Capitolo 3: Childhood friends
AU
“Papà?”
“Sì, piccola?”
Sakura stava tornando a casa dall’asilo, mano nella mano
con il papà, e come ogni giorno, aveva davvero molta voglia di raccontargli
tutto quello che era successo quella mattina.
“Sai che abbiamo un nuovo compagno di classe?”
“Davvero?” esclamò il padre, “E com’è?”
Sakura ci pensò su un momento, prima di rispondere,
“Sembrava triste. La maestra ha detto che è arrivato da poco qui.”
“Allora probabilmente non avrà molti amici. Sarà per quello
che era triste.”
“Noi gli abbiamo chiesto di giocare insieme, ma ha detto di
no. È rimasto da solo.”
“Forse per lui è difficile.”
“Difficile?”
Sakura, non capendo, guardò il padre che sorrise e si
fermò, inginocchiandosi di fronte a lei.
“Sakura, non tutti i bambini sono allegri e socievoli come
te. Per alcuni è più difficile fare amicizia con gli altri.”
“Allora posso aiutarlo?”
“Certo.” rispose Fujitaka
sorridendo e prendendole il viso tra le mani, “Non arrenderti. Vai da lui e
chiedergli di giocare ancora.”
“E non sarà più triste?”
“Sono sicuro che con te come amica non lo sarà.”
Sakura sorrise, felice della sua nuova missione. Per tutta
la sera quindi fu impegnata a pensare quali giochi avrebbero potuto fare
insieme e la mattina seguente finalmente ebbe la sua occasione.
Quando entrò in aula, vide il nuovo bambino in un angolino
a giocare distrattamente con una macchinina. Così Sakura gli si avvicinò.
Questa volta non si sarebbe arresa, come aveva detto il suo papà.
“Ciao!”
Il bambino sollevò lo sguardo e la fissò sorpreso.
“Io sono Sakura Kinomoto.” continuò
la bambina, visto che lui non parlava.
Il bambino sembrava indeciso su cosa fare. Guardò un attimo
la sua macchinina e poi riportò lo sguardo su Sakura.
“Li Syaoran.”
La sua risposta fece sorridere la bambina, “La maestra ha
detto che sei arrivato da poco da un’altra città.”
Syaoran annuì timidamente.
“È tanto lontana?”
“E’ in Cina.”
Sakura lo guardò sbalordita, “Ma allora è lontanissimissima.”
“Non è tanto lontana.”
Syaoran la guardò perplesso, mentre lei si sedeva accanto a
lui.
“Ti manca?”
“Un po’.” rispose lui, scrollando le spalle.
“Sono sicura che avevi tanti amici lì, vero?”
“No.”
Sakura spalancò gli occhi, sbalordita, “Neanche a scuola?”
“Non andavo a scuola. Stavo con la tata a casa.”
“Wow, allora possiamo diventare amici noi due, va bene?”
Il bambino la fissò per qualche secondo, sorpreso. Poi
sorrise e Sakura si sentì la bambina più felice del mondo.
“Va bene.”
Missione compiuta!
(406 parole)
Note dell’autrice: e via
con la terza.
Mi piaceva un sacco l’idea di descriverli da piccoli. Ci sarebbe
da scrivere tutta una storia dopo questo inizio. Sarebbe interessante. :3
Magari un giorno ci riuscirò.
Prossima flash, Princess and knight.
A presto
kia