Tipologia: One Shot
Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith,Un po’ tutti
Genere:, Generale
Rating: Verde
Credits: la parte in corsivo verde è
tratta dalla canzone “No one” di Aly
e Aj.
Note dell'autrice: raccolta di shot,tutte con
un uguale tematica:il compleanno dei personaggi principali dell’ anime/manga.
Ryanforever: hai
ragione,cara:i due sono riusciti a baciarsi,anche se
per poco. Fuka in realtà si è fatta trascinare da
quei due…però alla fine Sana ha avuto comunque una
bellissima festa! Un bacio
Fatina93: eseguo il tuo desiderio *me si
mette ai vostri ordini!*. Ti è piaciuta questa nuova shot,su Hayama? Fammi sapere. Un
bacino
Stefola93: non preoccuparti stefi…quei due avranno taaaanto
di quel tempo per rifarsi!!! Al massimo possiamo
mettere al rogo i due piccioncini…ma poi che kodocha sarebbe,senza loro??? Un beso
Ily93: mi dispiace,ili,ma
credo fermamente che Akito non festeggerà mai il suo
compleanno. Fa troppo male. ma per fortuna che c’è
sempre Sana…ti è piaciuta questa mia versione dei fatti? Fammi sapere. Un bacione
Bontina: eggià…anche stare un piccolo lasso di tempo
con Aki sarebbe davvero una gran bella fortuna!!! Gli
impiccioni ci saranno sempre…la prossima volta però speriamo per lo meno che Akito cucisca la bocca a Sana!!! xD besos
Ps: ringrazio-e
non lo faccio mai…dovrei farlo più spesso-fasana e fatina93 per aver messo la storia tra i preferiti…e aki96 e lady_free
per averla messa tra le seguite…graccieeeee ç_ç *me commossa*
-Special Days
.Akito.
-12 Ottobre -
Casa Hayama,ore 23:50
Fra pochi minuti sarebbe
scoccata la mezzanotte. Fra pochi minuti sarebbe diventato maggiorenne. Fra
pochi minuti…
“Fra pochi minuti mia
madre sarà morta 18 anni fa”.
Akito Hayama si sedette sul
gradino di casa,osservando il cielo. Malgrado la stagione inoltrata il cielo era terso,ma
nonostante questo le stelle da lì erano invisibili,a causa dello smog
cittadino.
Non pensava spesso a lei. A colei che gli aveva dato la vita. Ma,quando
si avvicinava il suo compleanno,era inevitabile che i pensieri vertessero
sempre su quell’argomento.
Koharu Hayama. Non l’aveva mai
conosciuta. Le mancava? Non lo sapeva,non l’aveva mai
avuta accanto…di conseguenza non l’aveva mai persa. Non ne aveva
mai sentito davvero la mancanza. L’indomani sarebbe andato con la sua
famiglia al cimitero,come ogni anno. Come una promessa,la loro,che non si sarebbero mai dimenticati di lei.
Suo padre diceva che gli
assomigliava molto
“Hai i suoi occhi…”
Forse,era
l’unico complimento davvero sentito che aveva saputo dirgli.
Forse lui,Fujuke Hayama,sentiva
ancora la mancanza della moglie,a distanza di tanti anni.
Forse lui…non l’avrebbe
mai dimenticata.
Aveva i suoi occhi.
In qualche modo gli
apparteneva,quei piccoli pozzi d’ambra la legavano al
figlio,indissolubilmente.
Suo padre vedeva nei suoi
occhi la donna che un tempo aveva amato? Che amava tutt’ora? Lo odiava per aver
privato Koharu della vita? Lo odiava- ancora- per
quegli occhi così dannatamente simili a quelli della madre?
Il ragazzo guardò nuovamente l’orologio…mancavano tre minuti. Non
voleva diventare maggiorenne. Non voleva collezionare un altro giorno con
l’odore dell’incenso,i pianti di Natsumi,i
mutismi del padre. Perché lui…quel dolore non lo sentiva.
Non ne faceva parte. Come ad una cerimonia privata,dove
lui non era stato invitato. Dopo tanti anni non era cambiato nulla,si sentiva ancora il ragazzino che aveva ucciso la madre. Colpevole
di essersi arrogato di un diritto non suo:quello di
nascere,a discapito di un'altra vita.
