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Autore: __Lily    08/06/2020    2 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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TRENTASETTE








TYRION

Tyrion Lannsiter restò a guardarla per qualche istante, cosa avrebbe potuto rispondere?
Quale era la risposta giusta quando lei sapeva già cosa desiderasse davvero.
«Sono il tuo Primo Cavaliere, cos’altro dovrei desiderare? Consigliarti e aiutarti è ciò che voglio.»
«A Meeren mi hai aiutata, ma da quando siamo arrivati in questa terra le tue strategie hanno fallito una dopo l’altra.»
«E’ vero, ho sottovalutato mia sorella ma non accadrà più. Quando la incontreremo…»
«Sansa Stark è venuta fin qui per questo, credo che tu non sia il solo ad avere un conto in sospeso con lei.»
«Cersei non mi preoccupa» rispose Tyrion bevendo poi un altro sorso di vino, un vino decisamente migliore di quello di Essos.
«E cosa ti preoccupa allora?»
«Come reagirai tu. Cersei non sarà amabile ma non lo è mai stata del resto, non come me almeno e quel giorno non dovrà vedersela solo con te ma anche Jon Snow e Sansa Stark, il che peggiorerà di gran lunga il suo umore. Tu sei impulsiva mia regina, vorrei che ti trattenessi il più possibile per il bene di tutti noi.»
«Impulsiva? Non ti ho forse dato ascolto molte volte?»
«Sì e certe volte è servito come ad esempio risparmiare la vita del giovane Tarly ma a quell’incontro saranno presenti anche altre persone e una delle quali sarà Jaime» disse Tyrion posando lo sguardo sulla sua amata regina.
«Lo sterminatore di re.»
«Sai bene perché agì in quel modo.»
«So ciò che tu mi hai raccontato e non è ciò che ho creduto per tutta la vita, se mai ne avrò l’opportunità vorrei che fosse lui stesso a dirmelo.»
Questa vorrei proprio vederla, mi chiedo come reagirà nel vederti Daenerys Targaryen.
La giovane regina era inquieta dal suo ritorno a Roccia del drago e soprattutto dal suo incontro con Sansa Stark.
«Domani cercherò di parlare con Sansa e spero che questo possa tranquillizzarti in parte.»
L’umore dei draghi era quello della regina e quando la regina era inquieta i suoi figli erano inquieti e in particolar modo Drogon il più feroce dei tre.
«Te ne sono grata, cerca di farle capire che io non sono una nemica per lei e tanto meno per il Nord.»
«Ci proverò, ho delle risposte da avere da lei prima.»
«Tyrion io voglio che Sansa Stark sia una mia alleata, non mia nemica» disse la regina argentea fissandolo con i suoi occhi viola.
«Farò il possibile affinché ciò avvenga credimi ma di questo forse dovresti parlarne anche con Jon, infondo è suo fratello e chi può conoscerla meglio di lui?»
«Domani parlerò con Jon» disse, poi si voltò e tornò a fissare un punto indistinto, «è tardi e sono stanca, è meglio che io mi ritiri.»
«Ti auguro una buona notte maestà» disse il nano guardandola un’ultima volta e notando quanto fosse cambiata negli ultimi tempi.

 






 

 

JON

Da quando era tornato dalla missione oltre la Barriera e aveva ritrovato Sansa  la situazione a Roccia del Drago era diventata strana, sua sorella si comportava in modo strano dal giorno in cui si erano rivisti e soprattutto era molto protettiva più del solito compito che spettava a lui.
Daenerys non le piaceva e lo vedeva dallo sguardo che le lanciava e dal modo in cui ne parlava, i draghi la mettevano in soggezione rendendola ancora più nervosa di quanto già non fosse e spesso la vedeva nella collina più alta quella che sembrava il parco degli dei, la vedeva lì sola o in compagnia di Brienne di Tarth e quella mattina stava per raggiungerla quando Tyrion Lannister arrivò all’improvviso.
«Jon sono lieto di vederti qui, come sta Sansa?»
«Non lo so, dice di stare bene ma è inquieta.»
«Non stento a crederlo, ha vissuto molte cose per non esserlo.»
«Già ma vorrei che non lo fosse, che si sentisse al sicuro almeno a Roccia del Drago e per il poco tempo che ci resta da passare qui.»
«Questo posto non le piace» disse il nano osservando la sua ex moglie, aveva la schiena dritta e i lunghi capelli ramati scendevano giù leggermente ondulati, «proprio come non le piaceva Approdo del re.»
«Non le piaceva per via di ciò che è accaduto ma qui…»
«Dovresti conoscerla meglio di me, credo che Sansa non apprezzi la mia regina.»
«E’ per questo che sei qui? Ti ha mandato lei?»
«In parte sì, Daenerys mi ha chiesto di parlarle ma lo avrei fatto lo stesso. Sansa ed io abbiamo molte cose di cui parlare, cose che non ci siamo detti in questi giorni dato che mi ha evitato.»
«Lo so, non era pronta e non sapeva come avvicinarti dopo ciò che è accaduto.»
«Di certo la fuga di mia moglie non è stata piacevole da scoprire ma non gliene faccio una colpa, anche io sono fuggito alla fine. Volevo proteggerla, ci ho provato ma ho fallito» disse Tyrion e Jon notò rammarico nella sua voce, teneva davvero a Sansa, «soffriva di insonnia da quando vostro fratello e sua madre vennero uccisi alla Nozze Rosse, ma per quanto mi sforzassi di aiutarla tutto ciò che la faceva stare meglio era andare nel Parco degli Dei come se quell’albero avesse potuto risponderle o cambiare le cose.»
«Va a parlarle, ha solo bisogno che tu faccia il primo passo è forte ma non così forte e ho paura che prima o poi…»
«No, non accadrà. Io parlerò con Sansa ma tu devi parlare con Daenerys, ho provato a tranquillizzarla ma non sono certo che abbia funzionato. E’ certa che tua sorella la odi e vorrebbe cambiare questa situazione forse la mia lunga lingua questa volta risulterà utile.»
«Lo spero. Tyrion… Sansa non la odia ma ha paura di lei» disse Jon poi se ne andò lasciando Tyrion lì in modo che anche lui trovasse il coraggio necessario per affrontare Sansa.








