essere razionale, stando qua dentro. Non posso essere geloso di qualcosa che non è e non sarà mai la mia vita.
Ti chiedo solo un piacere: non farle del male.

Draco Malfoy
 


 

3 dicembre 1998

Malfoy,
avevo una gran paura che ti saresti arrabbiato a morte. Non mi sarei aspettato tanta razionalità da parte tua, ma ancora una volta hai saputo sorprendermi. Ti ringrazio davvero per la comprensione.
Mai, mai mi permetterei di fare qualcosa che possa far star male Amélie.
Ho parlato con lo psicologo del Centro ed è convinto che la mia presenza possa farle solo bene, a lei e a tanti altri bambini della comunità. Non posso privarle ancora una volta di una figura di riferimento dopo che ha perso la madre.
Sono parte della sua vita e ciò che mi ha consigliato di fare è di darle delle routine precise che possano coincidere anche con la mia vita. Ad esempio recarmi da lei con una cadenza regolare ma non ogni giorno, così da permetterle di rafforzare anche il rapporto con gli operatori.
E, quando arriverà il momento dell'affido in una famiglia, sarà importante che io le dia continuità e mi rechi ugualmente da lei, operando un distacco molto graduale e, se vorrò, continuare comunque a mantenere rapporti con la famiglia.
Non mi pesa farlo e, anzi, sono contento di non dover rinunciare a lei. Lo so che ho diciotto anni, lo so che non mi sarei mai aspettato di potermi affezionare così tanto a una bambina. Ma forse, come dice lo psicologo, il mio passato mi porta in questa direzione. Un desiderio inconscio di famiglia, visto che io non ne ho mai avuta una. Diamine, aveva ragione Rita Skeeter!
Non mi pento di niente di quello che sto costruendo in questi mesi e, anzi, il momento in cui mi reco al Centro è forse uno dei più felici delle mie giornate.
Il praticantato mi da molte soddisfazioni, sì, ma mi uccide. Lo studio, anche. La mia casa qui a Grimmauld Place è un disastro, sembra che sia esplosa una bomba e Kreacher mi sembra diventato un po' anzianotto. La stampa mi sta addosso costantemente.
Il mio migliore amico non mi parla da mesi, la mia migliore amica mi sostiene ma, essendo la fidanzata di Ron, non può schierarsi in modo aperto dalla mia parte.
Lo so, lo so che lamentarmi in una lettera destinata a un prigioniero di Azkaban è fuori luogo ma... scriverti mi fa stare meglio.
Se la cosa dovesse infastidirti, non farti problemi a farmelo sapere. Ma cosa te lo dico a fare: so già che lo faresti. La tua sincerità e assenza di formalità nei miei confronti è qualcosa sulla quale posso contare.
E poi... poi continuo a essere sul chi va là. Ho paura che possa accaderti qualcosa e le mie Carte Eroe non possono sistemare sempre tutto. Fammi sapere come stai e... ecco, avrei una domanda, ma ho paura che davvero possa farti inalberare come l'ultima volta.
Ma cosa ho da perdere, adesso?
Volevo chiederti se avessi pensato e riflettuto su ciò che ci siamo detti nelle nostre prime lettere. Tu sei il padre biologico di Amélie. Avresti il diritto di riconoscerla una volta uscito da Azkaban, una volta ottenuto di nuovo il potere magico. Più passa il tempo e più mi convinco che sarebbe la soluzione migliore.

Harry
 


 

10 dicembre 1998

Potter,
ne abbiamo già parlato. Certo che ci ho riflettuto, ci rifletto ogni santissimo giorno della mia miserabile vita qua dentro. E, più ci rifletto, più mi convinco che riconoscere Amélie sia un madornale errore.
Non si tratta di una mia mancanza di voglia, se questo è ciò che ti passa per la testa. Non si tratta nemmeno di mancanza di responsabilità, come le masse potrebbero pensare.
Stiamo spendendo il nostro tempo a pensare a ciò che le potrebbe fare meglio, a non farle del male e garantirle un buon futuro. Non credi che sia incredibilmente sciocco ciò che mi stai chiedendo? Lo sai che lei con me non ha futuro.
Non posso darle niente se non il mio affetto e, siamo sinceri, seppur vero che l'amore è importante e bla bla bla, un bambino ha anche bisogno di stabilità. E un contesto sereno in cui crescere. Quindi la mia risposta è ancora no.
Io sto bene. Non è certo un hotel a cinque stelle superior, qui, ma finché posso lavarmi in una tinozza di acqua tiepida non posso lamentarmi. Sto anche mangiando.
Ah, ho fatto il "giro di boa": sono già passati sei mesi. Ne mancano solo sei!
Se ti fa stare meglio, scrivimi. Come hai detto tu in qualche lettera precedente, non ho molto di meglio da fare, qua dentro.
E, se proprio devo essere onesto, mi fa piacere sentirti. Cosa vuoi che ti dica, la mia dignità giace sul fondo di questo freddo oceano.