Quella di sua madre.
“Sapevo che ti avrei
trovato qui,ancora sveglio”
“Kurata”
mormorò il ragazzo,accennando un saluto.
Non si voltò per guardarla,ma percepì lo spostamento d’aria quando la ragazza si
sedette accanto a lui.
“Perché
sei venuta? Nessuno te l’ha chiesto…”
Perché era venuta,dannazione? Lui non aveva bisogno di nessuno,tantomeno di lei. E gli dava fastidio-lo faceva letteralmente imbestialire -il
fatto che lei pensasse che fosse così…debole.
“Non…riuscivo a dormire.”
“Pretendi davvero che io
ti creda? Potevi inventarla una migliore”.
La rossa al suo fianco
sbuffò.
“Uffa…”
Il ragazzo ghigno,nascosto dall’oscurità. Lei…era così dannatamente lei! Con
quelle manie da crocerossine,con quello strano modo di
consolarlo…
La mano fredda della
ragazza trovò la sua. Senza che nessuno l’avesse premeditato.
Perché si incastravano così dannatamente bene.
“Manca un minuto…”
“Lo so”
Hayama strinse forte la mano della ragazza.
“Non ho bisogno di nessuno,non ho bisogno di nessuno,non ho bisogno di
nessuno…”pensava tra sé e sé. Ma era tutto inutile. La
mano che stringeva quella della rossa gli stava
andando letteralmente a fuoco. Come se in quell’unica parte del corpo circolasse il sangue,mentre il resto…aveva smesso di esistere.
Quella mano,stretta alla sua…era il suo ultimo-l’unico-baluardo.
“Rimarrò con te tutta la
notte.”
“Nessuno te l’ha chiesto,Kurata”
“Voglio rimanere con te.
Ti basta?”
Il biondo sbuffò.
“Fa come vuoi,brutta ragazzina impicciona”
Il viso
di lei si aprì in un sorriso dolce.
“Buon compleanno Akito-kun…”
***
Erano rimasti lì,fino a quando non era spuntata l’alba. Erano rimasti lì,con il naso rivolto all’insù,guardando quel cielo senza
stelle. Come il cuore del ragazzo. Al suo fianco Kurata.
Non si erano detti una parola. Ma quando lui sentiva di non poter più reggere
la situazione stringeva più forte la mano di lei e
questa rispondeva subito. Con una piccola carezza,con
un sorriso…con la sua presenza.
Sorrise,guardando
la ragazza di sbieco. Si stringevano ancora la mano. Nonostante stesse per
crollare dal sonno non l’aveva lasciato,anzi,l’aveva
accompagnato al cimitero. Quella lapide nera…era il ricordo più vivido che
aveva della madre. Sospirò. La guardò a lungo,cercando
di gestire tutte le emozioni che so stavano sopraffacendo.
Sperava che lo avesse
perdonato.
“Andiamo?”
Il sorriso luminoso di Kurata contagiò anche lui. La ragazza annuì,poi entrambi si incamminarono verso l’uscita del cimitero.
Stringendosi la mano.
“You are moving through
the crowd
Trying to find yourself
Feelin' like a doll left on a shelf
Will someone take you down?”
“Ti muovi tra la folla
Cercando di trovare te stessa
Sentendoti come una bambola lasciata su una mensola
Ti prenderà qualcuno?”
Angolo Autrice
*L’autrice entra nella
stanza,asciugandosi una lacrima*
Ciao ragazze! Che dirvi? Questa shot l’ho
scritta,pensando un po’ a quanto deve essere triste
per Hayama festeggiare il compleanno. L’avevo
immaginata così dall’inizio:corta e terribilmente
triste. Non credo che Hayama cambierà mai routine,anche se questa è molto dolorosa. La canzone alla fine è
“No one” di Aly e Aj-che non c’entra un cazzo u.u- ,l’ascoltavo mentre la stavo scrivendo e si è infilata
da sola. Che dite? Fa schifo? Fatemi sapere.
PS: ringrazio di cuore chocola92,ryanforever,free__sky__77,marghepepe
e bontina per aver recensito la shot “The Distance”,a cui tenevo
molto. Graccieeeeee *me si
commuove*