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Autore: Dragon mother    19/07/2020    1 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buonasera ragazze… vi chiedo scusa per questo nuovo ritardo ma non mi sono dimenticata di voi.
In questo capitolo entra in scena un nuovo personaggio che aiuterà Bella col suo dono.
Vi lascio alla lettura.. un bacio.
 
 
 
 
Bella
 
Mi sveglio avvolta da una sensazione di pace.
E capisco subito da cosa è dovuto quando mi accorgo di essere tra le braccia del mio amore.
Edward, che mi sta guardando con un gran sorriso stampato sulla faccia, solo per la sottoscritta, mi tiene stretta a sé.
“Buongiorno amore, hai dormito bene?” mi domanda sereno.
“Buongiorno a te amore, finchè tu sarai con me sarà così”
Mi lascia un bacio sulla guancia e sorride sornione.
Ad un tratto un pensiero attraversa la mia mente..
“Edward” lo chiamo per attirare l’attenzione.
“Ho parlato anche stanotte?” domando temendo la risposta.
Scoppia a ridere, impudente.
Sciolgo l’abbraccio per mettermi a sedere e guardarlo bene in faccia: è inutile, il ruolo da dura non mi si addice per niente ma ci provo lo stesso.
“Stai forse ridendo di me? O di quello che potrei aver detto durante il sonno?” gli chiedo appuntandogli un dito sul petto.
“Ad essere sincero nessuno dei due, ridevo per la tua espressione buffa, amore” mi confessa prendendo il mio dito nella sua mano e attirandomi a sé in un bacio che sa di buongiorno.
Di cosa stavamo parlando?
Mi arrendo a quel momento e un risolino compiaciuto affiora sulle sue labbra, quella labbra tanto delicate quanto dannate per il mio autocontrollo.
“Buongiorno amore” mi ripete allontanandomi dal suo corpo, le lebbra piegate in un sorrisetto.
“Giochi sporco Edward, non va bene” borbotto cercando di non ridergli in faccia e mantenere quell’aria da dura che proprio non mi si addice.
Ma è tutto vano quando poi lui mi porta con la schiena contro il materasso e mi accarezza il viso.
“Non so cosa darei per vederti sempre così felice e col sorriso” borbotta ad un soffio dalle mie labbra.
“Resta sempre con me Edward, non devi fare altro” gli rispondo sfiorandogli le labbra con le mie.
Da lì ne nasce un altro bacio dolce, fatto di carezze.
Ed ogni volta staccarsi mi crea un vuoto nel petto.
“Forza dormigliona, oggi è una giornata importante. Fra poco Katrina sarà qui e dovrai iniziare a lavorare”.
 
Katrina
 
Avevo chiesto a Carlisle se lui conoscesse qualcuno in grado di aiutarmi a comprendere e sviluppare il mio dono, quello che tutti si ostinavano a chiamare scudo.
E lui ha contattato questa Katrina, per tutti Kate, che a quanto pare ha seguito un percorso con cui è riuscita a sviluppare anche il suo di potere.
 
