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Autore: AryaDream    02/08/2020    3 recensioni
-Una volta ho sentito dire questa frase da un umano, mentre mi trovavo sulla terra. “Si predica bene e si razzola male”.- Balzebù sgranò gli occhi, era strano sentir dire una cosa del genere a Astaroth, ma era curiosa si sapere il significato.
Genere: Avventura, Erotico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Belzebù stava risalendo un ponte roccioso. Giunta alla fine del ponte, Belzebù guardò in basso, vedendo la figura di Belfagor.
Con un balzò lo raggiunse. Restarono in silenzio ad osservare delle fiamme che dal ponte roccioso, sembravano tante piccole lucciole.
-Dentro ogni fuoco ci sono dei peccatori.- Pronunciò il demone, mentre non distoglieva lo sguardo da quei fuochi.
-i consiglieri fraudolenti- Replicò Belzebù.
Una fiamma giunse abbastanza vicino ai due demoni. La punta più alta della fiamma iniziò a scuotersi, come se venisse colpita da moltissime raffiche di vento, quindi emise una voce come una lingua che parlasse.
Quell'anima si presentò come Ulisse re di Itaca. In quel periodo Belzebù stava facendo la conoscenza di molte anime famose che erano rinchiuse all'inferno.
Ulisse raccontò ai due demoni che dopo essersi separato da Circe, che l'aveva trattenuto per più di un anno nella sua dimore a Gaeta, né la nostalgia per suo figlio o l vecchio padre, né l'amore che provava per sua moglie Penelope, potevano vincere contro il suo desiderio di conoscenza, voleva scoprire, la sua sete di conoscenza era molto alta.
I due demoni ascoltavano molto attentamente la storia di Ulisse. Belzebù aveva letto molte cose nella bibblioteca di Aziraphale, ma sentire la sua voce e sentire la sua versione dei fatti era molto interessante e forse un giorno avrebbe raccontato a quell'angelo del suo incontro con il grande Ulisse.
Continuò ad ascoltare il suo racconto: Il re di Itaca, invece di fare ritorno nella sua terra, prese a navigare per il mare, insieme ai suoi uomini che non l'avrebbero mai lasciato solo.
Avevano raggiunto Gibilterra, dove Ercole aveva posto le famose colonne, ma dopo averle superate li colse una tempesta che inghiottì la nave dove stavano viaggiando.
Dopo aver raccontato la sua storia la fiamma a cui interno vi era intrappolato Ulisse scomparve. I due demoni rimasero ad osservare il punto dove era rimasto il vuoto e il silenzio.
Belzebù si voltò ad osservare Belfagor.
-Vuoi dirmi cosa ti prende o devo scoprirlo da sola?-La guardò, lei sapeva, ma mai gli aveva fatto pesare le cosa. Sapeva che lui era stato con Micheal. Belzebù aveva sempre fatto finta di nulla, anche ora lo stava facendo, anche se conosceva perfettamente il motivo per cui lui era cosi silenzioso.
-Se ti dico arcangeli, cosa ti viene in mente?- In quel momento Belzebù, alzò leggermente il sopracciglio e abbassò lo sguardo, per poi prese a ridere.
-Hai rivisto la signorina perfetta di Micheal?-
Belfagor annuì, ma tra loro non era accaduto nulla.
-Tu con Gabriel? -
-Mi stai dicendo che abbiamo un problema?-
-Questo è un nostro problema e dobbiamo gestirlo da solo, ma penso che Lucifero abbia altro in mente.-
-Mi avrebbe messo al corrente se ci fosse altro nel suo piano.-
-Bel, dovresti conoscerlo e sai che ha sempre altri piani.- Belzebù rimase a fissare Belagor e prese subito a pensare al piano di corrompere gli umani e metterli contro gli angeli. Un piano geniale, ma qualcosa cominciò a non tornare.
-Ci sei arrivata?-
-Vuole una guerra tra angeli e umani cosi da sbarazzarsi di entrambi.-
-Oppure vuole eliminare solo colei che gli ha dato il colpo di grazia.-
Il problema stava dimenticando molto grave perché una guerra tra umani e angeli, in qualche modo avrebbe coinvolto anche l'inferno.
