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Autore: Fujiko91    21/07/2020    1 recensioni
"Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli"
Questa è una raccolta su come l'anello del potere può aver influito su Bilbo Baggins :
-Pazzia (1°Parte) (Bilbo/ Thorin - l'entità dell'anello/Thorin e altri)
-Pazzia (Parte Finale) (Nuovi personaggi/Thorin - Bilbo/Thorin e altri)
-Cambiamenti improvvisi (Thorin/Bilbo - l'entità dell'anello/Thorin e altri)
-Bilbo ha perduto il ricordo di lei. (Thorin/Bilbo - Nuovo personaggio/Bilbo e altri)
-Flossie (Nuovo personaggio/Bilbo - Thorin/Bilbo - accenni alle coppie Fili/Kili -Dwalin/Ori)
Auguro una buona lettura a tutti!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bilbo, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Note:Genere:slash Coppie:Thorin/Bilbo - L'entità dell'anello/Thorin Altri personaggi: Bard,Kili, Fili, Balin, Gandalf e altri.
Avvertenze: tematiche delicate - Non con accennato, ma nulla di descrittivo.
Betato:ringrazio Ciuffettina per il suo aiuto nella correzione dei piccoli errori! :*

 

Il viaggio era stato perfetto per Thorin non solo era riuscito nella sua impresa, ma aveva trovato in Bilbo l’unico. Infatti i nani s’innamorano una volta sola e mantengono quell'amore per sempre, senza mai farsi degli amanti.

Sono l'unica razza presente nella Terra di Mezzo che si tiene un unico compagno per tutta la vita, tuttavia Thorin sapeva che la vita degli Hobbit è più breve di quella dei nani, ma non gli importava.

In realtà il viaggio in sé sarebbe stato noioso, ma Bilbo riusciva sempre a rendere ogni cosa interessante.

Molte volte il nano, dopo essersi aperto finalmente a casa di Beorn, confessandogli i suoi sentimenti, si sentì meglio soprattutto scoprendo che il suo Hobbit provava lo stesso, da lì ebbe inizio il suo corteggiamento.

Finché la sera a casa di Bard. "Thorin, ti voglio!"

"In che senso?"

Thorin non capiva, sì insomma sapeva che cos'era il sesso non era estraneo a questo, ma voleva farlo a Erebor.

"Aspettiamo di essere a casa."

Bilbo non aggiunse altro, ma durante la notte si alzò dal comodo giaciglio e trovò Bard seduto nella minuscola veranda.

"Non riesci a dormire, mastro Hobbit?"

Il mezz'uomo si chinò leggermente. "Noi non siamo fatti per avere un unico partner."

"Mi stai chiedendo di essere la tua avventura notturna?"

"Sì, vorresti?"

Bard lo tirò in un lungo bacio, da lì si trascinarono pigramente in una stanza, a Bilbo non importò voleva solo prendere ciò che desiderava i baci si fecero più affamati.

La mattina successiva Bilbo si fece trovare nel letto da Thorin.

Ma al nano non era sfuggito nulla, mentre si sistemava le sue trecce. "Mio unico, dove sei stato questa notte?"

Bilbo fu veloce, saltò sullo sgabello per mettersi all'altezza giusta e afferrò una ciocca di capelli del nano e iniziò a tirare.

"Mi fai male, smettila!"

"Tu non mi hai dato ciò che volevamo. Quindi ce lo siamo presi dal chiattaiolo!"

Il cuore di Thorin smise di battere, per un lungo momento temette di morire lì.

La piccola mano del suo amore abbandonò la presa, quindi lasciò la stanza.

Thorin si asciugò rapidamente le lacrime, infine raggiunse gli altri.

Tutti i nani della compagnia stavano mangiando, si fermarono solo per osservare Bard che indossava una camicia aperta che lasciava intravedere dei minuscoli morsi e graffi.

Il Re nano si trattenne dal non fare una sceneggiata di gelosia.

Invece Bilbo disse: "Ti donano quei segni" un piccolo gemito sfuggì dalle labbra del chiattaiolo e l'intera compagnia cadde in una serie di mormorii.

 

La seconda volta che accade una cosa strana fu a Erebor, Thorin stava fuggendo dal drago, quando venne raggiunto. Ma questi prima di fare qualsiasi mossa sentenziò: "Quello Hobbit ti porterà via molto."

