Film > Captain America
Segui la storia  |       
Autore: JennyPotter99    15/07/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "AGE OF ULTRON"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vienna- Berlino
 
Natasha e Mia presero il primo volo per Vienna e indossarono un completo adeguato alla situazione.
Il consiglio si sarebbe svolto in una grande aula con dei banchi, delle cuffie per far ascoltare il discorso anche ai rappresentati degli altri paesi e un banchetto con un paio di microfoni.
Prima che iniziasse, Mia ripassò il suo discorso osservando il panorama dall’attico del palazzo, era molto nervosa.
-Direi che nessuno dei due è abituato a stare sotto le luci della ribalta.- commentò T’Challa, il figlio del re T’Chaka del Wokanda. Un uomo di colore e molto affascinante.
-No, infatti.- disse Mia, arrossendo.
-Considerando il fatto che lei viene da un altro pianeta,non credevo che l’ambiente politico fosse fatto per lei, ma sono contento che lei sia qui, ci potrebbe far capire il mondo da una prospettiva diversa.-
A quel punto, intervenne T’Chaka, un uomo dalla pelle scura e la folta barba bianca, dall’aria saggia, per annunciare l’inizio della riunione. –Signorina O’Neil, mi fa molto piacere conoscerla.-
-Salve signore, volevo scusarmi di persona per quello che è successo a Logos.- disse Mia.
-La ringrazio per il suo aiuto.-
-Non ho potuto fare molto..-
-Ha fatto quello che poteva.-
Così, tutti si sedettero al proprio posto e T’Chaka fece il suo discorso.- Quando fu rubato del vibranio wakandiano per creare un’arma spaventosa, noi del Wakanda fummo costretti a dubitare del nostro retaggio. Nonostante le grandi morti, non permetteremo alla sconfitta di tirarci indietro. Combatteremo per il mondo a cui vogliamo unirci.- disse l’uomo. – E per farlo, quest’oggi abbiamo deciso di ascoltare il perché gli Avengers dovrebbero continuare ad esistere: perciò invito al microfono la signorina Mia O’Neil.-
Mia fece un bel respiro e si avviò sul piedistallo, ma durante il tragitto, dalle grandi finestre di vetro, ella notò che in strada un gruppo di poliziotti si stava allontanando, spaventato, da un furgone sospetto.
In quel preciso istante capì cosa stava per succedere.
-State giù!- gridò Mia, per poi saltare contro T’Challa e proteggerlo con una spessa lastra di ghiaccio.
In seguito ci fu un enorme esplosione.
Fortunatamente T’Challa rimase illeso, ma non si poté dire lo stesso di suo padre che,purtroppo, non ce la fece.
Le ambulanze giunsero sul posto quasi subito e Mia aiutò a spegnere il fuoco, prima che Steve, arrivato anche lui sul posto, la chiamasse.
-Stai bene?- le domandò lui, vestito con cappello e occhiali da sole per non farsi riconoscere.
-Diciamo di sì: avrei voluto salvare più persone.- rispose la donna, sospirando.
-Eri da sola, non potevi fare niente.- disse lui. -Le telecamere hanno ripreso Bucky vicino al furgone sospetto.-
-Cosa? Bucky?!- esclamò Mia. –Andrai a caccia di lui, vero?- chiese, sapendo però già la risposta.
-Certo, arrivato a questo punto, io sono l’unico che può portarlo dentro.-
-Perché?-
-Perché sono l’unico che rischia meno di morire.-
-D’accordo, vengo con te.- continuò decisa lei, pronta a stargli sempre affianco.- Sai dove si potrebbe nascondere?-
-Lo troveremo.- disse infine Steve, per poi attaccare.
Subito dopo, Mia vide T’Challa addolorato, seduto su una panchina.
-Mi dispiace per tuo padre.- gli disse.
-Non dispiacerti…Grazie per avermi salvato la vita, ti sarò debitore.- disse lui, stringendo in mano un anello argentato. –Nella mia religione, la morte non è la fine, è solo l’inizio. Mio padre ne era convinto, ma io non sono mio padre.-
Mia intuì subito cosa volesse fare: aveva lo stesso tono che aveva usato lei stessa quando Loki era morto.- La vendetta non porta a niente, l’ho imparato a mie spese. Ci saranno altri che decideranno del destino di Barnes.-
-Mi dispiace dissentire, ma io lo ucciderò con le mie mani.-
 