Draco Malfoy
 


 

15 dicembre 1998

Malfoy,
ti scrivo per portarti una bella novità: Amélie ha finalmente mosso i suoi primi passi da sola.
Oh, avresti dovuto vederla! È goffa da morire, a dispetto della sua postura e portamento elegante di quando sta seduta.
Mi sono permesso di regalarle delle scarpine per i primi passi (ovviamente ho dovuto chiedere alla commessa quali fossero, le scarpe adatte). Sono blu con dei nastri bianchi. Sembra che le piacciano molto!
Oggi abbiamo camminato un poco per il salone del Centro. I bambini l'hanno incoraggiata e acclamata molto nei suoi primi spostamenti da sola. Sono tutti molto gentili con lei.
Negli scorsi giorni ha avuto un febbrone da cavallo, una semplice influenza stagionale, ma ora Amélie sembra molto più alta. Dicono che la febbre faccia crescere!
Ha imparato a dire tante nuove parole e ora i suoi innumerevoli "no" si sono trasformati, talvolta, anche in "sì".
I miei finanziamenti al Centro hanno permesso l'acquisto di un grande albero di Natale e tanti addobbi. Ci siamo divertiti molto, insieme a tutti i bimbi e gli operatori, a decorare le stanze. Qualche giorno fa hanno ritrovato tutte le palline dell'albero svolazzanti al soffitto. Pare che sia stata causa di Amélie! È molto euforica in questi giorni. Lo spirito del Natale l'ha investita in pieno.
È sempre molto riservata con le famiglie che vengono a visitare il centro e, in generale, con gli estranei. Ma se ne accorgono tutti di quanto sia speciale. I suoi occhi grigi e i capelli dal bagliore lunare rimangono impressi nella mente di chiunque, ma ancor di più la gente viene ammaliata dal suo carattere, non appena la conoscono meglio. È determinata, dolce, caparbia, elegante, intelligente e incredibilmente empatica. Sembra che capisca tutto quello che le si dice.
Le corsie preferenziali non si sono ancora smaltite e, nonostante in molti manifestino il desiderio di ricevere in affido Amélie, ancora non c'è l'opportunità concreta di farlo. Non credo manchi molto tempo, però. Forse non ho molta voglia di pensarci.
Gli ospiti al momento sono ventotto.
Sono contento di saperti al sicuro. E sono felice anche io di sentirti.

Harry
 


 

20 dicembre 1998

Caro Potter,
a Natale sono tutti più buoni, vero? Così si millanta. Le guardie carcerarie interne di Azkaban, invece, sembra che siano ancor più bastarde. Forse sono tutti frustrati.
Lo sono anche io, dato che sono cinque giorni che non riesco nemmeno a lavarmi come si deve. Mi sento la caricatura di me stesso. A me che piaceva essere sempre pulito, ordinato e impeccabile, adesso sono qui che devo supplicare per un tocco di sapone alla settimana.
Credo di avere contratto qualche strana infezione da funghi, visto che ho la pelle ricoperta di macchie strane. La tizia che sta nella cella davanti a me, che riesce a intravedermi nella penombra, dice che sembro una Pimpa. Non so nemmeno cosa sia una Pimpa, ma credo di poter vivere anche senza questa nozione.
Mi faccio schifo e, per uno abituato a vaneggiare davanti allo specchio ogni mattina, è davvero dire tanto. Sul serio, Potter, come fai a convivere da diciotto anni con quei capelli arruffati?
Ciò che mi dona sollievo in questi giorni è immaginarmi Amélie che finalmente cammina. Sono certo che la sua goffaggine si trasformerà presto in un portamento elegante degno delle sue nobili origini.
I suoi traguardi mi rallegrano e mi rattristano allo stesso tempo. Sono orgoglioso che stia crescendo bene, ma egoisticamente abbattuto per non poter assistere. È proprio in questi momenti che mi rendo conto di essere padre – seppur in modo particolare.
Sono padre. Se ci penso ancora mi viene da ridere.
Un padre non dovrebbe perdersi le conquiste di sua figlia. Poi mi ricordo che non lo posso essere per davvero, che non lo sarò mai, e quindi torno a essere quieto. Rassegnato.
Sono sollevato che almeno tu potrai gioire con lei di questi progressi, farla sentire importante.
Mi chiedevo... so che ti sembrerà sciocco, ma potresti prenderle un regalo da parte mia? Te lo ripagherò. Vorrei che le regalassi le Fiabe di Beda il Bardo, me lo leggeva mia madre quando ero piccolo. Mi piacerebbe che sapesse che... che suo padre la pensa.
Oh, queste parole sì che non hanno senso! Forse sto impazzendo, Potter. Me lo hanno sempre detto che ad Azkaban si impazzisce per davvero.
O forse è solo il Natale.

