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Autore: AryaDream    05/06/2020    7 recensioni
-Una volta ho sentito dire questa frase da un umano, mentre mi trovavo sulla terra. “Si predica bene e si razzola male”.- Balzebù sgranò gli occhi, era strano sentir dire una cosa del genere a Astaroth, ma era curiosa si sapere il significato.
Genere: Avventura, Erotico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo sguardo di Astaroth non si distoglieva da quello di Baal. Nessuno dei due cedeva, mentre accanto a loro si udivano le anime dannate che volteggiavano nell'aria, chiedendo ancora e sempre una pietà che nessuno avrebbe mai concesso.
Un sorriso comparve sul volto della padrona degli spiriti ribelli, ed il motivo lo aveva davanti. Astaroth uno dei demoni più temuti si era innamorato del braccio destro di Lucifero, di colei che mai avrebbe avuto.
-Va bene, Astaroth hai vinto, ma prima dovrai venire con me.- Il demone alzò lo sguardo verso le anime e accettò il compromesso di Baal. Aveva collaborato molte volte con lei, ed era uno dei demoni più spietati dell'inferno. Amava la solitudine e agire per conto proprio, portando sempre a termine le sue missioni.
I due demoni si teletrasportarono e si ritrovano nel quartiere di Brixton, zona a sud di Londra.
-Perché siamo qui?- Chiese Astaroth, mentre si voltava verso Baal che era intenta ad osservare una scuola, evidentemente era quello il luogo dove avrebbe colpito.
Non rispose, ma si mosse velocemente verso il suo obiettivo fermandosi sul terrazzo. Baal conosceva il suo obiettivo e ciò che doveva fare.
La sua attenzione andò sull'unica persona presente in quel luogo: una ragazza dai capelli corti e gli occhi di chi aveva pianto. Lei guidava gli spiriti ribelli, ma quella volta stava facendo qualcosa di diverso che avrebbe sicuramente messo in difficoltà gli angeli.
I due demoni non era visibili, ma Baal si avvicinò moltissimo alla giovane, sussurrandole qualcosa all'orecchio che Astaroth poteva udire.
-Povera piccola, sei stata messa da parte dalle tue compagne solo invidia, solo perché sei stata usata per raggiungere uno scopo e poi ei stata gettata via come della spazzatura.- La giovane si voltò, ma dietro di lei, non vi era nessuno, ma Baal continuava nella sua opera. Vuoi vendetta...Tu non sei una ribelle hai sempre obbedito, ma ora la situazione e diversa. Punisci colei che ti ha fatto escludere, puniscila e sarai libera di tornare alla tua vita.- Astaroth aveva capito, aveva compreso, Baal era riuscita a corrompere quella studentessa, erano bastate poche parole semplici ed efficaci per far uscire la parte più oscura di una persona, anche giovane come quella ragazza che avevano davanti.
Baal poteva benissimo prendere possesso del corpo di quella studentessa, ma poi avrebbe attirato l'attenzione di quei simpaticoni angelici e dei loro “gli umani sono protetti da Dio”, “Gli umani sono il futuro e noi dobbiamo proteggerli” per Baal ciò che meritavano gli uomini era l'estinzione per la loro mania di grandezza e di potere che li rendeva odiosi e viscidi.
Entrambi i demoni la videro lasciare il terrazzo e dirigersi verso la classe. I due la seguirono per osservare la scena che sarebbe stata molto divertente.
Gli studenti si stavano rilassando e quando lei entrò in classe tutti cominciarono a fissarla, mentre alcune sue compagne di classe presero a ridacchiare e prenderla in giro per delle false voci che erano state mandate in giro.
Si avvicinò ad un banco e prese un taglierino che un suo compagno teneva nell'astuccio e lentamente si avvicinò a quel gruppo di ragazze. Astaroth vide Baal cambiare espressione diventando gioiosa, perché sapeva cosa stava per compiere.
Si fermò faccia a faccia davanti a colei che aveva iniziato il suo calvario e poco dopo si scatenò il caos.
L'aveva colpita con il taglierino prima in viso e poi sul torace più volte. Tutti uscirono dalla classe, mentre lei, sopra alla sua compagna continuava a colpirla, fino a quando degli insegnanti non entrarono e la fermarono, ma ormai la vendetta era stata fatta. Si era vendicata della sua compagna di classe.
Baal vide l'anima staccarsi dal corpo della povera studentessa uccisa che prima venne avvolta da una luce dorata, ma poco dopo si trasformò diventando rossa, mentre grandi mani uscivano dal terreno, prendendo l'anima per portarla all'inferno.
-Vorrei tanto sapere chi va in Paradiso di questi tempi- Si domandò Baal sbuffando.
-Gli umani sono tutti uguali finché avranno dei sentimenti negativi finiranno sempre all'inferno.- concluse Astaroth che ora voleva sapere la verità su Belzebù.
Tornarono nel terrazzo mentre fuori dalla scuola cominciarono a fermarsi macchine della polizia e alcune ambulanze.
-Vuoi dirmi cosa sai di Belzebù?-
-Non hai nessuna speranza con lei.- Quelle parole non fecero altro che aumentare la sua curiosità e rabbia.
-Perché il nostro capo è innamorata di Gabriel.- Quelle parole “innamorata” e “ Gabriel” non potevano esistere. Belzebù non poteva amare un Arcangelo, specie quel signor so tutto io.
