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Autore: JennyPotter99    06/06/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "I DONI DELLA MORTE PARTE 2"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Albus Severus Potter, Delphini Riddle, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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25 Dicembre 2019.
 
-Perché mai ci devono dare dei compiti il giorno di Natale, non è giusto!- esclamò Albus, trovando un banco libero in biblioteca.
-E’ solo una ricerca, Al, devi scrivere un tema su un mago famoso a scelta.- gli disse Scorpius, posando 5 o 6 libri davanti a lui.
-Ci scommetti che metà della classe lo farà su mio padre?- continuò, aprendo proprio il libro Maghi famosi della nostra epoca e le loro azioni. -Insomma, guarda che faccia da sbruffone.- commentò, prendendo la pagina di Harry Potter e mostrandogli la sua foto.
Scorpius prese la copia dello stesso libro e iniziò a sfogliare le pagine.- Non saprei proprio chi scegliere.-
-Ecco, questa sì che ha una faccia carina.- disse sarcasticamente Albus, mostrando al cugino la pagina che riguardava Bellatrix Lestrange.
-Ho sentito parlare di lei, credo che mio padre l’abbia uccisa durante la battaglia di Hogwarts.-
-E’ perfetta!-
Mentre Albus iniziò a trascrivere, Scorpius trovò la vita di Cedric Diggory.
Per anni sua madre aveva fatto brutti sogni su di lui: il ragazzo che Voldemort aveva ucciso davanti ai suoi occhi.
Povero ragazzo.
Quasi alla fine del tema, Scorpius si accorse dell’ora.- Cavolo, la lezione di Difesa!- In fretta e in furia prese tutti i libri e corse via.- Ci vediamo stasera al dormitorio!-
Con la borsa su una spalla, corse per i corridoi, incrociandosi improvvisamente con una ragazza.
I libri gli caddero e le pagine volarono ovunque.
-Oddio, scusa, mi dispiace tanto.- le disse, piegandosi per aiutarla a raccogliere tutto.
-No, è stata colpa mia, non ti preoccupare.- ribatté lei, sistemando i propri fogli.
Scorpius alzò gli occhi su di lei e ne fu immediatamente abbagliato.
Sembrava avere la sua stessa età: lunghi capelli marrone scuro, come le pupille, viso appena pallido e un po' di matita nera sotto gli occhi.
Il ragazzo si ritrovò ad arrossire per la sua bellezza, mentre si ricomponeva.- No, ero io che correvo e andavo di fretta, mi spiace.- balbettò, sorridendole appena.
Lei abbassò lo sguardo imbarazzata.- Beh, allora è meglio che vai.-
Però sembrava che i piedi di Scorpius non riuscissero a muoversi.
-Ci si vede in giro.- disse infine lei, continuando a camminare.
Scorpius la seguì con lo sguardo fin che non scomparve in un altro corridoio.
-Signor Malfoy?-
Sobbalzò ritrovandosi la preside McGranitt di fianco.
-Professoressa McGranitt.-
-Che cosa sta guardando?-
-Oh niente, io, ecco, stavo andando a lezione.- balbettò, pulendosi la divisa.
-Mi auguro che tu non gingilli per la scuola come faceva tuo padre.-
-Assolutamente no, signora, io sono completamente diverso da mio padre.-
L’anziana donna notò la pettinatura ingelatinata, identica a quella di Draco.- Lo vedo. Comunque, volevo congratularmi con te per il posto da cercatore. Tua madre era un battitore, ma spero che la renderai comunque orgogliosa.-
-Spero anche io, professoressa.-
Non appena la preside se ne andò, Scorpius si accorse di avere tra le mani un quaderno che non era il suo.
Probabilmente se l’era scambiato con la ragazza.
La copertina riportava un nome.
-Delphi.- ripeté tra se e se, sorridendo. -Delphi.-
 
Giugno 2020.
 