Bucarest-Romania
 
Poco tempo dopo, Mia, Steve e Sam riuscirono a trovare il rifugio di Bucky.
Le guardie della Task Force sarebbero presto arrivate per arrestarlo e Falcon controllava dall’alto la situazione.
Indossata la tuta di pelle e preso lo scudo, Mia e Steve entrarono nell’appartamento di Bucky: era piccolo e poco sospetto.
-E’ strano…Questo non è di certo l’appartamento di un criminale..E’ così ordinato.- commentò la donna.
-Si, è strano.- disse Steve.
Quando Mia si voltò verso la porta, vide Bucky e avvisò Steve con un’occhiata.
-Ciao, ci riconosci?- gli chiese il capitano.
-Tu sei Steve.- rispose l’uomo. –Ho letto di te in un museo tempo fa.-
-So che sei nervoso, ma non mentire.-
-Io non ero a Vienna, non faccio più quelle cose.- ribatté Bucky.
C’è una squadra in arrivo da voi tra 4 minuti, intervenne Sam, parlandogli tramite auricolare.
-Anche io credo che tu sia innocente, ma  soldati non la pensano come me e stanno arrivando.- continuò Mia.
-Non deve finire con uno scontro.- commentò il capitano.
Ma Bucky lo guardò titubante, quasi serio. -Finisce sempre tutto in uno scontro.-
Improvvisamente, i soldati fecero irruzione nella stanza e Steve tentò di proteggere gli altri due con lo scudo dai proiettili.
Bucky scappò via per le scale, seguito dagli uomini che Steve cercava di fermare, ovviamente senza ucciderli.
Il Soldato d’Inverno si lanciò giù dalla rampa delle scale e si resse col braccio di ferro alla ringhiera del primo piano, per poi correre alla fine del palazzo e fuggire via.
Intanto, dalla finestra qualcuno lanciò una mina esplosiva che lanciò Mia fuori dall’appartamento, facendola volare di sotto.
Appena in tempo la donna si aggrappò al tetto dell’edificio accanto e ci salì su.
In quel momento, notò una losca figura a qualche metro da se: indossava un costume nero dello stesso metallo dello scudo del fidanzato, aveva delle orecchie da gatto e delle unghie affilate sulle dita.
E questo chi è? chiese Sam, da sopra di loro.
-Non lo so, ma ha un bisogno urgente di una manicure.- commentò Mia, andando in contro al nuovo arrivato.
Il gatto si protesse da tutti i colpi della donna, ma non le fece del male, nemmeno la sfiorò.
Mia non riuscì a capire e lo guardò confusa.-Ma chi sei tu?-
A quel punto, i due videro Bucky e Steve che correvano per strada, inseguiti da auto della polizia.
L’uomo con la tuta volò giù senza problemi, mentre Mia fu costretta a chiedere l’aiuto di Sam.
-Come in Nigeria?- domandò egli.
-Come in Nigeria.-
Quindi Sam volò in picchiata e Mia saltò giù dal palazzo, atterrando su di lui.
Bucky e Steve continuarono a correre verso una galleria, inseguiti dal felino.
Sam lasciò Mia al di sopra di un auto in corsa, in cui ella entrò e trovò un uomo alla guida.
-Salve, mi servirebbe la sua auto per 10 minuti.- gli disse sorridendo.
L’uomo non disse niente, si limitò a guardarle il seno come ipnotizzato.
-Che pervertito!- esclamò Mia, prima di aggrapparsi al tetto dell’auto e con un calcio spedirlo fuori.
Si mise alla guida, ma non aveva mai guidato un’auto prima d’ora.
Provo a spingere il piede sul primo pulsante che vide e sfrecciò velocemente fra le altre macchine con la sirena accesa, distruggendole e inseguendo gli altri tre.
Quasi giunti alla fine della galleria, Bucky trovò il passo sbarrato da dei soldati e fu costretto a fermarsi.
Lo stesso Steve e l’altro tipo col costume che, vedendo l’auto, con Mia dentro, arrivare verso di se a tutta velocità, tentò di proteggersi con il braccio.
La tuta doveva esser stata costruita con un metallo molto duro, tant’è che il muso della macchina si ammaccò e si alzò in aria, ma Mia ne uscì prima che si ribaltasse.
Rimase stesa a terra per un po’, per riprendere fiato.- Odio i gatti.-
Subito dopo, giunse James Rhodes dentro War Machine.- Siete tutti in arresto.-
A quel punto, il nuovo arrivato si tolse la testa da gatto che scoprì il viso di T’Challa.
Mia sbuffò, ancora col fiatone e lo guardò male.- Stai scherzando?-
T’Challa se la rise sotto i baffi, ma Rhodes non sembrava contento.- Complimenti Capitano, adesso sei un criminale.-
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: JennyPotter99