La stiamo aspettando al limitare del bosco e quando Alice ci avvisa con la sua visione che sta arrivando qualcuno, tutta la famiglia Cullen mi si avvicina, come a proteggermi.
“Sento i suoi pensieri, è Kate” ci avvisa Edward allentando la presa sui miei fianchi.
Pochi minuti dopo, una bionda riccioluta esce dal bosco.
“Buongiorno famiglia Cullen e che grande accoglienza che mi avete riservato” dice passandoci tutti in rassegna.
Osserva me e poi posa lo sguardo su Edward.
“Ciao Edward, ti trovo splendidamente, sei sempre in ottima forma” gli dice avvicinandosi e sfiorandogli un braccio.
Anche se non ho poteri speciali, percepisco l’atmosfera che si è creata da quando questa barbie bionda è arrivata.
Edward sembra che non la veda neanche anche se non si scosta al suo tocco ma a me, questa qui dà parecchio fastidio.
Immagino ci sia stato qualcosa tra loro ma adesso Edward ha decisamente voltato pagina.
Non ci penso due volte e le faccio capire che da adesso per lei qui non c’è trippa per gatti.
“Mi hanno detto che tu puoi aiutarmi col mio potere ed io sarei piuttosto impaziente.. vogliamo iniziare?” dico parandomi tra lei ed Edward.
Anche un cieco capirebbe che cosa ho appena fatto e mentre dagli altri Cullen sale una risatina, Edward mi appoggia le mani sui fianchi.
Hanno capito tutti e posso ritenermi soddisfatta perché il mio messaggio è arrivato forte e chiaro, anche alla bionda.
“Certo, come vuoi” mi risponde senza avermi prima riservato uno sguardo assassino.
“Allora, prima di tutto devi cercare di visualizzare il tuo scudo. Chiudi gli occhi e concentrati, rilassa il tuo corpo e respira” mi dice Kate ed io compio alla lettera quelle azioni.
Voglio veramente imparare ad usarlo, potrebbe essermi utile in futuro.
Mi concentro ma non è una cosa facile, soprattutto se non sai con cosa hai a che fare.
Dopo un’ ora e molteplici tentativi, finalmente riesco ad intravedere qualcosa: è come se fosse una specie di membrana, una enorme bolla di sapone trasparente che si propaga dal mio corpo avvolgendo chi mi sta accanto.
Posso dirigere il mio potere e controllarlo, per espanderlo a chi voglio.
Cresce e si gonfia ma non riesco a tenerlo e quasi subito si ritrae.
E’ difficile, non pensavo lo fosse così tanto, non so se riuscirò a farcela.
Lo tengo solo per pochi minuti e poi si ritrae.
“Non spaventarti e non scoraggiarti Bella, all’inizio è un po’ difficile ma con il tempo e la pratica vedrai che non ci saranno più problemi e potrai gestirlo come meglio credi” mi incoraggia Kate.
Anche Edward mi si avvicina e mi posa un bacio tra i capelli per incoraggiarmi.
Il mio amore.
“Ho pensato una cosa Bella, potremmo usare qualche stimolo, una motivazione per spingerti a migliorare il dono” mi dice ammiccante.
Che diavolo vuole dire?
Si avvicina ad Edward con una strana espressione in viso e subito penso voglia fargli del male.
Mi avvicino anch’io a loro e proprio mentre lei sta per toccare il braccio di Edward, io tocco lei, espandendo automaticamente il mio scudo.
Lo sento crescere e avvolge Edward che al tocco di Kate non prova alcun dolore.
“E’ proprio questo che intendevo dire, Bella. Un incentivo può aiutarti a svilupparlo nel miglior modo” mi dice lasciando il braccio di Edward.
Ritraggo lo scudo e Edward mi abbraccia, soddisfatto dei miei progressi.
“Facciamo ancora qualche prova e poi puoi esercitarti da sola, ora sei in grado di farcela da te” mi dice Kate.
Proviamo e riproviamo ancora per un po’ finchè non si fa ora di pranzo e Kate ci saluta, invitandoci a trascorrere qualche giorno da lei in Alaska.
 
Ho una fame tremenda che mi mangerei un bue intero e a tavola assaggio tutto quello che Esme ha preparato appositamente per me.
 
Edward mi guarda soddisfatto per i miei progressi e non perde occasione per dirmelo.
“Sei stata brava amore, vedrai che con un po’ di pratica sarà perfetto. Devi solo cucirtelo addosso perché questo dono è solo tuo” mi dice mentre saliamo in camera nostra.
Sì perché ieri sera, prima di dormire, abbiamo parlato e siamo giunti alla conclusione che nessuno dei due vuole più passare una sola notte senza avere l’alto accanto.
Così adesso sto portando alcune delle mie cose nella stanza di Edward.
Sono felicissima della piega che sta prendendo la storia con Edward e quando avremo sistemato la situazione con i Volturi e avremo delle risposte sui miei genitori, finalmente potrò tirare un sospiro di sollievo.
“Ora signorina ci riposiamo un po’ e poi usciamo a fare un giro nel bosco, va bene?” mi propone il mio amore prima di mettermi a letto.
“Ok papino, come vuoi” gli dico per prenderlo in giro ma in fondo a volte mi tratta come una bambina.
“Farò finta di non aver sentito, piccola peste e ora riposa, ti chiamo io quando sarà ora”
“Ehi, ma tu non rimani?” gli domando, non voglio che se ne vada.
“No, tranquilla, mi siedo qui sulla poltrona” dice indicando una grossa poltrona di pelle marrone.
“Va bene” sussurro prima di posare la testa sul cuscino.
Quello che compio è proprio un riposino ristoratore e al mio risveglio, trovo Edward sulla poltrona, esattamente dove l’ho lasciato.
“Ben svegliata principessa, pronta per fare Cappuccetto rosso?” mi domanda venendomi incontro.
“Ciao amore, certo, credo che sarà divertente, vero?”
“Sarà molto divertente” mi dice dandomi un buffetto sul naso.
 
Dieci minuti dopo, sulle spalle di Edward, stiamo correndo, o meglio lui sta correndo, tra gli alberi del bosco.
L’aria fende il mio viso, ho gli occhi chiusi ma sono sicura che se anche fossero aperti non vedrei niente.
E’ una sensazione strana ma bellissima e vorrei non finisse mai.
Edward ferma la corsa quando raggiunge la cima di una collina, dalla quale si vede la vallata.
E’ uno spettacolo stupendo, fatto di verdi prati e alti alberi, corsi d’acqua e case che da quassù sembrano piccolissime.
“E’ stupendo Edward, grazie di avermi portato qui” gli dico stringendomi al suo petto.
“Grazie a te amore di essere qui e nella mia vita” mi sussurra baciandomi le labbra.
Avvolti in quell’abbraccio e stregati dal nostro amore, nessuno dei due, né tantomeno Edward, si è accorto che un paio di occhi decisamente non umani ci stanno osservando.
 
 
P.s.: chi potrà essere?
   
 
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