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Autore: Deb    10/08/2020    8 recensioni
Mamma volta il viso verso di lui per quanto possibile e le loro labbra si uniscono. Bocca su bocca.
Si chiama bacio.
E mamma e papà se ne danno sempre uno quando lui torna dalla miniera.

{Flash-fic | Slice of life | Everlark | Post!Mockingjay}
{Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2022 indetti sul forum Ferisce più la penna}
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Everdeen, Mrs. Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Feelings After-war ~ Katniss/Peeta'
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A Gabry,
che è l'amore.
E di parte



Si chiama bacio




Mamma sta lavando i piatti, ha riempito il lavandino con l’acqua di cottura e ci ha immerso i piatti sporchi, molti scheggiati, per poterli lavare.
Papà sarebbe arrivato a breve, ormai deve aver finito il suo turno in miniera e sarebbe entrato in casa, sporco di carbone. Ma a mamma non importava, non lo rimproverava mai se sporcava qualcosa con il nero che aveva nelle mani; non si lavava via del tutto anche se papà ci metteva tutto l’impegno possibile nello sfregarsi le mani.
Sento la porta cigolare e dei passi sul pavimento rovinato, avrei voluto corrergli incontro, ma mia sorella attira la mia attenzione, chiedendomi di giocare. È sorridente, mio padre. E fischietta. Fischietta sempre quando torna a casa dal lavoro. Mi fa l’occhiolino e si avvicina alla mamma.
Lo vedo stringerla. Circonda la vita di mamma con le sue braccia e le dà un bacio sul collo. Delicato. Poi un altro sulla mandibola, salendo piano sulla guancia.
Mamma volta il viso verso di lui per quanto possibile e le loro labbra si uniscono. Bocca su bocca.
Si chiama bacio.
E mamma e papà se ne danno sempre uno quando lui torna dalla miniera.


Mi ritorna alla mente questo ricordo lontano, un fulmine veloce che squarcia la mia mente perché Peeta è dietro di me, le sue braccia mi stringono la vita e ho sentito la sua bocca sul mio collo, sulla mandibola, sulla guancia.
Lascio scivolare il piatto che stavo lavando nel lavandino colmo d’acqua e chiudo gli occhi.
È appena tornato dalla panetteria, che ha riaperto, dopo che l’hanno ricostruita.
È appena tornato dal lavoro e mi ha raggiunto, come mio padre faceva con mia madre. Non ha fischiettato entrando in casa, ma sono sicura che stesse sorridendo. Perché Peeta sorride, spesso.
Sento una piccola scarica lungo la schiena e mi domando se succedesse anche a mia madre, o se sono i ricordi ad avermela fatta provare.
Mi volto verso di lui e le nostre labbra si uniscono. Bocca su bocca.
Si chiama bacio.
Ed ho capito il significato di questo gesto. Significa grazie, anche oggi sei tornato da me. Sano e salvo. Perché basta un niente a spazzarci via, e noi lo sappiamo bene.



Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2022 indetti sul forum Ferisce più la penna
   
 
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