Draco Malfoy
 


 

24 dicembre 1998

Caro Draco,
ho deciso di scriverti il giorno della Vigilia sicché, se tutto dovesse andare come previsto, riceverai questa lettera nella giornata di Natale. Spero davvero che sia così.
Durante la mia infanzia non ho mai passato Natali felici e per lo più li ho trascorsi nel ripostiglio del sottoscala dei miei zii a sognare di essere altrove. Immagino che tu possa sentirti in questo modo, oggi; ho pensato che potesse farti piacere ricevere almeno una lettera.
In questi giorni il Ministero mi sta lasciando in pace e mi ha concesso delle brevi ferie per potermi dedicare al riposo e alla convivialità con la mia famiglia. Forse si sono dimenticati che, formalmente, non ho alcuna famiglia. A causa di Ron e Ginny non sono più il benvenuto in casa Weasley, e ciò mi spezza davvero il cuore. Molly e Arthur sono stati come dei genitori per me in questi anni. Andrò a trovarli oggi pomeriggio, sperando di non trovare nessuno oltre a loro due. Non hanno passato un bel periodo dopo la morte di Fred. Questo sarà il primo Natale senza di lui e sento il bisogno di dimostrargli la mia vicinanza.
Hermione è passata da me in mattinata per scambiarci due pensierini, ma è dovuta scappare dopo poco.
Non ho alcuna intenzione di andare a trovare i Dursley anche se credo scriverò loro una lettera di auguri, giusto per educazione. Durante le feste mi recherò da tua zia Andromeda e Teddy, anche se mi spezza il cuore che non ci siano Remus e Tonks. Come lo scorso Natale domani andrò a Godric's Hollow a portare un omaggio ai miei genitori, e anche a Sirius.
Vuoi la verità, Draco? Mi sento davvero solo. Il Natale mi porta brutti ricordi, perdonami.
Però... però stasera ci sarà una cena al Centro e domani trascorrerò gran parte della giornata lì, con altri bambini che non hanno una famiglia. E sai cosa ti dico? Stare con loro è l'unico pensiero che mi rende davvero felice. Il pensiero di poter dare un po' di gioia a quei bimbi che non hanno più nessuno mi fa stare davvero meglio. Forse... forse una famiglia ce l'ho. Anche se non è la mia.
Non vedo l'ora di trascorrere del tempo con Amélie, vederla scartare il regali che ho scelto per lei e, soprattutto, darle il tuo dono. Hai avuto una splendida idea. Ho ritagliato il trafiletto della tua lettera e l'ho incollato sul frontespizio del libro, in modo che sappia che suo padre la pensa. Passerà inosservato, non se ne accorgerà nessuno, ma magari le resterà quando sarà più grande.
Io le ho comprato dei dolci di Mielandia, dei giocattoli magici che ho trovato a Diagon Alley e un pupazzo di un drago bianco. Chissà perché proprio un drago, eh?
Non ti nascondo che mi piace viziarla un po'. Ma ho comprato un gioco a testa anche agli altri bambini! Spero che ne siano felici.
E... ho pensato a lungo in questi giorni che mi sarebbe piaciuto tanto fare un regalo anche a te. Non si possono spedire oggetti ad Azkaban, lettere e pergamene a parte. Ma c'è qualcosa che spero tu possa apprezzare, solo un pensiero incollato sul retro di questa pergamena. Me l'hanno regalata gli operatori qualche settimana fa, ma ho pensato fosse giusto darla a te.
Solo un modo per ricordarti che, in fin dei conti, una famiglia potresti averla anche tu.
... buon Natale, Draco.

Harry




 
Continua...


ANGOLO AUTRICE:
Buongiorno carissimi!
Come avevo promesso, questo terzo gruppo di lettere è stato decisamente meno drammatico del precedente. Ci sono stati momenti teneri e momenti anche piuttosto ilari. Ebbene sì, Harry Potter, l'Eroe del Mondo Magico, si sbronza col vino come tutti i comuni mortali e scrive messaggi di cui si pente xD qui si parla di cazzi come se fossero caramelle, ma tutto ok!
Tante confessioni in questo capitolo, e tanta sincerità. La piccola Amélie si sta affezionando molto, forse troppo ad Harry, ed Harry sta iniziando a rendersi conto di quanto andare al Centro gli faccia bene. E quanto sia già legato alla piccola Malfoy. 
Vi è piaciuta la rezione di Draco, a riguardo? 
Hermione ha scoperto tutto ma, da brava amica, manterrà la segretezza necessaria. Al Ministero, invece, sta succedendo un bel casino, le famiglie dei detenuti morti stanno protestando alla grande. Ce la farà Shacklebolt a perseguire il suo intento a cacciare i Dissennatori senza creare altri casini?
Che dire... Harry ci tiene davvero tanto a Draco. Cosa gli avrà mandato, come regalo di Natale? :)
Grazie davvero a chi sta seguendo questa storia! A domenica prossima!
Eevaa
  
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