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Autore: Auroracastle    16/08/2020    3 recensioni
Cosa sarebbe successo se Castle avesse risposto diversamente a Kate alla fatidica domanda:" Perché non vieni a letto con me?" della puntata 3x11 "Nikki Heat"?
Storia revisionata con cambiamento di trama.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Capitolo 2

 

Kate è appena rientrata nel suo appartamento. Lascia le chiavi nel mobile davanti alla porta d’ingresso, si toglie le scarpe e il cappotto, posa la borsa sul divano e si avvia verso il bagno. Nota, guardando l’orologio, che le resta abbastanza tempo per farsi un bagno prima di uscire, quindi apre l’acqua della vasca e si avvia verso la camera da letto dove si toglie i vestiti. Una volta fatto entra nella vasca colma di schiuma, creata con il bagnoschiuma alla ciliegia che a Castle piace tanto. Mentre si rilassa, ripensa al momento in cui le aveva detto che profumava di ciliegia, era sicura che sarebbe successo qualcosa se Ryan ed Esposito non li avessero interrotti, anche se questo non lo ammetterà mai perché lei è troppo orgogliosa, ma in quel momento si era creata una magia che l’aveva stregata e non si sarebbe di certo opposta se Castle avesse tentato di baciarla. Sorride con gli occhi chiusi e rimane ancora qualche minuto nella vasca a farsi scaldare dall’acqua bollente. Resasi conto dell’orario decide di uscire e vestirsi, optando per qualcosa di carino ma adatto comunque ad ogni occasione. Lei spera vivamente che la sorpresa preparata da Rick comprenda pochi vestiti ed una camera da letto, ma conoscendolo, meglio non rischiare. Con il sorriso che non l’ha ancora abbandona raccoglie la borsa, rinfila il cappotto ed esce di casa. 

 

Con il cuore in gola arriva a casa Castle e bussa alla porta. Rick le apre e subito le stringe la vita con le braccia, l’avvicina a sé e la bacia. Di certo la serata è partita con il piede giusto pensa Kate. 

-Ciao- dice lui con un sorriso stupendo e quegli occhioni così dolci a chi Kate non riesce a resistere e, infatti, senza dargli una risposta lo bacia velocemente sulle labbra. Ora il sorriso sul volto di Castle si è allargato di più e Kate sorridendo non riesce a smettere di guardarlo. La felicità che provano entrambi in quel momento è indescrivibile, perché finalmente sono consapevoli di amarsi e sanno entrambi di essere riuscita ad affrontare la loro paura di amare. 

-Hai intenzione di farmi entrare o restiamo sulla porta a pomiciare come dodicenni?- dice Kate ridendo. 

-Nonostante non mi dispiacerebbe la seconda opzione, ho altro in programma per te oggi quindi entra- risponde sciogliendo il loro abbraccio e prendendole la mano. Appena entrano nel loft Kate rimane a bocca aperta. La luce è soffusa grazie a molte candele sparse in tutto il soggiorno, il tavolo invece è più illuminato perchè molte di queste candele sono concentrate intorno ad esso. Castle si è veramente impegno pensa Kate.

-Allora? Ti piace?- chiese speranzoso Castle, non lasciandole la mano ma guardandola con un luccichio negli occhi che la fa innamorare di più.

-Si, è perfetto, anzi, tu sei perfetto- dice sollevandosi sulle punte e dandogli un bacio mazzafiato. Castle l’allontana da lui le prende la mano, la porta vicino alla sedia, la sposta e la fa sedere come un perfetto galantuomo. Si avvia in cucina e porta la prima portata. Kate non ha smesso un secondo di guardalo, non si è persa nessun suo movimento perché non riesce ancora a credere che tutto questo sia reale, le sembra di vivere un sogno e finalmente lei è riuscita a trovare la felicità con il suo principe azzurro. Appena entrambi sono seduti a tavola cala un velo di imbarazzo. La nuova situazione, sebbene sia desiderata da entrambi, ha inevitabilmente stravolto la loro salita routine ma, dopo pochi attimi di silenzio i loro occhi si incontrano ed entrambi capiscono che non è cambiato nulla, o meglio, che sono sempre loro ma con un sentimento nuovo che può solamente migliorare il loro rapporto.

-Hai parlato con Gina?- chiede Kate con tono indifferente, come se fosse un’argomento come un’altro ma con grande timore ben nascosto. 

-In realtà no- risponde Rick continuando a mangiare. La cosa sembra di poco conto per lui.

-Che cosa!? Si può sapere quando pensi di farlo?- Dice Beckett con tono furioso. In realtà, più che arrabbiata, è triste e delusa per la piega che ha preso la situazione. Insomma, se a Castle interessasse davvero di lei e della loro possibile storia perché non ha ancora parlato con la sua ex moglie? Forse crede di poter portare avanti entrambe le relazioni, ma questo, almeno a lei, non sta bene.