 
 
Lucifero era seduto sul suo trono, i ghigno sul suo viso, non faceva presagire nulla di buono, ma la sua mente andò a quel giorno quando la sua sete di potere venne interrotta.
Odiava Micheal, la odiava per averlo fatto precipitare in quel luogo. Era un sovrano che faceva parte di un regno di morte.
Presto lei sarebbe giunta e si sarebbe inchinata a lui.
Lui sapeva ogni cosa, era a conoscenza dell'incontro tra Belfagor e Micheal. Il demone non lo avrebbe mai tradito come Belzebù, erano le uniche persone di cui si fidava, ma entrambi provavano dei sentimenti per due arcangeli, ma sia Belzebù che Belfagor avrebbero scelto la loro vita all'inferno.
Qualcosa improvvisamente attirò la sua attenzione: Un angelo aveva lasciato il paradiso e aveva varcato la soglia dell'inferno.
L'aveva riconosciuta era Micheal.
Nonostante avesse promesso a Gabriel che non si sarebbe cacciata nei guai, il ritorno di Belfagor, l'aveva in qualche modo turbata.
Aveva raggiunto l'inferno a suo rischio e pericolo.
Era un luogo desolato dove regnava il silenzio, non era quel silenzio che melodioso e angelico, ma bensì un silenzio che veniva interrotto dai lamenti strazianti delle anime.
La luce che emanava l'arcangelo permetteva ai demoni di non avvicinarsi a lei. Per la prima volta aveva smesso di pensare e aveva agito frettolosamente, cosa che non avrebbe mai fatto.
Aver rivisto Belfagor le aveva portato alla mente molti ricordi, anche quelli di quando si sono rivisti dopo secoli che lui era diventato un demone.
-Immaginavo che saresti giunta Micheal...Il tuo amore per Belfagor ti ha fatto prendere la decisione di giungere all'inferno...-
-Lucifero...-
-Pronunci il mio nome con disprezzo come sempre. Ricordo quel giorni quando la tua spada mi diede il colpo di grazia e tu pronunciasti il mio nome con odio e cattiveria...-
-Sei più stolto di quanto pensassi e, pensare che io e te lottavano l'uno accanto all'altro, ma alla fine ti sei ribellato al tuo creatore.- Micheal aveva sempre quell'aria di superiorità, nonostante si trovasse in luogo nemico. Guardava Lucifero come se fosse un cane bastonato e questo fece aumentare la rabbia del re infernale.
Lucifero non era mai uscito dal suo luogo, ma per Micheal aveva fatto l'eccezione. Fece comparire la sua spada e lo stesso fece l'arcangelo.
Le loro spade si incontrarono più volte facendo tremare la terra intorno a loro. La terra tremò anche sotto i piedi dei demoni.
Belzebù riconobbe il potere di Lucifero che stava combattendo, ma contro chi?
-Micheal.- Pronunciò Belfagor.
-Perché è qui?-
-Voleva incontrare me...-
In quel momento i due non potevano fare assolutamente nulla, non potevano interrompere un combattimento di lucifero.
Il potere di Micheal si era indebolito e questo Lucifero lo sapeva bene.
Poco dopo l'arcangelo si inginocchiò a terra, poggiando il peso del corpo sulla sua spada che era conficcata a terra.
-Colei che mi ha dato il colpo finale ora è cosi debole e indifesa.- La prese per il collo facendole lasciare la spada, ma ucciderla non sarebbe stato soddisfacente, ma l'avrebbe rinchiusa nelle prigioni infernali, dove non sarebbe mai fuggità.
Quella era la punizione adatta. Avrebbe condiviso la sua vittoria con Belzebù che inviò a chiamare.


Nota Autrice:
Questo è il capitolo più corto. Avrei voluto metterci tante altre cose, ma poi sarebbe diventato troppo pensante.
Scrivere su Demoni e Angeli, non è cosi semplice.
L'idea che i demoni ascoltino le anime non so perché mi piace e poi mi sono ispirata a Ulisse di Dante che troviamo nella Divina Commedia, molto diverso da quello di Omero.
Micheal è stata presa da Lucifero.
Cosa faranno i demoni? 
L'aesthetic è stato creato da Nao Yoshikawa.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
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