Quando il drago è stato vinto, Thorin cadde preda della malattia del drago. Iniziò a temere per la sua vita, quindi si rinchiuse in una delle stanze con accanto il suo Hobbit.

"Bard sarà già morto!"

"Non m'importa, mi farò altri amanti!"

Il nano non volle ascoltare gli si gettò sopra, se il suo unico lo voleva l’avrebbe avuto. 

Ma non andò esattamente come doveva andare, infatti in Bilbo scattò qualcosa di malvagio, e Thorin ebbe la peggio.

Nessuno chiese, tutti temettero il peggio per il loro Hobbit.

Il mattino seguente Bilbo venne riverito con un'abbondante colazione, con altre cose.

Invece il nano venne lasciato solo nella sua stanza, nessuno andò a chiedergli perché stava piangendo.

Questo si ripeté finché l'anello non condusse Bilbo a liberarsi del arkengemma perché a suo dire "dà speranza al nano senza di essa sarà nostro."

Bilbo lo fece, la portò agli elfi e si fermò una notte intera per passarla con Bard.

All'alba tornò nelle stanze che divideva con Thorin.

Sì coricò accanto e iniziò ad accarezzargli la schiena lasciandoci leggeri graffi. "Vorrei non doverti far del male."

"Ti odio."

"Non è vero. Sono il tuo unico, tienilo ben presente per il futuro."

Sulla terrazza di Erebor i nani sconcertati comprendevano che la pietra del Re era in mano ai nemici, e che il traditore fosse Bilbo.

"L’ho fatto per te, anche dopo che tu…" abbassò lo sguardo.

Kili e Fili compresero senza che il loro amico dovesse aggiungere altro.

Invece Thorin disse: "Non parlare come avessi dei diritti su di me. Miserabile!"

Intervenne Galdalf a salvare Bilbo il quale mentalmente si complimentava con sé stesso per l'interpretazione.

 

La guerra finì, Thorin era bendato nella sua tenda la malattia del drago scomparsa, ma appena vide entrare Balin con Bilbo iniziò a iperventilare. "Che cosa vuoi?"

"Thorin, non maltrattare Bilbo, lui ti ama anche dopo che tu... vi lascio da soli."

Il nano anziano se ne andò , quindi lo Hobbit si avvicinò al nano ferito, e appoggiò volutamente la sua manina sulle costole incrinate spingendo leggermente.

Thorin emise un grugnito di dolore. "Ti prego, smettila."

"Sei solo, loro ti credono colpevole di vari reati contro di me."

"Bilbo, sei il mio unico"

"Lui non c'è, ci siamo solamente noi."

Il nano si sentì stanco. 

 

Per i nani Erebor era tornata al suo vecchio splendore, ma dove un tempo c'era la malattia del drago, ora c'erano delle ombre che si spostavano e invadevano i sogni dei nani.

Al suo matrimonio, Thorin tentò di apparire felice, suo cugino Dàin Il si era complimentato per aver scelto come suo unico uno Hobbit così coraggioso.

Il suo Bilbo lo era, ma questa creatura era solamente malvagia.

Non riusciva a vedere la fine del suo incubo.

Anche Gandalf pareva cieco, tutti pensavo che il cattivo fosse lui.

 

Dopo tanto lavoro di ricostruzione, Thorin non si sentiva più nulla, mangiava, dormiva, faceva ciò che doveva in quanto Re davanti agli altri indossava una maschera felice, quando tornava da Bilbo tentava in tutti i modi di distaccarsi dalla realtà per poter sopportare.

Un giorno Balin andò da lui. "L'oro di Erebor non ci basta."

"Come sarebbe a dire?"

"Io e altri andiamo a ricostruire Moria."

Per Thorin fu come se Balin l'avesse pugnalato alle spalle. 

Anche altri nani tra cui Dwalin tornarono sulle Montagne Blu.

"Thorin, qui ci sono troppi ricordi."

Rimase lui con Bilbo.

 

Passarono alcuni anni, quando un Bilbo mai invecchiato sentì il bisogno di tornare alla Contea.

Apparentemente Erebor sembrava abbandonata.

 

Kili e Fili mentre stavano vendendo dei manufatti realizzati dai nani delle montagne Blu sentirono uno Hobbit parlare.

