Salsedine
«Allora ci si vede domani!» salutò la giovane donna, agitando la mano in direzione del gruppo che sestava dirigendo dalla parte opposta.
Come ogni volta che andava in vacanza, aveva fatto subito amicizia con un gruppo di ragazzi, probabilmente universitari e quindi più piccoli di lei di qualche anno. Forse dipendeva dal fatto che dimostrava sempre meno anni rispetto alla sua vera età, a causa del suo fisico poco formato o dell’acconciatura a codini a cui non rinunciava mai.
Quell’anno, però, sarebbe stato diverso, visto che due giorni dopo l’avrebbe raggiunto anche Chiba e avrebbe fatto le vacanze insieme. In realtà avrebbe voluto partire con lui, ma lei aveva già preso le ferie e prenotato, quando questi le disse che purtroppo aveva ancora del lavoro da sbrigare al distretto.
Con uno sbuffo di stanchezza, infilò la chiave nel buco della serratura d’ingresso e la girò; aprendo la casa sul mare, che aveva affittato per quel lasso di tempo.
Aveva necessariamente bisogno di farsi una doccia e togliersi quella sensazione di salsedine che aveva su tutta la pelle e che le provocava un leggero prurito. Amava il mare, ma se c’era una cosa che proprio non sopportava alla fine di una giornata in spiaggia era sentirsi addosso il mix di sale, sole e sabbia che le irritava la cute, facendola arrossare.
Quasi lanciò il tintinnante mazzo di chiavi sul mobiletto all’ingresso, ovviamente dopo aver dato un giro di chiusura alla porta; dopodiché si diresse spedita verso il bagno.
Si tolse il costume, gettandolo nel lavandino, così che poi l’avrebbe potuto lavare, e si mise sotto la doccia. La sensazione dell’acqua fresca che scorreva sulla sua pelle le diede una grande soddisfazione, togliendole definitivamente quel fastidioso prurito e rilassandola completamente.