-Stavo scherzando- dice lui ridendo -La prima cosa che ho fatto appena uscito dal distretto è stata una sosta alla Black Pawn, dovo ho parlato con Gina e le ho spiegato che l’ennesimo tentativo di ricominciare la nostra storia non ha funzionato e che era meglio chiuderla li. Devo dire che l’ha presa abbastanza bene, ma per prudenza le regalerò un paio di scarpe, sai, per essere sicuro- finisce di parlare e nota il viso della detective arrossarsi. Non fa in tempo approfondire la cosa che Kate scoppia. Inizia a ridere e sembra non volersi fermare. La cosa preoccupa lo scrittore che dopo ripetute richieste di spiegazioni finalmente ne riceve.

-Sei un cretino, ho pensato che volessi che diventassi la tua amante e che portassimo avanti una relazione clandestina- spiega lei ancora ridendo. A questo punto anche Castle inizia a ridere e dopo essersi entrambi calmati decidono di finire la cena. 

 

Il tempo è volato, entrambi hanno ripreso sicurezza e tra scherzi e vecchi aneddoti si è fatto tardi. Sono entrambi seduti sul divano, Castle ha le gambe distese su di esso mentre Kate è rannicchiata al suo fianco con la testa poggiata sulla sua spalla e la mano sul suo petto. Si stano godendo il momento. Nonostante siano in silenzio, non c’è più imbarazzo, ma solamente la consapevolezza che sono talmente innamorati l’uno dell’altra che l’assenza di parole può valere più di mille.

-Spero che non ti dispiaccia ma oggi ho detto ad Alexis e a mia madre di noi due. In verità l’hanno scoperto praticamente da sole, visto che quando sono rientrato a casa, a detta loro, avevo uno sguardo da pesce lesso- interrompe il silenzio ridacchiando Rick.

-In ogni caso hanno fatto in modo di stare fuori casa per tutta la notte- conclude con tono più serio.

-A quanto pare hanno preso bene la nuova notizia- risponde lei con un sorriso.

-E così abbiamo tutta la notte per noi?- continua lei, questa volta con tono malizioso. Durante la serata c’erano stati baci rubati mentre sparecchiavano la tavola e mentre lavavano i piatti, ma niente di più.

-Direi di si, ed intendo usare bene queste ore- risponde lui, avvolgendo con le mani le sue cosce e facendola sedere sulle sue gambe. I loro sguardi non si sono mai staccati e in un secondo le loro labbra hanno iniziato a divorarsi a vicenda. Sembra che non riescano a staccarsi, infatti, quando il bisogno di ossigeno si fa sentire, le loro labbra si staccano di pochi centimetri, gonfie e pulsanti per i baci appena scambiati, ma incredibilmente vicine. Le loro fronti sono unite, mentre i loro nasi si sfiorano e i loro occhi sono incatenati. I loro petti sono uniti e si muovono allo stesso ritmo, incredibilmente veloce per la disperata ricerca d’aria. Si sorridono, infatti sembra che questa sera non riescano a farne a meno, e riprendo a baciarsi da dove si erano interrotti. Rick, senza preavviso, si alza in piedi, prendendola in braccio senza staccare il contatto tra le loro labbra e si avvia verso la camera da letto. Il viaggio però sembra troppo lungo ed entrambi credono che la scrivania dello studio di Castle sia un posto migliore, perchè più vicino, anche se solo di pochi metri. La fa sedere su di essa ed inizia a spogliarla, togliendole la maglietta e il reggiseno. La risposta da parte sua non si fa attendere che con uno strattone gli apre la camice e porta le sue mani verso la sua cintura per slacciarla. Una volta fatto la lancia distrattamente da qualche parte nello studio insieme alla camicia e ai suoi vestiti. Castle le sfila i pantaloni e successivamente si sfila anche i suoi, con grande dispiacere di Kate che sperava di poterlo fare lei. L’ultimo strato di vestiti li separa ed è successo tutto così in fretta che quasi non ricordano come sono arrivati a questo punto. Non hanno tempo per i preliminari perchè i tre anni di desiderio accumulati gli impediscono di poter attendere ancora e così decidono di togliersi l’ultimo pezzo di stoffa tra loro e di unirsi. La loro unione è qualcosa di indescrivibile. Qualcosa che nessuno dei due aveva mai sperimentato prima. Un senso di completezza li pervade e nonostante tra loro sia la prima volta è come non avessero fatto altro nella vita. Castle sembra conosce tutti i suoi punti deboli come lei i suoi. Quando raggiungono l’apice insieme si guardano negli occhi e si abbracciano. Lei ancora posata sulla scrivania gli circonda il collo con le braccia e il bacino con le gambe, mentre lui le circonda il busto con quelle forti braccia che Kate trova tanto sexy. Una volta che si sono ripresi lui la solleva nuovamente e la porta a letto dove si stendo insieme e copre entrambi con le lenzuola. Non riescono a smettere di sorridere e di guardarsi negli occhi, restando accoccolati nell’enorme letto.

-Ti amo- le sussurra lui all’orecchio. Lei in risposta alza la testa e lo bacia. Un bacio diverso da quelli precedenti, senza fuoco, senza il forte desiderio che li aveva invasi prima. Un bacio dato solo ed esclusivamente per poter trasmettere ciò che a parole non è ancora in grado di dire.

   
 
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