"Mastro Baggins è tornato da Erebor, ma non è rimasto a lungo è partito per terre lontane."

"A proposito di Erebor, sono stato a Dale, pare che la montagna sia abbandonata."

Fili e Kili lasciarono cadere il sacco, si guardarono e annuirono in accordo.

Decisero di raggiungere Gandalf, lo trovarono a Brea gli raccontarono le voci che ascoltarono. Quindi i tre saltarono in groppa ai loro cavalli e cavalcarono fino a Erebor.

Superarono Dale che ritrovarono al suo antico splendore.

Alla fine erano davanti al portone, Gandalf scese da cavallo, lo stesso fecero i due nani, il mago con un incantesimo aprì il grande portone. All'interno solo una grande oscurità, il mago fece luce con il suo bastone.

"C'è qualcuno?" chiese Kili.

Suo fratello lo zittì, i tre iniziarono a perlustrare, pareva che gli abitanti di nano sterno non ci fossero più.

Ma avevano lasciato degli oggetti, i nani non abbandonano nulla. 

Sentirono un flebile rumore, quindi si avventurarono alla ricerca della fonte.

La città nanica era enorme, Gandalf sapeva dove conduceva quel tunnel durante la seconda Era veniva usata dai nani per muoversi tra i loro regni ma il Re l'aveva fatta chiudere quando Moria cadde in mano agli Orchi e ai goblin.

In quel tunnel vi trovarono un nano. "Che cos'è successo?" chiesero.

"Un oscuro potere si è stabilizzato qui a Erebor, ha fatto partire molti nani, quelli rimasti sono stati uccisi dagli orchi."

"Perché? E dov'è Thorin?"

"Cercavano l'anello, dicevano che era stato qui. Il Re non è più stato visto." Un forte colpo di tosse lo fece bloccare. "io ho visto l'anello in mano allo Hobbit. Prima che se ne andas-" prima che potesse finire spirò.

Fili si sentì terribilmente scosso, Gandalf li spronò dovevano trovare Thorin e uscire da Erebor.

Dopo varie ricerche Kili li richiamò in una stanza legato a una catena c'era Thorin terribilmente magro.

Gandalf usò un incantesimo, quindi lo prese in braccio e uscirono, Erebor era di nuovo perduta.

Lo portarono in groppa a un’aquila a Gran Burrone.

Una volta lì lo portarono dall'elfo medico.

Il mago non lasciò che i nipotini vedessero altro, li chiuse fuori dalla stanza.

Due elfi spogliarono Thorin, sulla schiena aveva varie contusioni, due o più costole rotte, una spalla lussata. Quindi gli elfi prepararono un bagno con dentro varie erbe mediche e vi immersero il nano.

Poi gli portarono del cibo, quindi lo portarono fuori, lo fasciarono e infine lo lasciarono nelle mani del mago.

Grazie alle cure elfiche Thorin si stava risvegliando. Gandalf gli stava per dire qualcosa quando il nano si rannicchiò in posizione fetale.

"Mio unico, ti prego sarò buono."

"Dimmi è stato davvero Bilbo a farti questo?"

Alla voce Thorin si rese conto di non sapere dove si trovasse, ma solo che era al sicuro.

"Era Bilbo, ma non lo era. Lui ha l'anello, devi salvare il mio unico dal male." Il nano fece per alzarsi ma dovette desistere. "Gli orchi hanno fatto il resto... Bilbo lui è buono, lo riporterai vero?"

"Sì Thorin, devo solo trovarlo. Ti ricordi altro?"

"Lui diceva di dover tornare tra le mani del negromante. Oh il mio unico, il mio Bilbo." Thorin si mise a piangere.

Le urla attirarono Kili e Fili i quali abbracciarono delicatamente lo zio.

 

Gandalf saltò sul suo cavallo e partì l'ultima volta che vide Sauron era fuggito verso Barad-dûr la sua fortezza.

Sperando che Bilbo non avesse fatto una tale sciocchezza, vi si precipitò.

Dopo due giorni di viaggio raggiunse le paludi morte. Dovette lasciare indietro il cavallo e fare attenzione a non caderci dentro, quindi cercare il suo piccolo amico. La fortuna fu dalla sua parte.

"Bilbo Baggins, sei tu?"

