Magic non aveva più paura di Crowley, ma erano ormai due settimane che piangeva a lungo ogni volta che rimaneva a casa da sola con lui e si rifiutava di dormire finché non arrivava Aziraphale a calmarla con la sua voce angelica.
- Nostra figlia è un po’ lunatica, lo sai, angelo?- si lamentò Crowley sdraiato sul divano.
- È nata da poco, Crowley. È normale che faccia i capricci.- disse Aziraphale mentre camminava intorno al salotto cullando Magic che gli stringeva il papillon in una manina.
- Twinkle, Twinkle, Little star…
- Almeno potresti cambiare canzone. Cantale A kind of magic. Si è addormentata la prima volta che gliel’ho cantata.- lo interruppe Crowley.
- Lo sai che quella è la tua canzone, Crowley, non mi permetterei mai di rubartela. Magari ci serve qualcosa di nuovo. Molti genitori inventano su due piedi ninne nanne per i propri bambini.- propose l’angelo. Crowley si alzò dal divano, abbracciò da dietro il suo compagno e appoggiò il mento sulla sua spalla per guardare Magic più da vicino. Lei girò la testa verso di lui e gli sfiorò la punta del naso.
- In quanto demone, non ho una bella voce, perciò sarò molto delicato, principessina.- le sussurrò mentre lei gli solleticava le labbra.
- Dormi, piccolina
L’amore è con te, bambina
Il papà rosso ti proteggerà
Il papà biondo ti coccolerà
Sei bella come una rosa
Di più, sei miracolosa
Il tuo papà sa cosa vuole
solo te e il sole
Baciò prima la manina di Magic, finalmente addormentata, e poi la guancia di Aziraphale, rosso in viso dall’emozione.
- È la ninnananna più bella che abbia mai sentito, caro…
- Mi hai ispirato tu… o sole mio…
I due risero silenziosamente per la battuta e andarono in camera loro per fare un pisolino insieme alla loro bambina.