 

 

TYRION

I capelli di Sansa erano raccolti in una treccia e il vento a volte li faceva quasi ondeggiare, osserva quell’albero sicuramente immaginando di vedere quello di Grande Inverno nel parco degli dei.
«Mia signora.»
«Lord Tyrion» rispose lei un po’ in imbarazzo, ormai il momento di parlare era arrivato «sarei dovuta venire prima da te, è una delle molte cose di cui devo scusarmi.»
«Non voglio scuse solo la verità.»
«Ti va di passeggiare?»
«Certo.»
Per un po’ rimasero in silenzio ad ascoltare il suono delle onde che si infrangevano contro gli scogli o sulla riva, il mare era agitato almeno quanto lo era il cuore di Tyrion Lannister, aveva sempre considerato Sansa una ragazzina ma non per questo l’aveva considerata brutta anzi e spesso si era vergognato di quei pensieri.
«Non ho ucciso Joffrey» disse Sansa sposando i suoi occhi azzurri su di lui.
«Lo odiavi certo ma so che non sei stata tu, e nemmeno io.»
«Ho avuto paura e qualcuno mi ha aiutata a fuggire quella sera, non volevo lasciarti lì e farti incolpare davvero ma… mi hanno trascinata via dicendomi che saresti morto e se fossi rimasta sarei morta anche io, non che la mia vita da allora sia stata facile.»
«Ho sentito molte cose» ammise Tyrion.
Gli occhi azzurri di colei che per breve tempo era stata sua moglie si riempirono di lacrime.
«Ramsay era un mostro, mi ha stuprata ogni notte, mi ha picchiata, mi ha costretta a vederlo torturare la mia gente ma sono sopravvissuta anche a lui e ora lui è morto e io sono qui.»
«Ciò che ti è accaduto è stato orribile Sansa, io ho sempre e solo voluto aiutarti e se me lo avessi permesso lo avrei fatto.»
«Ora lo so ma all’epoca… eri pur sempre un leone.»
«Non uno di quelli cattivi.»
«No, decisamente non uno di quelli cattivi ma non riuscivo a fidarmi di te.»
«Mio nipote ce l’ha messa tutta per farsi odiare da te e da tutto il popolo non posso biasimarti per la poca fiducia.»
«Spero che tu possa perdonarmi e anche…»
«Anche?» chiese lui aiutandola ancora una volta.
«Lasciarmi libera.»
«Non abbiamo scelto noi quell’unione mia signora, per ciò che mi riguarda sei libera da ogni legame.»
Sansa gli sorrise, c’era qualcosa di così delicato e puro nonostante tutto ciò che aveva passato che per qualche istante fece dimenticare a Tyrion ciò che provava per Daenerys Targaryen ma poi il suo volto tornò nella sua mente, i suoi occhi violetti i capelli argentei.
«Sansa sono qui anche per un’altra questione a dire il vero, sai che sono il Primo Cavaliere di Daenerys e in quanto tale ci sono dei compiti che devo svolgere.»
«E io sono uno di quei compiti» rispose lei e la sua espressione mutò diventando più dura, come la pietra.
Non sarà semplice renderla amica della regina.
«Ho sempre pensato che saresti stata una regina perfetta per i Sette Regni, eri nata per esserlo se solo le cose fossero state diverse. Ad ogni modo ora Daenerys è tornata a casa e vuole riconquistare il suo trono.»
«Jon si fida di lei, tu ti fidi di lei.»
«E tu no.»
«No, non mi fido della tua regina e non mi fido dei suoi draghi e non voglio che il Nord debba piegarsi a lei la mia gente ha sofferto fin troppo per mano dei Lannister, dei Frey e dei Bolton. Il re folle fece uccidere mio nonno e mio zio, suo figlio rapì mia zia come posso fidarmi di lei?»
«Perché lei non è suo padre così come non tutti i Lannister sono leoni cattivi.»
Sansa si voltò a osservare Jon che ancora era su quella piccola montagnetta e li osservava da lontano, una strana espressione si impadronì di lei ma durò solo per qualche secondo, secondo che per Tyrion fu più che sufficiente e proprio in quell’istante mentre Daenerys raggiungeva Jon Snow capì che difficilmente Sansa Stark sarebbe diventata amica o tanto meno alleata di Daenerys Targaryen.















 

Oddio è davvero un secolo che non aggiorno!! Chiedo venia. 
Be' spero che stiate tutti bene, ho visto che le letture sono salite e questo mi fa piacere, davvero. 
Vi ringrazio e vi saluto!
Un bacio a tutti/e

  
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