Nel mese di Giugno si svolgevano sempre gli esami di fine anno: in particolare, i G.U.F.O. avevano sempre spaventato gli studenti.
Per studiare, Scorpius non si era nemmeno ingelatinato i capelli, quella mattina e il ciuffo biondo platino gli cadeva sull’occhio sinistro.
Mise i suoi libri e la sua penna sul banchetto, notando poi di essere seduto dietro una ragazza dai lunghi capelli castano scuro: li avrebbe riconosciuti tra mille.
La ragazza del quaderno.
Si sporse in avanti e le toccò la spalla.- Ehi ciao.-
Lei si voltò sorridendogli.- Ehi, ragazzo distratto.-
Scorpius aveva intenzione di presentarsi, quando il professore si mise tra i due e consegnò la pila di fogli.
-Avete 60 minuti a partire da ora.-
Da quando era entrato ad Hogwarts, Scorpius non se la cavava proprio in tutte le materie. In particolare, Trasfigurazione non era il suo forte: avrebbe preferito che la McGranitt continuasse a insegnare in quella materia.
Come si distingue un lupo mannaro da un Animagus?
-Avanti Scorpius, tua madre è un Animagus, questa domanda dovrebbe essere una scemenza.- borbottò, mettendosi le mani nei capelli.
Si guardò intorno: Albus era seduto troppo lontano per chiedergli un suggerimento.
Quando poi, d’un tratto, dal banco davanti volò un pezzo di carta accartocciato.
Senza farsi vedere dal professore, Scorpius si accucciò e lo aprì.
Delphi gli aveva appena risolto tutti i problemi.
Quando ebbe finito il compito, l’aspettò fuori dall’aula, volendo restituirle il suo quaderno.
Albus uscì per primo e osservò i suoi capelli sbarazzini.- Ehi, ma che hai fatto ai capelli?-
-Oh, mi sono alzato tardi, non ho avuto tempo di sistemarli.-
-Beh, festa di fine anno?- gli domandò avvicinandosi, controllando prima che nessuno li guardasse.- Io e te?-
Scorpius alzò l’angolo della bocca in un sorrisetto.- Ci sto.-
-Io, te, cioccorane, gelatine tutti i gusti + 1 e idromele. Nelle guferia, tra 10 minuti. Magari questa volta ci andiamo piano.- continuò Albus, senza staccargli gli occhi di dosso.
-Ricevuto, ci vediamo tra 10 minuti.-
Non appena il cugino se ne andò, ecco uscire Delphi.
-Ehi, ciao!- esclamò, andandole dietro.- Ehm, ti volevo ringraziare per avermi suggerito, mi hai salvato.-
Lei ridacchiò, trovandolo buffo.- Non c’è di che.-
-Sono Scorpius, comunque, Scorpius Malfoy.- si presentò poi, accorgendosi che quando era in presenza di quella ragazza, diventava sempre più impacciato.
-Lo so chi sei.- disse lei, stringendogli la mano. -Delphini Diggory, ma puoi chiamarmi Delphi.-
Il ragazzo la guardò sorpresa.- Diggory?-
-Sì, so a cosa stai pensando, Cedric era mio zio.-
-Forte, ho fatto una ricerca su di lui a Natale. Ho preso Oltre ogni aspettative.-
Delphi ridacchiò.- Sei un secchione.-
Scorpius arrossì, grattandosi la nuca.- Quanto basta. Comunque, questo è tuo. Ce lo siamo scambiati quando ci siamo scontrati.- continuò, porgendole il quaderno.
-Grazie. Ora devo andare, ci si vede in giro secchione.- disse infine lei, proseguendo nel sorridergli.- I capelli ti stanno molto meglio così.-
Scorpius sorrise come sorride un bambino quando gli si fa un complimento.
Aveva da poco iniziato una relazione con Albus, se così si poteva chiamare e non si spiegava perché quella ragazza le facesse quel sorprendente effetto.
***
Successivamente, Scorpius prese dal baule la vecchia radio dello zio Ron e raggiunse Albus nella guferia.
-Non è un posto romantico?- domandò Albus, versando l’idromele.
-Oh sì, tra la cacca di gufo.- rispose Scorpius, ridendo.
Albus continuava a somministrargli il filtro d’amore regolarmente e ormai non si sentiva più in colpa.
Dopo aver bevuto, Scorpius tirò fuori la radio e mise una canzone, invitandolo a ballare.
-Sono un pessimo ballerino.- commentò Albus, mettendo le mani sulle spalle del cugino.
-Almeno sei carino.- ribatté l’altro, strofinando il naso al suo.
Albus gli accarezzò i capelli e lo guardò negli occhi.- Mi prometti una cosa?-
-Cosa?-
-Che tutto questo non finirà mai.- mormorò l’altro.
-Beh, non so cosa ci riserva il futuro, non so cosa accadrà, se succederà qualcosa per la quale non potrò mantenere la promessa.-
La stretta di Albus si fece più forte.- Lo so, ma, al di là di tutto questo, promettimelo.-
Scorpius lo baciò prima dolcemente e poi rispose.- Lo prometto.-
   
 
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