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Autore: la_pazza_di_fantasy    12/06/2020    2 recensioni
Viktor è rimasto l'unico Elementa, o meglio i Guardiani non sono ancora riusciti a trovare gli altri tre. Ma Viktor ha bisogno dei suoi compagni per fermare l'avanzata dei Marton. Proprio per questo andrà lui stesso sulla Terra per cercare i tre Elementa rimasti e sconfiggere i Marton.
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zilean guarda il biondo inferocito davanti a lui e sospirò sconsolato. Sapeva perfettamente che il ragazzo aveva ragione, ma non era quello il modo per dirlo e soprattutto sarebbe stato un rischio fare quello che il ragazzo stava chiedendo. Sinfade sarebbe rimasta senza Elementa.
-ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?- chiese l’uomo al ragazzo.
-certo che si, ma se continuiamo in questo modo non troveremo mai gli altri tre Elementa. Io non posso restare da solo-
-e Sinfade rimane senza Elementa. I Marton potrebbero approfittarsene.- disse Zilean mettendosi una mano sulla fronte.
-in quel caso sarò pronto a tornare qui il prima possibile. Tre persone sono meglio di due- fu la risposta di Viktor.
-e va bene- si arrese alla fine il re di Natuy, o meglio di quello che ne era rimasto. Alla fine l’uomo sapeva perfettamente che il ragazzo avrebbe fatto comunque di testa sua e sarebbe andato sulla Terra senza il suo permesso.
-la ringrazio, partirò subito- furono le parole del biondo dagli occhi di ossidiana scomparendo completamente dalla vista di Zilean prima che l’uomo stesso potesse fare qualsiasi cosa.
Viktor da parte sua aveva preventivamente preparato la borsa con dentro tutto quello che gli sarebbe servito per poter andare sulla Terra. Era da tanto tempo, addirittura due mesi, che fremeva dalla voglia di andare ad aiutare qui due incompetenti dei suoi migliori amici e quel giorno finalmente era riuscito a chiederlo al re Zilean visto che nessuno era riuscito a fermarlo come le volte precedenti.
Il ragazzo si accertò di aver preso tutto e una volta fatto sorrise per incamminarsi verso la sala degli elementi dove si trovava il portale principale di Sinfade, era da li che il ragazzo sarebbe arrivato sulla Terra, o meglio nella corrispondente sala degli elementi che si trovava sulla Terra e che era situata al centro di una radura poco distante dalla città dove si trovavano i due guardiani.
Viktor sapeva perfettamente che i due non si sarebbero minimamente aspettati la sua presenza sulla Terra e di sicuro, al novanta per cento almeno, Caleb gli avrebbe gridato contro.
Non ci mise molto a raggiungere la sala dalla sua camera e, senza essere fermato da nessuno, entrò dentro aprendo le grandi porte di cedro. La sala era circolare a con il soffitto così alto che sembrava quasi inesistente. Sul pavimento era disegnata con un mosaico la rosa dei venti che individuava i quatto punti cardinali. In corrispondenza di essi attaccati al muro c’erano quattro statue ognuna con in mano un elemento tra le mani. Gli elementi però non erano di marmo come le statue, ma erano i veri e propri elementi. Viktor non aveva mai capito come facessero quelle statue a tenere vivi quegli elementi e, a dire il vero, il ragazzo non ci aveva pensato poi più di tanto dopo aver capito che nemmeno il resto delle persone di Sinfade lo sapevano.
Il biondo si avvicinò al cerchio sul pavimento, perfettamente nel centro della rosa dei venti. quel cerchio che aveva colori celesti era il vero e proprio portale. Il solo camminarci sopra avrebbe permesso al ragazzo di poter raggiungere la Terra e fu proprio quello che Viktor fece con un sorriso sulle labbra. Lui era nato sulla Terra, come il resto degli Elementa, però non aveva ricordi della sua vita li visto che era stato portato a Natuy non appena compiuti i tre anni. Un incendio aveva distrutto completamente la sua casa e lui era l’unico sopravvissuto ed era stato grazie a quello che i guardiani avevano scoperto il suo essere Elementa. Un bambino normale non sarebbe mai riuscito a resistere alle fiamme che lo circondavano completamente e qualcuno aveva anche ipotizzato che fosse stato proprio il Viktor di tre anni a creare l’incendio. Incendio che aveva ucciso i genitori del ragazzo. Viktor non se ne era mai fatto una colpa, soprattutto perché sapeva che governare i propri poteri non era semplice da bambino e anche perché non aveva ricordi dei due.
In un batter d’occhio Viktor si ritrovò al centro della radura sulla Tarra. Il ragazzo su accorse di essere perfettamente al centro di quatto pietre con sopra, leggermente nascosti dalle erbe selvatiche, le rune che rappresentavano i quattro elementi.
Ora gli restava solamente trovare i due guardiani, ma si accorse troppo tardi di non aver chiesto l’indirizzo della casa dei due e quindi Viktor si trovava completamente da solo non sapendo dove andare, e soprattutto non sapendo quanto grande fosse la stessa città. Perché Zilean non lo aveva bloccato? Poi si ricordò che era praticamente scappato dalla sala del trono per impedire al re di ripensare alla sua scelta e di diede mentalmente dello stupido. Cosa cavolo doveva fare in quel momento?
Decise alla fine che non sarebbe servito a niente farsi mille domande e quindi si incamminò verso il sentiero che vedeva chiaramente davanti a se. Di sicuro quello lo avrebbe portato verso la città.
Dopo essersi allontanato leggermente dalle pietre il ragazzo si accorse che il sentiero diventava sempre meno visibile, molto probabilmente per nasconderlo dai Marton. Se quei tizi lo avessero trovato avrebbero avuto la strada spianata per poter tranquillamente entrare a Sinfiade indisturbati. Cosa che loro non potevano per niente permettersi visto che l’unico Elementa che sapeva utilizzare i propri poteri più o meno al completo era lui.
Ad un certo punto fu lo stesso Elementa del fuoco ad aver problemi a trovare il sentiero con tutte quelle erbacce, ma fu comunque fortunato a riuscire ad uscire dalla foresta e trovarsi completamente catapultato in mezzo alla strada. E se ne accorse solo quando una macchina suonò il clacson e gli passò così vicino che il ragazzo credette per un momento di essere morto. Per sua fortuna non fu così, ma il conducente dell’auto fu molto più sfortunato di lui visto che per ripicca Viktor usò i suoi poteri per sciogliere le ruote dell’autovettura ormai lontana da lui.
Il ragazzo sentì chiaramente le ruote della macchina sgommare, ma non se ne preoccupò più di tanto mentre attraversava la strada e si incamminava verso il centro di quella città.

 






   
 
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