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Autore: Nao Yoshikawa    23/06/2020    2 recensioni
Raccolta di flashfic/oneshot spin-off de “L’effetto farfalla” costituito da momenti dolci/teneri/divertenti.
1 {Notte insonne} Una volta l’uno, si erano detti. Ma era più facile a dirsi che a farsi.
2 {Primo bagno} «Hai mai fatto un bagno ad un neonato?»
3 {Coliche} «Angelo, ma perché stai piangendo anche tu?!»
4 {Un semplice trucco} «Ma che schifo! Che roba è? Angelo, vuoi avvelenarla per caso?»
5 {Somebody to love} «Ora basta, non ce la faccio più con questa melodia infernale»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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30 - Cambiamenti

L’adolescenza era un periodo assai strano, fatto di scoperte e cambiamenti, questo valeva sia per gli umani e – a quanto pareva – anche per le ragazzine per metà angelo e per metà demone. El aveva solo dodici anni, era praticamente all’inizio di quel viaggio e lo vedeva, stava cambiando, ogni giorno somigliava sempre meno ad una bambina e molto di più ad una ragazza. Ma non solo fisicamente, anche le sensazioni erano cambiate, gli stimoli e gli impulsi. Come ogni ragazzina della sua età, El si stava approcciando alla sfera sessuale, anzitutto con se stessa. Aveva scoperto quanto fosse potesse essere piacevole toccare il proprio corpo in un certo modo, esplorarsi.
Aziraphale non era molto preoccupato riguardo l’argomento sesso. Sua figlia era molto sveglia e sapeva come certe cose funzionavano, anche se non erano mai scesi troppo nel dettaglio e prima o poi quel momento sarebbe arrivato. L’angelo si incamminò per chiamare sua figlia, trovando la porta socchiusa. La spinse leggermente e quando entrò, trovò El sotto le coperte, con una smorfia di piacere sul viso e anche da sotto le lenzuola era chiaro ciò che stesse facendo. Quando la ragazzina si rese conto di essere stata colta in flagrante, si fermò, arrossendo.
«AAAAAAAAH! FUORI!»
«I-io non ho visto niente, giuro!» Aziraphale si portò una mano sul viso. Dopotutto era stato imbarazzante anche per lui.
«HO DETTO FUORI!»
Aziraphale l’ascoltò, onde evitare che sua figlia gli lanciasse qualcosa. Ma aveva bisogno dei rinforzi.
«C-Crowley, caro, non è che potresti venire un attimo?»
 
Quando qualche attimo dopo la situazione fu più calma, El si ritrovò seduta con lo sguardo da tutt’altra parte, mentre i suoi genitori le stavano seduti di fronte.
«Dovevi bussare», si lamentò.
«Ma la porta era socchiusa, mi spiace!» piagnucolò. «Ad ogni modo, tesoro, non devi vergognarti, è una cosa perfettamente normale, il  tuo corpo sta cambiando, stai diventando una donna e…»
«Oh, angelo! Davvero ne stiamo parlando?» piagnucolò Crowley, per lui era un pochino più difficile fare i conti con la realtà.
«Mmh, lo so che è normale!» sbottò El. «Però avrei preferito non essere beccata da uno di voi, accidenti!»
Beh, ironico il destino, considerando che Crowley e Aziraphale erano stati beccati più di una volta da lei a fare determinate cose.
«Non è stata una pasqua nemmeno per me, in effetti», sospirò Aziraphale. «Però di certe cose è giusto parlarne, dopotutto molto presto inizierai ad approcciarti. Ai ragazzi o alle ragazze che sia…»
«Oh! Molto presto? Ha dodici anni!»
«Crowley, la smetti di interrompermi? Non ti voglio mettere in imbarazzo, El. Solo ti prego, quando… farai sesso, assicurati di essere veramente pronta, la prima volta è una sola. E ti prego, per l’amor di Dio, usa le protezioni. Anche se sei metà angelo e metà demone, è sempre meglio evitare malattie…»
«E gravidanze», chiarì Crowley. C’era poco da fare, la realtà andava affrontata. «Almeno conosci i metodi contraccettivi?»
«Oh, santo cielo!» El si portò una mano sul viso. «Sì, ne ho parlato con Anathema, ma non ho intenzione di fare sesso…non a breve almeno», li rassicurò
Crowley scosse il capo, avvilito.
«Credo di starmi per sentire male, ma preferisco che tu sia consapevole. Però ti prego, per la mia sanità mentale, quando qualcuno macchierà la purezza della mia bambina… non dirmelo, d’accordo?»
«Aaaah, smettilaaa! Non posso parlare con te della mia vita sessuale. Papà, sei uno stupido!» El gli andò contro, dandogli dei piccoli pugnetti sul petto.
«Ahi, piano! Va bene, scusa, non ho detto niente! Maledizione, io con gli adolescenti non ci so fare!»
 
Nota dell’autrice
Ho riso un sacco a scrivere questo capitolo. Povera El, ma in che situazione l’ho messa? Deve essere così imbarazzante, però Azi è Azi, io se fossi in lei di queste cose ci parlerei, Crowley è un po’ più restio, però vabbé…. È Crowley dopotutto. El si sta approcciando a tutti questi cambiamenti, anche sessuali e parlare di certe cose è giusto, però sicuramente la prossima volta si chiuderà la porta a chiave. È il karma, considerando quante volte lei da piccola ha erroneamente beccato i suoi  a fare badabumbumbum.
   
 
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