Passarono così gli anni.
Una volta diventati adulti, Harry, Ron ed Hermione presero un impiego al Ministero come Auror.
Il nuovo Ministro, Kinglsey, era fiero di averli accanto a se.
Draco voleva seguire la sua passione: durante l’anno scolastico lavorava al fianco di Madama Chips all’infermeria di Hogwarts e l’estate invece all’ospedale San Mungo.
Per quanto riguarda Jenny, per molti anni si allenò duramente per diventare un Animagus, ricordando sempre le lezioni di Piton.
E proprio come Severus aveva premeditato, Jenny divenne una splendida aquila.
Insieme agli Auror del Ministero, setacciava la terra in cerca degli ultimi servi dell’oscuro signore rimasti.
Questo, purtroppo, le fece perdere il primo bambino.
Ma non si diede per vinto: con il coraggio che sua madre le aveva segnato dentro il cuore, si rialzò e andò avanti.
 
19 anni dopo.
 
Una nuova generazione si sarebbe presto fatto spazio nel mondo.
Un bambino di appena 11 anni, con un ciuffo biondo platino e due occhioni azzurri, si fece spazio con il proprio carrello tra la folla di King’s Cross.
Insieme a sua madre e suo padre, attraversò la barriera 9 e ¾.
Jenny prese il mantello dal carrello e glielo mise.
-Sei molto affascinante, tesoro mio, mi ricordi qualcuno.- commentò, facendo un ghigno divertito verso Draco.
-Spezzerai molti cuori, ragazzo.- commentò l’altro, dandogli una pacca sulla nuca.
Avevano deciso di chiamarlo Scorpius e gli avrebbero dato tutto l’amore del mondo.
Fu in quel momento che videro arrivare anche Ron, Hermione ed Harry.
Harry e Ginny avevano avuto tre figli.
Il più grande, Albus Severus Potter.
Quello di mezzo, James Sirius Potter.
E la piccolina, Lily Luna Potter.
Hermione e Ron, invece, un maschio e una femmina, Rose ed Hugo.
Jenny e Draco si unirono a loro, ma i due fratelli notarono che Albus era alquanto nervoso.
La ragazza lo aiutò ad allacciarsi le scarpe.- Sei teso?- gli domandò con un sorriso incoraggiante.
-Un po'.- rispose l’altro, arrossendo.
-Mi ricordi tanto tuo padre quando ha scoperto di essere un mago. Era rimasto lì immobile, non riusciva a muoversi.- raccontò Jenny, ridacchiando.
-Ma poi tua zia mi ha teso la mano.- continuò Harry, sorridendo alla sorella.- E tutto è sembrato più semplice.-
-E se non riuscissi ad essere forte come te, zia Jenny?- chiese Albus, abbassando lo sguardo.
-Albus Severus Potter, tu porti il nome di due presidi di Hogwarts e uno di loro era l’uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto.- commentò Jenny, dandogli una pacca sulla spalla.
Allora il bambino prese un bel respiro e insieme agli altri si avviò all’interno del treno.
Jenny, Harry, Draco, Ron e Hermione si riunirono come quell’ultimo giorno passato ad Hogwarts, alla fine della battaglia.
Jenny si strinse al braccio del fratello.- Stai bene?- gli domandò, sfiorandogli la cicatrice sulla fronte che lentamente se ne stava andando.
-Sì, non fa più male, ormai.-
Entrambi voltarono lo sguardo verso Albus e Scorpius che da dentro il treno li salutavano con la mano.
-Ammetti che sei un po' nervoso anche tu.- gli mormorò Jenny.
-Un po', ma so che ci sei tu.-
-Insieme.- affermò lei, poggiando la guancia sulla sua spalla.
-Insieme.-
 
CONTINUA…