«Pettigrew!» Caspita, notò Narcissa, davvero quel ragazzino era così complicato? Più di cinque minuti prima di farne un Grifondoro, non era mai successo!
«Potter!» Quello invece fu spedito senza esitazione nella casa di Godric. Cominciavano ad essere troppi.
«Snape!» Un ragazzino smilzo, apparentemente sporco, talmente pallido che avrebbe potuto passare per un fantasma e confondersi con le pareti. Era davvero insignificante: quale contributo avrebbe potuto dare ad una casata qualsiasi? Beh, non era un suo problema, di certo, lui probabilmente sarebbe diventato un… «SERPEVERDE!»
Ecco, appunto…. Come prego? No, doveva esserci un errore, un esserino del genere nella SUA nobile e illustre casata? Il Cappello doveva essere impazzito!

 

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Come cambiano le cose crescendo! Snape lo aveva sentito dire continuamente, ma non ci aveva mai creduto davvero. E invece, quello per lui era stato davvero un anno pieno di cambiamenti, rifletté, osservando la pergamena con i voti ottenuti nei GUFO: aveva conseguito il diploma col massimo dei voti, aveva subito una delle più grandi umiliazioni che potesse ricordare e perso definitivamente la sola persona che lo avesse mai sostenuto. No, non la sola, rammentò: c’era qualcuna che, pur lontana, ancora restava al suo fianco e non lo avrebbe abbandonato mai. Rinfrancato, corse nella sua stanza: avrebbe scritto a Narcissa, lei sapeva sempre come tirargli su il morale.

 

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Bastava sua sorella a disonorare la famiglia. Questo Narcissa se l’era ripetuto fino allo sfinimento. Sapeva che Lucius era la sola alternativa concessale e… si era adattata. Questo nonostante nel suo cuore fosse stampato il viso di tutt’altro genere di uomo. Uno che probabilmente non l’avrebbe mai amata davvero (non nel modo disperato in cui amava l’altra). Ecco perché aveva rinunciato a lottare e, quel giorno di primavera, stava sposando Lucius, mentre l’altro assisteva in silenzio, allo stesso modo in cui lei, sette anni prima, aveva accompagnato il suo ingresso ad Hogwarts. Severus non avrebbe mai dovuto sapere quanto lei avesse desiderato lui, al suo fianco, di fronte a quell’altare.

 

*

 

Se sarà un maschio vorremmo chiamarlo Draco. Vorresti essere il suo padrino? Severus accartocciò la lettera, oltraggiato. Non bastava aver perso irrimediabilmente le uniche donne che avesse mai amato, avrebbe anche dovuto fingere di essere felice per loro. Sospirò, deluso: in fondo, sapeva che non era colpa di Narcissa, lei non aveva avuto scelta. Ma quella domanda, posta proprio il giorno di Natale, poteva avere un risvolto positivo. Accettando avrebbe potuto essere ancora presente nella sua vita, pur con una veste diversa. E sapeva che il nome che lei aveva scelto per suo figlio non era casuale: simboleggiava ciò che avrebbe voluto e non le era più concesso neanche desiderare.

 
 
 
Ed eccomi qui a presentare questa storia nata per caso, per un contest indetto da LadyPalma sul forum di EFP, dal titolo “A Ship for All Season”. Gli unici fandom concessi erano Harry Potter e Game of Thrones e anche sui personaggi  c’erano diverse restrizioni, ma ho voluto provarci lo stesso visto che è stato per merito suo se ho cominciato a pensare a questa coppia. Non credo di dovervela presentare, sono Severus Snape (scelta voluta quella di usare il nome inglese per poterlo mettere dopo quei due nello smistamento) e Narcissa Black, che nell’ultima è Narcissa Malfoy e nella terza si accinge a diventarlo. Le drabble si svolgono in quattro momenti diversi: la prima in autunno, il 1° settembre 1971, quando Severus viene smistato e Narcissa è già al sesto anno di scuola, la seconda in estate, nel giugno/luglio del 1976, la terza ad aprile del 1978 quindi in primavera, la quarta il 25 dicembre del 1979, in pieno inverno. Nelle prime drabble i due non si amano, succederà dopo, col tempo. E niente, spero che vi piacciano :)
 
Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!!