Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    17/06/2020    2 recensioni
Vincenzo, giovane studente minorenne in attesa di diplomarsi all’ultimo anno di scuola superiore.
Michela, insegnante di storia di 40 anni piena di sogni e di speranze.
Si incontreranno in maniera molto improvvisa e si conosceranno meglio l’un l’altra.
Un rapporto che sfocerà in qualcosa di molto più grande di loro, spingendo le persone vicine a loro a dividerli per il loro bene comune.
Ma chi sarà a vincere?
La cattiveria delle persone o un amore sincero?
Un viaggio dentro gli occhi di due persone così diversi di età ma molto simili nei sogni.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella sera che poteva essere il momento adatto del suo addio sentimentale della sua professoressa, per Vincenzo era il momento della rinascita per una vita che non sarebbe stata più la stessa.
Il giovane studente non avrebbe mai voluto abbandonare l’auto della sua nuova amata, ma alla fine il loro percorso doveva riprendere in un momento più adatto.
< Dopo questo bacio > fece la donna con voce rotta < Pensi che potremmo rivederci ancora? >
< Dico che sarebbe un’ottima idea > rispose fiero delle sue parole Vincenzo < Mi stai rendendo davvero felice. E per me è l’unica cosa che conta. >
< Vincenzo, questo bacio significa molto per me. Potrebbe essere l’inizio della mia nuova vita… Ma non voglio affrettare i tempi. Solo con il corso dei mesi potremmo davvero capire chi siamo. Se qualcuno scoprisse del nostro rapporto… >
< Non lo scoprirà nessuno. Promesso. >
< Allora forse è meglio che tu torni a casa. I tuoi genitori si potrebbero fare un sacco di domande al riguardo. >
< Ma loro non devono sapere… >
< Allora vedi di non essere troppo… innaturale. Sii te stesso e non pensare troppo a me. >
< Credo che sarà impossibile, sai? >
Continuando a mordersi il labbro, Michela si voleva pentire delle parole che aveva appena detto.
< Voglio rimanere con te. per tutto il tempo necessario. >
< Davvero? Dopo non penserai che ci verremo a noia? >
< Credo che sarà impossibile, Vincenzo. Almeno per me. >
Dopo averla baciata una seconda volta, alla fine Vincenzo dovette lasciarla tornare a casa.
< E’ stato bello oggi. Tutto quanto. >
< Anche il racconto del mio maledetto passato? >
< Certo. Perché solo oggi ho capito che ho bisogno di starti vicino. >
< E anch’io ho bisogno di te > rispose Michela toccando la mano del ragazzo.
< I tuoi tocchi e i tuoi baci sono davvero… magici. Non credo di riuscire a farne a meno. >
< Dovrai farlo oggi. Ci rincontreremo nel momento necessario. Promesso. >
< Va bene. Però voglio dirti che mi manchi di già. Io… >
< Adesso basta fare i sentimentali, Vincenzo. Altrimenti non ci lasceremo più. >
< Michela, io… >
Mentre il giovane ragazzo non se la sentiva di lasciare la sua nuova amata, ci pensò una donna di mezza età ad interromperlo.
< Vincenzo, cosa ci fai qui? >
< Io? Ecco… La mia professoressa di storia ha deciso di accompagnarmi dopo che ero andato da lei per alcune ripetizioni. Poi la sfortuna ha voluto che mi si è rotta la catena della bicicletta. Ed ora eccomi qui di ritorno. >
< La tua professoressa è stata davvero gentile, non c’è che dire. >
Evitando che si potessero presentare, alla fine Vincenzo salutò la donna in maniera lasciva prima di rientrare in casa con sua madre.
Lo sguardo innamorato che si leggeva sul suo volto, non passò inosservato a sua madre che, mai come gli altri, conosceva bene suo figlio.
< Vincenzo, hai bisogno di dirmi qualcosa? >
< No, mamma. Che cosa ti dovrei dire? >
< Non lo so. Non mi hai nemmeno presentato la tua professoressa di storia. >
< Aveva fretta. potrei rincontrarla al ricevimento generale dei professori tra un paio di mesi. >
< Non vuoi parlarmene tu? >
< Perché dovrei farlo? >
< Perché secondo me la conosci molto bene… Ho visto come vi stavate guardando e parlando. Anzi, credo che vi siete parlati per più di venti minuti. >
Pensando di essere già stato scoperto, Vincenzo assunse un’espressione pallida e piena di sorpresa.
< Non mi fraintendere, Vincenzo. Non ti ho spiato del tutto… Dovevo preparare la cena e la mia attenzione si doveva spostare sui fornelli. >
Tirando subito dopo un lieve sospiro di sollievo, Vincenzo gli disse che era solo un’ottima insegnante.
< Quest’anno sarà diverso. Quella donna crede davvero in me e sono sicuro che non avrò problemi nella sua materia. >
< Gradirei sapere che non avrai problemi nemmeno con le altre materie. >
< Mamma, anche se non sembra, mi sto impegnando molto. >
< Allora non vedo l’ora di vedere le tue pagelle. >
< Dovrai aspettare ancora un po’ visto che siamo a fine ottobre. >
< Aspetterò. On grande impazienza. >
< Adesso, se vuoi scusarmi, vado a cambiarmi per la cena. >
< Vai pure. Tanto dobbiamo aspettare tuo padre. >
Una volta essersi rinchiuso in camera sua, Vincenzo non si era mai sentito sul punto di dire una verità sconcertante.
Il rapporto con quella donna era solo all’inizio e i continui segreti non avrebbero fatto altro che rendere la loro relazione molto pericolosa.
 
 
Di ritorno a scuola, Francesco di fiondò sul suo amico Vincenzo per capire il motivo del suo distaccamento da lui.
< E’ da molto tempo che non usciamo insieme e mi stavo domandando perché sei così impegnato. >
< Scusa Francesco, ma in questo periodo ho studiato molto. Non per altro i nostri professori sono contenti di me… Lo credevi possibile? >
< No, sinceramente no… Ma adesso sto pensando che avrei voluto il vecchio Vincenzo che un tempo era un vero amico. >
< Ma io sono sempre tuo amico! > protestò il ragazzo.
< No, non è vero. In queste settimane ti vedo molto distaccato. E non dirmi che è colpa dello studio perché non ci credo… Che cosa ti sta succedendo? >
Non volendo confessare quello che provava per la sua professoressa, Vincenzo gli rispose di lasciarlo in pace.
< Bene. Se non vuoi parlare con me per sfogarti, con chi lo farai? >
< Con nessuno! Perché non ne ho bisogno. >
< Perfetto. Allora cavatela da sola. Visto che non hai più bisogno di me. >
Pentendosi delle parole che aveva appena detto, Vincenzo cercò di scusarsi subito. >
< Vattene, Vincenzo. Lasciami in pace > disse infine il suo amico di rientrare in classe.
In quei momenti che sembrava andare tutto molto velocemente, Vincenzo era riuscito a conquistare la sua amante proibita, ma aveva allo stesso tempo perso il suo migliore amico.
Una situazione molto ambigua e incredibile che l’avrebbe gettato sempre di più in un amore passionale che fino a qualche settimana fa’ credeva impossibile.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94