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Autore: Allen Glassred    22/08/2020    1 recensioni
Alexis è una ragazza umana e sola, dopo la morte della madre è diventata la cameriera della famiglia Baskerville, i sovrani dei vampiri. Il suo incontro con Ace, il figlio di Allen e di Risa Baskerville, cambia totalmente la vita della giovane, facendole scoprire l'amore, e forse, le sue vere origini. Ma una forza oscura, una nuova minaccia incombe su Sabrie. Cosa ne sarà di Alexis? Chi era in realtà suo padre? Cosa ha a che vedere lei con la famiglia Baskerville? Se volete saperne di più.. leggete e recensite, mi raccomando, ci tengo tanto!
( dalla storia )
Sabrie, regno dei Vampiri, 20 anni prima. E’ una fredda notte d’inverno, la neve cade incessantemente. La notte ha dispiegato il suo nero mantello, non una stella, nemmeno la luna, illuminano quel cupo cielo. Una giovane donna dai lunghi capelli biondi guarda una bimba che dorme in una culla. Le bacia la fronte.
“ Piccola mia, ti giuro che ti proteggerò da quella famiglia di mostri, fino a quando non sarai abbastanza grande per poter conoscere tutta la storia “. La bimba apre gli occhi, che si rivelano essere di un bellissimo azzurro. Un azzurro rarissimo, come il più profondo dei laghi.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Soledad '
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È notte fonda, ed al castello dei Baskerville dormono tutti. Ace si è addormentato dopo aver districato tutti i suoi pensieri, soprattutto circa l’alleanza tra lui, sua sorella, suo fratello ed Alexis. A cosa porterà tutto questo? Ma soprattutto… Diva e Kazuma manterranno la parola? Il giovane dai capelli ebano decide di stare in guardia, ma per adesso terrà queste supposizioni per lui, e finalmente si addormenta. L’unico a non dormire è Echo. Il giovane dai capelli argento continua a camminare su e giù per il corridoio, nervoso come non mai. Dove lo porterà tutto questo? Lui, un giovane umano coinvolto in questi affari di famiglia dei Baskerville! In realtà non chiedeva molto, voleva solo trovare l’amore. Ma quando l’ha trovato, l’ha perso. Pazienza, aveva pensato, se ne sarebbe fatto una ragione. Il mondo, la stessa Sabrie, è piena di ragazze. Ma all’improvviso, nella sua vita apparve LUI. E tutto cambiò. Incubi, allucinazioni, addirittura possessioni. La potrebbe quasi definire una tortura. L’ha morso, eppure non ha completato il processo per renderlo vampiro definitivamente. Non capisce cosa diavolo ci possa essere sotto. A che scopo continuare a tormentare un umano? Le creature che per primo lui stesso odia. “ boh, chi capisce quel vampiro strambo è un genio “ mormora l’argento, mentre entra nella sua stanza. Sta per chiudere la porta, ma qualcuno lo precede, bloccandola addirittura. Il ragazzo fa per girarsi, ma non fa in tempo. È come paralizzato.

“ ehi tu, ragazzino… quando dici vampiro strambo, ti riferisci forse a me? “ Gli chiede una voce che ben conosce. È il suo alter ego. O meglio, non è corretto definirlo “ alter ego “. In realtà hanno condiviso solamente il corpo in qualche occasione, quando lui voleva infiltrarsi indisturbato al castello senza farsi scoprire dai Baskerville. Forse si potrebbero definire fratelli di anima, la condividono, oltre ad avere l’aspetto identico. Ma il carattere è differente, totalmente. Echo è un ragazzo calmo e tranquillo che non oserebbe far male ad una mosca. Invece “ lui “ è sadico, cinico e spietato. Non esita di fronte a nulla e nessuno. Ma perché continuare a chiamarlo “ lui “? Dopo tutto, la paura del nome accentua solo la paura della cosa stessa. Anche “ lui “ ha un nome. E quel nome lo sa perfettamente.

“ Zwei Baskerville. Cosa c’è, adesso mi spii? “ chiede il più giovane e, una volta libero, si gira verso il suo interlocutore.

“ Si, adoro farti sentire sotto pressione “ ribatte deciso Zwei. In effetti è vero, adora mettere sotto pressione le persone, averle in suo potere, dominarle. “ Sai una cosa, Echo? E’ proprio carina la piccola Baskerville “. Ghigna malefico, ma Echo vede anche ben altro in quel ghigno.

“ ti ho detto di finirla! “ alza un po’ la voce il ragazzo “ Alexis non è né tua e né mia, capito il concetto? È di Ace ormai, si percepisce lontano un kilometro “. Dice, per poi sistemarsi il mantello, lo stesso che indossa Zwei.

“ Lei è mia capito!? “ Si innervosisce all’improvviso Zwei. Echo rimane zitto e cerca di guardare altrove. “ Guardami, Echo! “ L’altro, che da prima aveva lo sguardo abbassato, lo alza. Due paia di zaffiri si incontrano, forse per la prima volta così intensamente. “ Lei è Hope… la mia Hope, capisci? È tornata “

“ No, tua moglie è morta, l’hai uccisa tu, e poi hai finto la tua morte per evitare di essere rinchiuso in un carcere di massima sicurezza “. Il più giovane non fa nemmeno in tempo a terminare la frase che prende uno schiaffo, cadendo a terra e mancando di un soffio un mobile.