-Come hai fatto a scoprirlo?-
-Ho l'occhio più lungo del tuo e riesco a capire quando qualcuno nasconde un segreto, ma sai Belzebù sta facendo tutto il possibile per far sparire quel sentimento per l'Arcangelo Gabriel.-
-Lei deve essere mia, non di quel signorino con la tunica.- Baal in quel momento prese a ridere.
-Se devi far qualcosa, devi agire in fretta prima che sia troppo tardi.- Pronunciate quelle parole sparì, lasciando Astaroth avvolto nei pensieri.
 
 
-Lancialo più a destra.- Asmodeo prese a lanciare in aria la testa di una statua raffigurante Gabriel, mentre Belzebù lo inceneriva.
-Un 'altra...- Asmodeo si divertiva a vedere il suo capo infuriata con l'Arcangelo Gabriel, ma ormai aveva incenerito circa cinquecento statue.
-Possiamo fermarci per ora?- Chiese il demone con l'espressione da cane bastonato.
-Non hai impegni all'inferno, devi solo svolgere l'ordine di Lucifero.-
-In realtà dovrei andare a eseguire gli ordini.-
-Dove?-
-Un bel cinema.- Belzebù lo guardò con espressione truce. Asmodeo era molto simile a Crowley, ed era per questo che ci andava d'accordo, ma delle volte lo voleva uccidere.
-Ho fame.-
-Da quando i demoni hanno fame?- Chiese Belzebù, ma Asmodeo non rispose. Il braccio destro di Lucifero fece cenno ad Asmodeo di andare a compiere il suo dovere. Una volta rimasta sola prese tra le mani la statua e prese a fissarla.
-Vorrei odiarti, ma non riesco.- La posò in terra e prese ad osservare il secondo cerchio, quello dei golosi, le anime che si trovavano li erano colpevoli di eccessivo amore per il cibo e le bevande: Erano tormentati da fame e sete continua, stimolata dal profumo di dolci frutti che pendevano da due alberi posti all'ingresso e all'uscita e da d'acqua che sgorgava dalla roccia e saliva verso l'alto.
Non voleva stare rinchiusa all'inferno e decise di tele trasportarsi nel luogo che amava ovvero la torre di Londra.
Era quasi il tramonto e gli ultimi visitatori si stavano sbrigando ad uscire visto che le visite turistiche stavano finendo. Si trovava nella zona dove venivano eseguite le esecuzioni. I criminali, che non appartenevano alla classe nobiliare, venivano impiccati in esecuzioni pubbliche. Sette nobili, tra cui cinque donne, furono decapitati all’interno del complesso e sepolti nella cappella reale.
-Sapevo di trovarti qui- Aveva riconosciuto quella voce, ma non si voltò.
-Cosa ci fai qui? Ti hanno inviato i tuoi amichetti?- La voce di Belzebù era infastidita.
-Non mi ha inviato nessuno...Sono qui per parlare della nostra conversazione.- Belzebù prese a ridere ad alta voce, per poi girarsi verso l'Arcangelo.
-Parlare della nostra conversazione? Suvvia Gabriel di cosa dovremmo parlare? Tu e tuoi amichetti per proteggere questi idioti umani incolpate sempre noi demoni.-
-Sai che non è sempre cosi.- Il demone alzò il sopracciglio e cercando di rimanere calma e tranquilla, altrimenti Gabriel avrebbe fatto la fine delle statue che aveva incenerito.
-Non è sempre cosi? Che carini che siete lassù...Cosa avete al posto degli occhi? Guardate quello che fanno?- Gabriel stava per rispondere, ma comparve Astaroth che era giunto in quel luogo per parlare con Belzebù, ma quando vide anche l'Arcangelo, provò un senso di odio e gelosia.
Ignorò completamente Gabriel, si avvicinò a Belzebù e la baciò. In quel momento Gabriel osservava la scena di quel bacio senza poter fare nulla.
Lui non poteva mostrare i suoi sentimenti per un demone, ma provava un profondo fastidio. Un Arcangelo non poteva mostrare gelosia, non era ammissibile che la provasse, ma allora perché voleva colpire Astaroth? Doveva andare via prima che potesse fare qualcosa di cui si sarebbe pentito. Scompare lasciando i due demoni da soli.
Quando Astaroth staccò le sue labbra da quelle di Balzebù, la guardò per un breve istante, per poi avvicinarsi di nuovo.
-Ti farò dimenticare quell'Arcangelo.- Sparì senza aggiungere altro, lasciando Belzebù da sola, avvolta nel silenzio della torre.



Note Autrice:
Sono riuscita finalmente ad aggiornare.
In questo capitolo non succedono moltissime cose: vediamo all'opera Beel che poi rivela ad Astaroth di chi sia innamorata Balzebù e poi il bacio.
Mi piace scrivere di demoni infernali e di triangoli amorosi. Gabriel essendo un angelo cerca di contenere la sua gelosia quindi torna nel suo mondo. Adoro il rapporto tra Balzebù e Asmodeo che non è amoroso.
Quando descrivo l'inferno o il paradiso mi ispiro alla Divina Commedia di Dante.
Ringrazio Nao Yoshikawa per leggere i capitoli in anteprima e l'aesthetic.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
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