"Oh Gandalf, volevo buttarlo ma il suo potere è travolgente. Mi ha fatto fare del male a Thorin e agli altri nani." Lo Hobbit si sentiva così mortificato.

"Ora dov'è lui?"

"È qui" gli ci volle una grande forza di volontà per gettare l'anello ai piedi del mago.

Gandalf prese dalla tasca una busta, quindi attese finché dal nulla non giunse un'aquila che raccolse con il becco la busta e se la portò via.

"Dove lo porterà?"

"In un luogo sicuro." 

Bilbo emise un lungo sospiro, il mago lo avvolse con le braccia. E raggiunsero il cavallo e lasciarono quel luogo.

Lo Hobbit si mise a parlare:  "Lui diceva cose ed io le facevo, ho abbandonato Thorin agli orchi, posso ancora sentirlo dire che il suo Bilbo lo amava, io sentivo che mi chiamava ma lui non mi lasciava uscire."

Gandalf alla fine riuscì a calmarlo e lo Hobbit si addormentò.

Dopo altri due giorni di viaggio raggiunsero Gran Burrone.

Bilbo scese giù da cavallo.

"Lui è sulla terrazza" gli disse Elrond.

Lo Hobbit pensò un attimo a chi si riferisse prima che la realizzazione lo colpisse, quindi corse.

E lo raggiunse seduto su una panchina c'era Thorin accanto a lui i suoi nipoti.

Lo Hobbit si avvicinò tenendo lo sguardo basso. "Se potessi tornare indietro e non prendere quell'anello nelle Montagne Nebbiose lo farei. Ma ora non l’ho più, l’ho dato a Gandalf, non so dove l'abbia fatto portare... sto cercando di dirti mi dispiace perché ti amo da quando sei arrivato a casa Baggins."

Thorin pose delicatamente due dita sotto il mento di Bilbo, e alzò la testa. Voleva vedere i suoi occhi, di nuovo di un verde acceso.

"Oh Bilbo, sei tornato da me. È questo ciò che conta."

Fili tirò via Kili e raggiunsero Gandalf.

Invece Bilbo si sentiva in colpa. "Come puoi perdonare la mia debolezza? Soprattutto dopo che lui...ti ho lasciato da solo con gli orchi, ti sentivo ma lui mi teneva bloccato." Bilbo scoppiò in lacrime.

"Tu non sei stato debole, è colpa mia. Dovevo capirlo e aiutarti, invece sono stato debole e sono stato suo e degli orchi. Mi vuoi ancora mio unico?"

"Ma certo! Ti amo lo supereremo insieme."

Thorin per reazione si spostò leggermente dal tocco improvviso di Bilbo e quest'ultimo ritirò la mano.

"Secondo te quanto tempo gli ci vorrà?" chiese serio Fili.

"Un po', ma solo il tempo sa quanto." rispose Gandalf.

 

Bilbo e Thorin si trasferirono a Bag And la tranquillità della Contea era ciò che ci voleva. Con loro andarono ad abitare anche Fili e Kili.

La casa era abbastanza grande per tutti.

Nel 2980 della Terza Era si aggiunse alla allargata famiglia un piccolo Hobbit di nome Frodo.

Un giorno mentre Kili e Fili stavano in giardino con Frodo, Thorin si avvicinò a Bilbo e gli diede un timido bacio sulle labbra.

"Questo è un bel regalo."

"Te ne farò molti altri mio unico, mi sento pronto."

Nessuno dei due dimenticò le ferite dell'anima causate dall'anello solo iniziarono finalmente la loro tanto agognata vita felice e insieme.

Mai dimenticando ciò che era andato perduto per sempre.

Nessun altro nano della compagnia fece mai ritorno. 

Bilbo morì all'età di 111 anni, Thorin lo seguì poco dopo.

Fili e Kili accompagnarono Frodo a distruggere l'anello per poi stare al suo fianco per sempre.


Angolo dell'autrice:
Thorin si rende conto che Bilbo è il suo unico amore, e quindi le cose sembrano andare bene, finché Bilbo non viene posseduto dal anello del potere. 
In questa raccolta Bilbo appare più forte perché l'anello se ne serve per sottomettere al suo potere e volere i nani e altre razze presenti nelle varie storie! Fatemi sapere cosa ne pensate e grazie tesoro che recensioni sempre! *-*
Alla prossima storia! :*
Fuji.

 
  
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