“ Hope non è morta! Non è morta, hai capito!? Sento che è ancora qui, la sua anima è qui! E vive in quella ragazza “. Abbassa lo sguardo e guarda Echo, che si tiene il labbro, sanguinante. Si inginocchia per arrivare alla sua altezza. “ guarda… guarda che mi fai fare con i tuoi discorsi insensati… “ Gli prende la mano e gli passa un dito sul labbro sanguinante. Echo sente di avere paura, ma cosa diavolo ha in testa quel vampiro psicopatico? E perché sta fremendo a quel tocco? Come se una scossa elettrica gli provocasse dei brividi.

“ voglio diventare un vampiro… “ dice per istinto Echo. “ Per favore… fammi diventare come te “ si sente come imbambolato, ipnotizzato da quello sguardo bellissimo e folle allo stesso tempo. È ancora a terra. Zwei non pare stupito da quella richiesta. Guarda l’altro ragazzo. Il suo dito è ancora su quel labbro sporco di sangue. Quello stesso sangue che, in seguito, decide di assaggiare. È buono. Dannazione, se è buono. Ha un sapore particolare, non c’è che dire. È diverso dagli altri esseri umani. È quasi come quello di un purosangue. Sogghigna guardando il proprietario di quel sangue così unico.

“ Vuoi davvero diventare come me? Un vampiro? Con tutti i pro e i contro? “ Stavolta non sembra prenderlo in giro. Echo annuisce deciso. Si, non ha dubbi, è questa la decisione migliore per lui. Nemmeno il tempo di pensare altro, che sente due canini penetrargli il collo con forza. Si morde leggermente il labbro per non urlare di dolore, gli ha fatto male. Poi sente il suo sangue defluire dal suo corpo. Si sente debolissimo, ma è diverso dall’altra volta. Stavolta è vero. Sta per diventare vampiro. Zwei lo fissa, cullandolo come fosse un bambino. Gli accarezza i capelli. “ sta tranquillo mio caro… adesso sei come me, non dovrai più soffrire “ mormora, continuando a cullarlo come fosse un bimbo. Ora manca solo una cosa da fare: fargli bere il suo sangue.

La mattina arriva ben presto. Alexis si sveglia per prima, e si dirige alla sala del trono. Va alla finestra, pensierosa. Quante sfide ci saranno da affrontare? E la nuova alleanza con i suoi inaspettati fratelli? Che esito avrà? La considereranno ancora solo una mezzosangue indegna? O finalmente l’avranno accettata in famiglia? Mentre si fa queste domande, qualcuno la abbraccia da dietro ed appoggia il viso sulla sua spalla. Lei sta per girarsi, ma capisce di chi si tratta e sorride. “ Ciao mio principe. Credevo che non mi avresti più degnata di uno sguardo, sai? “ chiede, sempre sorridendo. Ace chiude gli occhi un momento.

“ mi sei mancata da morire… non ho più avuto modo di restare solo con te e parlarti come si deve “. Risponde lui. Sente il suo profumo, il profumo della sua amata. È così buono. Non si sposta e non cambia posizione.

“ Dimmi, sono tutta orecchi “ Sorride lei, accarezzandogli i capelli.

“ ti amo “ Le dice lui, a sorpresa. E lei sente quasi il cuore fermarsi, tanto è felice. La ama. La ama tanto quanto lei ama lui. La rosa si volta un momento verso di lui.

“ ti amo anche io, non sai quanto “. Fa lei, trovando finalmente il coraggio di confessare quei sentimenti. “ Ma pensavo che dopo la nostra ultima notte tu mi avessi abbandonata. Pensavo che per te… per te non fosse contato nulla, e sono rimasta così ferita… “ inizia a piangere, non sa se per la gioia o cos’altro. Ha un turbine d’emozioni in lei, non riesce a frenarsi. E’ il momento di confessare tutte le sue emozioni. “ ma non ti ho detto niente. Insomma, tu sei il principe, io ero una serva fino a ieri… pensavo… “ non fa in tempo a continuare, perché due zaffiri meravigliosi la stanno scrutando, dopo averla fatta voltare gentilmente, seppur un po’ decisamente, verso di loro. O meglio, verso il loro proprietario.


“ ehi, ascoltami bene. Tu non sei una serva, sei Alexis Baskerville, la figlia di mio padre, mia sorella minore. E anche il mio unico amore “. Lei lo guarda. È così felice, le sembra di toccare il cielo con un dito. Aspetta qualche istante, poi decide di prendere l’iniziativa e gli da un bacio dolcissimo. È come se si fosse tolta un gran peso, si sente decisamente meglio. Si stacca per prendere fiato, ma non scioglie quell’abbraccio, che ha il potere di rassicurarla e farla sentire protetta. Decide di non pensare alle battaglie che la attendono in futuro. Ora, in questo momento, penserà solo al suo amore per Ace. Solo questo. 

Salve ^^ eccomi qua con il decimo capitolo, sono emozionata *_* sono già a 10 capitoli, ahah! spero che vi piaccia la storia e continuiate a leggere e seguirmi. Cosa pensate accadrà adesso? Come farà Echo a bere il sangue di Zwei? E che risvolti ci saranno tra Ace ed Alexis? Seguitemi e lo scoprirete! 
   
 
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