Marabecca
Sam non può essere serio, lui adora quelle
schifezze.
Le volte in cui era finito in ospedale
da bambino, erano l’unica cosa che avrebbe mangiato, e davvero, non può essere
cambiato così tanto da quel moccioso petulante che in ospedale incrociava le
braccia rifiutando di mettere nello stomaco qualsiasi altra cosa. Dean non
capisce proprio perché adesso storca il naso di fronte alla gelatina che gli sta
innalzando sul suo cucchiaio, appropinquandolo alle sue labbra forse con un
entusiasmo eccessivo; forse con un fare un po’ troppo lezioso e allegro, forse
con un pizzico di smaniosa reminiscenza di un passato che mette a rischio la
sua negli-anni-conquistata dignità di uomo adulto, deve riconoscerlo –
ma al diavolo.
Sam avrà pure trenta-e-passa anni, ma quello sguardo torvo con cui lo fissa con
il suo unico occhio libero dalle bende, quel broncio screpolato e incrostato
dal sangue sono sempre quelli del fratellino che costringeva a mettersi a letto
prima che arrivasse l’infermiera di turno a rimproverarlo per non aver mangiato
nient’altro che le gelatine, anche quelle che non gli spettavano (sicuramente
Sam ricorderà Tom Kydd, quel bambino del letto accanto che si era schiantato
contro un albero dopo aver preso l’auto del padre, e che lui aveva convinto a
smettere di mangiare le gelatine e a cederle a Sam, in quanto ‘Se
continuerai a mangiare le gelatine che ti danno qui, i denti non ti
ricresceranno mai più, amico. Prova piuttosto con il pollo!’ Dean ne ride
ancora quando ripensa a quel bambino smilzo e pallido con le gengive sdentate
perennemente infiammate per colpa sua).
È davvero poco credibile che Sam faccia adesso
l’offeso, dovrebbe essere felice! Quelle gelatine sono l’unica cosa che potrà
mangiare per le prossime settimane, almeno sino a quando non ripeteranno una
serie di esami i cui nomi a Dean sfuggono, e accerteranno che sì, il suo
stomaco ha superato bene il post-operatorio e potrà riprendere a mangiare le
schifezze salutistiche che tanto gli piacciono.
In fondo, poteva andare peggio: la Marabecca è
una creatura di cui non aveva mai sentito parlare, e se non fosse stato per
Josh Castiglione e le sue fottute origini siciliane, probabilmente Sam sarebbe
ancora sul fondo di quella cisterna abbandonata in attesa di diventare il
banchetto di Natale di un fetido avanzo del Purgatorio.
Cosa ci facesse una Marabecca nelle desolate foreste al nord del Michigan non è
dato saperlo, ma non è dato sapere neanche perché Sam abbia deciso di seguire
un caso per i cazzi propri senza neanche un back-up degno di questo nome,
Cristo! Quando, dopo un giro di chiamate ai cacciatori di sua conoscenza, Josh
lo ha ricontattato per dirgli della telefonata di Sam di qualche giorno prima,
e di avergli parlato di una Marabecca, Dean ne era rimasto spiazzato. Che
figlio di puttana, aveva pensato. È andato davvero a caccia senza di
lui!
Sì, poteva andargli decisamente peggio: Sam
poteva ritrovarsi con un fratello maggiore bastardo che avrebbe preso
sul serio quella serie di stronzate che gli aveva vomitato addosso l’ultima
volta, rabbioso come un cane idrofobo, prima di scendere dall’Impala con le sue
cose e congedarsi virtualmente per sempre da lui. ‘Non cercarmi più’,
‘da questo momento le nostre strade si separano’, ‘addio, Dean’ e
altre puttanate da casalinga isterica di mezza età. Probabilmente non sa
neanche cosa significhino veramente quelle frasi; probabilmente l’idea che non
lo stesse cercando non ha sfiorato neanche l’anticamera del suo cervello, e
forse, è stato questo pensiero a permettergli di aggrapparsi alla vita, nonostante
le ossa spaccate, due-tre organi compromessi e i giorni senza tempo passati a
digiuno, a mollo nella più insonorizzata, putrida oscurità.
Eccome, se poteva andargli peggio: Sam si ritrova lì, in un comodo letto
d’ospedale, con il caldo, stupido sorriso di suo fratello che vorrebbe
provvedere al suo nutrimento nonostante le sue rimostranze, felice come avesse
appena vinto alla lotteria.
Dean, da parte sua, si sente miracolato:
poteva starsene ancora sullo sgabello di un bar a scolarsi l’ennesimo whiskey dopo
essere stato con l’ennesima ragazza incontrata lì fuori mentre suo fratello era
chissà dove; poteva andare a massacrare un altro covo di vampiri senza neanche
guardare in faccia le teste che si sarebbe prodigato a far saltare e poi
tornare in un motel, squallido e disastrato come la sua anima.
Poteva trovare un Sam sul carrello di una cella frigo, o ancor peggio, poteva
trovare un Sam che non volgesse lo sguardo del suo unico occhio ancora buono
verso di lui, né mettesse su quel broncetto tipico del suo Sam, e poteva
non dover agitare quel cucchiaino di plastica ricolmo di gelatina rossa,
richiamando quell’aeroplanino che il Sam di quattro anni aveva adorato e che
forse, se non fosse per la mise di uomo-adulto-e-indipendente-dal-suo-fratellone
che tanto lo fa sorridere, adorerebbe ancora.
Dean ha ancora tutto ciò. Quindi, ha tutte le
ragioni per avere quel sorriso ebete stampato sulle labbra e quell’espressione
di gioia eccessiva in volto.
Ha di nuovo il suo Sammy: non c’è traccia di perdita né di sconfitta.
Fine
___________
- Grazie infinite a Enid per il betaggio lampo e
completissimo! ;)
- Come al solito, è stata scritta di getto. Mi rifiuto di
rileggerla. Ugh.
- Questa fanfiction nasce dalla Vignette-fic challenge del gruppo Hurt/Comfort Italia, che ha visto la
creazione di fanfiction brevi, introspettive e “statiche”, concentrate in
un’unica scena e con la quasi totale assenza di movimento dei personaggi.
Se volete partecipare anche voi, la challenge è ancora in corso insieme ad
altre ;)
- Le parole chiave sorteggiate per questa vignette
sono le seguenti: Gelatina, Buca, Perdere
- Ne raccoglierò altre in questa stessa entry man mano che le scriverò.
Consideratele la mia comfort-zone: in questo momento mi sto dedicando ad un
progetto particolarmente impegnativo nonché al sesto ed ultimo capitolo di Double, double thorns and trouble (per gli
amici, la Cactus!fic – che è in ritardo, ma la riprenderò non appena mi sarò
portata a buon punto con il progetto di cui vi parlavo) quindi questa
collezione verrà aggiornata in modo irregolare. ;)